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Angus 25-11-2015 03:55

Derealizzazione
 
http://tinyurl.com/jsga5et

Io ne soffro, in misura lieve, più o meno costantemente dall'adolescenza. Devo dire però che non mi è mai dispiaciuta particolarmente. Anzi, alcuni rari momenti acuti sono un vero viaggio di scoperta (affini, immagino, a quelli indotti da alcune droghe).

Altri?

claire 25-11-2015 09:12

Re: Derealizzazione
 
Ne soffro,esperienza bruttissima

Bluevelvet93 25-11-2015 10:40

Re: Derealizzazione
 
Da parecchi anni non ne soffro più, a volte sento che torna ma riesco a bloccare. Comunque anni fa per me era in incubo.

Crystal 25-11-2015 11:31

Re: Derealizzazione
 
Anchio come Bluevelvet ne ho sofferto ma ora è passata.
Ci stavo veramente male, se non altro x il fatto che è poco conosciuta e che anche psichiatri e psicologi non sanno benissimo come trattarla e come individuarla. E tralaltro l'unico rimedio per scacciarla era il sonno.
Quando poi soino migliorati umore e ansia anche la derealizzazione a poco a poco è sparita.
Raramente mi tornano pensieri collegati a quella sensazione, ma sono per lo più stralci di memoria che riattivano quelle "emozioni" che durano pochi secondi.

Josef K. 25-11-2015 11:38

Re: Derealizzazione
 
Per chi l'ha vissuta, per caso si tratta di qualcosa di simile a quanto Sartre descrive ne La nausea, o quella è una estremizzazione letteraria puramente funzionale al testo?

Varano 25-11-2015 13:20

Re: Derealizzazione
 
Quote:

Originariamente inviata da Josef K. (Messaggio 1637405)
Per chi l'ha vissuta, per caso si tratta di qualcosa di simile a quanto Sartre descrive ne La nausea, o quella è una estremizzazione letteraria puramente funzionale al testo?

Quando andai in Accademia militare, a causa del forte stress, incominciai a vedere le cose dall'esterno, come se succedessero a qualcun altro.
Il tenente psi mi spiegò che si trattava di depersonalizzazione o derealizzazione.
Ho letto La nausea di Sartre e devo dire che descrive molto bene questa sensazione.

Crystal 25-11-2015 14:32

Re: Derealizzazione
 
Ha molte analogie con il preludio all'attacco di panico.
Ma in linea di massima sono meno forti e molto più costanti. Per cui quei pochi minuti possono essere traumatici ma circoscritti ad un determinato ambiente e persone.
Quando invece ce l'hai persistente tutto ciò che ti circonda ti appare strano e diverso dal solito.

Bluevelvet93 25-11-2015 14:34

Re: Derealizzazione
 
Quote:

Originariamente inviata da Crystal (Messaggio 1637561)
Ha molte analogie con il preludio all'attacco di panico.
Ma in linea di massima sono meno forti e molto più costanti. Per cui quei pochi minuti possono essere traumatici ma circoscritti ad un determinato ambiente e persone.
Quando invece ce l'hai persistente tutto ciò che ti circonda ti appare strano e diverso dal solito.

Dipende, spesso ci sono veri e propri attacchi di panico. A me le prime volte veniva un panico totale proprio, dopo ho cominciato a controllare.

Crystal 25-11-2015 16:25

Re: Derealizzazione
 
Io veri e propri attacchi di panico ne ho avuti solo 2/3.
E solo una volta sono coincisi con della derealizzazione.

Da'at 25-11-2015 17:26

Re: Derealizzazione
 
Sperimentato a causa di sostanze psicotrope. E' durato 4 giorni, mi ha impanicato tantissimo, per la paura di rimanere così per sempre.

Edera 26-11-2015 15:30

Re: Derealizzazione
 
Ne ho sofferto molto in età adolescenziale(e senza avere preso nessuna sostanza!)ora invece mi capita molto raramente.
Il brutto è che mi capitava così all'improvviso, ovunque io mi trovassi e senza andarmela a cercare(a scuola spesso e non solo li pero')
Esperienza bruttissima

Unison 26-11-2015 15:33

Io ne ho sofferto da bambino-adolescente, ovviamente ero molto spaventato perché non nessuno capiva ciò che provavo. Una volta mi durò 4 giorni di fila, stavo malissimo. Mi é successo di nuovo poco tempo fa dopo aver fumato una canna.

Angus 26-11-2015 15:41

Re: Derealizzazione
 
Mi riferivo, comunque, più che a episodi gravi (attacchi di panico, esperienze molto angoscianti), ad uno stato di straniamento leggero, stupore, meraviglia, senso di irrealtà (come se si percepisse che ci sia qualcosa che, nel nostro modo "normale" di rapportarci con il mondo, ci sfugge).

Forse ho usato il termine a sproposito: il mio stato è forse più affine alla "rêverie", anche se non lo descriverei come un "sognare ad occhi aperti", ma proprio come un modo diverso di "sentire" noi stessi e ciò che ci circonda. Mi sembra, quando sono così, tutto nuovo, "bello", "vivo".
E' abbastanza diverso dalle esperienze con sostanze psicotrope (almeno in riguardo alle mie poche esperienze: con cannabis e funghi psilocybe in dose ridottissima), che comportano una sensazione di perdita di controllo.

Crystal 26-11-2015 16:07

Re: Derealizzazione
 
Quando mi sentivo così mi sembrava tutto "nuovo" anche a me, ma ne bello ne vivo. Anzi era angoscioso e strano.

Unison 26-11-2015 18:31

Re: Derealizzazione
 
Quote:

Originariamente inviata da Angus (Messaggio 1638515)
E' abbastanza diverso dalle esperienze con sostanze psicotrope (almeno in riguardo alle mie poche esperienze: con cannabis e funghi psilocybe in dose ridottissima), che comportano una sensazione di perdita di controllo.

Quando ero piccolo non assumevo cannabis :D e nemmeno ora, era solo per provarla. Però l'effetto è stato lo stesso.

Angus 26-11-2015 20:26

Re: Derealizzazione
 
Chissà, forse le reazioni soggettive dipendono, in parte, da come si accoglie l'esperienza. A me non è davvero mai passato per la testa di considerarla pericolosa.

Philip K. Dick, lo scrittore di fantascienza, che ne soffriva, ha del resto speso buona parte della vita a ricercare e cercare di amplificare tale condizione.

Da'at 26-11-2015 20:50

Re: Derealizzazione
 
Quote:

Originariamente inviata da Angus (Messaggio 1638515)
Mi riferivo, comunque, più che a episodi gravi (attacchi di panico, esperienze molto angoscianti), ad uno stato di straniamento leggero, stupore, meraviglia, senso di irrealtà (come se si percepisse che ci sia qualcosa che, nel nostro modo "normale" di rapportarci con il mondo, ci sfugge).

Forse ho usato il termine a sproposito: il mio stato è forse più affine alla "rêverie", anche se non lo descriverei come un "sognare ad occhi aperti", ma proprio come un modo diverso di "sentire" noi stessi e ciò che ci circonda. Mi sembra, quando sono così, tutto nuovo, "bello", "vivo".
E' abbastanza diverso dalle esperienze con sostanze psicotrope (almeno in riguardo alle mie poche esperienze: con cannabis e funghi psilocybe in dose ridottissima), che comportano una sensazione di perdita di controllo.

La cannabis ha un effetto sulla percezione molto netto, forse troppo. Quando ho parlato dei miei 4 giorni parlo di una sensazione più sottile. Come se tutto andasse bene e fosse tutto normale, però, c'è un però. Un equilibrio instabile nei colori, che potrebbero ribaltarsi ad ogni istante.
E non sai mai se sei davvero passato col verde al semaforo, ti batte forte il cuore perché pensi "ho sbagliato, ora vien fuori che in realtà il verde era rosso e una macchina mi prende in pieno e muoio", oppure il bel sedere della ragazza in metro, davvero ipnotico, immagini di poterlo toccare e ad un tratto fai uno scatto perché non capisci se davvero stavi immaginandolo o stavi allungando le mani sul serio.

Si rompe un diaframma che separa il sogno dalla realtà, ed è fastidioso, e stancante. Anche se per certi versi è anche interessante, se si potesse vivere quest'esperienza a comando e in un contesto controllato avrebbe dell'educativo.


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