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Comprendere il moralismo di chi accusa gli altri di essere moralisti
Non ho resistito, dovevo fare la combo :D
Cosa vuol dire per voi "sei un moralista"? Vi sembra che sia un modo efficace per dibattere? L'abuso di questo genere di "accuse", specialmente su internet, mi sono sempre sembrate un modo per "vincere la discussione", per poi essere accettati da una comunità e/o per dimostrare qualcosa a sé stessi (non che ci sia niente di male, per dire succede anche a me). Quali sono le vostre idee al riguardo? |
Re: Comprendere il moralismo di chi accusa gli altri di essere moralisti
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Re: Comprendere il moralismo di chi accusa gli altri di essere moralisti
non e' poi tanto il massimo fare del moralismo, e' come se dovessi insegnare per forza una specie di legge o regola per te fissa e universale.devi portare l'altro che non la pensa come te verso la tua ideologia. beh non credo sia giusto fare del moralismo a gente che non lo richiede perche soprattutto ha gia idee opinioni ben definite da istruzione, educazione ed abitudini
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Re: Comprendere il moralismo di chi accusa gli altri di essere moralisti
Mega-multi-quote SUPERMOVE
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Chiedo perché mi sembra difficile trovare un motivo logico per sopravvivere. Quote:
Magari anche la preferenza per un termine è dettato da una convenzione sociale, mi ricordo che tempo fa trovavo più spesso "ipocrita" o "conformista". |
Re: Comprendere il moralismo di chi accusa gli altri di essere moralisti
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Re: Comprendere il moralismo di chi accusa gli altri di essere moralisti
Tra l'altro mettere "comprendere" e "moralismo" nella stessa frase mi pare un ossimoro.
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Re: Comprendere il moralismo di chi accusa gli altri di essere moralisti
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Credo che il mos dominante sia solitamente alla parte opposta del versante ove l'accusa di moralismo è indirizzata. Cioè, in una società libertaria (ma poi libertaria rispetto a cosa? si discuterebbe all'infinito) il moralista è l'antilibertario. La logica direbbe il contrario, però vacci a capire... Comprendere il moralismo. Guarda, io queste cose le semplifico in maniera netta: "tra diversi ci si odia". Non è proprio vero al 100%, ma di norma funziona così. Dopo, se il diverso da noi viene chiamato o puttaniere, o puttana, o sfigato, o bigotto, o frocio di merda, o moralista, o fallito, dipende dal punto di lancio dell'anatema nel quale è situato il soggetto giudicante (anche rispetto al soggetto giudicato ovviamente). |
Re: Comprendere il moralismo di chi accusa gli altri di essere moralisti
Di solito chi ha l'accusa di moralista facile poi è il primo a fare le pulci agli altri in altri ambiti. Quindi gli altri non possono fare i moralisti, lui/lei sì.
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Re: Comprendere il moralismo di chi accusa gli altri di essere moralisti
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Re: Comprendere il moralismo di chi accusa gli altri di essere moralisti
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Re: Comprendere il moralismo di chi accusa gli altri di essere moralisti
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Il termine "moralista" viene trattato un po' come un jolly. Quote:
Poi c'è da contare che internet dà più "sicurezza" a fronte dell'anonimato (o così ci si illude)...e del fatto che non hai la persona davanti. |
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