Re: chiede e ottiene l'eutanasia perché depressa
Beata lei, io invece sono costretto a comprare farmaci dal messico o dalla cina per farlo rischiando accuse penali per farli passare alla dogana, e vabbe.
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Re: chiede e ottiene l'eutanasia perché depressa
Comunque io dissento da architetius e da Claire . La depressione non è incurabile. Ci sono tantissime persone che ne sono uscite . La vita è difficile ma ripeto che le cose possono cambiare. Per quanto riguarda le malattie terminali e davvero incurabili allora non ho nulla in contrario
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Re: chiede e ottiene l'eutanasia perché depressa
Spiacevole e triste come storia, però la ragazza nell'intervista o il giornalista nell'articolo omettono di dire il motivo del male di vivere.
Ovviamente se le impedisce di vivere non può essere una cosa semplice, ne tantomeno di facile risoluzione. E non si riesce neanche ad evincerla perchè si parla di molti amici, di storie d'amore, di parenti, amici e genitori comprensivi... E' un pò un paradosso perchè è come se si tendesse a creare lati oscuri della vicenda dicendo tutti i lati positivi della vita di questa ragazza, e non di quelli che l'hanno portata a questa decisione. |
Re: chiede e ottiene l'eutanasia perché depressa
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Non è una ragazza triste perché le sono successe cose brutte, è ammalata. Se c'è possibilità di guarigione o cura che possa portare a una vita dignitosa lo stabiliscono i medici, come per le altre malattie.Qui, stando all'articolo, hanno detto di no, quindi non vedo differenza con un cancro o una malattia cronica inguaribile. |
Re: chiede e ottiene l'eutanasia perché depressa
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Re: chiede e ottiene l'eutanasia perché depressa
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Re: chiede e ottiene l'eutanasia perché depressa
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Re: chiede e ottiene l'eutanasia perché depressa
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Comunque cambia tono, eh |
Re: chiede e ottiene l'eutanasia perché depressa
Secondo me quello che risulta difficile da digerire è la giovane età
Se avesse avuto 50 anni avrebbe fatto meno scalpore |
Re: chiede e ottiene l'eutanasia perché depressa
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Ma quale tono avrei usato? Una cosa da pazzi mi faccio nemici ovunque xD |
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Mi è venuta un idea. C'è chi , avendo una malattia degenerativa, dolorosa, trova la vita nel pensare positivo, e qui tollera la sofferenza e reagisce. Forse con al depressione di deve fare il contrario, non riesci a pensare positivo?? fai cose positive , magari si tollera la sofferenza |
Re: chiede e ottiene l'eutanasia perché depressa
L'argomento è estremamente delicato.
A prescindere dalla ragazza e dalla sua storia io mi trovo a favore, semplicemente per il fatto che credo che ognuno debba poter avere la libertà di scegliere. Ma da quel che mi sembra di capire in discussione non è la scelta di togliersi o meno la vita, ma il fatto che questa ragazza si sia rivolta a dei medici e ad una struttura per far si che ciò avvenga. Molti criticano questi medici, pensando che siano delle persone orribili o che se ne sono lavate le mani, ma è un grosso errore di valutazione. Credete davvero che questi medici non abbiano valutato attentamente lo stato psichico di questa ragazza? O che altri non lo abbiano fatto, in tutti gli anni precedenti? E' scoppiato lo scandalo solo perché questo suicidio viene eseguito in un ospedale, se la ragazza avesse scritto un paio di righe su un biglietto e avesse ingoiato un flacone di pillole nessuno avrebbe detto niente. Sinceramente trovo più saggia la scelta dell'ospedale, dove medici specializzati possono aiutarti, magari cercando altre vie prima di prendere una decisione definitiva. |
Non riesco ad esprimermi nettamente a favore o contro questa scelta.
Da un lato ho un rifiuto nettissimo all'idea che sia qualcuno di esterno alla persona stessa a decidere se la sua vita è degna o meno d'esser vissuta in determinate condizioni, se la comparazione tra dolore insopportabile e prospettive di guarigione futura pendono abbastanza sul primo piatto della bilancia per poter decidere che quella persona abbia il diritto a chiedere di farla finita. Dall'altro è più che comprensibile che una persona debba avere anche la possibilità di evitare quella che per lei sia una vita di sofferenza. Però il primo pensiero è che per questo esiste il suicidio effettivamente, lì non ci sono leggi che tengano e soprattutto non è necessario coinvolgere nessuna qualsivoglia altra persona nel realizzarlo. Paradossalmente è proprio il controllo ( "chiedere ed ottenere" quello significa) operato su questa scelta a non renderla pienamente tale : sei depressa ? Non vuoi più vivere ? Aspetta che controlliamo se hai le carte in regola per poterlo dire, che misuriamo NOI quanto TU puoi effettivamente permetterti di fare certe affermazioni. Qui mi scaglio più che altro col Legislatore, contro i medici ho poco da dire ed è anzi probabile come già sottolineato abbiano anche cercato vie alternative piuttosto del suicidio. Mi crea enorme fastidio il controllo su di un'idea come la dignità di una vita umana, che qualcuno a monte metta un paletto decidendo per altri oltre che limite una vita può definirsi davvero meno " dignitosa" al punto tale da poter autorizzare certe pratiche. Vuoi tutelare la sacralità della vita perchè ritieni sia un valore fondamentale ? OK, fallo per tutte allora, in qualsiasi condizione, perchè sono tutte in ugual modo vite umane, per principio nessuna può essere più degna dell'altra d'esser vissuta. Impegnati con tutte le forze a fare sì che ci siano gli strumenti perchè nessuno desideri mai di togliersela e anche qualcosa questo si verifichi sii tu d'esempio, non smettere di avere fiducia nella possibilità che una persona possa stare mglio, che ci sia una fine alla sofferenza. Questo è il tuo compito, altrimenti che Stato sei ? Uno in cui se qualcosa è attualmente troppo difficile da perseguire, se la tutela di una vita non è al momento possibile ti autorizzi a gettare la spugna e chiudere gli occhi perchè in fondo " una vita così è troppo difficile, non ci sono speranze. Non è dignitosa per l'essere umano ". Vuoi concedere la possibilità alle persone di disporre interamente della loro vita, di cessarla se lo vogliono ? OK, dalla a tutti allora. Verifica al limite che ci siano delle condizioni difficili alla base di tale scelta (ma se non ci fossero perchè uno dovrebbe compierla ?) se proprio temi una situazione con suicidi di massa - autorizzati ed assistiti. Nel momento in cui poni controlli e limiti ti assumi il potere, e l'onere, di stabilire criteri con cui determinare chi ha una vita dignitosa o meno. Crei una discriminazione, rendi un diritto così fondamentale accessibile solo a pochi che devono meritarselo ( oh che bello, ti meriti di poter morire col nostro aiuto, wow). Il diritto alla Vita, anzi alla Morte direi, non può essere che un diritto fondamentale dell'individuo se riconosciuto, non restringibile o estendibile dal Potere di turno. Altrimenti tutela la vita di tutti con tutti i mezzi possibili e lascia che sia la scelta del singolo a decidere se la sua vita è dignitosa o meno ( leggi : suicidio). Non deciderlo tu, Autorità, a monte. Non concedere la possibilità di ottenere il tuo aiuto per morire, perchè questo più che altro significa concederti il potere di decidere fino a che punto tu debba impegnare mezzi per tutelare la vita dei tuoi cittadini. |
Re: chiede e ottiene l'eutanasia perché depressa
:pensando: la depressione non è che nasce dal nulla, sicuramente gli sarà successo qualcosa, soprattutto se ha cominciato a soffrirne nell'età dove si pensa solo a giocare, e in questo articolo non ne parlano
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Re: chiede e ottiene l'eutanasia perché depressa
Mah..io sono favore dell'eutanasia quando si è in stato vegetativo o in caso di gravi problemi fisici come la Sla , però leggendovi ho pensato :
ok la ragazza potrebbe suicidarsi ingoiando una scatola di pillole ma siam sicuri che non soffra ? Lei ricorre ai medici x avere una morte senza dolore (poi non so se sarà veramente senza dolore ) mentre il suicidio di solito...a me fa paura proprio quello ..morire soffrendo . |
Re: chiede e ottiene l'eutanasia perché depressa
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Se fosse vero che per un individuo qualsiasi tipo di vita e forma di salute possibile o immaginabile fosse qualcosa di brutto e detestabile, potrei pensare che esiste una forma di chiusura di questo tipo qua, io però non vedo che è così. Se si riesce a modificare in certi sensi l'esistenza delle persone che desiderano morire (e quando dico questo non dico che debba dipendere solo dalla persona, non è detto che sia così) il desiderio di morte a me sembra che sparisce, non c'è alcun istinto di morte che si innesca in automatico secondo me (per buona pace di Freud). Un malato di cancro decide di ammazzarsi per evitare certe sofferenze e si può dire che sia depresso, ma se esistesse una cura agevole per guarire dalla sua malattia (che so ingerire una pillola senza effetti collaterali, a differenza delle cure attuali)... Si ucciderebbe lo stesso? :nonso: Io non dico che non debba farlo per moralismo, però a me sembra che i motivi esistenziali per cui una persona vuole togliersi di mezzo ci sono e come, sono gli psichiatri e la psichiatria che sostengono che questi motivi sono infondati e non dovrebbero esserci proprio e che la cura consiste nel rimuovere questi motivi a monte proponendo un'accettazione supina dell'esistente identificando il problema in un atteggiamento di valore del soggetto verso questo esistente qua. Loro dicono e sostengono che il vero problema di fondo è del soggetto che non dà valore alla propria vita come fa qualche altro soggetto che sulla carta si trova nelle stesse condizioni del primo e vive placido e felice, e cosa fa poi un soggetto che se ne convincesse che è questo qua il vero problema e che non ci sono cure psichiatriche o psicologiche, visto che a quanto pare questo valore positivo non riesce a darlo all'esistenza così come la conosce adesso e visto che altri individui riescono a dare un valore positivo allo stesso tipo di esistenza? :interrogativo: Se c'era un desiderio di ammazzarsi prima, si ammazza ancora prima secondo me credendo che il problema è solo suo e non c'è scampo. Io dico cambiatela davvero l'esistenza di questo soggetto che si lamenta come dice di desiderarla (senza guardare altri individui che atteggiamento hanno perché ognuno ha il suo), e vediamo se questo desiderio di morte permane ancora. Se c'è ancora questo desiderio di morte dopo queste forme di cambiamento esistenziale hanno ragione loro, ma se non c'è più, una volta cambiato quel che al soggetto non stava proprio bene nella sua esistenza, vuol dire che questa storia che sia endogeno l'atteggiamento negativo (come se fosse qualcosa che è rivolto contro tutto in modo indifferente) è campata in aria. Per me non siamo uguali e non tutti diamo valore alle cose che abbiamo intorno allo stesso modo. Un depresso è solo un individuo che dà valori alle cose e alle persone in modo diverso (da questo alla fine dipende una forma di depressione), ma non è detto che questa modalità rappresenti una forma di negatività assoluta verso tutto il possibile e l'immaginabile. Se ad esempio a me non piacessero o attraessero sessualmente il tipo di donne che riesco ad avere adesso, ecco questo non implica affatto che non mi piace alcun tipo di donna e che il sesso non mi piace! Tutto questo (il possibile e l'immaginabile) il depresso per caso l'ha sperimentato? :nonso: Ha sperimentato che significa essere apprezzati, intelligenti, magari ricchi, avere un reddito senza fare un cazzo? Ha davvero fatto esperienza di tutte queste modalità qua? Sì o no? Se la risposta è no in base a cosa si suppone che ci sia un atteggiamento negativo interno da curare verso ogni forma di esistenza? :pensando: Questa malattia dell'umore tanto irrazionale per me non lo è affatto, i motivi per cui ci si ammazza ci sono e come, e sono anche comprensibili, se li si vuol comprendere, basterebbe parlarci con un cosiddetto depresso. Chi dice di volersi togliere di mezzo sa bene le cose che lo infastidiscono, disturbano e lo fanno soffrire quali sono e può benissimo immaginare un'esistenza senza queste cose qua, il vero problema di fondo è come ottenere o produrre questo tipo di esistenza qua, sembra che qua venga a crearsi il vero ostacolo, ma non è mica una cura che manca! E' un'esistenza più felice che manca davvero! Io rovescio l'affermazione... Non sono io a non essere adatto alla vita è il tipo di vita che devo condurre che a me sta stretta e non mi va bene, come si direbbe di un indumento. Se a me non piace un vestito (o i vestiti che riesco a procurarmi) questo non implica mica che non me ne debba piacere nessuno! |
Re: chiede e ottiene l'eutanasia perché depressa
L'eutanasia è cosa buona e giusta, secondo me. A me non piace questo mondo che ti dà una pacca sulla spalla spronandoti a continuare senza offrirti nessun valido motivo per andare avanti. L'ipocrisia del perbenismo mi addolora.
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Re: chiede e ottiene l'eutanasia perché depressa
Avevo già letto quell'articolo e PER ME è una buona notizia. Come al solito, qui prevale l'idea che se uno sta male psichicamente è tutta colpa sua perché non ha fatto abbastanza per guarire. A quella ragazza è stato riconosciuto il diritto all'eutanasia, quindi mi pare ovvio che le abbia già provate tutte.
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Re: chiede e ottiene l'eutanasia perché depressa
I problema è piu che altro questo... la gente che pensa al suicidio spesso non lo fa per paura del dolore/di non riuscirci e di rimanere in vita ma con handicap, se suicidarsi diventa cosi' facile e indolore la gente si mettera in coda per andare a morire . Si, è vero prima di dare il via libera si fanno controlli su controlli ma con gli psichiatri e psicologi del cavolo che si trovano in giro non e' sempre certo che una persona ritenuta idonea al suicidio assistito lo sia davvero.
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Re: chiede e ottiene l'eutanasia perché depressa
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Io francamente non lo accetto come discorso. E non è detto che lo farà veramente. Cmq anche a me non torna il discorso amici ed interessi, forse non è depressione come riportato |
Re: chiede e ottiene l'eutanasia perché depressa
Lasciamola morire in pace sta povera donna, evitiamo l'accanimento terapeutico. Concordo con il buon barclay :)
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Re: chiede e ottiene l'eutanasia perché depressa
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Re: chiede e ottiene l'eutanasia perché depressa
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Re: chiede e ottiene l'eutanasia perché depressa
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Io se dovessi vivere come un attore che recita in film mainstream e dovermi esporre in continuazione al giudizio del pubblico che poi determinerà il successo dei miei film e della mia carriera non vivrei mica bene e non penserei che avrei tutto... Anzi, la prima cosa che non avrei, e che per me sarebbe molto importante, sarebbe la tranquillità... Poi che ci siano persone che ci sguazzano e sono felici in questo tipo di esistenze qua cosa c'entra? :nonso: Nessuno ha davvero tutto, ma il fatto che delle persone che non hanno tutto siano felici ci dice poco rispetto all'infelicità di qualcun altro che in fin dei conti dà valore alla vita e a certe priorità in modo diverso. Che qualcuno sia felice a vivere e sopravvivere lavorando in certi modi non implica mica che debba esserlo anche io e tutti gli altri! Certi manager, ad esempio, saranno anche ricchi e magari anche invidiati e molti sono felici davvero di condurre questo tipo di esistenza, ma alcuni di questi potrebbero avere un'indole diversa e sentire che devono pagare questa ricchezza con un modo di vivere che a loro risulta estraneo e perciò potrebbero arrivare a star male a tal punto che qualcuno poi potrebbe ammazzarsi proprio per questi motivi qua. Magari una persona voleva avere solo una barca di soldi e non fare il manager, dover andare in giro, affrontare competizioni e sfide e tutto quel che comporta questo tipo di attività, solo che l'esistenza particolare nella quale è stata comunque incastrata questa persona questa possibilità le ha offerto per far soldi e ci si è buttata dentro, ma che sia riuscita a fare il manager o l'attore o il chirurgo o altro ci dice poco e niente rispetto a quello che avrebbe voluto davvero per sé questa persona, magari non lo dice e racconta nemmeno a sé stessa cosa vuole e desidera davvero questa persona a causa del fatto che tante volte tutte le persone attorno a lei (familiari, amici... psichiatri) le hanno ripetuto semplicisticamente che "aveva tutto" e non c'era alcum motivo serio per credere di non averlo. Cosa gli si dice a questo individuo? Se sei infelice all'interno delle condizioni di vita nelle quali sei incastrato adesso allora il motivo è semplice: sei matto e vai curato. Perciò alla fine non è vero che hanno tutto certe persone dello spettacolo che si ammazzano secondo me, perché spesso il successo non è che c'è così, grazie ad una simpatia spontanea del pubblico, lo si deve sostenere all'interno di certi meccanismi schiacciasassi e lo si deve pagare in certi modi specifici che per certe persone potrebbero risultare detestabili (ogni singolo caso è diverso per me). Fosse gratis ed assicurato direi e sosterrei come te che hanno davvero tutto queste persone, ma visto che non è così, non è mai vero che si ha tutto. Ogni singolo individuo alla fine non credo abbia nemmeno bisogno di aver tutto per essere felice, il problema è che quel che manca ad una persona specifica (ed è qualcosa di soggettivo) potrebbe essere inaccessibile a questa persona. Magari una persona che fa l'attore per mantenere un certo tenore di vita fa questo mestiere controvoglia e solo per avere buoni mezzi di sostentamento ecomomici. Cosa manca a questa persona? Nulla? Io direi di no, le manca magari una buona entrata economica senza dover sostenere queste forme di stress qua, che detesta e non sopporta. Non raccontiamoci la storia dell'"ho tutto" come l'ha raccontata questa ragazza, poi se si indaga meglio ci sono elementi di frustrazione enormi e magari la persona riesce anche a capire questi conflitti ed elementi disturbanti dove risiedono se la si lascia parlare e non le si tappa subito bocca e cervello con medicinali oltremodo potenti insieme alle solite chiacchiere suadenti legate al fatto che "non dovrebbe sentirsi infelice" o avvertire moti di negatività verso certe cose che detesta. |
Re: chiede e ottiene l'eutanasia perché depressa
Il fatto che abbia amici non Significa proprio nulla, non è che la depressione si lava via con una pacca sulla spalla.
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Re: chiede e ottiene l'eutanasia perché depressa
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Per me l'articolo è stato scritto banalmente come depressione, ma i problemi sono altri, non so Ma il punto non è questo.. Per me il punto è come a 24 anni si possa dire che ha provato tutte le strade, io da genitore farei la cose più assurde per provarle tutte, anche portarla in una missione in Africa alla riscoperta della vera vita, che noi occidentali abbiamo smarrito, per dirne una |
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Poi è chiaro che non tutti quelli che si son buttati sotto un treno pensavano di poter avere altre alternative ed avrebbero preferito farlo in un altro modo. Certo che è strano pensare alla morte a 5 anni, non so quanto sia attendibile la fonte, ma boh...qualche dubbio sulla veridicità della cosa lo avrei, ecco. @laurentum, ma vera vita in Africa de che? Gli africani stanno con le pezze al culo da secoli per via delle varie colonizzazioni... li hanno schiavizzati prima ed ora gli stan risucchiando via tutte le materie prime, pure quelle vitali come l'acqua...altro che vera vita, è una vita negata. |
Re: chiede e ottiene l'eutanasia perché depressa
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A me invece fa specie non la persona disperata, ma il movimento di pensiero che gode quando qualcuno fa queste scelte, c'è come una gioia di rivalsa (col culo degli altri ovviamente), perché il sistema viene sconfitto. Viene sconfitta la vita invece.. I genitori dovrebbero avere attorno persone e strutture che in ogni modo aiutano a trovare soluzioni, non essere circordati da strutture pronte a mettere in pratica, e persona che fanno il tifo come se non vedono l'ora che uno si ammazzi, così gliela facciamo vedere ai preti uhuhuhu Queste scelte si fanno anche perché c'è solitudine e nessuno aiuta, figuriamoci poi se c'è la tifoseria sociale a metterci il carico Quanti di quelli che appoggiano la decisione della famiglia, avranno mosso un dito prima? Per chiunque sia vicino a loro? Domanda retorica. |
Re: chiede e ottiene l'eutanasia perché depressa
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Re: chiede e ottiene l'eutanasia perché depressa
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Il problema è se dura nel tempo, o se l'occidente torna ad addormentarti. Forse la soluzione è partire e non tornare. Forse il problema è che non abbiamo uno scopo quotidiano. Anzi per quanto riguarda me, tolgo il forse. |
Re: chiede e ottiene l'eutanasia perché depressa
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Anche qui sul forum si leggono di utenti che coltivano molti hobby e che hanno il loro giro di amicizie eppure.. Se da una parte anch'io rimango sorpreso del fatto che pur avendo il sostegno di chi le sta accanto e di supporto medico questa ragazza ha scelto di morire, non ritengo assurdo che dentro di lei si sia radicato in maniera indelebile la convinzione che non c'è più nulla da fare...la depressione vizia il pensiero dirottandolo su zone cupe e difficili da decifrare, e se non ci sono da parte di chi ne soffre gli strumenti e la volontà adeguata è difficile poter risolvere. |
Re: chiede e ottiene l'eutanasia perché depressa
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Insomma una persona che vive come Robin Williams e conduce il suo stile di vita non potrebbe essere fortemente insoddisfatta di qualcosa? :nonso: E se fosse insoddisfatta rispetto a certe cose dovrebbe essere considerata pazza e da curare? :pensando: Magari una persona non si ritira dalla scena perché ha paura di deludere qualcuno. Spesso anche dei figli scelgono delle professioni per far contenti i genitori... Se potessero fare altro e saper felici i genitori non si creerebbero problemi del genere. E' un'affermazione ipotetica la mia per spiegarmi e farmi comprendere non sto trattando il caso specifico che non conosco... Io penso che può capitare di tutto, la cosa non è così lineare come la vorresti descrivere tu ed anche (i cattivi) psichiatri e psicologi: fai e conduci un tipo di vita che la maggioranza delle persone ritiene buona e giusta ed in automatico secondo te dovresti essere felice? Questo automatismo qua per me non esiste, per questo sono sciocchezze per me anche tutte queste teorie che parlano di funzionale e disfunzionale (prendendo in prestito il termine funzione forse mutuato dal linguaggio matematico per sembrare più scientifici), come ho ripetuto miriadi di volte. Prima bisogna sapere in cosa dovrebbe consistere un'esistenza felice per l'individuo A (concetto soggettivo ed individuale, non collettivo ed universale), poi si può cercare di capire se qualcosa funziona o meno per raggiungere lo scopo, se lo scopo è raggiungibile nel contesto e così via... Se a me non piace qualcosa che piace a tutti gli altri non vedo perché dovrei essere considerato matto. |
Re: chiede e ottiene l'eutanasia perché depressa
uno che è solo depresso non darebbe dolore ad altre persone che debbono di fatto essere suoi complici...
penso si tratti di un grave disturbo della personalità comunque non sono d'accordo perchè il volere deve avere dei limiti e non accettare la sofferenza è un segno di declino di ogni valore e radice fondante una società civile. |
Re: chiede e ottiene l'eutanasia perché depressa
Quest'articolo mi sembra più esauriente ➜ Laura, 24 anni, depressa: "Lasciatemi morire, la vita non fa per me". E il Belgio le concede l'eutanasia.
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Re: chiede e ottiene l'eutanasia perché depressa
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Stando a quanto dici, in una società civile non si dovrebbe neanche investire risorse per curare un raffreddore...se la sofferenza va accettata. Quale va accettata e quale combattuta? |
Re: chiede e ottiene l'eutanasia perché depressa
Da un lato sono contento che lei possa porre fine a queste sofferenze insopportabili , dall'altro è inquietante come la medicina sia così indietro da non offrirle altra soluzione.
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