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Bluevelvet93 01-07-2015 10:52

Non conoscere sè stessi
 
Dopo l' adolescenza uno dovrebbe avere gettato un minimo di basi solide su ciò che sa di sè stesso. Se gli altri hanno un filo conduttore che riesca a dare un certo ordine e una certa coerenza all' interno della loro vita, a me questo bando della matassa manca completamente: non so chi sono, cosa voglio, come sono fatto... insomma non mi conosco, è tutto un grosso punto interrogativo. E questo è veramente frustrante: a volte mi capita che gli altri mi mettano dubbi su ciò che sono veramente o addirittura su ciò che provo. E' parecchio dura vivere in questa incertezza.

cancellato15306 01-07-2015 11:08

Re: Non conoscere sè stessi
 
Come mai è un punto interrogativo?
Chi vorresti essere?

cancellato15306 01-07-2015 11:23

Re: Non conoscere sè stessi
 
Perché siete così tristi? :(
Siate più chiari, così vi posso aiutare..
Cosa c'è di poco chiaro nella vostra identità?

Bluevelvet93 01-07-2015 11:27

Re: Non conoscere sè stessi
 
Quote:

Originariamente inviata da caratteriale (Messaggio 1547887)
Non ho mai capito come si fa a pretendere che uno sia maturo a 18 - 20 anni se la media è 50-60 anni.....

Ma non è questione di maturità, è questione di avere almeno un minimo di identità, cosa che già a 22 anni uno dovrebbe possedere.
Se mi chiedessero come sono fatto saprei solo dire che sono insicuro e timido, per il resto non ne avrei alba io stesso:nonso:

iturbe89 01-07-2015 11:28

Re: Non conoscere sè stessi
 
Cose che capitano più o meno a tutti credo (chi sono, da dove vengo, dove andrò, ecc... :/ ).. io più che non conoscere me stesso (col tempo le idee si dovrebbero schiarire almeno un pò) non so proprio cosa voglio... ho fatto tanti cambiamenti nella vita e non ho ancora capito quel che possa essere ideale per me. Il risultato è che sono un indeciso cronico. Mi riferisco soprattutto a situazioni lavorative/professionali

sato 01-07-2015 11:37

Re: Non conoscere sè stessi
 
idem per me, ti capisco benissimo

sono Sato il... non lo so

sono bravo in qualcosa di specifico? poco e niente

mi piace qualcosa di specifico? tante cose ma non mi sono mai veramente appassionato a niente

nel personale cosa ho combinato? niente

cosa mi identifica? niente

non c'è niente che dica chi io sia veramente, ne dal punto di vista professionale, personale o hobbystico

la mia vita è vuota, e la mia esistenza è di natura esclusivamente biologica e fine a se stessa, sono un organismo (e manco tanto bello) che si nutre e dorme, che vive per inerzia... e che non serve a niente, che non è di nessuna utilità ne per se stesso ne per gli altri... questo è sato, una "persona" disprezzabile da ogni punto di vista

_Diana_ 01-07-2015 11:37

Re: Non conoscere sè stessi
 
Mah, in adolescenza (ed oltre alcune) persone non conoscono nemmeno il proprio corpo, la propria sessualità, figurarsi la propria identità...

cancellato15306 01-07-2015 11:47

Re: Non conoscere sè stessi
 
Partiamo dall'inizio.
A vostro parere quale è il significato di possedere un'identità?

sato 01-07-2015 11:52

Re: Non conoscere sè stessi
 
Quote:

Originariamente inviata da Fluviale (Messaggio 1547907)
Partiamo dall'inizio.
A vostro parere quale è il significato di possedere un'identità?

qualcosa che ti identifica in modo individuale e univoco, che trascende dalla naturale appartenenza alla tua specie

sato 01-07-2015 11:53

Re: Non conoscere sè stessi
 
Quote:

Originariamente inviata da Architeuthis (Messaggio 1547911)
Azz ma sono io

non è una bella cosa essere me, te lo consiglio...

cancellato15306 01-07-2015 11:59

Re: Non conoscere sè stessi
 
Quote:

Originariamente inviata da sato (Messaggio 1547910)
qualcosa che ti identifica in modo individuale e univoco, che trascende dalla naturale appartenenza alla tua specie

Non si può somigliare ad altri?

sato 01-07-2015 12:03

Re: Non conoscere sè stessi
 
Quote:

Originariamente inviata da Fluviale (Messaggio 1547914)
Non si può somigliare ad altri?

certo che si può, ma bisogna avere delle peculiarità per farlo, delle "caratteristiche", bisogna avere qualcosa per assomigliare qualcuno, la mia vita è vuota, non c'è niente nella mia vita oltre all'istinto di autoconservazione, vivo una esistenza meramente biologica... è questo il problema...

cancellato15306 01-07-2015 12:05

Re: Non conoscere sè stessi
 
Quote:

Originariamente inviata da sato (Messaggio 1547915)
certo che si può, ma bisogna avere delle peculiarità per farlo, delle "caratteristiche", bisogna avere qualcosa per assomigliare qualcuno, la mia vita è vuota, non c'è niente nella mia vita oltre all'istinto di autoconservazione, vivo una esistenza meramente biologica... è questo il problema...

Che genere di caratteristiche?

sato 01-07-2015 12:09

Re: Non conoscere sè stessi
 
Quote:

Originariamente inviata da Fluviale (Messaggio 1547917)
Che genere di caratteristiche?

qualcosa che ti appassioni, che sai fare, persone che hai visto luoghi che hai visitato, esperienze umane o di qualsiasi altro tipo...

qualcosa che esuli dal "campo per non morire" ecco

Bluevelvet93 01-07-2015 12:12

Re: Non conoscere sè stessi
 
Quote:

Originariamente inviata da _Diana_ (Messaggio 1547901)
Mah, in adolescenza (ed oltre alcune) persone non conoscono nemmeno il proprio corpo, la propria sessualità, figurarsi la propria identità...

Sì, io infatti ho parlato di post-adolescenza. Dai venti anni in su, insomma. Mi sembra evidente che se un mio coetaneo non ha certo sviluppato in modo completo la propria identità (che di fatto si modifica sempre), quantomeno delle basi le ha. Io invece mi sento proprio sperduto.

cancellato15306 01-07-2015 12:14

Re: Non conoscere sè stessi
 
Quote:

Originariamente inviata da sato (Messaggio 1547920)
qualcosa che ti appassioni, che sai fare, persone che hai visto luoghi che hai visitato, esperienze umane o di qualsiasi altro tipo...

qualcosa che esuli dal "campo per non morire" ecco

Come può qualcosa che so fare identificarmi? Come posso avere uno scopo in base ad una mia capacità? O a delle esperienze?
Queste sono tutte "cose"... è un po' come dire che mi identifico in base al fatto che possiedo una Peugeut 308 grigia.

lonely heart 01-07-2015 12:14

Re: Non conoscere sè stessi
 
Anche per me è così, non ho mai saputo cosa volessi fare, non ho mai avuto degli obiettivi seri da raggiungere. È una cosa che ti fa sentire una nullità, senti di aver perso la dignità e vorresti far qualcosa, ma tutto ti sembra impossibile. Già solo per iscrivermi alle superiori era un tragedia, mi ero iscritta ad una scuola, poi ad un'altra, poi ho deciso ancora per la prima che avevo scelto... Certo a quell'età non è semplice pensare al futuro, però non si può neanche non avere una mezza idea di quello che si vorrebbe fare. Ed ora a distanza di anni ancora non mi conosco e le cose non sono cambiate, mi sento davvero uno schifo per questo.

sato 01-07-2015 12:25

Re: Non conoscere sè stessi
 
Quote:

Originariamente inviata da Fluviale (Messaggio 1547925)
Come può qualcosa che so fare identificarmi? Come posso avere uno scopo in base ad una mia capacità? O a delle esperienze?
Queste sono tutte "cose"... è un po' come dire che mi identifico in base al fatto che possiedo una Peugeut 308 grigia.

ma non è solo una questione di skill

vedila così, (ovviamente parlo per me) a cosa sono serviti gli ultimi 30 anni della mia vita? non ho amici, non ho rapporti umani, se non tramite internet (forum di FS e facebook) non c'è niente che mi abbia appassionato in modo particolare, non ho mai avuto una relazione, non ho mai saputo tenermi un lavoro, ho fallito con gli studi, ho fallito in tutto ciò che io ritenevo importante

il pil della mia vita è 0

che senso ha avuto? a cosa sono serviti gli ultimi 30 anni, c'è stato qualcosa che mi ha reso particolarmente felice? non a mia memoria, ho reso particolarmente felice qualcuno? nemmeno

quale è la mia funzione, oltre quella di contribuire alla prosecuzione della specie limitatamente alla mia esistenza

_Diana_ 01-07-2015 12:43

Re: Non conoscere sè stessi
 
Quote:

Originariamente inviata da Bluevelvet93 (Messaggio 1547923)
Sì, io infatti ho parlato di post-adolescenza. Dai venti anni in su, insomma. Mi sembra evidente che se un mio coetaneo non ha certo sviluppato in modo completo la propria identità (che di fatto si modifica sempre), quantomeno delle basi le ha. Io invece mi sento proprio sperduto.

La maggior parte delle persone che conosco non si sofferma a cercare di capire quale sia la loro identità, già tanto :mrgreen: se sanno come si scrive. Invece, sento sempre più miei coetanei che stanno andando dallo psicologo per farsi aiutare a trovare la propria strada...

Emil 01-07-2015 13:19

Re: Non conoscere sè stessi
 
Quote:

Originariamente inviata da Bluevelvet93 (Messaggio 1547859)
non so chi sono, cosa voglio, come sono fatto... insomma non mi conosco, è tutto un grosso punto interrogativo.

Anche se la cosa può disorientare, ritengo che vada considerata più come una virtù che come un segno di mancanza di integrità.
Chi non ha il minimo dubbio su chi sia o sul perché faccia quello che fa probabilmente si è costruito una gabbia perfetta nella quale porta in giro la sua identità (costruita) tenendo fuori (reprimendo e rimuovendo) dalla propria coscienza tutto ciò che risulta contraddittorio e che potrebbe destabilizzarla.
Insomma l'immagine di sé è integra e unitaria ma falsa.

Quote:

Originariamente inviata da _Diana_ (Messaggio 1547940)
La maggior parte delle persone che conosco non si sofferma a cercare di capire quale sia la loro identità, già tanto :mrgreen: se sanno come si scrive. Invece, sento sempre più miei coetanei che stanno andando dallo psicologo per farsi aiutare a trovare la propria strada...

Bisogna riconosce il merito di chi almeno nutre dei dubbi sulle proprie chiusure emotive e sui propri disagi. A quanto pare non è un strada molto frequentata...

cancellato15306 01-07-2015 13:22

Re: Non conoscere sè stessi
 
Quote:

Originariamente inviata da Emil (Messaggio 1547957)
Anche se la cosa può disorientare, ritengo che vada considerata più come una virtù che come un segno di mancanza di integrità.
Chi non ha il minimo dubbio su chi sia o sul perché faccia quello che fa probabilmente si è costruito una gabbia perfetta nella quale porta in giro la sua identità (costruita) tenendo fuori (reprimendo e rimuovendo) dalla propria coscienza tutto ciò che risulta contraddittorio e che potrebbe destabilizzarla.
Insomma l'immagine di sé è integra e unitaria ma falsa.

Se parti così, sarà difficile trovare una tua identità...
A mio parere è una cosa fondamentale trovarla...

Blue Sky 01-07-2015 13:31

Re: Non conoscere sè stessi
 
Questo topic centra un aspetto secondo me importante. Nel mio caso è una delle chiavi del problema.
Vi leggo con interesse.

Emil 01-07-2015 13:32

Re: Non conoscere sè stessi
 
L'identità, o l'immagine cosciente di sé, è un insieme di pezzi messi insieme costruiti a doc per poter avere una struttura (l'Io) che permetta di sentirsi sicuri entro quei confini.

Non ho parlato di non volerne una, ma di dubitare di quella che si pensa di possedere.

Emil 01-07-2015 13:34

Re: Non conoscere sè stessi
 
Quote:

Originariamente inviata da Architeuthis (Messaggio 1547963)
Non ci vedo alcun merito in questo,nessuno vorrebbe vivere una vita intera assalito solo da dubbi ed insicurezze,alla lunga si implode e si crolla definitivamente,almeno per come vivo io la situzione l'evoluzione è questa.

A me viene sempre il dubbio su chi non dubita mai...

Bluevelvet93 01-07-2015 13:37

Re: Non conoscere sè stessi
 
Quote:

Originariamente inviata da _Diana_ (Messaggio 1547940)
Invece, sento sempre più miei coetanei che stanno andando dallo psicologo per farsi aiutare a trovare la propria strada...

Ecco, io per identità intendo quello, trovare la propria strada, capire cosa si vuole, chi si è. Non chiedo la comprensione totale ma non vorrei neanche essere a un simile punto in cui è tutto e unicamente un dubbio.
Quote:

Originariamente inviata da Emil (Messaggio 1547957)
Anche se la cosa può disorientare, ritengo che vada considerata più come una virtù che come un segno di mancanza di integrità.
Chi non ha il minimo dubbio su chi sia o sul perché faccia quello che fa probabilmente si è costruito una gabbia perfetta nella quale porta in giro la sua identità (costruita) tenendo fuori (reprimendo e rimuovendo) dalla propria coscienza tutto ciò che risulta contraddittorio e che potrebbe destabilizzarla.
Insomma l'immagine di sé è integra e unitaria ma falsa.

E' falsa, ma entro certi limiti visto che poi anche alla comprensione completa non si arriva mai. Il fatto poi è che non sono certo esente da distorsioni, anzi, sono messo peggio di chi vive nella gabbia. E preferirei vivere nella gabbia ma essere felice che essere al punto attuale.

Bluevelvet93 01-07-2015 13:40

Re: Non conoscere sè stessi
 

The young man stepped into the hall of mirrors
Where he discovered a reflection of himself
Even the greatest stars discover themselves in the looking glass
Even the greatest stars discover themselves in the looking glass

Sometimes he saw his real face
And sometimes a stranger at his place
Even the greatest stars find their face in the looking glass
Even the greatest stars find their face in the looking glass

He fell in love with the image of himself
and suddenly the picture was distorted
Even the greatest stars dislike themselves in the looking glass
Even the greatest stars dislike themselves in the looking glass

He made up the person he wanted to be
And changed into a new personality
Even the greatest stars change themselves in the looking glass
Even the greatest stars change themselves in the looking glass

The artist is living in the mirror
With the echoes of himself
Even the greatest stars live their lives in the looking glass
Even the greatest stars live their lives in the looking glass

Even the greatest stars fix their face in the looking glass
Even the greatest stars fix their face in the looking glass

Even the greatest stars live their lives in the looking glass
Even the greatest stars live their lives in the looking glass

Emil 01-07-2015 13:46

Re: Non conoscere sè stessi
 
Quote:

Originariamente inviata da Bluevelvet93 (Messaggio 1547974)
E' falsa, ma entro certi limiti visto che poi anche alla comprensione completa non si arriva mai. Il fatto poi è che non sono certo esente da distorsioni, anzi, sono messo peggio di chi vive nella gabbia. E preferirei vivere nella gabbia ma essere felice che essere al punto attuale.

E visto che alla comprensione completa non ci si arriva mai (dove poi?) almeno proviamo almeno ad essere meno stupidi. Non dico più saggi ma almeno meno rincoglioniti.

Per me il fatto di dubitare è una cosa buona perché significa che non si sta cercando di rattoppare e di giustificare le proprie convinzioni o il proprio sistema di valori per renderlo unico e inattaccabile.
Ecco perché chi non ha insicurezze dice il falso perché mentre lo dice si sta ingannando più o meno coscientemente.

Bluevelvet93 01-07-2015 13:51

Re: Non conoscere sè stessi
 
Quote:

Originariamente inviata da Emil (Messaggio 1547980)
E visto che alla comprensione completa non ci si arriva mai (dove poi?) almeno proviamo almeno ad essere meno stupidi. Non dico più saggi ma almeno meno rincoglioniti.

Ma non è che se uno conosce il proprio carattere, sa cosa vorrà fare in futuro ecc. allora è più rincoglionito di me. Al massimo sono io il rincoglionito che non riesce a orientarsi. Se poi la persona in questione pensa di sapere tutto di sè stessa si sbaglia, ma non è una questione di tutto bianco o nero. Tra le due cose comunque sceglierei quella che mi faccia stare meglio, quindi avere delle false credenze lo preferirei a questo limbo.

cancellato15306 01-07-2015 14:01

Re: Non conoscere sè stessi
 
A mio parere l'identità è data da una struttura valoriale ben definita.

Emil 01-07-2015 14:05

Re: Non conoscere sè stessi
 
Il fatto è che le scelte e le decisioni dipendono da ciò che uno vuole (o meglio da ciò che uno pensa di volere) e io contestavo appunto questo: pensare che chi è sicuro di ciò che fa sappia esattamente quello che fa. Sa quello che fa ma non è detto che sappia perché.
Comunque se tu preferisci vivere nella mistificazione.... mi pare però che non ti riesca troppo bene altrimenti non saresti qui a parlarne.

Comunque dubitare non è che voglia dire esattamente non prendere decisioni e non fare scelte in perpetua astensione. Ma non bisogna dimenticarsi che la coscienza di quelle decisioni non dipende solo da quello che si pensa di sé stessi. Tutt'altro.

Weltschmerz 01-07-2015 14:40

Re: Non conoscere sè stessi
 
Non è questione di età te lo devono insegnare.
Ci sono ben poche persone che si conoscono veramente.

Crystal 01-07-2015 14:53

Re: Non conoscere sè stessi
 
Sai benissimo chi sei e cosa vuoi, è una cosa biologica succede a tutti.
Solo che ci pervade la paura e i dubbi che mettono se e ma dappertutto.
Del tipo a me piacerebbe fare questo in futuro...Ma ne sono sicuro? Ma mi piace veramente? una volta raggiunto cosa ci faccio? e se poi invece non riesco? Tutti questi dubbi possono ovviamente infilarceli anche gli altri, e non fanno altro che distogliere l'attenzione da chi siamo e cosa vogliamo veramente.

Bluevelvet93 01-07-2015 15:04

Re: Non conoscere sè stessi
 
Quote:

Originariamente inviata da Emil (Messaggio 1548005)
Il fatto è che le scelte e le decisioni dipendono da ciò che uno vuole (o meglio da ciò che uno pensa di volere) e io contestavo appunto questo: pensare che chi è sicuro di ciò che fa sappia esattamente quello che fa. Sa quello che fa ma non è detto che sappia perché.
Comunque se tu preferisci vivere nella mistificazione.... mi pare però che non ti riesca troppo bene altrimenti non saresti qui a parlarne.

Non è detto che sappia perchè lo faccia o perchè sia fatto caratterialmente così, ma di fatto lo fa e sa chi è in maniera convinta, io no. Concretamente (perchè se scendiamo dal discorso delle astrazioni prende tutto più senso) una persona sa che sa che vorrà fare quel lavoro, che conoscerà i suoi punti di debolezza e di forza ecc. cosa sta falsificando di fatto? Io invece queste cose non le ho ancora comprese ed è un ulteriore motivo di smarrimento nella situazione in cui sono, che non è delle migliori. Quindi sempre parlando concretamente non vedo chissà quale beneficio da questa posizione. A parte il solito discorso del "so di non sapere" ovviamente, che è una magra consolazione. Ma proprio magrissima.

RobRock 01-07-2015 15:39

Re: Non conoscere sè stessi
 
Quote:

Originariamente inviata da Fluviale (Messaggio 1547907)
Partiamo dall'inizio.
A vostro parere quale è il significato di possedere un'identità?

secondo me significa porsi dei limiti (in senso buono) . Vuol dire conoscere i propri limiti, e i limiti delle proprie aspirazioni. Riguardo alle capacità quelle si capiscono col tempo , all'interno dei propri limiti

Emil 01-07-2015 15:40

Re: Non conoscere sè stessi
 
Quote:

Originariamente inviata da Bluevelvet93 (Messaggio 1548068)
A parte il solito discorso del "so di non sapere" ovviamente, che è una magra consolazione. Ma proprio magrissima.

Che io cambierei da "so di non sapere" a "non ne voglio sapere di sapere".
Io posso credere anche di essere in un modo calandomi in quella parte e scegliere una strada che però non mi appartiene veramente.
Ripeto che la convinzione in tutte quelle cose non deriva in toto da una propria elaborazione personale di "se stessi e di ciò che sta intorno" ma più spesso da una certa accondiscendenza (per non dire una cieca adesione) verso valori, credenze, pregiudizi...ecc, interiorizzati come validi, assoluti e che fungono da linee guida, appunto, per non rimanere smarriti. O emarginati, fuori dal contesto se si vuole.
E questo, è ovvio, vale per tutti. Solo qualcuno per qualche motivo se ne accorge e sente che qualcosa non va. Allora prova a indagarne, con gli strumenti che possiede, le cause.

E poi detto francamente tutti sto ragazzini che si atteggiano sicuri, insensibili, duri e quindi veri uomini nascondono per lo più una paura fottuta di trovarsi da un momento all'altro con il culo per terra e di non sapere più chi sono se gli toglie da sotto quel culo la loro, finta, sicurezza.

cancellato15306 01-07-2015 15:48

Re: Non conoscere sè stessi
 
Quote:

Originariamente inviata da RobRock (Messaggio 1548086)
secondo me significa porsi dei limiti (in senso buono) . Vuol dire conoscere i propri limiti, e i limiti delle proprie aspirazioni. Riguardo alle capacità quelle si capiscono col tempo , all'interno dei propri limiti

Come mai dici limiti? L'identità non è una corrispondenza a qualcosa piuttosto che un limite?

RobRock 01-07-2015 15:50

Re: Non conoscere sè stessi
 
Quote:

Originariamente inviata da Emil (Messaggio 1547957)
Anche se la cosa può disorientare, ritengo che vada considerata più come una virtù che come un segno di mancanza di integrità.
Chi non ha il minimo dubbio su chi sia o sul perché faccia quello che fa probabilmente si è costruito una gabbia perfetta nella quale porta in giro la sua identità (costruita) tenendo fuori (reprimendo e rimuovendo) dalla propria coscienza tutto ciò che risulta contraddittorio e che potrebbe destabilizzarla.
Insomma l'immagine di sé è integra e unitaria ma falsa.

Io non sono d'accordo . chi non ha dubbi (anche se li ha , figuriamoci) secondo me non è che non è consapevole di essersi costruito una gabbia, la ha fatto consapevolmente per sopravvivere. Il problema di non avere idea di chi si è e di che ruolo si abbia è il fatto che un ruolo lo si deve assumere , se non te lo costuisci ci pensano gli eventi per te . se non scegli potresti benissimo scegliere senza volerlo, tipo diventare un depresso a vita , un insoddisfatto a vita ecc per proteggere cosa?? quante immagini vere vedi intorno a te?

Bluevelvet93 01-07-2015 15:55

Re: Non conoscere sè stessi
 
Quote:

Originariamente inviata da Emil (Messaggio 1548087)
Che io cambierei da "so di non sapere" a "non ne voglio sapere di sapere".

Nono, vorrei eccome saperlo.
Quote:

Originariamente inviata da Emil (Messaggio 1548087)
Io posso credere anche di essere in un modo calandomi in quella parte e scegliere una strada che però non mi appartiene veramente.

Può essere. Come può non essere. Nel mio caso invece la strada manco la scelgo.
Quote:

Originariamente inviata da Emil (Messaggio 1548087)
Ripeto che la convinzione in tutte quelle cose non deriva in toto da una propria elaborazione personale di "se stessi e di ciò che sta intorno" ma più spesso da una certa accondiscendenza (per non dire una cieca adesione) verso valori, credenze, pregiudizi...ecc, interiorizzati come validi, assoluti e che fungono da linee guida, appunto, per non rimanere smarriti. O emarginati, fuori dal contesto se si vuole.

L' accondiscendenza non spiega tutto, non si può pensare che gli altri non si siano fatti domande su sè stessi, che non abbiano avuto i loro dubbi e che non abbiano rielaborato la propria storia.
Quote:

Originariamente inviata da Emil (Messaggio 1548087)
E questo, è ovvio, vale per tutti. Solo qualcuno per qualche motivo se ne accorge e sente che qualcosa non va. Allora prova a indagarne, con gli strumenti che possiede, le cause.

Qua non è qualcosa. E' di più.
Quote:

Originariamente inviata da Emil (Messaggio 1548087)
E poi detto francamente tutti sto ragazzini che si atteggiano sicuri, insensibili, duri e quindi veri uomini nascondono per lo più una paura fottuta di trovarsi da un momento all'altro con il culo per terra e di non sapere più chi sono se gli toglie da sotto quel culo la loro, finta, sicurezza.

Meglio la finta sicurezza che non averla proprio questa finzione. Anche qua se fai un confronto fra il classico atteggiato vero uomo e uno nella merda come me chi è che materialmente ne esce perdente? Io. E nettamente. Visto che poi l' atteggiato di fatto ha dei riscontri positivi.

Crystal 01-07-2015 16:09

Re: Non conoscere sè stessi
 
Il bello dell'essere umano è che è sensibile e facilmente emozionabile.
Dalla descrizione (realistica) di Emil (sicuri, insensibili, duri) sembrano più robot che persone. Preferisco sempre uno sensibile che un pezzo di lamiera.

Emil 01-07-2015 16:15

Re: Non conoscere sè stessi
 
Quote:

Originariamente inviata da Bluevelvet93 (Messaggio 1548104)
Meglio la finta sicurezza che non averla proprio questa finzione. Anche qua se fai un confronto fra il classico atteggiato vero uomo e uno nella merda come me chi è che materialmente ne esce perdente? Io. E nettamente. Visto che poi l' atteggiato di fatto ha dei riscontri positivi.

Insomma all fin della fiera vuoi che ti venga diagnosticata ufficialmente la tua presunta inadeguatezza rispetto a tutti gli altri.

Ti lascio questo link, chissà che non fosse d'aiuto.

http://www.fobiasociale.com/sullinadeguatezza-42956/

Un saluto.


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