Anestetizzazione del pericolo
Ultimamente non mi sto assolutamente impegnando, di testa sono messo meglio rispetto a mesi fa, però ora dovrei darmi una mossa eppure invece non riesco a fare nulla. Anzi, non è che non riesco....con un po' di buona volontà riuscirei a fare qualcosa, ma proprio non ho voglia, non ho voglia di impegnarmi. Questo perchè penso che tanto alla fine qualcosa succederà, che non diventerò certo un barbone, che anche se a casa troveranno da ridire perchè non faccio nulla mica mi ammazzano, insomma sono un po' così, rilassato, soprattutto mi sembra di essere ancora un po' bambino, ho dei sogni e degli obbiettivi, ma non ho assolutamente voglia e i mezzi per impegnarmi davvero, se non il minimo indispensabile.....credo di avere anche un po' di distimia, non so.....anche ora sono qua a scrivere, scrivo su fb e sto bene, penso che tanto nel cercare lavoro, giorno più, giorno meno, se ho perso ieri anche se perdo oggi che cambia, tanto posso trovarlo tra una settimana per un colpo di fortuna e tutto cambia
e quindi niente tutto ciò mi preoccupa, so che è sbagliato, ma non ci riesco a pensarla diversamente, forse è una sorta di protezione della mia mente per non impazzire o andare in burn out |
Re: Anestetizzazione del pericolo
già
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Re: Anestetizzazione del pericolo
Mi dispiace che il tuo messaggio sia stato sommerso senza risposte, non l'avevo visto, altrimenti ti avrei risposto prima. E' già complicato mettere a nudo certe cose qua...
Sembri ottimista, usi termini come "rilassato" eppure potresti sembrare paralizzato, come se ti mancassero le energie, forse? Non saprei, se ti va di raccontare altro, magari potrebbe aiutare... |
Re: Anestetizzazione del pericolo
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Re: Anestetizzazione del pericolo
Forse senti che devi realizare qualcos altro in questo momento.
Anche io mi sono sempre chiesta del perche della pigrizia. Le mie risposte sono state queste in momenti diversi: Ho voglia di avere qualcos altro prima( tipo rapporti sociali piacevoli) o risolvere qualcos altro. Non mi sento "responsabile" o proprietaria del mio mondo. Non voglio il mio bene . Mi sento gia senza carburante quindi temo di spegnermi completamente con la fatica. Inerzia nel non fare niente. Ho letto che un malfunzionamento del cervello rende attivissimi quindi noi siamo quelli sani:occhiali: Se qualcuno ha qualche altra idea o meglio ancora una soluzione , lo scriva . |
Re: Anestetizzazione del pericolo
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Re: Anestetizzazione del pericolo
per esempio ora invece di pensare alla mia vita futura, il lavoro e a sta cippa, penso a quello che voglio, divago, penso a tutto e sono contento, mi vengono canzoni in testa, non so, forse sono ritardato, cioè mi mettessi davvero di impegno ce la farei eh, forse è per questo che non credo andrà cosi male, io so di potercela tranquillamente fare, tsk......però ora penso così, alle cose futili, e piu mi dicono di pensare al futuro ecc io penso alle cose futili
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Re: Anestetizzazione del pericolo
Anch'io mi sono sentito spesso così però una cosa che ho imparato bene è che l'inerzia porta solo malessere e autocolpevolizzazione (se non colpevolizzazione altrui). Anche se non hai voglia di portare avanti gli impegni che dovresti portare avanti, i tuoi "doveri" diciamo (ma è sempre meglio farsela venire), cerca di non stare a vegetare davanti al pc ma fai qualcosa di utile o costruttivo quanto meno per te (coltiva i tuoi hobby o passioni, fai sport o un qualunque tipo di movimento,insomma tieniti attivo!)
Le stesse azioni o non azioni portano sempre agli stessi risultati e se hai aperto questo thread vuol dire che sotto sotto così a posto con te stesso non ti senti (perchè anche se ti dici che al momento ti trovi bene,dentro di te sai che vivi in una bolla che prima o poi scoppierà, e si dovranno fare i conti con tutto ciò che hai rimandato, esperienza personale). |
Re: Anestetizzazione del pericolo
eh sì direi che hai ragione, chissà quando comincerò
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Re: Anestetizzazione del pericolo
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Immaginarmi tra 1 anno, 5 anni, 10 anni...se avessi continuato con la stessa inerzia. |
Re: Anestetizzazione del pericolo
E pensare: Se fai le stesse cose, otterrai gli stessi risultati di sempre.
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Re: Anestetizzazione del pericolo
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Re: Anestetizzazione del pericolo
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Forse dovresti cominciare a smettere di auto-giustificarti, così a un certo punto ti rimarrebbe solo il pensare a "cosa fare"! ;) |
Re: Anestetizzazione del pericolo
Mi è successa/succede la stessa cosa, anche io pensavo fosse colpa mia e che fossi una merda.
In realtà non è per mancanza di impegno, si sta male, è come essere perennemente in riserva di energie. Sei concentrato sul "pericolo" come tu stesso dici, in una situazione del genere chi riuscirebbe a distogliere lo sguardo da pericoli imminenti e fare altro? Non so te, ma quando sto male sento un'oppressione incredibile allo stomaco e alla gola e non appena mi fermo a pensare (durante lo studio capita fin troppo) inizio a rimuginare e arrivano le emozioni negative. Chi riuscirebbe a studiare con un peso simile? Il problema non è il lavoro o la patente (è quello che pretendono gli altri), l'importante è quello che senti tu. |
Re: Anestetizzazione del pericolo
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Re: Anestetizzazione del pericolo
Concettualizzare il fatto che si abbia una data di scadenza appiccicata sulla schiena alla stregua di un formaggio è qualcosa che può comunque venire col tempo in soggetti mancanti di esperienze, benché anagraficamente di una certa età... ecco, non so quanti anni hai, comunque.
Ho detto che può venire col tempo semplicemente perché la dissolutezza non è gratis. Non parlo da giudice ma da imputato come te, visto che sto bellamente qui. La dissolutezza lede il corpo a lungo andare ed è proprio quando ti rendi conto che sei lì mentre cominci a perdere i capelli, sei lì mentre ti rendi conto che sollevare pesi di giorno ti porta di notte ad avere dolori alla schiena, sei lì mentre le giunture iniziano a schioccarti che è una meraviglia (perché, bene o male, la cartilagine è quello che è), sei li mentre ti vengono bruciori di stomaco, non puoi più mangiare quello che potevi prima, hai problemi di digestione, ti partono i denti, la pelle perde tonicità etc etc etc... Indi ti rendi conto che sei lì mentre stai deperendo (= depe'rire = perire = morire). Comprendere questo (e per non farlo dovresti avere una grande capacità di autonasconderti la verità, cosa che spero non hai...) è una doccia fredda, ma proprio ghiacciata, spesso sconvolgente. Da qui si matura l'idea che forse è il caso di muoversi un attimino invece di vegetare lì, non autosufficiente... o almeno di farlo finché hai tempo. O quantomeno provarci per dirti che... almeno ci hai provato! Si va bene, un discorso lugubre... in parte l'ho vissuta così, e la sto ancora vivendo con rimorsi e quant'altro... indi probabile che la cosa sia influenzata da mie sensazioni. |
Re: Anestetizzazione del pericolo
ho 20 anni, so bene che il tempo è ancora dalla mia parte ma che tra poco non lo sarà più, già
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Re: Anestetizzazione del pericolo
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Le persone che riescono in questo mondo sono quelle che vanno alla ricerca delle condizioni che desiderano, e se non le trovano le creano. - George Bernard Shaw |
Re: Anestetizzazione del pericolo
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Re: Anestetizzazione del pericolo
E questa
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È solo una mia sensazione del tutto priva di affidabilità ovviamente. |
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