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come si reagisce ad un fallimento?
mi spiego meglio
ho cominciato la parte di chimica, per il test che dovrò sostenere a settembre, e sto incontrando qualche difficoltà... ammetto di essermi scoraggiato un po... allora ho chiuso il libro e sono andato a comprarmi una vaschetta di gelato... ora mettiamo che io a settembre non superi il test, il che è abbastanza probabile come dovrei reagire all'ennesimo fallimento della mia vita? il pensiero di fallire per l'ennesima volta mi angoscia, e se a questo aggiungiamo che mia madre come al solito ha informato tutti della cosa (lei si vergogna che io non sia laureato) e che ogni volta che mi vedono mi fanno domande su come vanno gli studi, e quando faccio l'esame ecc ecc |
Re: come si reagisce ad un fallimento?
non è chimica la facoltà, ma nel test di ingresso serve sapere anche quella...
e ancora non ho cominciato il programma di matematica... |
Mi sa che chimica è solo parte del test.
Valuta quanto pesa quella parte. Quando ho fatto il test d'ammissione i test di logica avevano il peso preponderante, chimica mi pare fossero 8 domande su 60 e credo di averle scazzate tutte o quasi, eppure sono arrivata molto bene. Quindi se proprio la chimica non ti riesce e ti fa schifo, punta al resto, tanto i punteggi possono venire comunque molto alti. |
Re: come si reagisce ad un fallimento?
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l'anno scorso 30 cultura generale 14 biologia 8 chimica 8 matematica |
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Per le materie più difficili non dico di saltarle, ma non fossilizzartici. Rischi di perder tanto tempo e non riuscire cmq a saper rispondere. Ricordo che ci son dei libri con i quesiti quasi identici a quelli che poi appaiono nei test, ma non ricordo bene quali. Informati per bene. Poi prova un po' a fare i test degli anni scorsi così da capire bene sia il livello che gli argomenti su cui puntare. |
Re: come si reagisce ad un fallimento?
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tra l'altro il programma di biologia l'ho finito anche se devo limare qualcosina... per i libri mi sono procurato quelli del settore di appartenenza (professioni sanitarie) speriamo... |
Re: come si reagisce ad un fallimento?
tanto per iniziare non hai ancora fallito, l'esame è a settembre quindi ferma i buoi! e poi ad un fallimento non si reagisce, si metabolizza e basta
e se posso darti qualche consiglio non fare la cazzata di studiare e basta, se passi tutta l'estate a studiare ti deprimi, trova qualcosa da fare almeno 2 volte alla settimana anche solo per mezza giornata, qualcosa che ti diverta o ti rilassi e rigorosamente all'aperto! la mente ha bisogno di sfogo e di ossigeno per lavorare meglio, inoltre vedi se qualcuno è disposto a studiare con te e se è necessario prendi ripetizioni |
Allora vai sereno :)
Al massimo come seconda o terza opzione metti qualcosa in cui è più facile entrare così intanto ti iscrivi, fai qualche esame in comune (e il primo anno sono tanti) e lo passi l'anno prossimo. Io avevo fatto così: prima scelta dietistica, seconda e terza due tecnici che dal rapporto posti/prime scelte risultavano le più accessibili. |
Re: come si reagisce ad un fallimento?
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Re: come si reagisce ad un fallimento?
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io vorrei prendere infermieristica come prima scelta e due tecnici come 2° e 3°... |
Re: come si reagisce ad un fallimento?
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Veramente ha già detto che si tratta delle professioni sanitarie e non di medicina.
Io dico che ora l'importante è passare il test, ho visto che i punteggi per passare in infermieristca erano intorno ai 35/40 qui a Bologna, in altre sedi i punteggi erano anche più bassi (quando l'ho fatto io era 1,5 pt per ogni domanda corretta). Concentrati laddove tu sai di essere più forte, la logica tocca saperla fare perché conta metà del test, il resto puoi scegliere su cosa puntare. Poi una volta passato toccherà dare pure gli esami antipatici, ma ce la si fa. Poi mi pari uno che ha voglia di studiare :) per cui non avrai problemi! |
Re: come si reagisce ad un fallimento?
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Re: come si reagisce ad un fallimento?
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Re: come si reagisce ad un fallimento?
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Re: come si reagisce ad un fallimento?
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che poi va a finire che mi imballo su fesserie che magari li per li non riesco a capire essendo la prima volta che mi approccio con questa materia... e che devo stare più sereno e tranquillo io... però tra la complessità della materia tra i miei casini non riesco a stare sereno come dovrei |
Re: come si reagisce ad un fallimento?
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Potresti provare a vederla in questo modo. |
Re: come si reagisce ad un fallimento?
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Re: come si reagisce ad un fallimento?
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Perciò è prematuro preoccuparsi adesso di come reagire al fallimento, adesso conviene che pensi a come prepararti. Quando poi fallisci davvero, se si verificherà questa cosa, penserai a cosa fare. Segui i consigli di Hermione, mi sembrano i più saggi. Fai quello che riesci a fare, fissa un tempo da dedicare allo studio come se fosse un lavoro, costringendoti a non chiudere il libro quando non capisci nulla provando a rileggere e sforzarti un po' là dove incontri qualche ostacolo e poi nel restante mangi gelato e fai quel che vuoi. In questo modo non ti allontani subito di fronte a certe difficoltà senza rinunciare a qualche svago che comunque ci vuole, poi se le superi le superi queste difficoltà. Se anche facendo così proprio non riesci a superare il test (che so un paio di volte, perché ci sono persone che provano ad entrare anche provandoli più volte i test di ingresso) vorrà dire che non era la strada giusta per te, ma adesso direi che puoi provare senza pensare che il fallimento sarà sicuro, se questa cosa dell'università è qualcosa che vuoi provare a fare tu (perché cercare di laurearsi solo a causa del fatto che qualcuno si vergogni di te, secondo me e il mio modesto parere non è una buona motivazione), direi di provare, perché rinunciare già prima? Poi puoi dire anche la verità ai tuoi parenti: "io sto cercando di prepararmi al meglio, però non sono sicuro al 100% di passare perché i test sono difficili e sono presenti delle materie che per me risultano davvero molto ostiche." Adesso non lo sai come andrà a finire e non lo sappiamo nemmeno noi, visto che chimica è una materia in cui le domande in proporzione sono poche. Tanto può essere che riesci a passare, tanto può essere che non ci riesci. Con 'sti quizzoni un po' conta la preparazione, ma un po' conta anche la fortuna di beccare domande e argomenti che conosci. Anche se non riesci a coprire tutto può darsi che riesci a passare lo stesso, perciò secondo me è prematuro parlare di fallimento adesso. Pensa che in parte dipende dal caso e da una serie di coincidenze fortuite l'esito di una prova, anche se molte persone sostengono il contrario in fin dei conti è così. Guarda nello sport che succede in certe sfide in cui danno per perdenti certi giocatori... Certe volte capita che riescono a vincere anche quei giocatori che sulla carta sembrava avessero poche chances di vincere. Io direi che si potrebbe rinunciare davvero solo là dove le stime probabilistiche sono bassissime, tipo 99/100, nel caso ad esempio in cui il libro per prepararsi non lo si è aperto proprio :mrgreen:. Ma anche in casi del genere io direi, tanto vale provare, se si sono già investiti i soldi per fare il test. Nel tuo caso secondo me a probabilità stai messo meglio, mi sembra che ci stai provando davvero, perciò tanto vale tirarla questa moneta e aspettare l'esito. Poi se viene fuori che non passi pensi dopo a cosa fare, adesso non anticipare qualcosa che ancora non è successo. Non anticipare col pensiero il fallimento... Dal titolo della discussione sembrava che ti fosse già capitato qualcosa e che già avessi fallito. I test li fanno a settembre mi sembra, c'è anche tempo... |
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