supersensy |
09-03-2008 10:33 |
Re: Soggezione!
Quote:
Originariamente inviata da 88_ThE_BeSt_88
vi è mai capitato di avere a ke fare con una persona ke vi mette terribilmente in soggezione? A me capita ad esempio quando sto con un mio amico, lui è il classico ragazzo perfetto bello, alla moda, gentile con tutti ke è sicuro di se e trasmette sicurezza negli altri....
voi?
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A me ieri è capitato un fatto con una mia amica che non conosco da tanto. Eravamo in un gruppo, io ero insieme a lei. Mi dice di avvicinarci per salutare un suo amico. Beh! Dopo le dovute presentazioni, incominciano a parlare tra loro calorosamente, ridendo e scherzando, ignorandomi completamente. Io, con sguardi e interventi, cerco di inserirmi nella conversazione. Niente. Loro continuano a ignorarmi. Ho provato una soggezione e un disagio molto fastidioso. Tant'è che li ho mollati e mi sono avvicinata ad altri amici. Secondo me il mio disagio era normale: loro si sono comportati come se non esistessi e questa è una cosa che fa inc....are tutte le persone. L'ho studiato in "Tecnica delle comunicazione e delle relazioni". E' come se queste persone ti dicessero":Tu non esisti".Si chiama disconferma. Capita anche quando uno ti passa avanti nelle fila senza neanche guardarti, come se tu non ci fossi o quando qualcuno iin macchina non ti dà la precedenza in uno stop e non ti guarda, appunto, come se tu non ci fossi. Questo modo di comportarsi in modo da disconfermare l'altro, spiega tante reazioni aggressive che, viste, dall'esterno sembrano incomprensibili. Non voglio dire con questo che reagire aggressivamente ad una disconferma è giustificato, ma semplicemente fa capire quanto è doloroso avere una disconferma dagli altri, peggio che un rifiuto, perchè, comunque il rifiuto presuppone la tua esistenza, la disconferma no. Comunque, a questa mia amica, dopo, ho reso pan per focaccia. Dopo, è stata lei che si è avvicinata, da sola, mentre io parlavo con un'altra mia amica e, questa volta, sono stata io a ignorarla e lei non è rimasta bene, perchè poi mi ha detto"Ma quanto parla la tua amica!". Io credo che, se è in grado di farsi l'esame di coscienza, l'abbia capito più che se gli avessi detto come mi ero sentita io prima. E, comunque, a me ha fatto bene, perchè non mi sono sentita una vittima.
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