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cancellato15306 18-03-2015 10:49

L'ordine della vita
 
Nella vita, c'è una certa evidenza, sarebbe opportuno seguire tendenzialmente un certo ordine nello svolgere le nostre cose.
"Prima il dovere, poi il piacere" è a mio parere un detto che esprime bene quale è tale ordine.
Prima gli altri [dovere di buon cittadino], poi noi stessi [ciò che facciamo per noi stessi è tendenzialmente piacevole in quanto sappiamo cosa è piacevole per noi]. Oppure: se diamo qualcosa agli altri, in termini affettivi, che è sempre uno sforzo inizialmente [dovere], è possibile stabilire un legame che renda felici entrambi [piacere].

Tale ordine viene implicitamente seguito da gran parte delle persone in gran parte delle occasioni e violare tale ordine causa in genere infelicità agli altri e probabilmente a noi stessi se abbiamo empatia.

Ad esempio tutte quelle strutture sociali che reputiamo di una noia mortale [e non è che sia falso mi sa, sentendo anche altre persone xD] come i matrimoni, le feste delle lauree, i compleanni, etc., sono cose in onore di gente in cui tutto è strutturato per provocare massimo piacere e apprezzamento nei confronti di un'altra persona.
Poi tutti a casa [relax] xD

Il repellente lavoro in teoria segue lo stesso schema: prima diamo il nostro contributo agli altri, insegnando, costruendo, disegnando, facendo ricerche, coltivando, tagliando erba o ripulendo una città e poi veniamo pagati o ripagati.

Tutto questo discorso per dire: se siamo i primi a lanciarci verso le persone anche se ne abbiamo poca voglia è comunque possibile che le cose si mettano meglio per noi e gli altri.

utopia? 18-03-2015 12:50

Re: L'ordine della vita
 
Quote:

Originariamente inviata da Fluviale (Messaggio 1475372)
Il repellente lavoro in teoria segue lo stesso schema: prima diamo il nostro contributo agli altri, insegnando, costruendo, disegnando, facendo ricerche, coltivando, tagliando erba o ripulendo una città e poi veniamo pagati o ripagati.

Questo è lo schema ideale.
Quanto invece nei fatti il lavoro si dimostra a oltranza e ingrato?
...
Troppo.

OhNo! 18-03-2015 12:50

Re: L'ordine della vita
 
Questo è senza dubbio vero, ma è una cosa che io ho sempre faticato a comprendere. Ovvero: se diventa un peso fare delle cose con qualcuno evidentemente è perchè uno non si sente a suo agio, e allora cosa le fa a fare? Se io mi sento a disagio alle cene con i parenti, non ci vado anche se la società mi imporrebbe si mantenere stretti rapporti con loro.
Invece spesso vedo gente che dice "non ho voglia di partecipare a questo evento, ma DEVO", e rimango perplesso. Quindi si, la gente ragiona così, ma perchè non te lo so dire.

Skyl 18-03-2015 13:01

Re: L'ordine della vita
 
Tutto questo insieme di convenzioni, diritti e doveri è quello che ci è stato insegnato fin da piccoli e inculcato nel cervello con i concetti di bene e male.
Crediamo di essere così liberi, mentre siamo vincolati da così tante convenzioni sociali....
In tutto questo, a mio parere, la cosa più brutta è il senso di colpa quando vai fuori dagli schemi, quando fai il "cattivo" e non ti attieni a tutte queste convenzioni, causando così un senso di disapprovazione nei "benpensanti".

IO&EVELYN 18-03-2015 13:24

Re: L'ordine della vita
 
Quote:

Originariamente inviata da OhNo! (Messaggio 1475448)
Questo è senza dubbio vero, ma è una cosa che io ho sempre faticato a comprendere. Ovvero: se diventa un peso fare delle cose con qualcuno evidentemente è perchè uno non si sente a suo agio, e allora cosa le fa a fare? Se io mi sento a disagio alle cene con i parenti, non ci vado anche se la società mi imporrebbe si mantenere stretti rapporti con loro.
Invece spesso vedo gente che dice "non ho voglia di partecipare a questo evento, ma DEVO", e rimango perplesso. Quindi si, la gente ragiona così, ma perchè non te lo so dire.



perchè non si può fare altrimenti. e se lo fai, ti escludono. non c'è via di scampo.

Weltschmerz 18-03-2015 13:50

Re: L'ordine della vita
 
Quote:

Originariamente inviata da Fluviale (Messaggio 1475372)
Prima gli altri [dovere di buon cittadino], poi noi stessi [ciò che facciamo per noi stessi è tendenzialmente piacevole in quanto sappiamo cosa è piacevole per noi].

Prima di poter stabilire un legame, bisogna prima amare sé stessi.
Ribatto con: prima sé stessi e poi gli altri.
Legare un modo di sentire (in questo caso l'affetto) ai concetti di bene e male è estremamente autodistruttivo.

Quote:

Originariamente inviata da Fluviale (Messaggio 1475372)
Oppure: se diamo qualcosa agli altri, in termini affettivi, che è sempre uno sforzo inizialmente [dovere], è possibile stabilire un legame che renda felici entrambi [piacere].

Non è detto, bisogna anzi investire bene le proprie risorse.
Conosco persone che non sono in grado di amare e aspettare amore da loro è un processo logorante che lascia con un vuoto nel cuore.
Con questo non voglio condannarle, semplicemente hanno dei problemi che non permette loro di amare.

Alla fine dei conti bisogna prima amarsi e poi riconoscere l'amore di chi sa amare.

notime 18-03-2015 22:34

Re: L'ordine della vita
 
non c'è nessun ordine di questo genere, ad alcuni le cose piovono in grembo e contro altri (e molti sono meritevoli) la sorte si accanisce senza ritegno né motivo.

Sforzarsi di giustificare l'esistente è fare la fine delle figlie di Danao, che versano acqua in un otre bucato per l'eternità.

L'ordine va fatto, non immaginato.


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