Re: Smettere di fuggire dalla realtá
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La realtà con cui abbiamo a che fare rappresenta un qualcosa con cui non siamo mai davvero in contatto diretto ma sempre mediato e non possiamo sapere in assoluto prima e a monte cosa ci vorrebbe per conoscere le cose come stanno, anzi questo le cose come stanno rappresenta un qualcosa che risulta piuttosto traballante e non così stabile. Io personalmente non credo nell'esistenza di caratteristiche idonee e un metodo preciso, non ci ho mai creduto davvero. Secondo il senso comune certe idee possono risultare davvero il parto di fantasie malate, spesso però non è mica detto che debbano risultare poi praticamente così "cattive" e scollate dai fatti certe idee, magari quel che è vero è che risultano scollate da altre interpretazioni alternative dei fatti. Affinché abbia senso parlare di una forma di fuga dovrebbe esser chiaro e stabile cosa debba esser considerato reale e cosa irreale definitivamente, io personalmente questa chiarezza non l'ho mai avuta, ed ho sempre trovato ridicola la posizione degli psicoanalisti che si difendevano da chi criticava certe loro teorie accusandolo di non accettare la realtà... Quale realtà? Quella che avevano in mente loro? Chi critica dei punti di vista o mette in dubbio questi punti di vista immaginando altre alternative... Fugge? Quel che si ha in mente non è ancora la realtà, ed in quanto tale tutto questo può essere ancora soggetto a svariate critiche. Forse è proprio questa distanza da un qualche senso di realtà immediato ed ingenuo che secondo me può darci la possibilità di conoscere qualcosa con margini di probabilità maggiori. Immaginare serve e come per conoscere, non è privandosi di questa facoltà, ancorandosi ad un qualche senso di realtà ingenuo, che si conosce meglio tutto. |
Re: Smettere di fuggire dalla realtá
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Nel migliore degli scenari ti ritroverai paria ai margini di tutto, ignorato e non considerato da nessuno. Perchè, alla fine, anche il "ripudiare" tutto quello che fa andare "avanti" il mondo, non è che fa star bene, anzi: essere del tutto fuori dalla realtà implica anche il ritrovarsi molto isolati e soli.. (a meno che non hai la stra-fortuna di avere accanto qualcuno che dalla realtà e dal mondo ci resta fuori con te - e non è mai stato il mio caso - ) |
Re: Smettere di fuggire dalla realtá
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Re: Smettere di fuggire dalla realtá
Secondo me invece non fuggiamo mai realmente . Se si tratta di fantasie penso che la maggior parte va a ripetere fantasticando quelle cose che gia sa . Poi spesso se le fantasia non diventa realta , si ripete diminuendo la capacita di creare nuovi punti di vista persino quello della realta.
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Re: Smettere di fuggire dalla realtá
tra le diagnosi che ho c'è "disturbo schizoide di personalità". la fuga dalla realtà quindi è una componente fondamentale del mio essere....mi capita a volte di passare ore sul letto a fantasticare cose che esistono solo nella mia testa.
so bene che è una cosa completamente sbaglaita ma ormai ho un'età in cui non si cambia piu'. |
Re: Smettere di fuggire dalla realtá
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Perché è una fuga impossibile, alla "realtà" (fisica, materiale, biologica) siamo e saremo comunque e sempre vincolati, come lo siamo alle forze della natura e dell'universo, tipo la gravità. |
Re: Smettere di fuggire dalla realtá
Fuggire dalla realtà è l'unica cosa che mi fa sentire vivo.
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Re: Smettere di fuggire dalla realtá
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Re: Smettere di fuggire dalla realtá
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Essere consapevoli di dove si e' ma guardare verso l'alto e all'appiglio piu' vicino per uscirne anche se da solo non e' sufficiente e gli altri son ben piu' difficili da raggiungere. In una vasca di sangue bollente come in un filo su un precipizio e' pericoloso distrarsi per dimenticare/dimenticando la situazione, inutile e non meno pericolo guardare giu'/ dentro la vasca. A volte gli appigli neanche si vedono o puff...quelli a cui si guardava improvvisamente scompaiono ed e' dura, ma il principio resta lo stesso, bisogna cercare se si scorge qualcosa, e al limite dirsi non li vedo ma lo so che ci sono, mi sforzo per uscire da qui. (Ecco io tendo molto a volerli vedere sti appigli anche quando son poco saldi, e' un po' illusorio ma in generale m'aiuta, anche se quando cadono son messa di fronte all'evidenza di doverne cercare altri, devo pero' perfezionare sto meccanismo perche' divento troppo dipendente dagli appigli piu' evidenti). L'idea alla base del mio metodo e' anche che la forza principale la mettiamo noi, gli appigli hanno piu' che altro il semplice ruolo di incoraggiarci a attivarci. ) (Con uscire dalla vasca di sangue intendo migliorare la situazione- parlarne in questo modo e non quello della metafora dell'autore mi e' piu' semplice ma il concetto e' simile: miglioro la situazione -> riesco a affrontare, prima poco poi sempre piu'. Do' per assunzione che cio' sia almeno in parte possibile, se no tantovale illudersi ome si vuole.) Forse a dire immergersi poco per volta facevo prima, son contorta stasera. |
Re: Smettere di fuggire dalla realtá
Io ho letteralmente vissuto anni dentro ad un mondo di fantasia. A vari livelli. Il più "grave" era quello in cui mi rifugiavo in ogni attimo della giornata in le la mia mente era libera di vagare. A pensarci ora mi inquieta. Mi ero costruita un mondo parallelo, definito nei minimi dettagli,* dove la mia vita era andata come avrei voluto andasse. In quel mondo avevo l'aspetto il carattere le relazioni che avrei voluto avere. Ci passavo le ore, creavo i personaggi le storie i discorsi. E quando stavo lì stavo bene, come una droga. Il ritorno alla realtà era sempre drammatico. Ma, come accennavo prima parlando di livelli, non era nemmeno un vero ritorno alla realtà. Perché anche quando non fantasticavo la mia visione delle cose era alterata eccome. Non vedevo la mia situazione per come era veramente, negavo, faceva troppo male il cervello non avrebbe retto non so ma era evidente che era un modo di difendersi. È difficile da spiegare. Sapevo e non sapevo. Parlo di tutto, il mio aspetto fisico ad esempio, sapevo di non essere bella anzi mi sentivo un mostro assolutamente eppure mi rendo conto che non ero consapevole di me del mio corpo. Ad esempio mi percepivo più alta e slanciata, solo recentemente ho acquisito la consapevolezza di non esserlo. E altre mille cose. Lo stesso per la mia condizione di sfigata, come mi vedevano gli altri, negavo a manetta. Un pò lo faccio ancora ma di meno. Quando ho cominciato a migliorare? Quando sono stata meglio, sostanzialmente per fattori esterni. Quando stai male devi sopravvivere, corpo e cervello usano tutti i mezzi. Un'ultima cosa che dico è che non è prerogativa di fobici ed evitanti raccontarsela, anzi, io sono circondata da gente fobica neanche un po' e rimango sempre sconvolta da come ognuno vive nel suo mondo, tutti pieni di muri di difesa in testa che in confronto le mie fantasie erano solo cartapesta. E trovare punti di contatto è quasi impossibile è una cosa molto triste.
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Re: Smettere di fuggire dalla realtá
Si fugge perché nella finzione possiamo finalmente essere come vorremmo nella realtà,lì tutto è diverso,"migliore"siamo amati rispettati,volendo esagerare anche guardati con timore se ci và,tutto è possibile,e devo ammettere che il momento in cui vado a dormire è il migliore di ogni mia giornata perché iniziare ad immaginare come vorrei essere realmente!
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