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il tempo dei rimpianti?
Mi rendo conte che forse sto topic riprende argomenti di altri attualmente sul forum, ma vorrei incentrarlo principalmente sull'analisi delle motivazioni a cambiare rotta sulla base dell'analisi dei propri errori, della definizione dei propri obiettivi e sulla spinta che i rimpianti dovrebbero dare per far sì che non se ne aggiungano altri in futuro.
Stavo pensando a quanto poco valore ho dato al tempo in passato. Quando ero all'università in particolare ho diluito in modo eccessivo il mio impegno e non ho dato nessuna reale attenzione a capire veramente cosa avrei potuto fare, quale fosse la strada adatta a me (no quella strada a cui si potrebbe pensare non fa per me :ridacchiare:), anzi questa mancanza l'ho avuta già prima del periodo universitario quando avrei dovuto riflettere meglio su quali erano le mie reali aspirazioni, le mie effettive possibilità di realizzazione. Ho passato anni ed anni con i libri poggiati (aperti) su un tavolo a pensare, immaginare, perdermi dietro alla tv (che ora fortunatamente ho completamente cancellato), a cose inutili su internet, a credere in cose false, ecc. ecc. Adesso ho un po' di rimpianti (stranamente non li ho mai avuti): perchè non ho cercato di darmi da fare per rendere la mia vita più accettabile? impegnandomi maggiormente per avere più possibilità di trovare lavoro, cercando di cambiare effettivamente anche a livello personale quando ero ancora abbastanza giovane, cercare di fare conoscenze altrove, magari grazie a internet, a portarmi un po' fuori dallo stato di isolamento o di non adattamento all'ambiente in cui ho vissuto cercando in altri contesti, in altri luoghi, tentando nuove esperienze. Poi, lasciamo perdere il discorso del trovarmi una ragazza, perchè vivevo in uno stato di sonnambulismo a tal riguardo (non che adesso sia sveglio, ma perlomeno ho preso un minimo di consapevolezza degli ostacoli). Ma il problema principale è che adesso non dovrei trovarmi disoccupato da quasi 3 anni (a parte stage gratis) e con veramente poca esperienza in campo lavorativo e ancor meno in altri campi. Eppure penso: se adesso avessi un lavoro, una donna, una compagnia con cui uscire sarebbe veramente così desiderabile ciò? alzarsi ogni mattina, andare a lavoro, fare le stesse cose, poi gestire la relazione sentimentale, tener conto delle esigenze della partner, aver pochissimo tempo per sé, dover rispondere alle richieste degli amici, ecc. Cioè non ci sto a capire niente, mi fa schifo la situazione attuale, ma non vedo tutta sta bellezza nell'altra situazione. Forse bisogna solo smettere di pensare, quella vita non è il massimo ma perlomeno mi lascia meno tempo e possibilità per affliggermi, ossessionarmi e chiedermi 'perchè?', 'e se fossi così?', ecc. ecc. ecc. |
Re: il tempo dei rimpianti?
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-- Meglio ampliare le possibilità, alla fine se si vuole rimanere soli e disoccupati si è sempre in tempo. Poi più si ha abilità nei vari campi più aumentano le probabilità di trovare il lavoro ideale/gli amici ideali/ la ragazza ideale ...alla fine vero che la gente si lamenta ma poi le cose che ha se le tiene strette. Se così si sta male, penso l'unica sia cercare di cambiare le cose e incrociare le dita; alla fine è bello avere obiettivi, sogni e speranze, a prescindere da a cosa poi portino. (Riguardo il passato invece ormai è passato, ma poi probabilmente ora lo vedi in modo eccessivamente critico e di cose positive ne hai fatte anche allora e comunque era un percorso che dovevi fare) |
Re: il tempo dei rimpianti?
premetto che ho letto solo il titolo
volevo scrivere una cosa figa delirio notturno birra vabbuo meglio avere rimpianti su ciò che si è fatto che averne per ciò che non si è fatto mai:o |
Re: il tempo dei rimpianti?
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Fino a qui rischiava seriamente di diventare il mio messaggio del forum preferito. :D |
Re: il tempo dei rimpianti?
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oppure che la volpe (credendosi furba) aspetti che l'uva le caschi addosso Quote:
Però non vorrei perdermi (ancora) troppo nei sogni, quelli che ti appaiono così e ti fanno immedesimare in chissà che stato di grazia e che abbracci al momento più per non pensare ai problemi e per cogliere l'attimo che per provare a renderli possibili. Ci vuole, se ha senso dire così, un sogno concreto e molto impegno. Quote:
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Re: il tempo dei rimpianti?
Quello che adesso è il passato che rimpiangi fu un presente nel quale ti trovasti per un motivo o per un altro impossibilitato a fare tutte le cose che ora pensi che avresti potuto fare.
La domanda è: questi tuoi rimpianti derivano da una consapevolezza acquisita col tempo e che allora ti mancava? Se la risposta è si, puoi rimproverarti per la tua mancanza di consapevolezza, ma fino a che punto? Se la risposta è no, puoi forse rimproverarti per gli ostacoli che ti trovasti davanti di qualsiasi natura essi fossero, non dipendenti da te? Quote:
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Re: il tempo dei rimpianti?
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Re: il tempo dei rimpianti?
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