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Lo ammetto: sono un misogino
Ogni tanto chatto con una ragazza. Nelle nostre conversazioni lei mi usa, più o meno, come valvola di sfogo per i suoi problemi, con i suoi fidanzati, i colleghi di lavoro, per qualunque altra cosa... in un momento in cui non ero particolarmente in vena, e mi sentivo schiacciato dalla solitudine che mi attanaglia a Milano, sono sbottato e le ho detto "togliti dai cog***ni! Voi donne mi usate solo come scarico del lavandino, come cestino dei rifiuti, non ho nessun bisogno di voi!".
Le ho chiesto scusa, ma è chiaro come questo episodio abbia fatto emergere un tratto fondamentale del mio carattere: sono molto diffidente verso tutte le persone, ma verso le donne in maniera smisurata. Ho avuto pochissimi "amici" durante la mia vita, ma i pochi che ho avuto sono sempre stati tutti maschi. Quando una ragazza mi si avvicina, cerco di allontanarla perché lo so, è una che vuole spillarmi soldi o vendermi qualcosa di inutile. E al 99% ci azzecco. Anche se devo ammettere che in quell'1% ho fatto delle grandissime figuracce. Ho avuto qualche rapporto con le ragazze, che credevo almeno di amicizia. Ma mi sono sempre reso conto troppo tardi che, in realtà, avevo instaurato delle relazioni utente-zerbino. Nel ridicolo tentativo di conquistare i loro favori, cercavo di mostrarmi sempre gentile e disponibile, a scuola e sul lavoro, ma anche in altri ambiti della vita, come il confidente-spalla per piangere. Ma mi rendo conto che questo modo di comportarsi è più o meno come se allo zoo, di fronte a una tigre affamata, mi fossi impietosito, mi fossi staccato una gamba e gliela avessi data in pasto. Perché da questi rapporti insani non ho tratto nulla di nulla. Una volta terminato il mio utilizzo, la ragazza in questione nemmeno mi riconosceva più. Più o meno come un elettrodomestico che, una volta divenuto inutilizzabile, si getta fra i rifiuti. Un eterno re-make degli sketch di Fantozzi con la signorina Silvani. Anzi, la cosa peggiore è che poi tante volte le mie sfruttatrici, che davanti a me erano tutte moine e complimenti, alle mie spalle erano quelle che si facevano più beffe di me con le amiche. Ho subito anche dei veri e propri episodi di bullismo dalle ragazze, ricordo una volta che, a 17 anni, in una ricreazione a scuola uscii per i corridoi e mi beccai un vero e proprio lancio di oggetti da parte di un gruppo di ragazze che mi aveva riconosciuto, e che mi schernivano per la mia bruttezza. Reagii a mia maniera... cioè scappando, mancavano dieci giorni alla fine dell'anno scolastico, non avevo insufficienze da recuperare e decisi che potevo anche starmene a casa e anticipare le vacanze. Quell'episodio però rimase una macchia indelebile dentro me. E la cosa peggiore è che non imparavo mai, mai. Alla successiva ragazza, eccomi di nuovo là, di nuovo gentile, di nuovo sempre sorridente, di nuovo cog***ne. Fino a che la goccia fa traboccare il vaso e viene fuori una sfuriata come l'altra sera. Lo ammetto: sono un misogino. |
Re: Lo ammetto: sono un misogino
Ogni donna ha un mondo dentro sé. Non sai cosa ti perdi.
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Re: Lo ammetto: sono un misogino
Beh da quello che hai scritto non ti descriverei un misogino vero e proprio. Hai avuto un sacco di esperienze sfortunate che ti han fatto nutrire diffidenza verso le donne, non è chissà quale colpa, hai avuto molta sfortuna... molte ragazze sono gentili solo con quelli che piacciono a tutti a scuola, davanti a loro chiedono scusa al minimo sgarro e al minimo fraintendimento. Altro discorso per gli "sfigati", loro vengono trattati come pezzi di merda che si possono prendere in giro fino allo sfinimento perché non contano nulla, è come infierissero su un manichino, non importa quanto soffri o sanguini; esperienza personale. ^^ Ciò che bisogna sottolineare è però che non sono le donne nello specifico ad essere così, anche i maschi seguono lo stesso ragionamento: la verità è che le persone molto spesso sono delle merde... per questo io non mi definisco misogino ma misantropo :mrgreen: ti auguro di trovare prima o poi qualcuna che sia più clemente e simile a te, lo so, è dura, siamo in pochi a non attaccare sempre il più debole e indifeso o non vedere gli altri come oggetti da usare.
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Re: Lo ammetto: sono un misogino
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La tua reazione di diffidenza mi pare abbia alcune giustificazioni alle sue spalle. Non che sia giusto adottare questo atteggiamento, ma è comprensibile come tu ci sia arrivato. Ed odio viscerale =/= da diffidenza, molto diverso. |
Re: Lo ammetto: sono un misogino
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:D |
Re: Lo ammetto: sono un misogino
non potrei mai esserlo...
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Re: Lo ammetto: sono un misogino
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non ne va dritta una stasera ahhhhhhhhhhhhhhahhhhhhhhhhhhhhhhhh |
Re: Lo ammetto: sono un misogino
Sempre meglio misogino che misantropo come me, no?
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Re: Lo ammetto: sono un misogino
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eh sì sono misogino anch'io , però a differenza di Pierrot non ho mai voluto fare da zerbino ... |
Re: Lo ammetto: sono un misogino
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da incorniciare perché rispecchia un pensiero (maschile) diffuso |
Re: Lo ammetto: sono un misogino
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Che ne dite, popolo di fobiasociale.com....lo apriamo un topic su questo argomento? :D:D:D |
Re: Lo ammetto: sono un misogino
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Di opportuniste ce ne sono in giro tante ma pensare che sia solo una caratteristica femminile é assolutamente erroneo!
Se é una situazione che continua a ripetersi nel tempo, in diversi contesti vuol dire che anche nel tuo approccio c'é qualcosa che andrebbe corretto probabilmente dovresti essere meno accondiscendente verso queste persone da cui non ottieni nulla in cambio.. I paletti che delineano un rapporto (qualunque esso sia) vanno stabiliti e messi insieme se tu per mesi ascolti ascolti ascolti e fai sembrare che la cosa vada bene così quando poi esplodi ed insulti non ti puoi aspettare una reazione diversa che una ritirata totale o una chiusura di un rapporto. |
Re: Lo ammetto: sono un misogino
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Se piazzi troppi paletti, quando sei in una posizione di inferiorità (e mi riferisco all'avere un brutto aspetto e cose del genere) nessuna persona dell'altro sesso poi magari risulta disponibile a frequentarti, è una questione di potere. Facciamo un esempio. Una persona brutta o in una posizione sociale debole deve tirare fuori chissa quali qualità affinché una donna si convinca a frequentarla oppure se non riesce a far questo deve adattare il proprio carattere e smussare gli spigoli un po' di più per rendersi un po' più gradevole e sopportabile e mantenere in piedi certe relazioni. Una persona bella può permettersi più spesso degli "sgarbi" e averle comunque queste relazioni, una persona brutta spesso è costretta per forza di cose ad essere un po' più gentile (a meno che non ha davvero altre qualità fuori dalla norma per compensare il tutto). Ho osservato più volte queste forme di adattamento qua all'opera. La domanda che bisogna porsi è questa: quante volte si può dire di no nei confronti di certe richieste di una persona che si frequenta senza che questa persona poi si allontani? Qualcuno, trovandosi in certe posizioni sociali, non può dirne molti di no senza poi produrre quest'altro effetto. Se si tira molto una corda deboluccia, questa si spezza. Spesso l'alternativa non è tra l'avere certi tipi di compagnie non essendo accondiscendenti e l'averle essendo accondiscendenti, ma tra il non stare soli venendo molto incontro agli altri (a causa della posizione sociale piuttosto debole) o lo stare e rimanere completamente soli. Se l'altra persona stava con noi proprio perché eravamo molto gentili e disponibili... Che succede se eliminiamo questa caratteristica qua? :nonso: Io quando sono stato meno accondiscendente sono rimasto ancora più solo perché molte persone i miei no non li tolleravano mica volentieri, il problema in realtà per me è questo ed ha a che fare col proprio ruolo sociale e tutte le altre caratteristiche, non si risolve piazzando qualche paletto secondo me. Con questi altri paletti si finiscono con l'allontanare anche le poche persone disposte a frequentarti. Se si vuole ottenere questo direi che è una buona strategia. Poi quando hai piazzato un bel recinto e a causa di queste "pretese" resti da solo e ti lamenti magari della cosa... Che succede? Ti suggeriscono al contrario di divenire più accondiscendente ed elastico, accampando meno pretese, eliminando alcuni paletti :mrgreen:. E si gira in tondo. |
Onestamente il detto "meglio soli che male accompagnati " in questa circostanza calza a pennello.
Il tuo discorso del brutto lo trovo davvero poco condivisibile: se una persona é meno piacevole di un'altra le deve automaticamente sottostare? Non penso proprio! Se una persona ha piacere a stare con me per quello che sono sia a livello fisico- caratteriale bene altrimenti non é un rapporto sano o comunque bilanciato. I compromessi servono e sono importanti, ma da ambo le parti! |
Re: Lo ammetto: sono un misogino
Noto che la misoginia è molto diffusa su questo forum (come lo era nei forum "simili" a questo che frequentavo fino ad un annetto fa).
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Io non capisco il senso di questi topic davvero. Vuoi far sapere anche a tutte le donne del forum, fobiche ed evitanti, che odi il genere femminile? Che risposte ti aspetti?
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Re: Lo ammetto: sono un misogino
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Re: Lo ammetto: sono un misogino
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(si sta scherzando eh :)) |
Re: Lo ammetto: sono un misogino
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(Shylock: atto III, scena I) Quote:
Sicuramente le possibilità di trovare chi si comporta diversamente si riducono drasticamente se ci si presenta come si presenta Pierrot o si parte già prevenuti come lui. |
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