Supponiamo che...
 

...nel cuore della notte, mentre siete a letto da qualche ora ma state facendo un sonno poco tranquillo, udiate il citofono suonare senza motivo a quell'ora così inusuale, quel suono elettrico già abbastanza inquietante di giorno che nel silenzio della notte diventa terrificante e vi sveglia nel peggiore dei modi, supponiamo che urla che prima paiono lontane e sconnesse si facciano sempre più forti per poi divenire insopportabili, supponiamo che a un certo punto sentiate un colpo assestato violentemente contro la vostra porta come se qualcuno l'avesse colpita con una spranga, mentre il cuore vi batta tremendamente perché non capite che diavolo stia succedendo e pensate al peggio, supponiamo che queste persone che fanno casino siano venute a trovare le fidanzate e che quindi siano amate e ben considerate da qualcuno nonostante siano così irrequiete, mentre voi quando vi decidete dopo giorni a scrivere alla persona che vi piace vi dobbiate accontentare di due spunte blu senza alcuna risposta e che rammentando i tempi della scuola vi ricordiate che venivate spesso criticati per il vostro atteggiamento troppo tranquillo e poco espansivo, supponiamo che le gridate e il casino continuino per ore e vi impediscano di dormire, come la prendereste? come fareste ad affrontare una nuova giornata?


Lo stile di scrittura è volutamente ispirato a un vecchio topic che mi è subito balzato in mente perché racconta una vicenda simile.

Re: Supponiamo che...
 

Per due anni ho avuto dei vicini che vivevano la notte, ma non tranquilli, un casino incredibile. Stereo a tutto volume, gente che saliva all'improvviso e faceva casino vicino alla porta come nel tuo caso e citofonate continuate dalle 2 alla 4 AM perché amici venivano a fare festa.

Ho passato nottate infernali, il giorno in cui si trasferirono provai una gioia immensa.

Re: Supponiamo che...
 

Io ho vissuto per diversi anni qualcosa di simile in forma come dire, cronica. Il tizio sopra la mia stanza era ed è il classico slayer ultrafigo. Pressoché ogni sera portava una, spesso due donne e facevano di tutto, dato che sentivo ogni cosa. E questo almeno una sera sì e una no. Non ci provo nemmeno a descrivere il senso di invidia, profondo e ingestibile che ciò mi provocava. Dapprima sonniferi, poi sempre più alte dosi (ma questo, devo dire, anche perché sono sempre stato insonne) poi tappi alle orecchie. Ma tanto sentivo le vibrazioni del letto e comunque "sapevo che".

Poi sono andato ad abitare altrove ma il dispiacere è sempre rimasto, ripenso spesso a tutto quello che nel corso di vari anni ho sentito. Quel che mi è dispiaciuto soprattutto è che nemmeno in casa potevo isolarmi da tutto quello che mi provoca sofferenze. Per strada mi basta vedere una coppia di belli, magari coi bambini, per non starci bene. Pensavo di avere la libertà di non vedere restando in casa, ma non ho avuto nemmeno questa, vorrei anche avere avuto la libertà di non sentire.

In ogni caso il tizio di sopra è proprietario di un bar, e prima di mezzanotte non arrivava. Quindi anche se feste e bussate come quelle che descrivi ne avrò sentite forse un paio in tutto, del resto non è mancato niente.

Il destino di avere non uno ma un paio di slayers nel palazzo di cui uno proprio all'appartamento sopra l'ho trovato qualcosa di veramente amaro.

Re: Supponiamo che...
 

Troppe "supposte" :mrgreen:

Re: Supponiamo che...
 

La vita è fatta di cose reali e di cose supposte: se le reali le mettiamo da una parte, le supposte dove le mettiamo?

:mrgreen:

Re: Supponiamo che...
 

Nel posto dove lo prendiamo più spesso :mrgreen:

Re: Supponiamo che...
 

Con i se e con i ma non si va da nessuna parte :sisi:

Re: Supponiamo che...
 

Farei quello che ho fatto spesso con alcuni condomini particolarmente rumorosi e fastidiosi ma anche persone in strada in a rumori molesti per ubriachezza, rissa/aggressioni in atto: 112 e richiesta d'intervento che c'è quasi sempre stata.

Il casino si è sempre interrotto, con mia buona pace.

Nel caso del condominio stiamo anche valutando col legale se ci sono estremi per far emettere un giudice un decreto d'allontanamento delle persone dal condominio.

La mia filosofia è di tolleranza zero.

Re: Supponiamo che...
 

Deve essere stato devastante vivere così :(
Io forse sarei riuscito a estraniarmi, perchè per natura ho questa capacità.
Probabilmente mi sarei messo a pensare che quelle cose non fanno per me,magari illudendomi di avere interessi "superiori" e in questo modo avrei evitato il continuo confronto con lui.

Re: Supponiamo che...
 

@Sverso
Non ho capito se il casino è avvenuto nel tuo appartamento o in un'altro.
Ai tempi dell'università ho vissuto per un anno in un'appartamento dove, per vari motivi, di notte c'era sempre casino
All'inizio ci stavo male, poi ci si abitua.... c'erto un'abitudine al ribasso che ha inciso sulla mia carriera universitaria
(no quote)

Re: Supponiamo che...
 

Ci ho pensato sinceramente, sicuramente ci sarà una prossima volta e vedrò il da farsi, andarli a minacciare di chiamare la polizia forse potrebbe bastare anche se non sono un tipo abituato ad intimidire e loro sono molti di più.


@Boriss, in quello a fianco.

Re: Supponiamo che...
 

Non è questione d'intimidire è questione di rispetto.
A me non deve riguardare minimamente il motivo dei rumori molesti: nella società dove vivo, la Legge stabilisce il mio diritto di non essere molestato dopo una certa ora.
Non lo rispetti? Ne paghi le conseguenze senza avvertimenti perché viene prima la mia serenità che la seconda possibilità data.

Poi non accade nulla di così compromettente: ogni volta vengono identificate le persone, invitate ad abbassare il volume, smettere di far rumore e così accade per il resto della nottata.
Questo anche perché in assenza di denuncia della persona offesa non mi sembra che si proceda d'ufficio.

Inoltre, io richiedente non sono mai stato messo faccia a faccia con i casinisti, dalle FF.OO. intervenute

Anche alla luce di ciò, ho preso l'abitudine di richiedere l'intervento delle FF.OO. ogni volta che accadono fatti del genere proprio per il rischio basso di rappresaglie.

Re: Supponiamo che...
 

Ho provato anche questo ma io non riesco a ingannarmi più di tanto. So bene che la vastità dei miei interessi compensava una cosa ben precisa e i palliativi funzionano ma non più di tanto. Mi sa proprio che aveva ragione Freud, il sesso è la sola cosa che ci muove e se non ci sembra così è per meccanismi di sublimazione. Parere mio, non pretendo sia la verità.

Re: Supponiamo che...
 

Ti dirò che qualche volta mi è capitato che i tipi di sopra lo facessero però non l'ho presa in modo particolarmente tragico, non si può passare una vita a provare invidia o rosicare per chi è più fortunato altrimenti si è destinati a una vita di sofferenza, però nel mio caso la tipa doveva essere evidentemente sessuofobica perchè non gridava come una pazza (:sisi:) e quindi forse l'esperienza è stata meno fastidiosa, in ogni caso anche i vicini di sopra sono rumorosi e spesso uno attacca a suonare l'oboe, certe volte vorrei essere qui.

https://scontent-cdg2-1.xx.fbcdn.net...0f&oe=56C60C95

Re: Supponiamo che...
 

se sono venuti a trovare le fidanzate perchè mai dovrebbero suonare al mio citofono??...

e comunque non esiterei a chiamare i carabinieri...

Re: Supponiamo che...
 

Ti compri una beretta calibro 9, oppure una 44 magnum come quella dell'ispettore Callaghan :occhiali: Tanto per la detenzione casalinga non serve il porto d'armi, basta denunciare il possesso alla questura. Se rompono gliela cacci fuori, se continuano spari in aria.Cmq la cosa più saggia è chiamare le forze dell'ordine.