Quote:
Originariamente inviata da Serotonino78
Quote:
Originariamente inviata da HurryUp2
Osservare l'io dalla tua prospettiva, cioè da quel livello che lo fa apparire libero, non mi ispira tutta questa positività che tu mi descrivi, mi ispira al contrario l'idea di un io individualista, che ostenta una presunta libertà che in realtà è allergia alla regola, e gli effetti sociologici sono l'indebolimento della coscienza sociale in favore della coscienza individuale, e il conseguente conflitto sociale.
|
questo tuo discorso non c'entra con quello che volevo dire io, probabilmnte ho interpretato male il tuo pensiero ma anche tu lo stai facendo, il mio concetto di libertà non è inteso come allergia alle regole ma come semplice sforzo per condurre nel miglior modo possibile una vita idonea ai nostri bisogni, non mi sento di essere ne un individualista ne un anticonformista, semmai più che allergico alle regole lo sono verso quella mia barriera psicologica che non mi permette di esprimere me stesso come vorrei e di ritagliarmi un posto nella società. Libertà intesa come espressione di sè senza vincoli interiori ed esteriori ma comunque aderendo a quelle regole sociali che ci permettono di dare un contributo alla società.
|
Anch'io cerco di riconoscere quella barriera psicologica che mi allontana dalla maturazione, per poterla superare, io ho dedotto una certa intenzione da parte tua aspettandomi che questa intenzione potesse essere da te negata, cioè ammettendo che sia un'intenzione inconsapevole, oppure, altra ipotesi, un'implicazione a posteriori del tuo messaggio che non hai osservato perchè non ti metti nel punto di vista da cui lo osservo io.
Come si fa a superare questo relativismo? Con l'argomentazione logica, ecco perchè vorrei provare a argomentare la conclusione a cui ero giunto.
Quote:
Originariamente inviata da Serotonino78
Quote:
Inoltre, nel tuo messaggio rivolto a Jolly, più che un invito a maturare ci leggo un'intimidazione del suo libero pensiero.
E' come se tu volessi far adottare a Jolly il tuo stato mentale non attraverso l'intelletto, ma attraverso una proiezione mentale negativa nel simbolo di un io schiavo del suo intelletto... è un subdolo attacco all'intellettualismo.
|
ma il mio non era un tantativo di far maturare Jolly, o addirittura un intimadazione del suo pensiero, non ho questa presunzione, era solo un tentativo di incoraggiare chi si sente rassegnato, un po come fa un allenatore negli spogliatoi durante una partita, non ci vedo nulla di strano,
|
E' l'argomentazione che hai usato per persuadere Jolly che mi ha dato questa impressione.
Quote:
Originariamente inviata da Serotonino78
metti da parte l'Io ogni tanto e guarda le cose da una prospettiva più sentimentale e meno logica
|
lo faccio già, non mi risulta neanche tanto difficile perchè non sento conflittualità tra logica e sentimento, a differenza tua!
Quote:
Originariamente inviata da Serotonino78
e poi penso che l'Io non sia schiavo del suo intelletto ma al contrario qualcosa di cosi grande da modificare con la volontà il pensiero rendendolo più libero da barriere che inconsciamente si pone ma che attraverso la coscienza si possono abbattere.
|
Sono d'accordo, dico solo che secondo me il concetto che vuoi esprimere con questo periodo secondo me non è formalmente ben formato, e se usato per persuadere in questa forma, può generare un senso di conflittualità tra intelletto e coscienza, cioè può generare proprio una di quelle barriere psicologiche che tu vuoi superare.
Quote:
Originariamente inviata da Serotonino78
Detto ciò rispetto i ragionamenti altrui e non presumo di influenzarli con i miei, ma mi piace aiutare con parole di conforto e incoraggiamento.
|
Me ne accorgo, infatti non vorrei sembrarti polemico (non mi stai sulle scatole neanche un po').
Il fatto è che certe persone non hanno bisogno di questo genere di conforto, ma di sviluppare liberamente il loro intelletto, e di abbandonare questo circolo (vizioso o virtuoso che sia) solo quando ogni domanda da esso generato abbia ricevuto una risposta (una risposta completa, non elusiva).
Io ho notato in te un non interesse a questo genere di ciclo evolutivo intellettuale, come se si trattasse di un circolo vizioso, un incidente di percorso, e non un percorso obbligato della maturazione intellettuale dell'essere umano.
Lo fai anche con me, quando mi dici "metti da parte l'io", intendendo, propriamente, di abbandonare quello stato mentale analitico che sto coltivando.