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La rassegnazione dei bei tempi
Una volta ero una persona rassegnata, sereno nel mio accettare la diversità dalle altre persone, le mie lacune economiche, il fatto di non poter ambire a qualcosa di più. Vivevo chiuso in casa, non frequentavo quasi nessuno, pensavo a studiare, a guardare film, a giocare con i videogames. Non credevo che avrei mai viaggiato per il mondo, che avrei avuto una donna, che avrei avuto un lavoro che mi rendesse benestante, semplicemente "vivevo alla giornata". Ricordo che ero davvero tranquillo, non felice, ma tranquillo, in un modo che ora posso descrivere "innaturale" ma assolutamente auspicabile, visto che adesso sto male, come sempre. Come vorrei ritornare a quei tempi di quieta disperazione e abbandonare il malessere di ora, dovuto all'invidia, al desiderio di affermazione, al desiderio di vita normale. Credetemi, io so cosa sia una vita normale, ne ho viste tante. Ci sono persone che si lamentano per cose che io reputo frivole, perché evidentemente abituate ad una esistenza comoda, tranquilla e agiata, piena di esperienze, persone che non sanno che c'è chi vive con niente, e non sono io. Io ho un tetto sopra la testa, due genitori belli che mi amano, e anche gli amici ma... non posso ambire a niente, non posso nemmeno pianificare un viaggio con un amico, una vacanza. Di fatto una ragazza non posso averla, perché non potrei offrirle nulla, nemmeno l'illusione della sicurezza. Vorrei essere quello di una volta, inconsapevole e calmo, rassegnato e di fatto teso ad attendere serenamente la morte. O almeno smettere di pensare, ecco quello sarebbe un grande inizio.
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Re: La rassegnazione dei bei tempi
Sono nella tua stessa situazione, ma non vorrei mai tornare a quei tempi... Anche se fa male,voglio andare avanti
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Re: La rassegnazione dei bei tempi
Io ero un genio della matematica, davvero, a scuola mi guardavano impressionati(parlo di tutti, non di docenti e compagni della mia classe), pure la preside... facevo paura... in matematica ed economia. Mi iscrissi l'anno scorso ad Economia e per la mia instabilità psicologica(e mi sa anche psichiatrica) ho lasciato, e quest'anno sto per lasciare altro. Mi sono costruito una rendita(non so quanto duri) di 600€ al mese... in 20 minuti con un colpo di genio, ma potrei fare molto molto di più, invece passo le mie giornate a litigare con la gente :testata: :testata: !!! Sono destinato a diventare povero, e a fare una brutta fine...
Come te, anche io sto sempre chiuso in casa... in attesa... spero... (nel mio caso) di una fine vicina... di un epilogo a questa tortura! |
Re: La rassegnazione dei bei tempi
Sostanzialmente anche io, aspetto... Tanto ho ancora davanti circa 30 anni al massimo, anche se spero di morire prima.
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Re: La rassegnazione dei bei tempi
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Re: La rassegnazione dei bei tempi
Se avrei dovuto descrivere la mia situazione ed il mio stato d'animo, non avrei potuto usare parole differenti dalle tue;ti capisco e ti sono vicino...dobbiamo trovare la forza per andare avanti!
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Re: La rassegnazione dei bei tempi
Accettare chi siamo, accettare gli altri come sono e sapere di essere accettati dagli altri per come siamo, credo che questo sia lo starter per tutto. Personalmente se mi sento bene e ben voluto tendo a sforzarmi di più, ad almeno provarci, invece se sono triste, solo, abbandonato mi passa la voglia di fare ogni cosa e mi prende quell'idea del "non avrò nessuno sbocco nella vita", che poi mi accontento di poco, non pretendo molto.
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Re: La rassegnazione dei bei tempi
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