Quello che fanno "tutti"
Quando qualcuno parla di una certa attività come di qualcosa che fanno "tutti", qualcosa di "naturale" o qualcosa di "facile" e voi non potete farla per colpa del vostro disturbo, come vi sentite?
Io mi deprimo nella maggior parte dei casi e talvolta m'incazzo :pensando: |
Re: Quello che fanno "tutti"
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Re: Quello che fanno "tutti"
Me la prendo con me stesso, alla fine è un mio problema. Vedi alla voce "sonno". :testata:
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Re: Quello che fanno "tutti"
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Re: Quello che fanno "tutti"
Arrabbiato, mi sento inferiore.
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Re: Quello che fanno "tutti"
Dipende se è qualcosa che m'interessa fare oppure no.
È difficile che capiti, evito a monte qualunque situazione possa creare scenari del genere. |
Re: Quello che fanno "tutti"
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Si finisce ad odiare se stessi perché non si è andati al mare o non ci si è laureati, quando magari in realtà fottesega, ci piace la montagna e non ci piace studiare. Il fare quello "che fanno tutti"(secondo il nostro cervello bacato),diventa più importante del fare quello che facciamo noi. Perché essere come "gli altri" è il desiderio più grande, destinato a rimanere inesaudito. Poi c'è chi se la racconta, e dice"no,ma io davvero davvero voglio andare al mare perché mi piace"(esempio a caso).Si,lo vuoi nella misura in cui il tuo cervellaccio pensa che sia la cosa giusta da fare quel giorno per sentirti "come gli altri" e quindi a posto, che fai la roba che va fatta invece di evitarla.Dà anche una bella sensazione farcela, per carità.Ma la serenità è un'altra cosa. Quando fin da piccolo/a hai diviso le esperienze in quelle- che- riesco e quelle- che -non -ce- la -faccio, il quello-che-voglio trova sempre meno spazio,e alla fine non te lo chiedi più. E un giorno magari te lo chiedi e stai molto male. |
Re: Quello che fanno "tutti"
A volte arrabbiato, a volte triste, a volte aggiungerei invidioso.
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Re: Quello che fanno "tutti"
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Meno irrealistico forse è il desiderare di avere un ritmo di vita più conciliante con la mia natura notturna, quindi smettere di avere un orario "da ufficio" che proprio non tollero. Purtroppo però la natura del mio lavoro è tale che difficilmente riesco a immaginarmi alternative; inoltre i vantaggi in termini sociali di avere un orario lavorativo "normale" sono sì tanti che mi conducono a cercare di adattarmi al sistema, anziché combatterlo. Il fatto però è che sono sempre fuso di testa, e mi sono reso conto ultimamente che parte della mia "follia" è legata proprio alla carenza di sonno... ripensando a discorsi che facevo nel passato, sembravo proprio come se avessi fumato "roba buona", pur non essendoci tracce di sostanze psicotrope nel mio organismo (caffé a parte, che nelle dosi in cui lo assumo effettivamente potrebbe avere effetti persino allucinogeni :D ). E per quanto questo aspetto collaterale del mio problema, la "follia", non mi dispiaccia poi così tanto, tutto il resto di drawbacks è talmente pesante che mi fa gridare al mondo la mia esigenza di diventare normale al più presto, su questa problematica. |
Re: Quello che fanno "tutti"
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Il sonno è sacro, mica perché dormono gli altri.Si sta di merda con la carenza di sonno |
Re: Quello che fanno "tutti"
dipende ,perché poi capita che finisce con "e tu Varg, fai questo e quest'altro?" . Forse ho dato troppo peso alle parole degli altri quando volevano solo vedermi omologato alla società? (ora me ne frega un po' meno se le parole non provengono da persone che reputo degne di essere ascoltate anche nei consigli)
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Re: Quello che fanno "tutti"
In passato mi sarei incazzato / intristito.... oggi ormai viaggio verso la più totale indifferenza, generata dall'accettazione di una realtà consolidata: sono estremamente / esageratamente diverso dagli altri sotto molteplici aspetti... e soprattutto, nella stragrande maggioranza dei casi, non sento nemmeno la voglia o il minimo interesse di omologarmi. AMEN.
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Re: Quello che fanno "tutti"
Sono d'accordo con eVito.
Poi alla fine mi irrita solo se iniziano a cercare di obbligarmi "fallo anche tu" "tanto è facile" "blablabla". |
Re: Quello che fanno "tutti"
ho votato altro specificare, ma questa volta l'ho fatto poco convintamente :yawn:
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Re: Quello che fanno "tutti"
usiamo la tecnica psicotica, diamo la colpa a lui
chiaramente questa persona e' un cretino:applauso: |
Re: Quello che fanno "tutti"
Mi sento molto triste e mi chiedo sempre perché gli altri ce la fanno e io no. Ultimamente sto cercando di smettere di fare confronti con il prossimo ma non è per niente facile.
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Re: Quello che fanno "tutti"
Essenzialmente una sconfinata tristezza.
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Re: Quello che fanno "tutti"
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Comunque magari qualcuno di quelli è così gentile da dirci la ricetta :D ps. mi stavo chiedendo, ma in questo forum non c'è un qualche "esperto" (psicologo etc.) che può fungere da consigliere esterno? Non sarebbe male. |
Re: Quello che fanno "tutti"
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Cmq quoto evito e varg vikernes... |
Re: Quello che fanno "tutti"
diciamo che la timidezza specifica che ho io ,non mi ha mai portato a limitarmi nelle attivita' che fanno "tutti":bene:
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