Riuscire a imporsi sugli sconosciuti
E oggi giornataccia finita con litigata in casa, senza che nessuno abbia voglia di cenare. Quando parlo con gli estranei non riesco a spiccicare parola, così mostro lo 0,5% di quanto valgo. Ma che devo farci? Perché devo subirmi "non sei buono a niente" dai miei genitori? Qualcuno ha consigli su come riuscire a imporsi?
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Re: Riuscire a imporsi sugli sconosciuti
Magari secondo me forse si dovrebbe un attimo aggiustare il tiro nel senso il termine imporsi sembrerebbe che l'altro sia un nemico da sconfiggere, magari dialogare alla pari sarebbe più consono come scelta sia linguistica che logica!
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Re: Riuscire a imporsi sugli sconosciuti
Preferisco contenere qualsivoglia reazione con chiunque, conosciuto o meno che sia.
Dopotutto, considero "l'imporsi" come un "non lasciarsi sottomettere", come un non permettere alla persona che hai di fronte di limitare la tua libertà o costringerti in qualsivoglia cosa vada contro i tuoi principi, valori, libertà, eccetera. Chi tenta di "imporre" ("imporre" diverso da "imporsi") è relativamente in torto. Difendersi dall'imposizione altrui è giusto. Reagire male, meno giusto. |
Re: Riuscire a imporsi sugli sconosciuti
Si scusate, intendevo appunto "dialogarci efficacemente", meglio? Infatti era un'occasione lavorativa, andata storta per la mia timidezza... e in casa mi sono beccato il benservito dai miei genitori.
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Re: Riuscire a imporsi sugli sconosciuti
Non ti devi imporre. Devi semplicemente perseguire i tuoi obbiettivi di vita senza dover dire di si a cose che gli altri ti chiedono e tu non vuoi fare. Quella dei genitori che ti danno del fallito la passo anche io, è dura, ma bisogna incassare senza che il proprio umore e la propria stima di sè ne risenta. È tutto allenamento. Con gli sconosciuti non ti devi imporre, devi solo imparare a fare una buona figura ( salutare, stringere la mano, parlare di affari o del più e del meno, ecc) e non cedere a richieste che non vuoi. Perché penso che per il fobico medio la parola imporsi, significhi più che altro imparare a dire di no in certi casi. Difficile che ci sia una reale imposizione dittatoriale da parte di estranei, dai genitori è già più facile
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Re: Riuscire a imporsi sugli sconosciuti
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una rivendicazione alla volta |
Re: Riuscire a imporsi sugli sconosciuti
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Re: Riuscire a imporsi sugli sconosciuti
1. non cagarli
2. rispondergli "colpa vostra se sono voglio figlio ! e bravi gli scemi a farmi ! si vede che sono vostro figlio ! " io dico sempre cose del genere a mio padre e lui non sa più che dire.. |
Re: Riuscire a imporsi sugli sconosciuti
Grazie a tutti ragazzi! Sempre gentili e disponibili.
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Re: Riuscire a imporsi sugli sconosciuti
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Ho letto di recente un interessante manualetto sull'assertività,che si pone come via di mezzo tra l'aggressività e la passività.Ho lavorato su me stesso per curare un mio antico difetto,il dire sempre di sì,dovuto ad una diseducazione familiare in questo senso,e qualche risultato l'ho ottenuto,in particolare ho guadagnato più rispetto da parte degli altri. Il problema che hai con i genitori credo che sia una cosa abbastanza comune tra le persone con disagi psicologici,poichè,direttamente o indirettamente,ti trasmettono una sfiducia e una insicurezza.Dovresti imparare a mettere dei paletti sia con i tuoi che con gli estranei,al fine di tutelarti. Se infatti risulterai sempre passivo,gli altri ti metteranno i piedi in testa;e accumulerai tanta rabbia che potrebbe sfociare in una reazione aggressiva(ecco il binomio passività-aggressività). Non è un percorso facile,perchè ogni tanto c'è qualche ricaduta,ma ti toglierai anche soddisfazioni nel riconoscere di aver imparato a difenderti da qualcosa che tu non vuoi fare.:bene: |
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