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Perché?
Non sono in grado di vivere serenamente, sono costantemente in ansia, si presenta qualche occasione per uscire ma io rifiuto, anzi dicendo bugie rischio anche di essere scoperto e fare le solite figure di merda. Perché è così difficile dire la verità, che ormai io ho imparato ad accettare? Non sono fatto per questa società, non ci voglio vivere, non voglio avere a che fare con la gente, eppure non ho mai il coraggio di dirlo, per esempio domani ero stato invitato alla cena di fine anno con i professori, ed ho rifiutato con una bugia, non ho avuto il coraggio di dire che non mi piacciono questo tipo di uscite. Mi piacerebbe riuscire a fregarmene, ma non ci riesco, ma allora che devo fare? Quando cercavo le uscite non arrivavano mai, ora che arrivano non le voglio più accettare perché tanto so che starei zitto tutta la sera e verrei preso per il culo, con il mio conseguente peggioramento mentale. Ormai che ho realizzato di dover stare fuori dalla società per salvarmi, la società mi viene addosso. Perché? Qualche essere superiore mi ha messo al centro di un esperimento? Mi vuole prendere per il culo? Vuole farmela pagare per qualcosa? Che me lo dica almeno, così mi metto l'anima in pace e subisco senza remora. Ma ormai so che non posso scappare dalla società, dovrei scappare di casa perché altrimenti i miei me lo impedirebbero, ma poi cosa farei? Dovrei vivere comunque nella società, non sarei in grado di trovare un posto completamente isolato e viverci anche. Perciò questa ipotesi è da scartare. So già che anche se decidessi di accettare di vivere nella società, rimarrei senza lavoro (e chi lo prende uno come me, sempre ammesso che riuscirei a sostenere un colloquio) e quindi diverrei ancora più instabile. C'è un'altra alternativa, la morte, ma non avrei mai le palle per suicidarmi. Perciò o mi ammazzano o sono incastrato, qualsiasi scelta faccia. Quanto invidio Battiato, che in gioventù ha avuto problemi simili (a quanto ho capito), ma ne è venuto fuori alla grande, facendo il lavoro che voleva fare e guadagnando anche abbastanza soldi da potersi permettere di vivere finalmente in solitudine ritirato nella sua villa alle pendici dell'Etna. Il problema è che, sempre a quanto ho capito, lui non soffriva di fobia sociale, cosa che gli ha permesso di poter fare il lavoro di cantante, che io vorrei fare ma che appunto a causa della fobia sociale non potrò mai neanche provare a fare. Questo essere superiore ha pensato proprio a tutto nei minimi particolari, gli devo aver fatto davvero qualcosa di grosso, oppure vuole solo divertirsi, chissà.
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Re: Perché?
Vorrei dire di comprenderti ma non è così.
Non riesco ad immaginare come ti senti anche se lo hai descritto; ti dico solo che la forza di volontà è più forte della paura e che niente - secondo me - è impossibile. Tenta di continuar a lottare contro questa vita e viaggia col pensiero dove vorresti essere, non trovo ora come ora altra soluzione. Sull' argomento della morte e sul suicidio anche io non avrei il coraggio di farlo: per uccidersi ci vuole coraggio ma il suicidio è un'azione da vigliacchi a parer mio... |
Re: Perché?
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Re: Perché?
ecco ho letto alcuni delle tue discussioni e mi hai ricordato in parte come mi sentivo io alla tua età, anche se la mia situazione era moolto meglio (solo , e dico , solo per il paese e la zona in cui sono nato).
Al sud dove abiti tu i giovani sono tutti truzzi e molto estroversi, qui al nord sono "malgari" e non troppo esuberanti, anzi quelli truzzi erano malvisti. cominciamo dalle cose ovvie, la prima; sei supergiovane quindi puoi fare molto, ok non ti dico che diventerai un sexsimbol ma tanto non lo vuoi diventare, parlo di cose serie, cioè che puoi intanto puntare a fare un lavoro che ti interessa , e se non sai ancora quale sia cerca di capirlo e scartare alcune opzioni, non fare scelte affrettate come quella di andare a elettronica perchè informatica era più lontana (ho fatto anche io una mossa simile). Poi tu stesso dici che non ti sai suicidare quindi non hai scelta che impegnarti e tirare fuori le palle. seconda banalità , l'eremita lo puoi fare quando vuoi, non è un lavoro..certo fare l'eremita non significa stare chiusi in casa, quello è il ikikomori, quello che vive nella paura, l'eremita contempla e vive in povertà, in un monastero, nella natura, è in pace con se stesso o cerca la pace sacrificando il resto, e sa lavorare la terra, sa patire la fame, sopportare il freddo e il caldo e le zanzare..ci sono molti posti dove ti puoi ritirare ma per arrivarci devi essere socievole , peccato. quindi, ricapitolando i tuoi problemi sono che in questi anni di scuole superiori non ti sei adattato, e ti sei sempre più rifugiato, ma hai voglia di uscirne, o forse hai capito che ti conviene. Magari il posto dove vivi non è il massimo e hai bisogno di cambiare aria, per questo devi compiere una scelta che ti permetta di farlo, se questa scelta è anche utile a raggiungere lo scopo nella tua vita comincia. Università (ci sono tante citta in italia non solo reggio calabria, un po più care) . ECCO IL MIO CONSIGLIO date le tue paure fobiche e la tua tendenza a chiuderti a riccio non ti consiglio di andare all'estero (australia ecc) , ti consiglio un anno di servizio civile (TI PAGANO) in cui avrai attorn a te persone sensibili, che ti coinvolgeranno e quindi un occasione per socializzare conoscere ragazze essere utile staccare stare tranquillo guadagnare e vedere un po altri posti. Poi dopo questo anno puoi iscriverti all universita magari non a reggio calabria, ma a bologna (forse è cara) a trento ( siamo sui 200 in appartamento) padova (170 in doppia). A TN ci sono anche buone probabilità di una borsa di studio se ti impegni e l'informatica è all avanguardia, la gente non è truzza e non è sfacciata. Dimenticavo, a Tn la sala prove ê quasi gratis quindi puoi travare qualcuno con cui cantare Paura?? T ho offerto troppe possibilità, fare l'eremita non é piu cosi comodo??? |
Re: Perché?
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Re: Perché?
questo essere superiore è nella tua testa, forse ti fa comodo tenerlo in vita anche se lo consideri un nemico ma tutto ciò che ti accade lo puoi interpretare in atri modi come preferisci, come ti fa comodo, o più comunemente come ti sei abituato.
il fatto che sei sempre angosciato soprattutto se si parla del tuo futuro è che ti stai auto convincendo (da un bel po) che questo che hai descrittosia debba essere il tuo futuro anche se dentro di te vorresti altro. l'angoscia nasce da questo , dal fatto che ti ostini a non voler ascoltare quello che senti e che desideri e non provare a tenerlo in considerazione , mentre ti sforzi ad accettare quello che ti verrà imposto..non è un bel modo di vivere il futuro e non so neanche quanto sia fattibile. questa tua volgia di fare l'eremita mi pare una scelta un po drastica quasi un modo per dire "voglio fare l'eremita perchè so che è impossibile e assurdo" non sto dicendo che la società e le persone non ti creino problemi ,ma che non c'è una sola via e quindi è un grosso errore non prendersi seriamente il tempo di prendere in considerazione queste altre opportunità; prendi i tuoi fratelli, non so come siano ma può benissimo succedere che andranno a lavorare all'estero, o in un altra parte di italia, magari si sposano una svizzera per dirne una a caso. I tuoi ora che hai 18 anni ti sembrano influenti ma con l'andare del tempo si stuferanno di importi cose, e avranno sempre meno potere sulle tue decisioni, poi so come sono le mamme del sud che ti telefono ogni giorno ma lo fanno volentieri non è una brutta cosa a loro basta che tu sia apposto felice (non intendo dire normale). come hai gia capito a un genitore non piace dire che il proprio figlio non è normale ma lo accettano piano piano vedrai , quindi anche per loro è meglio che sia tu a prendere le redini della tua vita visto che hai necessità e ambizioni che ora loro non possono capire. praticamente a loro basta che tu ti trovi un lavoro e na moglie e li fai felici, poi rompono le palle ma son fatti cosi. |
Re: Perché?
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