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La società e noi del forum
Vittime di bullismo.
Trascurati o non ascoltati dai genitori o dai parenti. Emarginati. Insicuri. Affetti da patologiche specifiche, come disturbo ossessivo compulsivo, Asperger, disturbo evitante. Questo è il popolo di questo Forum. Noi del Forum, indiscutibilmente, abbiamo dei problemi grossi nell'integrazione nella società. Per qualche motivo la società per come è ci sta stretta, non ci piace e non vogliamo integrarci all'interno di essa. Attraverso questo post invece cercherò di spiegare come invece integrarsi all'interno di una società, con le dovute cautele, arricchisce e fa stare meglio tutti. Partiamo dalla Proposizione 1: "Io sono escluso dalla società in quanto diverso". Elaborazione: Prima di tutto, ciascun individuo è diverso dagli altri. Non si è mai esclusi in quanto diversi, altrimenti non esisterebbero le frequentazioni fra gruppi. Pur essendo vero che i membri di un gruppo si somigliano reciprocamente, è praticamente impossibile che noi non ci rivediamo in nessuna delle persone che conosciamo, almeno un po'. Quindi quale è il problema? Possono essercene tanti. Ne elenco alcuni: 1. Non abbiamo fiducia nel prossimo. Pensiamo che le altre persone vivano per ingannarci e sfruttarci, mentre tendenzialmente questo non si verifica. Però, per generalità, supponiamo che esista una percentuale molto grande di persone che dedica la sua vita all'inganno e alla frode. Anche in questo caso non avere fiducia nel prossimo è tendenzialmente autolesivo: a priori non possiamo sapere chi ci inganna e chi invece, ha un interesse sincero in noi. Quindi, come in tribunale, in assenza di prove l'imputato non può essere colpevole. Solo se ci accorgiamo che la persona in questione ha commesso un delitto allora sarà lecito non avere fiducia in lei. Di base quindi si dovrebbe sempre concedere la buona fede, almeno fino a prova contraria. Questo apre moltissime porte. 2. Non sappiamo cosa potremmo volere dalle altre persone. Può capitare che gli altri ci sembrino noiosi, ripetitivi, superficiali; eppure sembra che se la cavino, che stiano bene. Evidentemente, allora, essi hanno qualcosa che a noi invece manca. Niente di critico, niente di irresolubile, tranquilli! Quello che probabilmente a volte non sappiamo fare, è apprezzare le qualità delle altre persone, piuttosto che evidenziarne i difetti. Riconosco che a volte si incontrano persone che, soggettivamente, possono risultare complessivamente spiacevoli. Ma anche qui, fino a prova contraria, si deve concedere la buona fede. Ad esempio, invece di pensare che gli altri ci sembrano superficiali perché non fanno riflessioni profonde in solitudine, possiamo vederli come fonte di arricchimento e di gioia in quanto capaci di gestire i rapporti umani con grande dedizione; invece di pensare che gli altri sono noiosi, possiamo sforzarci di capire come mai non muoiano di noia, il che può farci intuire che si dedicano con soddisfazione a qualche altro tipo di attività, meno solitaria, che li fa sentire pieni. 3. Ci sembra che gli altri non vogliano sapere niente di noi. Ci sentiamo poco interessanti per loro, e quando parliamo, non ci ascoltano. Questo succede per un motivo semplice: nei rapporti sociali c'è una reciprocità forte. Non è un do ut des; semplicemente, prima di parlare di noi stessi, si deve instaurare la simpatia. La simpatia viene fuori da cose semplici; un gesto affettuoso, una premura, una frase carina, ovviamente ben contestualizzati. Venuta fuori la simpatia [se viene fuori] allora le persone tendenzialmente ci ascolteranno quando parliamo di noi, e parleranno di sé con noi. 4. Molte altre persone non ci piacciono. Si parte sempre negativamente. Fino a prova contraria, nessuno non ci piace, nessuno è difettoso e nessuno è male intenzionato. Concentriamoci piuttosto sulle persone che ci stanno simpatiche, senza disperdere energie ed emozioni chiaramente negative sulle altre, se non in casi in cui è inevitabile. Presi questi accorgimenti, che valgono per chi non ha disturbi specifici [che vanno trattati con uno o più psichiatri o psicologi] possiamo andare avanti. Gli altri possono farci stare bene. Possono ascoltarci e noi possiamo ascoltare loro, da loro possiamo apprendere molto, possono darci molto e viceversa. Arrivati a questa fase diventa chiara una cosa: più cose positive dai agli amici, cioè le persone simpatiche con cui abbiamo un rapporto, più loro sono felici. Ed essendo loro felici di noi, ci sentiranno spesso e noi vorremo stringere ancora di più il rapporto ecc. E' un circolo virtuoso che, se ci si pensa bene, coinvolge l'intera Società. La parte più accogliente della nostra società si basa su questo. La fiducia, la gentilezza, l'amore, la dedizione, la preoccupazione... E' grazie a queste cose che esistono i contributi delle tasse che vanno agli studenti universitari, le protezioni e gli aiuti per le persone malate e disabili. Tutto funziona perché noi vogliamo bene agli altri e gli altri vogliono bene a noi. |
Re: La società e noi del forum
Ottimo, davvero ottimo. :bene:
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Re: La società e noi del forum
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io tutte ste persone gioiose e festanti non ne vedo :pensando: non voglio fare classifiche ma in metro mi capita di guardare le facce della gente, il più gioioso sono io e forse il tizio slavo che suona la fisarmonica in un modo che definire osceno è dire poco... :miodio: |
Re: La società e noi del forum
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Hai appunto preso uno degli ambienti più negativi. Prova a vedere come reagisce la stessa persona in un ambiente diverso, come un parco, una sala giochi, una biblioteca :) |
Re: La società e noi del forum
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Ovvio che per diverso non va inteso "non perfettamente uguale" ma "non allineato su alcuni punti fondamentali della mentalità grosso modo condivisa dai più". Quote:
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Re: La società e noi del forum
Complimenti! :) :applauso:
Ho letto tutto e devo dire che concordo, il ragionamento non fa alcuna piega. Non saprei davvero che altro aggiungere. :bene: |
Re: La società e noi del forum
Ma perché siamo sempre "noi" quelli in difetto ,quelli "mancanti" verso gli altri ,quelli che devono sforzarsi di dare fiducia?Tra le caratteristiche che elenchi nel descrivere gli utenti del forum ,molte sono causate dalla società in cui viviamo(famiglia,ambiente scolastico,ecc...).
Lungi da me descrivere l'umanità tutta come malvagia,crudele e che non merita fiducia ...ma nemmeno mi va di dipingere il mondo idilliaco che sembra trasparire dal tuo post . |
Re: La società e noi del forum
Grande Fluviale, è ammirevole l'intento del post!
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Re: La società e noi del forum
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Non lo dico per contrastarti; lo dico perché io ho aperto questo topic con lo specifico scopo di dare delle linee guida concretamente utili e testate per avere un'esistenza più positiva e invalidarlo senza un motivo specifico è un modo per rimanere impantanati nella situazione iniziale. Ora ovvio, non è che i consigli che ho dato nel post sono necessariamente esatti e precisi. Però sono consigli, li ho scritti con lo scopo proprio di aiutare, essere contrastato non è una reazione che porterà ad un'evoluzione della discussione e alla risoluzione di eventuali problemi. Posso proporre ad esempio di aggiungere consigli da parte vostra per un'integrazione felice nella società. |
Re: La società e noi del forum
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un parco sì, stesso discorso, credo di essere uno dei più positivi, sicuramente più del 80% dei frequentatori di parchi odierni, gente con le cuffiette immersa nella solitudine che si sfinisce correndo senza peraltro avere chissà quali risultati :miodio: la sala giochi??? negli anni 80 era il regno delle bande, poi vabbè adesso non so se ci siano ancora ma le bande oramai sono quelle dei sudamericani e di gioioso hanno ben poco :miodio: le biblioteche sono ambienti un pò demodè, ci sono i vecchi che leggono i giornali gratis ed i giovani che studiano old style, ma non ci vedo una gioia straripante scherzo, ma il concetto è: su con la vitaaaa :mrgreen:, non mitizzate troppo gli altri, imparate ad amare voi stessi dopodichè chi vuole sarà in grado anche di aprirsi agli altri senza esserne troppo condizionato |
Re: La società e noi del forum
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La società è una entità, di fatto, e tale entità sopravvive grazie alle energie positive [centripete] delle sue componenti, mentre è dissestata dalle energie negative [centrifughe]. Chiunque può dare contributi positivi o negativi. Visto che nel forum il contributo negativo è il proprio isolamento, contributo che influisce male soprattutto su noi stessi, ho cercato di dare qualche dritta per provare a instillare la voglia di dare contributi positivi [centripeti] in senso sociale, cioè approcci, simpatie, legami etc. Può essere una panacea, se si conoscono le persone "giuste". Poi non si tratta di mondo idilliaco; il primo passo è intanto ritagliarsi la propria fetta di mondo bella. Poi il resto è lontano proprio a causa di energie negative, il lavoro sulle quali è uno dei principali problemi del Mondo. |
Re: La società e noi del forum
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Aggiungo che della "società" secondo me si può anche cercare di prendere la parte che meglio si confà alle nostre esigenze, non è che ci si deve sempre sentire obbligati ad accettare a priori tutte le dinamiche più in voga. |
Re: La società e noi del forum
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Io non mitizzo nessuno, anche perché vedo parecchia gente molto spesso. "Gli altri" in questo periodo sono vicini a "me". Comunque anche in questo post l'atteggiamento è negativo, di rifiuto, di allontanamento, di distacco, di sfiducia. Il problema è proprio questo, in generale... |
Re: La società e noi del forum
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Re: La società e noi del forum
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Se improntiamo la discussione sulla negazione di ciò che ho detto all'inizio, sarebbe la fine, visto l'intento del topic. Riflettiamo su come funzionano le cose quando incontriamo qualcuno dal vivo. Noi abbiamo un problema. Un tipo ci dà dei consigli sulla base delle sue esperienze personali. Per quanto i suoi consigli possano avere dei difetti, essi hanno un contenuto e di certo la nostra reazione non sarà rispondergli passo passo su tutti i mini errori concettuali che ha fatto; piuttosto, valuteremo la globalità del discorso e proporremo una soluzione alternativa al problema. E questo porterà ad un progresso. Quote:
Ricordiamo che siamo su questo forum perché non stiamo bene. L'integrazione nella società, che lo si voglia no, porta un benessere autentico. Non è che bisogna essere per forza come altri, ma provare un attimo a fare cose che danno benessere non sarebbe un'idea tanto malvagia. Per la salute, non per altro. Io comunque il messaggio l'ho lanciato; i miei interventi finiscono qui. |
Re: La società e noi del forum
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Re: La società e noi del forum
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C'è da capire che "se tu stai male, la soluzione NON è andare a dire a tutto il mondo di cambiare". Dovresti essere tu a capire come stare meglio, agendo su di te, perchè è su di te che hai pieno controllo. La storia ci insegna che comunque ci sono state presone che da sole hanno cambiato il mondo, ma non erano fobiche, non stavano in casa, non avevano paura del giudizio altrui, non avevano bisogno di essere accettate, ecc, ecc. Quote:
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Re: La società e noi del forum
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non sono costantemente depresso e le mie soddisfazioni me le prendo :nonso: (anche senza il pub) perche' devi fare l'equazione utente=tristezza? E' un po' angosciosa come cosa :interrogativo: Ognuno deve trovare la sua via con i propri tempi ed avendo ben chiaro che non esiste un format di vita sociale precostituito al quale bisogna aderire anche perche' tra 10 anni le nostre vite saranno diverse tra 20 diverse ancora, se noi impareremo a conoscere ed a gestire senza paura la nostra personalita' (qualunque essa sia) sapremo vivere sempre meglio in caso contrario saremo sempre a rincorrere... |
Re: La società e noi del forum
Mi piace molto lo spirito di questo post :)
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Re: La società e noi del forum
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