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Ma se io non esco, a voi che cosa ve ne importa?
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Re: Ma se io non esco, a voi che cosa ve ne importa?
Si. Agli amici rispondo in maniera nebulosa oppure invento scuse, ai genitori dico di andare in giro ed invece me ne vado per i fatti miei, lontano dalla calca.
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Re: Ma se io non esco, a voi che cosa ve ne importa?
Io nel tempo ho combattuto una dura battaglia per difendere il mio diritto a non uscire controvoglia. Nel mio caso non si trattava solo di una domanda da parte degli amici, ma di una vera e propria insistenza(di alcuni) affinchè uscissi.
Non ho mai compreso come si possa insistere affinchè qualcuno faccia qualcosa che non ha voglia di fare(stiamo parlando di svago):che piacere perverso trovano ad avere la compagnia di qualcuno che non ha piacere di essere li con loro? Ma in fondo io credo che non gliene frega proprio un cazzo, la verità è un'altra: il diverso fa paura. Colui che non frequenta gli svaghi che piacciono a tutti, che non fa ciò che tutti fanno, mette silenziosamente in discussione(e quindi in pericolo) le abitudini di gruppo. E' questo da fastidio al gruppo. Forse è solo una mia storia mentale, ma io la cosa l'ho sempre percepita così. |
Re: Ma se io non esco, a voi che cosa ve ne importa?
ma perchè se rispondi sì daresti loro una soddisfazione? Pensi che loro ti giudichino sul fatto che non esci se non con loro?
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Re: Ma se io non esco, a voi che cosa ve ne importa?
Sarebbe bello spiegare, se non la prendessero sul personale (amici) e non ti ridessero dietro (familiari).
Secondo me ha ragione Semifobico, siccome tutti fanno così allora devi fare così anche tu, sennò sei un diverso. |
Re: Ma se io non esco, a voi che cosa ve ne importa?
Uno dei miei più grandi successi degli ultimi anni è appunto quello di riuscire a dire che la sera esco poco o non esco. Prima provavo lo stesso imbarazzo che descrivi.
Adesso riesco ad essere convincente perchè faccio capire che è una mia scelta, che a me piace così, che preferisco vedermi un programma culturale che andare in un locale a cianciare con dei semisconosciuti. Da quando ci riesco, noto che nei miei confronti c'è meno diffidenza, anzi vengo quasi capito ed accettato per questa mia scelta, e forse aiuta anche il fatto che, se voglio, ho dimostrato di uscire e divertirmi assieme agli altri, ma appunto quando voglio, per fare cose anche estroverse che però mi piacevano. |
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io penso che spesso semplicemente voglion qualcuno di nuovo/in piu tanto per una novità |
Re: Ma se io non esco, a voi che cosa ve ne importa?
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Re: Ma se io non esco, a voi che cosa ve ne importa?
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Re: Ma se io non esco, a voi che cosa ve ne importa?
Pensano che non vuoi passare del tempo con loro, per cui la prendono sul personale, quando magari è un problema solo nostro, interno. Forse.
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Re: Ma se io non esco, a voi che cosa ve ne importa?
La domanda esatta in questi casi sarebbe la segunte: ma se gli altri rimangono sbigottiti al sapermi in casa da due settimane, a me cosa me ne dovrebbe importare?
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Re: Ma se io non esco, a voi che cosa ve ne importa?
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Re: Ma se io non esco, a voi che cosa ve ne importa?
rispondigli semplicemente con un bel "fatevi i ca**i vostri!"
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Re: Ma se io non esco, a voi che cosa ve ne importa?
Perchè quando vedono uno che non fa quello che fa la massa risulta diverso e nemmeno provano a capirti. Io nel mio caso a suo tempo lasciavo il telefono squillare o lo mettevo in modalità aereo e dopo qualche mese hanno smesso di chiamarmi.
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Re: Ma se io non esco, a voi che cosa ve ne importa?
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