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Uno su 700 non ce la fa
Giorno 1: Io ed altre 712 persone, tutte sconosciute, nessuno conosceva nessuno.
Giorno 10: Io ed altre 712 persone. Cerco qualcuno, cerco bene, ma non trovo nessuno, nessuno solo come me. Tutti parlano e\o sono con qualcuno. Giorno 11: Cerco ancora, trovo qualcuno solo ma solo per poco, poi arrivano gli "altri". Giorno 12: Continua la ricerca ma niente, ormai avevo capito. Giorno 13: Capisco che ormai non ci sono speranze per me. Se prima era una supposizione adesso é un dato di fatto. Scusate il pessimismo. |
Re: Uno su 700 non ce la fa
Tu ed altre 712 persone...
Convegno? Vacanza? Gita? Crociera? Raduno? Setta? Considerando quel che hai scritto in sè, e senza considerare che è fuori contesto...mi verrebbe da chiedere se almeno da quel contesto, considerandone comunque l'esistenza, tu abbia tratto qualcosa. |
Re: Uno su 700 non ce la fa
c'è fallimento e fallimento, che contesto era? in quanti dei 712 hanno fallito?
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Re: Uno su 700 non ce la fa
712 dove?
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Re: Uno su 700 non ce la fa
perdonami ma non non c'ho capito molto :interrogativo::interrogativo::interrogativo: puoi spiegarti meglio :)
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Re: Uno su 700 non ce la fa
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dicci così capiamo c'è da dire che nella folla forse c'è meno imbarazzo, credo sia peggio essere esclusi dai gruppetti :pensando: |
Re: Uno su 700 non ce la fa
Sono matto io o avete modificato i messaggi??
Comunque che differenza fanno le circostanze? I dati mi sembrano chiari. |
Re: Uno su 700 non ce la fa
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Un convegno? Comprendere i discorsi e acquisire tali conoscenze. Una vacanza, una gita, una crociera? Visitare i luoghi studiandone caratteristiche e tradizioni. Un raduno? Prendere più informazioni possibile sul tema che ha dato vita al ritrovo. Una setta? Comprendere la dottrina e il senso dei riti. Insomma, se non sappiamo qual'era il contesto, come possiamo comprendere la così grande importanza che stai dando all'interagire con quegli altri 700 e passa, tanto da considerarne la mancanza un fallimento dell'intero contesto stesso? Ora mi dirai "se in mezzo a tali preoccupazioni ci fosse stato anche quel rapporto sarebbe stato meglio, piuttosto che solo lo stress della circostanza". Posso darti ragione, ma la domanda a questo punto è, che tipo di rapporti avresti mai voluto creare con "gente di turno" con cui magari avresti avuto a che fare poco e nulla? Avresti avuto modo di aver a che fare con loro anche al di fuori di quel contesto? Non conoscendo il contesto, manca anche la risposta a queste domande. |
Re: Uno su 700 non ce la fa
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Re: Uno su 700 non ce la fa
beh si potrebbe anche estendere ... Io vs 7 miliardi di persone più spiccioli.
ma che te frega... bisogna arrivati ad un certo punto rendersi conto di cosa è possibile e cosa è impossibile. Soprattutto se bisogna basarsi su altre persone. Orgoglio asociale. Comprati una moto e fai il figo per la strada snobbando tutti. |
Re: Uno su 700 non ce la fa
forse sei tu stesso, nonostante anche sentimenti contrastanti, a volere mantenere una certa distanza dagli altri e non apparire molto alla mano
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Re: Uno su 700 non ce la fa
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Possiamo mica "pretendere" di "dare per scontato" che tutti e 700 e passa (700 e passa!) fossero interessati a rapportarsi con gli altri presenti? |
Re: Uno su 700 non ce la fa
domanda seria e non sarcastica ma sei nell'esercito per caso? dormi in uno di quei casermoni con i letti a castello?
se no, quelle 700 persone in che contesto le conosci? se non si sanno i dati del "contorno" è impossibile dare un giudizio da esterni |
Re: Uno su 700 non ce la fa
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le circostanze in effetti non sono importanti era solo curiosità non ti chiederò di quale partito sei, ho capito che ti riferivi al parlamento, ma ti ricordo che al momento gli eletti alla camera sono 630 e non 713 come da te erroneamente sostenuto (forse per depistare http://fc04.deviantart.net/fs15/f/20...ittleDende.gif) è comunque un problema comune, per quello che vale ti capisco, io sono il tipo che subito parla tranquillo e ride e scherza, ma poi allo step successivo, quando si tratta di un livello superiore di conoscenza e legame sparisco, mi eclisso ed evito, e gli altri si dirigono ovviamente verso gente con meno paura di avere iniziative o comunque meno sfuggente... credo che se uno volesse veramente legare con qualcun altro dovrebbe mettersi in testa di passar sopra alle proprie tare mentali (sarò troppo invadente? mi vedono strano? si vede che sono sfigato senza amici? sono di peso? eccetera) |
Re: Uno su 700 non ce la fa
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Re: Uno su 700 non ce la fa
Prima di cercare intorno bisogna guardarsi dentro.
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Re: Uno su 700 non ce la fa
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Prima le cose importanti, poi, forse, quello. Dopotutto, se è gente che vedrò ora e poi mai più...a che serve? A passare il tempo? |
Re: Uno su 700 non ce la fa
Ma dal giorno 2 al 9 cosa è successo? :pensando:
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Re: Uno su 700 non ce la fa
Io dico Università
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Re: Uno su 700 non ce la fa
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