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Gli oscuri meandri.
Quella che vi propongo è una tecnica di auto-terapia psicologica molto potente, ma che dev'essere adottata con cognizione di causa, soprattutto perchè mette la persona al cospetto delle proprie paure, di tutto quel materiale interiore che la coscienza ha preferito seppellire nell'inconscio perchè in quel dato momento non era in grado di affrontare.
Io sto cercando di affinare la tecnica da qualche tempo e devo dire che da quando ho iniziato comincio a sentirmi più sereno. Premetto che questa iniziativa necessita di un requisito fondamentale e irrinunciabile, perchè a nessuno ovviamente fa mai piacere recarsi volontariamente "in quel luogo ove giace dormiente il drago aborrito", tuttavia se il vostro desiderio è liberarvi prima possibile dai vostri incubi l'unica soluzione è affrontarli direttamente, senza più rimandare quello che in fondo è inevitabile. Naturalmente con questo non intendo il buttarsi a testa bassa in un luogo così pericoloso come il proprio inconscio, bensì addentrarsi nelle oscure regioni a piccoli passi, cercando di metabolizzare le proprie emozioni senza reprimerle, attendendo che ogni tappa sia stata correttamente e completamente conquistata. Ma come si fa per affrontare le proprie paure coscientemente e con un percorso determinato senza correre rischi per la propria incolumità? È semplice, lo si fa attraverso il sogno. Quello che vi propongo di fare insomma è un esperimento, la Visita Interioram degli alchimisti, in cerca della pietra filosofale nascosta dentro ognuno di noi, ovvero il nostro vero Sè. Se c'è qualcuno, quindi, in queste parti abbastanza coraggioso da intraprendere questo viaggio vorrei fornire alcune linee guida per iniziarlo e favorirlo. Questa sera, verso mezzanotte, cercate sulla Rete qualche immagine che rappresenti l'entrata verso il luogo oscuro, illuminato all'entrata ma con un'illuminazione sempre più debole man mano che si addentra all'interno. Potrebbe essere una foresta fittissima dove gli alberi visibili sono soltanto quelli più esterni, una foresta così fitta che la luce del sole non riesce ad entrare. Quest'immagine per esempio è molto adatta: http://www.wallpapers.su/wallpapers/...d92/2739_2.jpg QUESTA invece non va bene, perchè il fondo della foresta DEVE essere completamente nero. Se la foresta non vi piace potete sempre segliere altre valide alternative, come ad esempio le gallerie abbandonate: http://www.skiforum.it/skiforum/uplo...2-dscf5980.jpg http://www.intercapedine.net/immagin...bandonata1.jpg http://cdn1.stbm.it/zingarate/galler...igi.jpeg?-3600 La prima e la seconda sembrano essere le più adatte perchè, nella prima, appare una galleria abbandonata e buia e una strada che le arriva davanti per poi svoltare all'ultimo. Psicologicamente infatti determina una scelta, quella di proseguire per la strada precostituita, che permette di osservare l'entrata da vicino per poi invece rinunciare all'ultimo, oppure uscire dalla strada sicura per affrontare veramente l'ignoto. Nella seconda l'immagine è analoga, un lato del paesaggio permette di scegliere se proseguire il cammino lasciandosela alle spalle oppure prendere la coraggiosa strada a sinistra e affrontare i propri incubi. Qualunque immagine si scelga è preferibile un'aspetto vecchio e palesemente abbandonato, perchè rappresenta un luogo in cui non ci si reca da molto tempo. Sono queste infatti, simbolicamente, le regioni della mente dove si hanno maggiori probabilità di trovare materiale che si è finalmente pronti per affrontare. Anche in questo caso vale la regola secondo la quale non si deve intravedere il fondo. Se invece avete una predilezione per le case da film dell'orrore (corridoi e stanze buie, scantinati e sotterranei che sembrano perdersi nel nulla, ecc. potete concentrarvi su questo. In sostanza l'immagine dev'essere di un ambiente profondo e avvolto nella più impenetrabile oscurità, sul quale concentrarsi per trovare l'ispirazione necessaria. Una musica di questo genere potrà aiutarvi a materializzare la situazione nella vostra mente, attenzione però: è decisamente inquietante! Quando sarete pronti chiudete gli occhi, pensate al vostro inconscio come ad un amico, che vuole aiutarvi a superare le vostre paure, non guardatelo come una minaccia perchè esso in verità non lo è, è soltanto la sede di tutto ciò di cui, per definizione, non siete consapevoli. Parlate così all'inconscio come ad un collaboratore, molto sapiente, che vuole appunto aiutarvi a diventare più sereni e sicuri di voi stessi. Cercate di dominare la vostra paura o sarà lei a dominare voi. Non appena vi sentirete stanchi, assonnati, andate subito a letto, è il vostro inconscio che vi chiama. Buona fortuna! ;-) Questo percorso è riservato ai più coraggiosi, a chi vuole DAVVERO risolvere una volta per tutte i propri problemi |
Re: Gli oscuri meandri.
La musica mi fa impressione :scared:
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Re: Gli oscuri meandri.
Infatti l'inconscio è la sede di tutto quello che siamo, cose belle e cose brutte, il tono con cui ho affrontato l'argomento è orientato volutamente verso quelle meno gradevoli perchè siano le prime a venire affrontate, non posso vivere serenamente e piacevolmente dentro una casa meravigliosa sapendo che invece gli scantinati sono sporchi, logori e infestati da topi e serpenti, magari col pericolo che quando meno me lo aspetto uno di quei graziosi animaletti possa un giorno risalire le scale e trovarmelo nel letto... :D
La metafora dà i brividi ma rende bene il concetto. :ridacchiare: |
Re: Gli oscuri meandri.
Con una musica del genere muoro all'istante....
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Re: Gli oscuri meandri.
secondo me è inutile la preparazione che hai descritto... l'inconscio quando dormiamo si esprime naturalmente attraverso i sogni. Il problema semmai è l'interpretazione, visto che il linguaggio del sogno è per sua natura metaforico e indiretto...
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Re: Gli oscuri meandri.
E' curioso come il dottor Freud ritenesse che l'inconscio fosse il luogo della felicità mentre noi pensiamo a qualcosa di mostruoso.
Gli uomini hanno barattato gran parte della propria felicità per un po' di sicurezza. |
Re: Gli oscuri meandri.
Io ci ho provato tante volte ad andare in trance volontariamente, il massimo che riesco a fare è guardare fisso certi punti sovrappensiero :mrgreen:.
Solo che così in trance ci vado già tante volte naturalmente, non trovo però che questa cosa mi faccia star meglio. Quel che capita è che non percepisco per qualche momento l'ambiente. P. S. Mi piace la musica che hai postato caratteriale :bene:. |
Re: Gli oscuri meandri.
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Re: Gli oscuri meandri.
Interessante, purtroppo non posso controllare praticamente mai i miei sogni.
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Re: Gli oscuri meandri.
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Re: Gli oscuri meandri.
però per Freud la guarigione dalle nevrosi consisteva nel sostituire l'inconscio con il conscio... lì dove c'è il conflitto inconscio, portare il conflitto alla coscienza... la felicità non è pensabile come un ritorno all'inconscio, anzi... anche nel disagio della civiltà non è che abbracci una tesi del Buon Selvaggio
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Re: Gli oscuri meandri.
Ma è una cosa che hai letto da qualche parte o che ti sei inventato? Fonte? :interrogativo:
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Re: Gli oscuri meandri.
Sono scettico rispetto a questo modo di fare psicologia, credo che gli utenti di questo forum ricordino bene le cose negative, non hanno nulla seppellito nell'inconscio, la soluzione non è ricordare chissà quale fantomatica paura che ci ha colpito nell'infanzia, bisogna fare l'esatto opposto, bisogna dimenticare le paure attuali ed andare avanti, più il cervello viene nutrito con dei ricordi negativi più quei ricordi negativi si fissano in testa. Il meglio che può fare sto giochetto è ravvivare certe paure, piuttosto che farle passare.
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Re: Gli oscuri meandri.
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La musica inquietante l'ho suggerita per spingere la mente a scovare i conflitti irrisolti, se questi conflitti non ci sono la notte passerà tranquilla nonostante tutto, se invece si fanno spesso incubi notturni è evidente che tutti gli adiuvanti di cui sopra non sono necessari. Non solo, i frequenti incubi sono anzi un chiaro segnale che il conflitto inconscio è pronto per venire affrontato, quindi prima si individua dove sta il problema e prima si potrà iniziare a risolverlo. Naturalmente se il semplice pensiero di affrontare quella situazione crea oggettivi crisi psicologiche sarebbe meglio demandare tutto a una terapia adatta con persone qualificate. |
Re: Gli oscuri meandri.
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io alla storia della psicologo che ti fa raccontare tutta la tua vita e individua la causa dei tuoi problemi attuali non ci ho mai creduto. |
Re: Gli oscuri meandri.
Ieri prima di addormentarmi mi sono concentrato sulla galleria mentre intanto ascoltavo la musica suggerita. Mi sono addormentato con un po' di inquietudine ma a parte questo nessun effetto. :pensando:
Non ho avuto incubi che io ricordi, ho sognato credo qualcosa sotto l'influsso del topic delle ubriacature, mi pare che al risveglio pensassi ai suggerimenti di cosa bere, forse quelli di Marco.Russo... :ridacchiare: Comunque ho un vaghissimo ricordo perché di solito anche se rammento qualcosa subito dopo sveglio, dopo un po' tende a svanire... :nonso: Tranne qualche caso sporadico, come quando ho sognato che un utente di FS era stato condannato a morte. :ridacchiare: |
Re: Gli oscuri meandri.
A proposito! Dovete scusarmi ma rileggendo il post in cui spiegavo cosa fare mi sono reso conto di aver trascurato un particolare importante. Se in un sogno vi appare un'entità sostanzialmente simile a quella delle foto, dove per entità intendo un passaggio verso l'oscurità, qualunque sia l'aspetto con cui si manifesta, è proprio quello il momento di agire. Non sempre infatti questa situazione si presenta con la stessa forma dell'ambiente delle foto. Io ad esempio la prima volta che sognai il passaggio aveva l'aspetto di una vera a propria selva di... tralicci dell'alta tensione! :ridacchiare: Erano talmente ravvicinati e fitti che man mano che guardavo verso l'interno di quell'intrico notavo che si faceva sempre piu scuro e impenetrabile. La seconda volta invece mi affacciavo ad una finestra che dava sulla strada del mio paese e volgendo lo sguardo verso l'orizzonte notai una zona coperta di alberi. Nel sogno più osservavo il bosco e più mi rendevo conto che era inverosimile, primo perchè riuscivo da circa 1 Km a vedere bene l'entrata, secondo perchè l'interno era praticamente nero, tanto era fitto l'intrico di rami degli alberi che lo componevano.
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Re: Gli oscuri meandri.
interessante:pensando:
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Re: Gli oscuri meandri.
Scusate il disturbo, volevo solo sapere se qualcuno ha provato a fare l'esperimento e com'è andata...
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Re: Gli oscuri meandri.
Credo sia una specie di gioco, anche perché inoltrarsi seriamente negli oscuri meandri si rischia di non capirci niente e alimentare pensieri ripetitivi che ci allontanano dalla realtà.
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