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Cosa fate?
State cercando di migliorare a piccoli passi o state apaticamente aspettando un miracolo?
Avete scoperto il vostro scopo, la ragione per il quale pensate e agite in questo modo, ciò che sta alla base del vostro tipo di carattere/comportamento (senza calcolare la vostra fobia intendo)? Se volete scrivete senza limitarvi a rispondere alle domande |
Re: Cosa fate?
sto aspettando un miracolo.
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Re: Cosa fate?
Io sto letteralmente consumando il divano
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Provo a stare meglio ma ogni giorno ho l'ansia.
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Re: Cosa fate?
Di positivo:
Ho capito alcune cose sul mio modo di pensare, ho individuato alcune responsabilità dei miei genitori, soprattutto uno. Ho iniziato a vivere meglio la quotidianità, ho conosciuto molte persone e aumentato le occasioni sociali, e sono riuscito ad avere un'autostima maggiore. Di negativo: Rimangono gli scogli principali, che sono le cose più importanti: lavoro e relazioni. Mi spaventano oggi come in passato e non sono riuscito a sbloccarmi in questi aspetti. Nonostante una maggiore autostima, continuo fondamentalmente a vergognarmi di me stesso per i due problemi di cui sopra, che mi fanno sentire diverso e inadeguato rispetto a chiunque. In conclusione: Ho fatto tanti piccoli miglioramenti di contorno, la sostanza rimane. |
Re: Cosa fate?
Cerco di darmi da fare nel tempo libero e proporre delle iniziative....ora non sempre va bene...però almeno l'atteggiamento è migliorato almeno in questo.
Comunque in altri ambiti invece i miglioramenti non sono stati altrettanto visibili e su quelli ho ancora da lavorarci un bel po'. |
Re: Cosa fate?
Quote:
Non aspetto nessun miracolo perché credo - o, meglio, inclino a credere senza dogmatismo, pronto a cambiare idea di fronte a eventuali evidenze - che quel che siamo e che quel ci succede sia il risultato delle azioni compiute in vite passate. E' un po' come lanciare una palla da bowling: finché l'energia cinetica non "esaurisce" il suo effetto contro le biglie, è estremamente difficile modificare la traiettoria con cause esterne. Non dico con questo di aver scoperto le cause del mio "essere" ora, ma trovo la spiegazione convincente; da ragazzino ero un discreto stronzetto, sempre pronto a prendere in giro chi stava peggio di me. Può darsi che questa tendenza sia un residuo di quel che facevo in vite passate, le cui conseguenze stanno agendo ora, e spero che quel che ero da ragazzino non sia causa negativa ulteriore per lo stato mentale dell'individuo che esisterà a séguito delle mie azioni di ora. Questo forse non risponde alla domanda se si è scoperta o meno la causa. Per me restano ferme le acquisizioni dell'indagine scientifica; penso sia vero che so, che un ragazzino che subisce una serie di danni poi diventa depresso, sociofobico e altro. Ma perché su di lui quel trauma ha potuto avere conseguenze e su altre persone, esperienze analoghe hanno fatto meno danni? E' qui che entra in gioco l'idea delle azioni compiute in vite precedenti. Certamente la teoria mi fa molto comodo; dato che nei vari testi è scritto che gli effetti "in corso" di azioni precedenti non si possono modificare e si può solo aspettare che si esauriscano, è per me un'ottima scusa per non impegnarmi. A dire il vero, ho fatto tentativi e nemmeno pochi. Ma come onestamente riconosco che questa teoria rappresenta un'ottima scusa, altrettanto onestamente devo dire che ogni mio tentativo di fare qualcosa è sempre naufragato (con la piccola, molto parziale eccezione della parentesi sportiva di cui ogni tanto dico). Beh, se è così, spero di non aver fatto troppo lo stronzo in questa vita, e che le prossime siano meno peggiori. Peccato solo che non sarò "io" ma un altro essere il cui stato fisico e mentale saranno effetto delle "mie" azioni di ora. Forse "sarò" un grande attore porno, ma non lo saprò. Quel che sono io, morirà con me e non esisterà più. |
Re: Cosa fate?
Sto cercando di apprezzare più me stessa senza necessariamente l'approvazione "degli altri".
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Re: Cosa fate?
Io cerco di migliorare, anche se a volte mi prende lo sconforto perché non trovo lavoro...
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Re: Cosa fate?
Aspetto un miracolo che mi faccia venire voglia di fare qualcosa e che mi faccia vedere il mondo come un prato pieno di fiorellini.
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Re: Cosa fate?
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Anche se so per esperienza ormai di lunghi anni, che l'attesa di un miracolo è attesa fallace. Cerco quindi di non puntarci troppo... ma è difficile costringere la mente a non sperare inutilmente. Quote:
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Re: Cosa fate?
I miracoli nn arriveranno senza cercarli...sto provando a darmi da fare, per quello che riesco, al fine di aumentare la probabilità che una botta di culo si abbatta su di me :mrgreen:
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Re: Cosa fate?
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Comunque io assomiglio molto a mia madre. Però lei ha sempre lavorato, e quanto alle relazioni bè sono nato io :mrgreen:. Quindi io che di psicologia non so nulla non riesco a individuare i motivi per cui ne sono uscito io, che ho paura a scrivere una e-mail e che vedo gli esemplari di sesso femminile con terrore. Ovviamente non ha senso qui andare nell'analisi personale, non è sede ;) , però è davvero difficile capire queste dinamiche se non ci si affida a un professionista, il quale però deve essere bravo e quanti lo sono? |
Re: Cosa fate?
Io ho sempre cercato di reagire, di spronarmi da solo e di non abbattermi.
E' una vita che lotto contro l'ansia e l'insicurezza, ho vinto tante piccole battaglie ma sento che sto perdendo la guerra. Negli anni sono migliorato sotto alcuni aspetti ma purtroppo i problemi di fondo rimangono. :( |
Re: Cosa fate?
"Migliorare" mi sembra è un'imboccatura dall'esterno...che vuol dire?
Migliorare che? Perché? Lo prescrive il medico? :D Non solo, non è così dicotomica, uno può cercare di puntare a migliorare a grandi passi o non riuscire a prendere iniziative perché pieno di paura e/o non ha chiaro cosa deve fare... Chissà. Non è per fare una polemica, ma per riflettere, perché mi sembra un'impostazione da ultimatum, messa tipicamente di fronte a chi sta male (di solito facendolo stare male ulteriormente). Il mio scopo è stare meglio, non so che tipo di carattere abbia, né ci tengo ad inquadrarmi in un tipo, mi sembra limitante e inutile. La base sono le esperienze che ho fatto, fobia compresa. |
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Re: Cosa fate?
Vi ringrazio per le risposte
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Credi in questa "reincarnazione" perché non trovi ipotesi migliori come soluzione/scusa ai tuoi problemi? Se posso: in che modo hai tentato di fare qualcosa? potresti fare un esempio? come hai fatto a passare da stronzetto a fobico? Quote:
Scusate se non mi sono spiegato sufficientemente nella seconda domanda, non intendevo chiedervi le cause della vostra fobia o di inquadrarvi in un tipo scoprendo che carattere avete (spero non sembri che non abbia apprezzato comunque questo tipo di risposte), ma di capire, attraverso punti in comune nel vostro comportamento (calcolando quello avuto in tutta la vostra vita), uno "scopo di vita" (non so in quale altro modo chiamarlo), ad esempio: una persona vuole fare del bene alla gente. Esternamente sembra altruismo, ma magari in realtà lo fa per egocentrismo e per avere l'approvazione, il rispetto ecc. dagli altri. Cos'è che lo ha portato ad avere certi bisogni? Queste due caratteristiche fanno davvero parte del suo carattere sin dalla nascita, oppure sono semplicemente legate al periodo che sta vivendo? Di cosa ha realmente bisogno per continuare o iniziare a vivere realmente felice e sereno? |
Re: Cosa fate?
boh.......
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Re: Cosa fate?
Me la godo
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Re: Cosa fate?
faccio tutti i giorni qualche piccolo passo per volermi un po' più bene e accrescere la mia autostima, cerco lavoro, faccio colloquio, imparo a guidare e cerco di uscire il più possibile. Leggo tantissimo, leggere mi da serenità e mi insegna a riflettere su tante cose, mi insegna a pensare con la mia testa e accresce il mio livello di comunicazione. Rifletto tanto sulla natura umana, studio le persone: tipo quando prendo la metro, in maniera spontanea studio i caratteri delle persone (detta così sembra una cosa malata, ma guardando la gente, comportamenti e modo di parlare, impari tantissime cose sulla vita)
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