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Condivisione fobica di domicilio
Il titolo sembra una cosa delirante, ma suona bene :mrgreen:
Prendo spunto dalla famosa discussione Progetto Comunità FS e vado a un livello molto più elementare: un appartamento condiviso tra utenti FS che non vogliono restare nell'attuale luogo di residenza/domicilio e hanno problemi a trovare lavoro o vorrebbero lasciare il lavoro che hanno. L'idea di condividere un appartamento affittato da qualche parte per provare magari a trovare un'occupazione lavorativa e/o ambientarsi in un posto diverso, sarebbe fattibile? Ci sarebbe il problema della distanza geografica, ma ci si può mettere d'accordo sulla massima distanza a cui si è disposti ad andare per considerare chi potrebbe trovarsi insieme in quest'esperienza. Ci sarebbe anche la possibilità, volendo, di organizzare raduni o altre iniziative presso queste abitazioni o incontri tra persone che abitano in dimore FS diverse con gli inquilini che si spostano da una parte all'altra d'Italia per andare a trovare i 'colleghi' che abitano altrove :D |
Re: Condivisione fobica di domicilio
Le pochissime esperienze (due per essere preciso) alle quali ho assistito da esterno sono state alquanto fallimentari perché alcuni degli occupanti finivano col sentirsi in gabbia per la presenza di terzi, non c'era il minimo accordo sulle attività a turnazione di gestione degli spazi comuni e, quindi, l'appartamento diventava una porcilaia, c'erano grossi attriti quando un occupante portava con una certa frequenza la partner e, problema più grosso in assoluto, qualcuno iniziava a non versare la quota dell'affitto rifiutandosi di abbandonare la casa.
Ripeto, sono fatti ai quali ho assistito da esterno e mettendo insieme le testimonianze degli occupanti, persone fobiche. Sono moderatamente certo che siano vere, anche perché alcuni scontri li ho visti dal vivo. Confido che qualcuno porti testimonianze di prima mano. Devo anche riconoscere che non è la prima volta che viene avanzata una proposta del genere. |
Re: Condivisione fobica di domicilio
vabbè ma non è che persone fobiche siano per forza non ragionevoli, incapaci di rispettare regole minime o eccessivamente trasandate. I problemi di convivenza si verificano anche tra persone estroverse, anche se è vero che tipi meno propensi alle relazioni, per definizione, hanno minori capacità di adattamento nelle convivenze, ma ci si può mettere d'accordo preventivamente sulle diverse cose che possono creare problemi e sperare nella maturità degli interessati.
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Re: Condivisione fobica di domicilio
Io ci sto di sicuro perché non posso permettermi troppe spese e nn mi dispiace l'idea di condividere una casa, fa molto studente fuori sede
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Re: Condivisione fobica di domicilio
Quote:
Invece ho percepito negli altri come può essere visto un coinquilino sociofobico. Se in alcuni casi non ho avuto problemi, in qualche altro il mio carattere ha generato qualche perplessità, principalmente perchè non mi facevo molto coinvolgere nella vita di casa (al di fuori delle norme essenziali di buona convivenza) ed ero poco comunicativo. Però, appunto, dipende anche dalla capacità degli altri coinquilini di capire e non stare a sottolineare in modo più o meno implicito un comportamento più introverso di quello che si trova in genere. Quote:
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