"La bella estate"
 

"Non c'è niente che sappia di morte più del sole in estate della gran luce, della natura esuberante. Tu fiuti l'aria e senti il bosco e ti accorgi che piante e bestie se ne infischiano di te. Tutto vive e si macera in se stesso. La natura è la morte."

(Cesare Pavese)

Re: "La bella estate"
 

Pensavo - con stupefacente ottimismo, pare (a posteriori) - che peggio dell'estate scorsa non potesse andare..

E invece questa è stata l'estate più feroce e crudele .. ASSASSINA... della mia squallida "vita".

Dovevo buttarmi da quel grattacielo un anno e mezzo fa..
Una fatica e un incubo arrivarci.. là in cima.

Ma, cristo, ero lì, davanti alla finestra scorrevole del tutto spalancata, trafitto dal sole abbacinante del primo mattino che guardavo giù le persone, piccole come formiche .. sarebbe bastato così poco

Mi sarei risparmiato - almeno - questa torrida estate di morte.. e lo sterile inverno tagliente ed aguzzo che l'ha preceduta.

Re: "La bella estate"
 

Son belle parole.

Ma che - stringi stringi - non significano niente.

Re: "La bella estate"
 

Il sole là fuori.. e la vita.. che in un ciclo perenne, inarrestabile, tutto rinnova, rinnova sé stessa .. ed il senso di esclusione dal normale flusso delle cose che provo si fa più insopportabile ad ogni alba, ad ogni tramonto..

A cosa serve tutta questa infinita consapevolezza se poi manca la vita ?

Re: "La bella estate"
 

Perchè non iniziare semplicemente a godersi la giornata di sole? Cercando magari inizialmente un rapporto con la natura e gli animali che è più immediato ("piante e bestie se ne infischiano"...bah...la cosa accade abbastanza reciprocamente, ma si può trarre quantomeno mutevole giovamento, e poi le relazioni non sono date, si creano).
Gli altri magari non ci sono, ma tu mi sembri il tuo peggior nemico.