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Le amicizie che hanno una scadenza
Con particolare riferimento all'amicizia, come fate a "dimenticare" quelle persone che per voi sono state molto importanti e che vi hanno detto "bye bye" (o nemmeno vi hanno avvisati!!) e sono sparite dalla vostra vita (in certi casi rimanendo molto attivi sui social)?
C'è chi ha almeno un amico dell'infanzia o che ha conosciuto alle scuole medie... Le mie amicizie durano pochissimi anni (spesso pochi mesi) e poi quasi non ci si saluta nemmeno per strada. Vi racconto la mia storia, per la quale cerco una conclusione che sia positiva per la mia persona e la mia sanità mentale: sono quasi ossessionata dalla fine di un'amicizia. Ciò che mi ossessiona è l'impressione che per quanto riguarda l'altra persona questo fatto non ha avuto alcun impatto (o quasi) o comunque si tratta di una faccenda di minima importanza. Questa persona non mi ha più cercata. Com'è possibile tutto ciò? Purtroppo - e alcuni di voi forse lo sanno meglio di me - questo è possibile, anzi, è abbastanza tipico. A me è successo con circa 10 persone. In questo caso non si è trattata di un'amicizia lunghissima (sul piano temporale); ci conosciamo da circa 4 anni (fine 2010-inizio 2011) e siamo diventate quasi subito molto legate: simili passioni e interessi, entrambe timide e riservate... Questo non significa che eravamo uguali, ma c'era una certa affinità e complicità. Non ci vedevamo tutti i giorni a tutte le ore, semplicemente uscivamo molto spesso insieme, almeno tutti i weekend, abitando a circa 15 km di distanza, quindi piuttosto vicine. Avevamo anche delle amicizie e conoscenze comuni, ma noi due eravamo indubbiamente più legate. Da 1 anno e 3 mesi circa questa mia ragazza si è "messa insieme" ad un ragazzo. Il fatto di non confidarsi con me può starci, alla fine non per forza me lo avrebbe dovuto dire, forse non era sicura di aver successo con lui o comunque avrà avuto i suoi motivi. Intanto aveva iniziato a uscire con la compagnia di lui e all'inizio (tra aprile e giugno) uscivo anch'io con loro, ma ammetto di non essermi trovata sempre bene, anzi, a volte davvero molto male: ad esempio, una volta sono andata in bagno a piangere - ovviamente nessuno lo sa... E giuro che non mi succedono mai cose simili. Complice la mia timidezza e forse anche il linguaggio del mio corpo (ipotizzo: spesso tremo, ad esempio, però quando si sta in gruppo la gente non lo nota facilmente, specie davanti a un tavolo con birra, panini e simili!), spesso risulto altezzosa, ma c'è dell'altro: non sempre venivo invitata, quindi spesso lei e il gruppo parlavano di "cose che non potevo capire" e che non mi venivano spiegate da nessuno nel corso della serata, ridevano tra loro, si organizzavano per pomeriggi-serate tra loro... Mi sentivo esclusa. Lo so, questo è normale quando si cerca di entrare in un nuovo gruppo. Ma spesso era proprio come se non esistessi, mi sentivo proprio invisibile, persino agli occhi della mia amica. E lei? Se ne fregava, giusto una volta mi ha chiesto se stessi bene, ma io ho mentito perché me l'ha chiesto quando la serata era ancora agli inizi e "non volevo rovinarle la serata" (sono stata un'idiota probabilmente). Probabilmente lei aveva intuito il mio disagio, ma la verità è che non ha fatto nulla. Anzi, qualcosa ha fatto: non mi ha più invitata a uscire con loro. Questa sua decisione posso comprenderla, per certi versi forse mi ha fatto pure un favore: avrei potuto conoscerli meglio, ma in 2 mesetti non avevo ottenuto molti "risultati". Comunque, dopo che non mi ha più invitata, ci siamo viste ogni tanto (una/due volte al mese tra giugno e agosto), soprattutto "su mio invito". Ovviamente non ci si organizzava più per le serata del weekend, non se ne parlava nemmeno. Io chiesi spiegazioni sul perché non ci si organizzava più di uscire come una volta (cioè pochissimi mesi prima...), ma lei divagò e si scusò (e basta). Capisco bene che le nostre uscite non erano un granché (ma anche no: spesso ci divertivamo un sacco, anche quelle volte che eravamo in 2), a volte capitava di uscire solo in due, cosa che a me non crea troppi problemi, ma forse a lei andava ormai stretta e inoltre quando si usciva in gruppo non si trovava sempre benissimo con tutte le altre persone per motivi vari (non sto qui a spiegare sennò viene fuori un post lunghissimo). Fatto sta che io, quando percepivo il suo disagio, cercavo nel mio piccolo delle soluzioni, una volta ad non ho invitato altre due persone perché avevo dedotto dai suoi discorsi recenti che non avrebbe voluto vederle quel pomeriggio, oppure dedicavo del tempo a parlarle per cercare di capire quali fossero i suoi problemi. In definitiva, ancora oggi a distanza di un anno non riesco a non pensare a tutto ciò. Controllo almeno una volta a settimana il suo profilo Facebook e il suo profilo Instagram e vedo "come si diverte", "quanti amici ha", "quante belle serate passa in compagnia" (mentre io sono moooolto spesso a casa a studiare - anche malvolentieri - o al computer, a fondermi il cervello per ore e ore). So bene che Facebook spesso non è la vera vita, ma ci soffro ugualmente. Sì, ho perso una persona str**** (sicuramente più di me), ma non era semplicemente così, davvero. O forse sono sempre stata cieca e sono stata usata per tot anni... Se ci rifletto quasi tutte le mie amicizie più o meno importanti (una decina, come ho scritto prima) sono finite proprio nel momento in cui io non risultavo più utile ai loro scopi oppure quando "trovavano di meglio" e rileggendo questo post anche questo caso ci sta a pennello. Quindi questo stesso post non ha molto senso, probabilmente cerco solo un po' di conforto. In amicizia mi comporto con grande lealtà. Evito anche di mostrare la mia paura di rimanere sola (errore commesso in passato) e altre paure o debolezze (queste rivelandole solo in parte, perché comunque l'amicizia comporta secondo me un'apertura reciproca) per cercare di non creare tensioni. La morbosità non fa per me, anche se poi, persa un'amicizia, ci ripenso quasi morbosamente. |
Re: Le amicizie che hanno una scadenza
nell'amicizia come nell'amore vige davvero la regola del chiodo scaccia chiodo. Si ripensa alle persone passate solamente quando non si ha nessuno che ci riempie il presente.
Bisognerebbe non trovarsi mai a guardarsi indietro... avere un presente così pieno di nuovi stimoli, da non sentire la mancanza del passato. |
Re: Le amicizie che hanno una scadenza
Hai proprio ragione, anche se purtroppo la mia personalità tende a essere molto "romanticista", se così si può dire, malinconica e idealista.
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Re: Le amicizie che hanno una scadenza
Ti capisco, anche per me è così. Significa che attribuisci importanza a quello che fai e lo fai seriamente, è positivo. Tuttavìa bisogna andare avanti e voltare pagina a volte, per vivere nel presente e per il futuro e non nel passato.
Io sono convinto di voler voltare pagina solo che le mie pagine si voltano così tanto lentamente che a volte sembrano essersi incollate per l'umidità.. |
Re: Le amicizie che hanno una scadenza
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Vorrei riuscire finalmente a separare quelle dannate pagine :mrgreen: |
Re: Le amicizie che hanno una scadenza
Molto dipende da come un rapporto finisca
Se come nel tuo caso ne subisci la fine senza avere né voce in capitolo, né un confronto chiarificatore, è normale che dentro di te la questione resti in sospeso Probabilmente ti chiedi ancora perché Per voltare pagina è necessario accettare che la natura umana, e la vita stessa sono mutevoli, e che non sempre avremo un motivo e una spiegazione |
Re: Le amicizie che hanno una scadenza
Poi a volte la gente è semplicemente stronza
La tua finta amica ti ha usata finché facevi comodo, quando ha trovato di meglio (secondo il suo stronzo modo di pensare), ha messo fine alla finta amicizia Scusa la brutalità, ma forse ti può essere utile a mandarla affanculo e voltare pagina |
Re: Le amicizie che hanno una scadenza
@lauretum: in effetti anche un epico fuck off liberatorio non sarebbe male :D
Ma sono cresciuta applicando il principio "Non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te"... Al contempo subendo angherie e violenze, crescendo così con l'idea che questo principio dovesse appartenere solo a me (o quasi), mentre per gli altri fosse un optional. Infatti lo applico ancora quasi sempre, anche con chi non se lo merita, proprio come in questo caso, in cui ho trattato la persona in questione con i guanti. |
Re: Le amicizie che hanno una scadenza
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È un comportamento esemplare Ma mica devi dirlo a lei veramente, lo devi dire a lei ma dentro di te, ormai non c'è più, ma sei tu che continui a portartela dentro... |
Re: Le amicizie che hanno una scadenza
@Black-Hole: la pensiamo in modo molto simile.
Spesso ho pensato di non meritare nulla (anch'io per il mio vissuto), ora non la penso più così, non meritiamo di essere prese per il culo. Il nostro problema è l'accondiscendenza e il grande rispetto e la grande lealtà che mostriamo nei confronti di queste persone (che non è un problema di per sé, ma considerando che queste persone non ci rispettano... Lo diventa). Purtroppo tendo anch'io a diventare zerbino, forse per la sindrome dell'abbandono che mi ha sempre caratterizzato (e che cerco di nascondere almeno in parte... Anche se con l'accondiscendenza inevitabilmente la mostro). Poi devo dire che io tendo a farmi andar bene tutto: ho chiuso (anche se a malincuore) un'amicizia che mi creava molti problemi e questa persona spesso mi parlava male dietro facendosi beccare in modo estremamente palese e altre cose (devo però anche dire che con questa persona avevo ben poco in comune in quanto a interessi, hobby e simili). Ma ne parlai con questa persona, le spiegai il motivo per cui avrei preferito non uscirci più. Oggi forse mi starà maledicendo, o forse si starà sentendo meglio senza di me, o si sarà anche dimenticata di me, non lo so, ma almeno sa perché non ho più voluto "essere sua amica". |
Re: Le amicizie che hanno una scadenza
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Re: Le amicizie che hanno una scadenza
Quando un ragazzo/a fidanzato/a si innamora di un altra/o in genere molla la persona che c'era prima...per correttezza, ma anche perchè ormai vuoi stare con l'altra persona, i sentimenti li provi per la nuova persona, e quindi vuoi stare con questa nuova persona e non la ''vecchia''...ma non per cattiveria, perchè è così. Neanche perchè prima non ti importava dell'altra persona.
Con gli amici spesso succede la stessa cosa, c'è un periodo della nostra vita in cui ci sentiamo più uniti con una persona, in sintonia etc....poi le cose cambiano , trovi persone con cui stai meglio o cambi te, anche in poco tempo... Con gli amici è difficile che ci sia un discorso ''no guarda, io ti lascio, voglio un altro amico/a ora non provo più quello che provavo prima, sto meglio con questi e quindi a te non ci penso più o quasi anche se prima stavamo bene insieme'', ''sparire'', più o meno gradualmente è la prassi... non è che succede a te, succede un pò a tutti. Poi c'è chi ha la fortuna di mantenere gli stessi amici tutta la vita... Poi vabbeh, è anche possibile che se ne fregassero totalmente, ma come ha detto mortino le relazioni funzionano chiodo schiaccia chiodo aimè...anche io ci resto male, ad esempio sono rimasta molto delusa dal fatto che tranne 2 persone e una terza che poi ho comunque perso di vista, le ragazze e i ragazzi che sono stati con me quando ero ricoverata siano spariti tutti...fino al giorno prima era tutto un ''quando usciamo da qui ci si rivede ci si abbraccia etc si esce'' e poi nada nisba ognuno è tornato alla sua vecchia vita...ci sono rimasta male pensavo che un'esperienza del genere ci avesse uniti per sempre..ma le cose non vanno così. |
Re: Le amicizie che hanno una scadenza
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Re: Le amicizie che hanno una scadenza
@AshtrayGirl: mi spiace molto per quello che ti è successo e ti capisco: anche a me in passato purtroppo è capitata una situazione simile. In un momento molto difficile della mia vita, le persone che in linea teorica credevo essermi vicine sono completamente sparite. Non solo non sono venute a trovarmi (forse non se la sentivano...ma sapevano), ma nemmeno un sms, un messaggio privato sui social... Niente. Eppure ci ricasco ancora.
@Black-Hole: anch'io uso questa specie di tecnica difensiva, devo però perfezionarla perché, una volta rotta il ghiaccio, mostro molto facilmente la vera me, la mia natura gentile e sensibile, compreso però anche il mio lato troppo accondiscendente. |
Re: Le amicizie che hanno una scadenza
Comunque mi riconosco molto in questo tuo modo di vivere le cose purtroppo...
E mi rendo che nel mio caso i problemi che ho, a gestire il fatto di mollare una persona, provengono da una proiezione del mio modo di pensare. siccome io sono stata male quando la gente è sparita e mi sono fatta mille pare tendo a pensare che anche l'altra persona se le faccia siccome io penso questo, vedo il gesto della persona come una cattiveria deliberata, non mi ha mai voluto bene blabla Poi ho visto che molte persone, se tale amico sparisce dicono semplicemente ''ah è sparito '' ''boh non l'ho più sentito'' e fine. Non soffrono come cani, non si fanno neanche troppe domande, gli può dare fastidio o deluderli solo fino ad una certa. |
Re: Le amicizie che hanno una scadenza
uno nn dimentica è che nn gli importa piu di quelle persone succede , io con gli ex amici nn ho litigato , se li incontro per strada ed è successo li saluto come niente fosse anche loro , nn c è rimorso o cosa semplicemente fanno altre robe boh e tu ne fai altre mi pare normale cmq .
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Re: Le amicizie che hanno una scadenza
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Re: Le amicizie che hanno una scadenza
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Anch'io ho notato infatti che gran parte delle persone menefreghiste sono quelle che sembrano essere le più calorose di tutte. Del resto, l'ipocrisia è un fenomeno estremamente comune e "l'apparenza inganna". Personalmente non sono mai stata una persona così e non mi interessa diventarlo. Volevo dire che spesso, dopo le tante batoste, mi mostro anche più fredda di come già appaio (persona riservata, un po' snob...). Tecnica difensiva in questo senso, ma in realtà non serve così tanto se poi rimango una persona che tende a diventare uno zerbino o che comunque investe troppo per persone che meritano poco/niente. Dobbiamo imparare a dare importanza innanzitutto a noi stessi senza sentirci in colpa, perché in realtà non stiamo facendo un torto a nessuno, anzi, lo zerbinaggio comporta fare un torto grandissimo a noi stessi, tradire se stessi. Capirlo nel modo più profondo e imparare a discernere e a scegliere in prima persona che cosa fare, chi frequentare e come agire (e molto altro) sono le due cose più difficili (soprattutto la prima; la seconda diventa più semplice una volta interiorizzata la prima). E poi altra cosa, come dici tu: occupare la mente con altro. A volte mi capita, per fortuna, anche se "purtroppo" più per motivi di tipo intellettuale (studio e interessi personali) che per bei momenti passati con persone amiche o con un ipotetico ragazzo. Il problema è che non dormo e i momenti che precedono il "sonno" sono spesso occupati da questi pensieri ossessivi. |
Re: Le amicizie che hanno una scadenza
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Re: Le amicizie che hanno una scadenza
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