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Ci ho provato e ho fallito...
Detestavo la mia vita nella mia città natale. Ero solo, socialmente emarginato, senza speranza. E con un passato pesantissimo, inaccettabile da parte di chiunque, che per me era sempre lì, praticamente non c'è luogo della mia città cui non colleghi un ricordo negativo. 33 anni sempre chiuso in casa, mai un viaggio, mai relazioni sociali, tanto meno una storia d'amore, anche minima. Solo superata la trentina ho cominciato a cambiare, a rendermi conto che la mia vita, se fosse proseguita in quella maniera, sarebbe stata irrimediabilmente sprecata, sarei diventato solo un vecchio pieno di rimpianti che attende la morte nel suo cantuccio. E così, quando trovai lavoro a Milano, decisi che era il caso di buttarsi e provare ad avere quello che mi era sempre mancato: una vita piena. Pensavo di avere tutte le carte in regola per farcela: mi ritrovavo in un ambiente dove quasi tutti avevano la mia età, ma nessuno sapeva chi ero, nessuno poteva giudicarmi per il mio passato così vuoto e triste. Pensai che poteva essere l'occasione della mia vita, e mi imposi di essere più aperto e socievole che potevo, anche facendo violenza alla mia stessa natura. I primi tempi furono elettrizzanti. Conobbi tante, tantissime persone, più di quante ne avessi conosciute nei precedenti tre decenni, socializzare a Milano era così facile. Pensai... che avrei avuto una cerchia di amici, che magari avrei potuto perfino farmi avanti con una ragazza. E sì, perché anche questa era la novità rispetto al passato, a differenza della mia città c'erano tantissime ragazze ancora senza partner.
Purtroppo le cose non andarono così, l'entusiasmo iniziale si perse presto e arrivai ai limiti della mia esperienza umana. Nel senso che... conoscere bene una persona significa, in primo luogo, conoscerne le esperienze passate. E io non ne avevo. Bastava anche una domanda semplice, sui miei amici, le mie storie d'amore, o le mie vacanze passate, per farmi farfugliare cose senza senso. E questo atteggiamento spesso veniva scambiato come scarsa voglia di parlare, come volontà di allontanamento. E così ottengo solo una valanga di rapporti superficiali, molto simpatici ma... nessuno mi conosce per quello che sono. Con le ragazze non ne parliamo nemmeno. A mio modo... ci ho provato, molto blandamente, ne ho invitate alcune ad uscire, a qualcuna cerco di offrire un caffè... niente da fare, ricordo qualcuna che disse "se mi offri tu il caffè, me ne vado!". Inutile proseguire, se una ragazza mostra disgusto nei tuoi confronti insistere è ancora peggio, ti porta solo ad essere un molestatore. Tutto questo è servito solo a crearmi la fama dello sfigato che ci prova con tutte, ma alla fine non riesce mai perché... fa semplicemente schifo. E alla fine pensi: con tutti i fallimenti e le delusioni che sto accumulando, anche se un giorno riuscissi con qualcuna, penserei che non ne è valsa la pena. E così, gradualmente, perdo interesse per tutte le persone che mi circondano. Esco sempre più controvoglia, e preferibilmente da solo. E nei fine settimana, quando gli altri si riversano per le strade della città a fare bisboccia, io preparo il mio zaino con le mie quattro cose... e torno alla casa dei miei, a fare sostanzialmente la vita che facevo prima di partire. Con le ragazze non provo neanche più, quando me ne presentano una nuova le stringo freddamente la mano, come farei con un collega di lavoro. Arriva la prima occasione di tornare a casa... e la colgo subito, fra poche settimane, dopo soli due anni, tornerò nella mia città. Ho già organizzato una festicciola di addio, è venuta una quarantina di persone, molte delle quali non vedevo da mesi. Torno alla mia vita di prima, che non mi sembra più tanto brutta, ora che la mia passeggiata sulla luna mi ha fatto capire che non posso pretendere di più dalla mia vita, che devo accontentarmi di quello che già ho. E la consapevolezza che almeno ci ho provato, ad avere una vita diversa... |
Re: Ci ho provato e ho fallito...
Complimenti per il coraggio.
Forse avevi idealizzato troppo, e puntato tutto sul cambio di città, è stato un passo più lungo della gamba voler recuperare il tempo perso. A me è successa più o meno la stessa cosa, in scala più ridotta ma ho sperato che cambiando il fuori cambiasse il dentro, ma purtroppo non è così.Se non ci si accetta non si potranno mai avere relazioni sincere e serene. Si può mostrare solo la parte di sè superficiale/ironica/cinica ma è un teatrino che dura poco. Ti auguro di poter viaggiare, anche da solo. Perchè vedere il mondo è un diritto anche di chi è da solo. |
Re: Ci ho provato e ho fallito...
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Con le ragazze non ne parliamo nemmeno. A mio modo... ci ho provato, molto blandamente, ne ho invitate alcune ad uscire, a qualcuna cerco di offrire un caffè... niente da fare, ricordo qualcuna che disse "se mi offri tu il caffè, me ne vado!". Torno alla mia vita di prima, che non mi sembra più tanto brutta, ora che la mia passeggiata sulla luna mi ha fatto capire che non posso pretendere di più dalla mia vita, che devo accontentarmi di quello che già ho. E la consapevolezza che almeno ci ho provato, ad avere una vita diversa...[/quote] Mi spiace..che una ragazza non dia corda è comprensibile..ma essere così poco sensibili e maleducati (per un semplice caffè) invece non è comprensibile nè giustificabile..mi spiace ancheche tu stia pensando di tornare al tuo paese..pensci bene.. rifletti anche alle opportunità di carriera che perdi facendo così |
Re: Ci ho provato e ho fallito...
mi dispiace, però ti sei buttato, ci hai provato, hai fatto quello che tanti di noi (anche io 30enne) non faranno mai
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Re: Ci ho provato e ho fallito...
Io faccio avanti e indietro da anni. E non è consolatorio. Diventa solo molto stancante, ad ogni giro di ruota sempre più.
Vale la teoria "che i problemi seguono" e quel barile di irresolutezza di cui non ti liberi né in una casa nuova né con una compagnia diversa. |
Re: Ci ho provato e ho fallito...
Questa ragazza ha avuto dei modi ineccepibili ... :male:
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Re: Ci ho provato e ho fallito...
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Purtroppo il mondo non è a misura delle nostre fragilità |
Re: Ci ho provato e ho fallito...
Quanti anni hai ora?
Edit. Ok rileggiendo con piu attenzione e facendo 2 conti suppongo tu ne abbia 35 :mrgreen: Hai fatto tanta esperienza utile in 2 anni, immagina se te ne saresti stato ancora chiuso in casa, dovresti essere orgoglioso di te per quello che sei riuscito a fare, mica cazzate eh, e vabbe hai fatto tanti errori, ed era normale li avresti fatti. Ora ti senti fallito e compromesso, ti aspettavi da questi 2 anni la gloria eh? Eh eh :D Milano è una grande città, puoi ricominciare daccapo da un altra parte. P.S. Comunque la ragazza del caffè potrebbe essere che ti ha risposto cosi in quanto si aspettava di essere offerta un caffe da te da chissa quanto, forse sei uno che i caffe li offre na volta una morte di papa e quindi quella battuta era per dire: incredibile mo casca il mondo, oppure potrebbe essere una femminista incallita :D |
Re: Ci ho provato e ho fallito...
Non dovresti abbatterti così. E' vero, ci hai provato, non è andata come speravi. Ma puoi riprovarci. Prova a vedere le piccole cose positive che sei riuscito a fare.
Lo capisco che spesso se ci fanno domande scomode sul nostro passato abbiamo poco da dire, anche per me in molti campi è così. Ma forse potresti prendere in considerazione l'idea che, trovando una persona giusta, che ti ispira fiducia, potresti aprirti con lei e incominciare a scoprirti e a far vedere chi sei davvero, senza avere vergogna di te stesso. A poco a poco. Senza rivelare tutto subito. Sì lo so che non è facile, probabilmente è un'utopia... Comunque, anche io provai a cambiare città pensando di iniziare una nuova vita, ma non andò così anche per me. I nostri problemi ce li portiamo dietro, e io scoprii di avere problemi molto più grandi di quello che avrei potuto immaginare. Quindi ti capisco. :consolare: Però secondo me non dovresti mollare, non dovresti tornare a casa e abbatterti. |
Re: Ci ho provato e ho fallito...
Non buttarti giù quello che hai fatto è già moltissimo, ma non di DEVI fermare:
Leggiti questa "massima" secondo me è molto bella e voglio farla il più possibile anche mia: «Ho provato, ho fallito. Non importa, riproverò. Fallirò meglio.» «Ever tried. Ever failed. No matter. Try again. Fail again. Fail better» Ciao!!! |
Re: Ci ho provato e ho fallito...
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Re: Ci ho provato e ho fallito...
però non ho capito se il caffè l'avrebbe preso comunque o se se ne sarebbe andata senza berlo :interrogativo:
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Re: Ci ho provato e ho fallito...
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Re: Ci ho provato e ho fallito...
che storia triste. Forse hai voluto troppe cose in troppo poco tempo; è come essere passati da digiuni ad una grande abbuffata, l'indigestione è dietro l'angolo. Se non ti offende la metafora. Vedi se riesci a trarne indicazioni per come fare meglio in futuro, magari, quando ci riproverai.
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Re: Ci ho provato e ho fallito...
Accettare il passato dovremmo farlo in primis noi stessi
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Re: Ci ho provato e ho fallito...
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Re: Ci ho provato e ho fallito...
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Non so se ricominciare, ragazzi. Il mio passato è davvero troppo cupo, perché qualcuno possa accettarlo, anche qui dentro. Ho tentato di farla finita varie volte, ho anche rischiato il ricovero... Penso sia proprio giunto il momento di accettare la realtà e ritirarsi, un uomo è sempre perseguitato dal suo passato.
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