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Bluevelvet93 03-11-2015 15:02

Accettare l' altro
 
La scorsa settimana sono venuto a conoscenza di una tragedia che ha colpito una persona ed è stata una cosa che mi ha fatto riflettere. Mi sono reso conto di come non riesca a vedere al di là del mio orticello e metta i miei problemi e le mie paranoie al di sopra di tutto. In realtà era una cosa che avevo capito già da tempo, ma questa volta l' ho propria sentita dentro e non solo a livello cerebrale.
Mi capita di vedere nei difetti (o presunti tali) dell' altro qualcosa che inquina tutta la sua persona in maniera che, anche se se magari nutro stima e/o sentimenti positivi verso di essa, succede che in certi momenti tutti quei difetti che mi colpiscono in negativo vanno a offuscare tutto il resto che c' è di buono in quell' inidividuo, visto che, su quelle caratteristiche che poi vedo venir meno, mi ero costruito un' immagine positiva e in certi casi direi idealizzata anche se poi alla fine mi sembra di non chiedere troppo. E poi via a pensarci per settimane e settimane e a volte ben di più...
Anche in questo forum mi capitano dinamiche simili, anzi, qua la cosa è nettamente più evidente. Ho litigato, sparato sentenze, e anche buttato frecciatine più o meno palesi verso persone che non avevano colpa, magari anche che cercavano di aiutarmi o che penso che ci "tenessero" a me, per quanto si possa tenere a una persona nel virtuale. Inoltre in alcuni casi ho avuto la sensazione di voler attacar briga proprio per manifestare il mio disagio e far capire all' altro che stavo male. Un modo disadattivo per richiedere attenzioni. Così succede che magari dopo essermi reso conto della cazzata fatta, quando ho sbollito certi pensieri, mi pento. Poi litigo di nuovo od ho comunque comportamenti che possono risultare abbastanza fastidiosi e così via. Insomma un comportamento infantile e dal quale ho difficoltà ad uscirne visto che ogni volta che leggo certe cose mi sento male. E bo, io non riesco proprio a uscire da questi comportamento disadattivi e soprattutto dai pensieri che lo causano. Ogni volta che vado dalla psicologa e gliene parlo resto sempre molto sul generico perchè ho solo paura a nominare certe cose.

Angus 03-11-2015 15:50

Re: Accettare l' altro
 
Quote:

Originariamente inviata da Bluevelvet93 (Messaggio 1622051)
La scorsa settimana sono venuto a conoscenza di una tragedia che ha colpito una persona ed è stata una cosa che mi ha fatto riflettere. Mi sono reso conto di come non riesca a vedere al di là del mio orticello e metta i miei problemi e le mie paranoie al di sopra di tutto. In realtà era una cosa che avevo capito già da tempo, ma questa volta l' ho propria sentita dentro e non solo a livello cerebrale.
Mi capita di vedere nei difetti (o presunti tali) dell' altro qualcosa che inquina tutta la sua persona in maniera che, anche se se magari nutro stima e/o sentimenti positivi verso di essa, succede che in certi momenti tutti quei difetti che mi colpiscono in negativo vanno a offuscare tutto il resto che c' è di buono in quell' inidividuo, visto che, su quelle caratteristiche che poi vedo venir meno, mi ero costruito un' immagine positiva e in certi casi direi idealizzata anche se poi alla fine mi sembra di non chiedere troppo. E poi via a pensarci per settimane e settimane e a volte ben di più...
Anche in questo forum mi capitano dinamiche simili, anzi, qua la cosa è nettamente più evidente. Ho litigato, sparato sentenze, e anche buttato frecciatine più o meno palesi verso persone che non avevano colpa, magari anche che cercavano di aiutarmi o che penso che ci "tenessero" a me, per quanto si possa tenere a una persona nel virtuale. Inoltre in alcuni casi ho avuto la sensazione di voler attacar briga proprio per manifestare il mio disagio e far capire all' altro che stavo male. Un modo disadattivo per richiedere attenzioni. Così succede che magari dopo essermi reso conto della cazzata fatta, quando ho sbollito certi pensieri, mi pento. Poi litigo di nuovo od ho comunque comportamenti che possono risultare abbastanza fastidiosi e così via. Insomma un comportamento infantile e dal quale ho difficoltà ad uscirne visto che ogni volta che leggo certe cose mi sento male. E bo, io non riesco proprio a uscire da questi comportamento disadattivi e soprattutto dai pensieri che lo causano. Ogni volta che vado dalla psicologa e gliene parlo resto sempre molto sul generico perchè ho solo paura a nominare certe cose.

Dovresti provare a vincere la paura di parlarne.

Credo comunque che il motivo sia la difficoltà a farti carico personalmente delle tue debolezze, della tua capacità di soffrire e subire frustrazioni.

Stare in rapporto significa esporsi, e dunque essere vulnerabili. Negando il tuo bisogno di relazioni, neghi la tua vulnerabilità, che ti fa orrore.

Se non ti chiudessi (arrabbiandoti, litigando, ma anche tollerando acriticamente tutto, magari, nella fase di ritorno), ti sentiresti squilibrato, insicuro, sospeso nel vuoto, e non hai voglia di affrontare la cosa (e magari di ammettere di avere paura).

Lilhium 03-11-2015 16:08

Re: Accettare l' altro
 
In proposito posso consigliare un libro... fondamentale su questo argomento.

E' di Emmanuel Lèvinas, ed è intitolato "Il volto dell’Altro come alterità etica e traccia dell’infinito".

Qui c'è un articolo davvero interessante su libro e sull'argomento di quest topic.

http://antemp.com/2009/03/07/emmanue...-dellinfinito/

Bluevelvet93 03-11-2015 17:17

Re: Accettare l' altro
 
Quote:

Originariamente inviata da Angus (Messaggio 1622079)
Dovresti provare a vincere la paura di parlarne.

L' ho fatto eccome ed è proprio per questo che solo toccare un certo argomento mi fa male, perchè so che le mie paure erano fondate.

Inosservato 03-11-2015 17:49

Re: Accettare l' altro
 
al di là delle colpe o meno della gente (non credo sia il punto) abbiamo sempre da guadagnare nel concedere fiducia al prossimo
certo è da evitare l'ingenuità estrema, il farsi "fregare" eccetera, ma in linea generale è sempre una buona regola quella di cercare fino in fondo gli aspetti positivi di una persona, sopra i difetti, sopra le incomprensioni o le presunte incompatibilità
poi si litiga lo stesso eh, si può mal sopportare o non sopportare un carattere o un insieme di elementi tutti concentrati in un unica persona, succede, ma a mio parere è importante lo sforzo che facciamo per cercare di accoglierla, ci rende persone migliori

ma non ti preoccupare che questo è un problema che abbiamo tutti, è importante che lo sappiamo riconoscere e che ci alleniamo nel superarlo

Bluevelvet93 03-11-2015 17:51

Re: Accettare l' altro
 
Quote:

Originariamente inviata da Inosservato (Messaggio 1622153)
ma non ti preoccupare che questo è un problema che abbiamo tutti

Non penso che sia normale pensare per oltre un anno a cose scritte da sconosciuti stando male.

Inosservato 03-11-2015 18:01

Re: Accettare l' altro
 
Quote:

Originariamente inviata da Bluevelvet93 (Messaggio 1622155)
Non penso che sia normale pensare per oltre un anno a cose scritte da sconosciuti stando male.

se ti toccano personalmente è normale secondo me, perlomeno è normale nel momento in cui non diventano ossessione

altro errore un pò atipico (per gli altri, per i fobici molto meno) può essere quello di prendere un litigio o una frase e leggerle dentro una cattiveria che non ha...

Bluevelvet93 03-11-2015 18:02

Re: Accettare l' altro
 
Quote:

Originariamente inviata da Inosservato (Messaggio 1622160)
se ti toccano personalmente è normale secondo me, perlomeno è normale nel momento in cui non diventano ossessione

In realtà non tutte mi toccano personalmente. Però sì, è un' ossessione...

Bluevelvet93 03-11-2015 19:49

Re: Accettare l' altro
 
In questi giorni sto proprio uno schifo. O sono agitatissimo oppure come adesso vorrei stare tutto il giorno sdraiato nel letto a pensare sempre alle stessa cose che non vogliono uscire di testa. Poi penso anche a tantissime cazzate da fare, spesso concettualmente opposte eppure separate solo da un breve filo. Io sono fottuto a vita, non vedo che miglioramenti ci possano essere nè come.

Bluevelvet93 03-11-2015 22:13

Re: Accettare l' altro
 
Quote:

Originariamente inviata da Joseph (Messaggio 1622319)
Sarebbe strano il contrario, i problemi si affrontano e si risolvono per gradi.
Non sarà che utilizzi lo stesso metro di giudizio, che tu stessi trovi un po' severo, anche per valutare questo tuo aspetto e il modo in cui lo affronti?

No, non penso di essere severo con questo mio problema. Mi ossessiona e basta.

_Diana_ 03-11-2015 23:04

Re: Accettare l' altro
 
Leggendoti cerchi di distanziarti da quei pensieri che riconosci di avere, invece di avvicinarti per comprenderli.

Quote:

Originariamente inviata da Bluevelvet93 (Messaggio 1622051)
Ogni volta che vado dalla psicologa e gliene parlo resto sempre molto sul generico perchè ho solo paura a nominare certe cose.

Ora non sei pronto per affrontare la questione, un giorno lo sarai, fidandoti maggiormente di lei forse.

Bluevelvet93 03-11-2015 23:14

Re: Accettare l' altro
 
Quote:

Originariamente inviata da _Diana_ (Messaggio 1622366)
Leggendoti cerchi di distanziarti da quei pensieri che riconosci di avere, invece di avvicinarti per comprenderli.


Ora non sei pronto per affrontare la questione, un giorno lo sarai, fidandoti maggiormente di lei forse.

In che modo me ne distanzierei? Io non voglio comprendere il perchè dei miei pensieri ma non soffrirne piú e basta.

Gliene avevo già parlato ma adesso non lo farei più. Forse proprio perchè per alcune cose nello specifico mi è sembrato proprio che mi desse ragione anche se cercava di non darlo a vedere.

_Diana_ 03-11-2015 23:30

Re: Accettare l' altro
 
Secondo me, te ne distanzi, non accettando di soffrire.

Lo faccio anche io e quando me ne accorgo, non dovrei scappare o zittire quella voce, ma cercare di usare i suggerimenti della psico, in modo accogliente.

Ma devi sentirtela, ci vuole tempo...

Bluevelvet93 03-11-2015 23:35

Re: Accettare l' altro
 
Quote:

Originariamente inviata da _Diana_ (Messaggio 1622391)
Secondo me, te ne distanzi, non accettando di soffrire.

Lo faccio anche io e quando me ne accorgo, non dovrei scappare o zittire quella voce, ma cercare di usare i suggerimenti della psico, in modo accogliente.

Ma devi sentirtela, ci vuole tempo...

Io a queste cose anche senza senso ci penso di continuo, me le "vado a cercare" e mi fanno stare malissimo, quindi non credo che me ne sto distanziando, è proprio il contrario ci sono completamente dentro.

_Diana_ 03-11-2015 23:41

Re: Accettare l' altro
 
Anche dire che "sono senza senso" è un modo per allontanarti da quella parte di te che ne è ossessionata e non credo che gli faccia piacere. Che tu ne sia dentro fino al collo è evidente, sì, ma non vedo comunicazione...

Bluevelvet93 04-11-2015 00:41

Re: Accettare l' altro
 
Quote:

Originariamente inviata da _Diana_ (Messaggio 1622398)
Anche dire che "sono senza senso" è un modo per allontanarti da quella parte di te che ne è ossessionata e non credo che gli faccia piacere. Che tu ne sia dentro fino al collo è evidente, sì, ma non vedo comunicazione...

Ma alcune cose che mi fanno male non dovrebbero avere senso veramente. Una volta ne ho parlato con un utente via chat e mi ha detto che una cosa che mi stava facendo soffrire moltissimo effettivamente non aveva il minimo senso. In queste cose ci sono invischiato da oltre un anno e non è cambiato nulla: al massimo cambiano i pensieri (per la maggior parte, poi qualcuno singolo resta) ma comunque le ossessioni rimangono invischiate in pensieri nuovi e ho sempre qualcosa che mi fa stare male, rimurginare, pensare, e io non ce la faccio più a stare male.

_Diana_ 04-11-2015 01:17

Re: Accettare l' altro
 
Non so, c'è da chiedersi perché ti fanno male, prendendole singolarmente e analizzandole con l'aiuto della tua psicologa. Da solo ti mancheranno gli strumenti...

Bluevelvet93 04-11-2015 11:21

Re: Accettare l' altro
 
Quote:

Originariamente inviata da _Diana_ (Messaggio 1622445)
Non so, c'è da chiedersi perché ti fanno male, prendendole singolarmente e analizzandole con l'aiuto della tua psicologa. Da solo ti mancheranno gli strumenti...

Penso proprio che derivino da insicurezze più profonde. Però sono cose che mi continuano a venire in mente di continuo anche se mi sforzo di non farlo visto che anche se non voglio è la realtà che poi me le mette davanti.


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