Re: Non conoscere sè stessi
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A mio parere è una cosa fondamentale trovarla... |
Re: Non conoscere sè stessi
Questo topic centra un aspetto secondo me importante. Nel mio caso è una delle chiavi del problema.
Vi leggo con interesse. |
Re: Non conoscere sè stessi
L'identità, o l'immagine cosciente di sé, è un insieme di pezzi messi insieme costruiti a doc per poter avere una struttura (l'Io) che permetta di sentirsi sicuri entro quei confini.
Non ho parlato di non volerne una, ma di dubitare di quella che si pensa di possedere. |
Re: Non conoscere sè stessi
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Re: Non conoscere sè stessi
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Re: Non conoscere sè stessi
The young man stepped into the hall of mirrors Where he discovered a reflection of himself Even the greatest stars discover themselves in the looking glass Even the greatest stars discover themselves in the looking glass Sometimes he saw his real face And sometimes a stranger at his place Even the greatest stars find their face in the looking glass Even the greatest stars find their face in the looking glass He fell in love with the image of himself and suddenly the picture was distorted Even the greatest stars dislike themselves in the looking glass Even the greatest stars dislike themselves in the looking glass He made up the person he wanted to be And changed into a new personality Even the greatest stars change themselves in the looking glass Even the greatest stars change themselves in the looking glass The artist is living in the mirror With the echoes of himself Even the greatest stars live their lives in the looking glass Even the greatest stars live their lives in the looking glass Even the greatest stars fix their face in the looking glass Even the greatest stars fix their face in the looking glass Even the greatest stars live their lives in the looking glass Even the greatest stars live their lives in the looking glass |
Re: Non conoscere sè stessi
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Per me il fatto di dubitare è una cosa buona perché significa che non si sta cercando di rattoppare e di giustificare le proprie convinzioni o il proprio sistema di valori per renderlo unico e inattaccabile. Ecco perché chi non ha insicurezze dice il falso perché mentre lo dice si sta ingannando più o meno coscientemente. |
Re: Non conoscere sè stessi
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Re: Non conoscere sè stessi
A mio parere l'identità è data da una struttura valoriale ben definita.
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Re: Non conoscere sè stessi
Il fatto è che le scelte e le decisioni dipendono da ciò che uno vuole (o meglio da ciò che uno pensa di volere) e io contestavo appunto questo: pensare che chi è sicuro di ciò che fa sappia esattamente quello che fa. Sa quello che fa ma non è detto che sappia perché.
Comunque se tu preferisci vivere nella mistificazione.... mi pare però che non ti riesca troppo bene altrimenti non saresti qui a parlarne. Comunque dubitare non è che voglia dire esattamente non prendere decisioni e non fare scelte in perpetua astensione. Ma non bisogna dimenticarsi che la coscienza di quelle decisioni non dipende solo da quello che si pensa di sé stessi. Tutt'altro. |
Re: Non conoscere sè stessi
Non è questione di età te lo devono insegnare.
Ci sono ben poche persone che si conoscono veramente. |
Re: Non conoscere sè stessi
Sai benissimo chi sei e cosa vuoi, è una cosa biologica succede a tutti.
Solo che ci pervade la paura e i dubbi che mettono se e ma dappertutto. Del tipo a me piacerebbe fare questo in futuro...Ma ne sono sicuro? Ma mi piace veramente? una volta raggiunto cosa ci faccio? e se poi invece non riesco? Tutti questi dubbi possono ovviamente infilarceli anche gli altri, e non fanno altro che distogliere l'attenzione da chi siamo e cosa vogliamo veramente. |
Re: Non conoscere sè stessi
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Re: Non conoscere sè stessi
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Re: Non conoscere sè stessi
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Io posso credere anche di essere in un modo calandomi in quella parte e scegliere una strada che però non mi appartiene veramente. Ripeto che la convinzione in tutte quelle cose non deriva in toto da una propria elaborazione personale di "se stessi e di ciò che sta intorno" ma più spesso da una certa accondiscendenza (per non dire una cieca adesione) verso valori, credenze, pregiudizi...ecc, interiorizzati come validi, assoluti e che fungono da linee guida, appunto, per non rimanere smarriti. O emarginati, fuori dal contesto se si vuole. E questo, è ovvio, vale per tutti. Solo qualcuno per qualche motivo se ne accorge e sente che qualcosa non va. Allora prova a indagarne, con gli strumenti che possiede, le cause. E poi detto francamente tutti sto ragazzini che si atteggiano sicuri, insensibili, duri e quindi veri uomini nascondono per lo più una paura fottuta di trovarsi da un momento all'altro con il culo per terra e di non sapere più chi sono se gli toglie da sotto quel culo la loro, finta, sicurezza. |
Re: Non conoscere sè stessi
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Re: Non conoscere sè stessi
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Re: Non conoscere sè stessi
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Re: Non conoscere sè stessi
Il bello dell'essere umano è che è sensibile e facilmente emozionabile.
Dalla descrizione (realistica) di Emil (sicuri, insensibili, duri) sembrano più robot che persone. Preferisco sempre uno sensibile che un pezzo di lamiera. |
Re: Non conoscere sè stessi
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Ti lascio questo link, chissà che non fosse d'aiuto. http://www.fobiasociale.com/sullinadeguatezza-42956/ Un saluto. |
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