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La mia Ansia
Da cinque anni, ho iniziato a subire quotidianamente questa problematica che, durante l'adolescenza, compariva saltuariamente in modo molto meno delimitante e, soprattutto, circoscritto a determinate situazione di forte stress.
La mia ansia (che può essere chiamata anticipatoria, in quanto si manifesta ogni qualvolta debba affrontare tutto ciò che considero un "impegno"), ha una sintomatologia fisica che invalida tuttora la mia persona. All'apice dei miei attacchi di panico, infatti, oltre all'aspetto psicosomatico di "routine" (sudorazione, tachicardia, nervosismo, angoscia) si aggiungono dei dolori addominali con conseguente stimolo ad andare in bagno. A lungo andare, visto gli anni passati a convivere con questa mia problematica che mi ha portato a rinunciare a "TUTTO" (lavoro, università, amicizie, ragazze, uscite spensierate), sono caduto in quella che secondo il mio psichiatra e secondo alcuni test sostenuti, risulta essere una lieve depressione (sono passati tuttavia già 3 anni). Ho cambiato diversi terapeuti, quasi nessuno credo abbia capito il mio problema e suppongo che, la mia apparente sicurezza e "normalità" (passatemi il termine), abbia fatto sì che il professionista prendesse il mio disagio sotto gamba. Tuttavia, l'ultimo terapeuta dal quale sono tuttora in cura, mi ispira molta fiducia e professionalità e credo (spero) che a settembre ci possa essere una svolta significativa (magari intraprendendo una cura farmacologica mirata perlomeno ad eliminare questa sintomatologia intestinale). Grazie mille a tutti coloro che avranno la pazienza di leggere il mio thread, spero vivamente di poter trovare comprensione da parte vostra e, magari, qualcuno che ha vissuto o vive la medesima situazione. PS: Sono propenso al dialogo, quindi, qualora ci fossero domande non mancherò a rispondervi :) |
Re: La mia Ansia
Non sei il solo, anche io ho quello stesso problema prima di affrontare colloqui, lavori in mezzo alle persone, telefonate, viaggi, appuntamenti e cambiamenti in generale. E' capitato di aver fatto tardi o aver rimandato, perché stavo troppo male, ma nella maggioranza delle volte mi sono imposta di provare, una volta scaricato tutto il nervosismo.
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Spero che questo forum ti possa dare un, seppur piccolo, aiuto.
Cerca di essere chiaro col tuo psicoterapeuta, anche se ti mostri tranquillo e posato, parlargli francamente della tua paura di essere frainteso, della lotta che si nasconde dentro di te. |
Re: La mia Ansia
In passato ho provato numerose tipologie di ansia; ho avuto anche un persistente disturbo d'ansia, cioè il disturbo ossessivo compulsivo.
La tua per l'esattezza da quali situazioni scaturisce? |
Re: La mia Ansia
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Anch'io ho provato, mi ero imposto di non rinunciare più nonostante le difficoltà, in linea di massima però, per le cose che vanno fuori dal "quotidiano" sono sempre stato male e, a lungo andare, anche se ci ho provato davvero tante volte nel corso degli anni, sono sempre ricaduto a terra. Ad oggi (escluso quest ultimo periodo) le cose me le impongo e riesco a farle, però continuo a star male. Davvero grazie di cuore per la tua risposta :) |
Re: La mia Ansia
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Aver qualcuno che ti legge e risponde è più di quanto possa aspettarmi :) |
Re: La mia Ansia
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Comunque l'ansia in sè è un qualcosa di naturale, presente in ognuno di noi, il problema diventa quando essa si trasforma in problematica patologica. Grazie per la risposta. |
Re: La mia Ansia
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Quali sono i pensieri che ti vengono in queste occasioni? Di niente :) |
Re: La mia Ansia
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No, assolutamente, anzi a volte se sto con qualcuno riesco a distarmi maggiormente. Però, dipende sempre dalla situazione, perchè il fatto di stare solo mi da la possibilità di "tornare nel mio luogo sicuro" quando voglio, mentre avere un appuntamento, un incontro etc. comporta inevitabilmente un minimo di responsabilità, non è che posso alzarmi ed andarmene :D Comunque ribadisco, dipende dalla situazione, a volte le conversazioni (soprattutto quelle inaspettate come "il controllore che chiede i biglietti") mi distraggono al punto tale da nascondere momentaneamente il sintomo..assurdo :moltoarrabbiato: I pensieri sono angosciosi, l'ansia alla fine altro non è che una forma di paura, solo che a me sembra una vera e propria angoscia. In quei momenti vorrei morire e prego affinchè mi succeda qualcosa, visto che comunque non ci penso neanche a ritornare a casa e rinunciare "un'altra volta"! Sono ancora qui :mannaggia: |
Re: La mia Ansia
Non riesco a capire :(
A tuo parere c'è un nesso tra le varie situazioni che ti portano ansia? Una chiave che ti permetta di identificare con precisione il problema? |
Re: La mia Ansia
Chi lo prende sotto gamba vuol dire che deve andare a coltivare, ecco cosa deve fare.
Molto probabilmente è la memoria corporea di un trauma, una volta fatta psicoterapia e integrata l'esperienza dovrebbe smettere di presentarsi. |
Re: La mia Ansia
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Se fosse stato così semplice non credo avrei cambiato nell'arco di cinque anni diversi terapeuti :ridacchiare: |
Re: La mia Ansia
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Un'altra che era convinta che ci sarebbero stati dei riscontri diagnostici, perchè non si capiva il motivo del mio andare continuamente in bagno per l'ansia, un'altra ancora che ad una certa mi disse chiaramente "a volte è difficile parlare con te, mi metti con le spalle al muro". :mannaggia::mannaggia::mannaggia: |
Re: La mia Ansia
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Vedremo a settembre, comunque sarei d'accordo ad affiancare alla psicoterapia una cura farmacologica (certamente non pesante, ma questo non spetta a me deciderlo). Grazie per il consiglio :bene: |
Re: La mia Ansia
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Rischierebbe di annaffiarli al contrario a causa dell'eccesso di professionalità. |
Re: La mia Ansia
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Alla fine me la sono cavata con un "auf wiedersehen", senza cacciare un baiocco papale. |
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