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Amicizia, quella vera
Avete o avete mai avuto amici veri?
intanto, cosa intendo io per "amico": -qualcuno da cui puoi aspettarti aiuto e supporto -qualcuno che desidera il tuo bene, incondizionatamente -qualcuno con cui sei te stesso nonostante le persone con cui sono entrato in confidenza si contino sulle dita di una mano (di un bradipo), neanche con loro ho un rapporto che definirei di amicizia Il rapporto con ognuno è rovinato da uno o più di questi fattori: invidia, senso di competizione, orgoglio o l'essere pieni di sé SUPER EDIT KAWABONGAAAAAAAAAAAA poiché i fattori sopramenzionati sono naturali e onnipresenti in ogni umano, poiché si sono presentati in ogni singolo di rapporto di confidenza che ho raggiunto (a fatica), portandolo allo sfascio... alla luce di ciò, annuncio ufficialmente la mia rottura di coglioni in merito e dichiaro a tempo indeterminato il PC come mio migliore amico, fedele compagno di mille avventure su cui sempre ho potuto contare ordunque potete dire qual è la vostra situazione se volete, in teoria sarà un sondaggio se riesco a metterlo vi chiederei di non quotare perché tale sequela di personali stronzate è destinata ad essere nel tempo annichilita |
Re: Amicizia, quella vera
Sì, ne ho uno in particolare. Nonostante ci vediamo 3 volte all'anno perché abitiamo distanti (io studente fuori sede al nord, lui studente nella zona natale), c'è sempre per me e io per lui. E' sicuramente una delle persone a cui tengo di più, anche se il nostro rapporto magari è apparentemente "freddo" nel senso che non ci sentiamo ogni giorno. Anzi, forse una volta al mese su Facebook. Abitando distanti non è che ci raccontiamo tutto quello che facciamo. Siamo indipendenti l'un dall'altro.
Ma nonostante ciò, ogni volta che ci vediamo dal vivo c'è un'intesa pazzesca, parliamo di tutto, anche di cose molto intime. E' anche una persona introversa come me quindi siamo in sintonia. Ho altri amici, ma forse al momento di amico "vero" per me c'è solo lui. |
Re: Amicizia, quella vera
Fatico a considerare qualsivoglia amicizia come tale.
Dunque, non posso rispondere. -qualcuno da cui puoi aspettarti aiuto e supporto -> Improponibile -qualcuno che desidera il tuo bene, incondizionatamente -> Non leggo nella mente -qualcuno con cui sei te stesso -> Chi è me stesso? |
Re: Amicizia, quella vera
No, per mia impossibilità.
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Re: Amicizia, quella vera
Sì..ma nessuno che rispetti tutti i requisiti elencati nel primo post..
Le persone non sono perfette e vanno accettate con i loro difetti..se si cerca il partner o l'amico ideale, secondo me, si finirà molto probabilmente da soli.. |
Re: Amicizia, quella vera
...come no, a bizzeffe!
Posto una fotina di due a caso (fra le centinaia): rispettivamente Federico e Alessia http://cavalieridrago.altervista.org...i/Statuto1.JPG carini, no? |
Re: Amicizia, quella vera
Quote:
se sei disposto a dare puoi anche pretendere mi sembra un ragionevole rapporto di supporto reciproco, esistono credo Quote:
comunque, volendo si può cambiare anche in "desidera il tuo bene incondizionatamente, o almeno così sembra" se prova invidia cazzi suoi, basta che se la tiene per sé... cosa che io ho fatto, proprio perché capivo che ero invidioso, e l'invidia è il male l'ombra della bramosia essa è Quote:
comunque forse non si è capito, ma questa è la mia definizione di amicizia, da non condividere per forza Quote:
sono disposto ad eliminare ognuno dei cazzoni sopracitati se le cose non miglioreranno, per poi godermi la solitudine e l'oblio eterno tanto meritati :] |
Re: Amicizia, quella vera
Si ne ho 2, gli altri sono solo merda.
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Re: Amicizia, quella vera
ahahah no -_- mi pare ovvio, sono un vero fobico :occhiali:
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Re: Amicizia, quella vera
Ne ho due o tre, ma li ho consociuti tardi, da grande. Probabilmente mi sarebbe srvito conoscerli prima, per attraversare l'adolescenza con più serenità..ma meglio di niente
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Re: Amicizia, quella vera
Mah,secondo me l'amicizia vera non esiste...
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Re: Amicizia, quella vera
Io ho un'amicizia vera in via di declassamento diciamo, che dura da parecchi anni, attualmente il rapporto sta scemando anche se non in modo palese. Nel senso, il mio amico è ancora la persona che vedo più spesso oltre a familiari e colleghi (quelli inizio a non reggerli più ormai.. ma mi tocca se voglio uno stipendio), e capita di condividere momenti. Quello che manca ormai è un rapporto veramente bidirezionale a livello confidenziale, abbiamo avuto dei momenti (ormai rarissimi) in cui riusciamo a confidarci veramente i nostri pensieri, ma le ultime volte ci siamo abbastanza irritati a vicenda. C'è poca voglia di sopportarsi per come la vedo io.
Non do la colpa a lui e nemmeno lui penso possa attribuirla a me, abbiamo entrambi iniziato a prendere lentamente le distanze (inteso proprio a livello comunicativo e di empatia), abbiamo avuto delle divergenze (piccole ma assommate fanno massa, diciamo..) irrisolte e così via. E' una cosa strana da descrivere perché a livello pratico condividiamo ancora una marea di tempo (ad oggi il tempo effettivo netto che ho speso con lui sommato al minuto si può contare tranquillamente in mesi penso) ed esperienze, ma il rapporto è scemato. Per dirla con un esempio un po' semplicistico, tempo fa dal nulla potevamo decidere di punto in bianco di vedere un film, possibilmente o orrendo o bellissimo (mai vie di mezzo :D) e passare una serata così senza scopi reali. E magari a margine scattava una discussione alle 3 di notte sui massimi sistemi, su problemi (o supposti tali) personali, eccetera.. Adesso non solo non capita da un pezzo ma mi sembrerebbe una perita di tempo, e sento che la cosa è abbastanza reciproca. Il nostro rapporto è diventato più funzionale diciamo, inoltre in tempi recenti sono diventato scostante con picchi di atteggiamenti evitanti un po' verso chiunque per una marea di ragioni, il che non aiuta. |
Re: Amicizia, quella vera
Gli amici non mi mancano. Ne conto cinque, che ho conosciuto in fasi diverse della mia vita (oddio, ho 27 anni...:mrgreen:). Di questi, forse tre stanno idealmente sul "podio".
Sono abbastanza diversi tra loro, ma nonostante ciò rimango convinto che nell'amico si cerchi soprattutto un proprio simile, e infatti ognuno si avvicina ad un aspetto della mia personalità. Però devo dire che con nessuno sono in confidenza sulle cose più personali (ad esempio i motivi per cui sono iscritto qui, le mie difficoltà e le mie insicurezze). Ad esempio capita molto raramente che io parli di donne. E' un meccanismo di difesa che ho sviluppato negli anni, quando ho iniziato a sentire sempre più forte la paura del giudizio degli altri sui miei comportamenti. Prima mi esponevo di più ma me ne sono presto pentito. Questa mia riservatezza è resa possibile dal fatto che non frequento quotidianamente nessuno di questi amici, e che viviamo o abbiamo vissuto in città diverse. Quindi insomma, l'idea per cui l'amico è quello "a cui dici tutto" non fa per me. Ma non voglio sembrare quello che non apprezza il valore dell'amicizia, anzi, il fatto di avere delle persone che mi apprezzano mi dà tanta forza. |
Re: Amicizia, quella vera
vedo che i "sì" sono in testa di parecchio
questo rende più plausibile un'altra opzione, ossia che sono io a tirare fuori il peggio dagli altri, difatti noto alcuni "sintomi" molto simili in parecchi rapporti presenti e passati Quote:
cmq approvo l'avatar, Dorohedoro :D Quote:
pur esistesse, certo non per me ovviamente escludendo il rapporto speciale tra me e il mio insostituibile PC, compagno di mille avventure |
Re: Amicizia, quella vera
Si, ne ho. Sono pochi ma ci sono.
Il problema è che, con il passare degli anni, questi amici giustamente vanno avanti, si costruiscono una propria vita privata, una famiglia. E naturalmente organizzarsi e uscire insieme diventa sempre più difficile. Quando gli amici si fidanzano, si sposano e hanno figli, naturalmente iniziano a frequentare altre coppie. Le "uscite a 4", le vacanze per coppie, il capodanno a casa di amici che hanno da poco comprato casa e invitano 2-3 coppie di amici. Così è la vita, c'è poco da fare. E tutto questo non mi genera alcun rancore verso di loro, nè tantomeno invidia. Ci mancherebbe, è giusto così. Chiaramente, se un'amicizia è forte, lo sarà per sempre e si trova comunque il modo di vedersi e frequentarsi, ma lo si fa molto meno. In particolare, ho un amico fantastico che, pur essendo sposato da quasi 3 anni e fidanzato da 7, non ha mai smesso di ritagliarsi del tempo per me. E ormai non conto più le volte in cui mi ha detto "non vedo l'ora che ti trovi una ragazza, così potremmo fare molte più uscite e vacanze insieme". :):( |
Re: Amicizia, quella vera
No, ma nemmeno amici 'falsi'. :sisi:
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Re: Amicizia, quella vera
secondo le tue definizioni di amico io dovrei avere amici veri..
ma io li considero dei sfogatoi... meglio non illudersi che poi ti si dimenticono di te :sisi: |
Re: Amicizia, quella vera
Quote:
L'argomento "fidanzata" è diventato ormai un tabù in mia presenza.. |
Re: Amicizia, quella vera
No.
La solitudine è la cosa che più mi fa soffrire. |
Re: Amicizia, quella vera
Soltanto conoscenti.
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