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~~~ 25-11-2014 02:04

Re: Per socializzare bisogna mentire?
 
Cazzo ma andassero in culo loro e la disapprovazione, ma chi cristo li vuole?
Ma seriamente, ma che me ne faccio dell'approvazione di gente che tanto con me non c'entra un amato cazzo?
Che schiavitù, mi rifiuto.

lauretum 25-11-2014 02:04

Re: Per socializzare bisogna mentire?
 
Quote:

Originariamente inviata da alien boy (Messaggio 1406568)
'hai il ragazzo/a?' risposta:'no', non c'è niente da giustificare e non vedo perchè uno debba aggiungere 'non l'ho mai avuto/a', se poi si passa al riferimento al passato, con la domanda 'hai mai avuto il ragazzo/a' qui già si superano i limiti (oh pure gli altri non devono sbagliare a parlare mica solo noi) e quindi qualsiasi risposta o reazione è lecita. A me capitò solo una volta una tale domanda e io risposi 'non mi ricordo' e non fui fucilato.
Comunque se sei una persona molto timida non si meraviglierebbero neanche di alcune risposte.

Infatti..

Non lo capisco, una conversazione del genere è formale e deve rimanere su tale piano, siamo noi che la spostiamo su un piano intimo, senza che gli altri lo vogliano e lo chiedano, e ci andiamo a mettere in un vicolo cieco di nostra volontà

Alienata 25-11-2014 02:22

Re: Per socializzare bisogna mentire?
 
Si ovvio, è la condizione da "subnormale" :mrgreen: a portare ad un approccio esasperato in queste situazioni.
L'altra persona vuole solo buttare lì una domanda, fare conversazione di circostanza per passare il tempo, mentre io sono mentalmente prona, e penso "ODDIO DA QUESTA RISPOSTA DIPENDE TUTTA LA MIA FUTURA SOCIALE E LA PRIMA IMPRESSIONE CHE FARO' A QUESTA PERSONA CHE POTREBBE ESSERE LA MIA NUOVA POTENZIALE MIGLIORE AMICAAA" :mannaggia:
Questo unito alla coda di paglia tremenda, "OK NON SONO FIDANZATA PERCHÈ SONO SFIGATA VA BENEEEE ARGHHHH".

lauretum 25-11-2014 02:33

Re: Per socializzare bisogna mentire?
 
Quote:

Originariamente inviata da Alienata (Messaggio 1406693)
Si ovvio, è la condizione da "subnormale" :mrgreen: a portare ad un approccio esasperato in queste situazioni.
L'altra persona vuole solo buttare lì una domanda, fare conversazione di circostanza per passare il tempo, mentre io sono mentalmente prona, e penso "ODDIO DA QUESTA RISPOSTA DIPENDE TUTTA LA MIA FUTURA SOCIALE E LA PRIMA IMPRESSIONE CHE FARO' A QUESTA PERSONA CHE POTREBBE ESSERE LA MIA NUOVA POTENZIALE MIGLIORE AMICAAA" :mannaggia:
Questo unito alla coda di paglia tremenda, "OK NON SONO FIDANZATA PERCHÈ SONO SFIGATA VA BENEEEE ARGHHHH".

L'approccio corretto è esattamente il contrario, leggerezza e svago, è così che si stimola il prossimo a voler frequentarti ancora, l'intimità riservala per quando il rapporto si è consolidato

simopi 25-11-2014 13:45

Re: Per socializzare bisogna mentire?
 
Quote:

Originariamente inviata da Alienata (Messaggio 1406308)
"Per socializzare se si è sfigati", è sottinteso
Vi è mai successo di porvi una questione del genere? Come la pensate?

Secondo me si. Nella mia esperienza la gente giudica in base a cosa combini, se frequenti certi posti, se hai certe cose, se lavori, se vai con gli amici, se fai sesso, se hai la macchina e quale, se guidi...

Una vita più solitaria, problematica e fuori dall'ordinario porta all'emarginazione: sei un nerd oppure un semplice sfigatello, poco interessante, poco coinvolgente.

Quindi dico piccole bugie sul mio conto, soprattutto ai conoscenti che vedo poco spesso e che non verrebbero mai a scoprirle.

DownwardSpiral2 25-11-2014 13:48

Re: Per socializzare bisogna mentire?
 
Ecco, effettivamente negli ultimi mesi ho visto talmente poca gente che mi ero scordato di questo problema (quando evito da molto e non sono in depressione, mi sembra di stare bene, altro che fine del tunnel io il tunnel me lo sono arredato per bene)!

dato che a livello "fattuale" non mi succede mai niente per ovvi motivi, quando parlavo,parlavo sempre di argomenti generali, che ne so :i libri che leggevo, filosofia, film, politica, psicologia, musica, ma mi mandava terribilmente in paranoia che quando qualcuno mi raccontava una sua avventura,un aneddoto un episodio ecc io non avessi mai niente con cui "rilanciare" e tutto questo mi fa sentire terribilmente vuoto e affettato perchè effettivamente non è la MIA vita ma quella degli altri, ciò di cui parlo.

super unknown 25-11-2014 14:12

Re: Per socializzare bisogna mentire?
 
Quote:

Originariamente inviata da alien boy (Messaggio 1406588)
Parli del caso in cui chi chiede è molto più grande di chi viene interrogato?

No. Il contrario... più piccole del l'interrogatorio.

Calla screziata 25-11-2014 15:51

Re: Per socializzare bisogna mentire?
 
Oh, volevo rispondere poi ho visto che mi ha preceduta alien boy in contenuti :) Non c'è bisogno di dare spiegazioni alle persone: tu non devi niente a loro e loro non devono niente a te. Non sei una pietanza sacrificale.
"Cos'hai fatto sabato?"-"Sono rimasta a casa". Punto, basta, non hanno bisogno di nient'altro.

super unknown 25-11-2014 17:05

Re: Per socializzare bisogna mentire?
 
:pensando: consigli saggi che in un mondo di adolescenti non funzionano :interrogativo:

~~~ 25-11-2014 17:07

Re: Per socializzare bisogna mentire?
 
A me comunque quello che dà un po' fastidio è l'idea che chiudersi in casa equivalga ad una vita vuota, mentre invece uscire di casa e fare le cose corrisponde COMUNQUE ad una vita piena, come se "avere una vita piena" avesse lo stesso significato per tutti. Magari quello che riempie me non riempie te e viceversa. Magari quello che fa uno che lavora ed esce etc. non lo riempie. Che la vita di una persona che non esce debba essere considerata vuota per principio mentre quella di una sedicenne che fa a gara con l'amica rivale a chi slingua più maschi a sera o quelle di un gruppo di amici che magari oltre le quattro cazzate che si raccontano nei pub ubriachi non hanno niente da dirsi debbano essere considerate per forza delle vite mega ganze e iper vissute a me non convince.
Sono vite che di per sé non dicono nulla, anche la socializzazione può essere vuota, anche una scopata può essere vuota.
È una questione di qualità [non ricordo più bene!], non c'è da assoggettarsi allo standard giusto della vita colma e piena.
Se quello che fai ti coinvolge e ti emoziona perché barattarlo con cose di cui non te ne frega nulla?
Alla fine che ho da dirmi con chi mi considera una sfigata dalla vita vuota?
Con chi mi pensa una che non ha nulla da dire?
Cioè non capisco perché si debba edulcorare la realtà, per quanto riguarda la sopravvivenza a scuola o in altri luoghi: in un discorso (stavamo leggendo un Cioè :sisi: ) dissi che mi masturbavo e si creò lo scandalo, un mio compagno tempo dopo venne a dirmi: non devi dire queste cose, se no ti parlano dietro...
Altra scuola: venne fuori che sono lesbica, poi nel corso degli anni ne parlai con alcuni professori; alla fine del terzo anno venne un professore a dirmi che quelle cose dovevo tenermele per me perché c'era stato un (o una) docente che aveva tentato di screditarmi durante un consiglio di classe per questo motivo, e non ha voluto farmi il nome. Poi che mossa mafiosa e vigliacca dirmi il fatto e non chi l'ha commesso :sisi: proprio cone a dire: wei stai in guardia, stai in campana, 'ste cose tienitele per te, e mi mandò a fare uno stage in un'agenzia gestita da un frocio che si portò un mio compagno di classe in crociera a fare "lo stage" quella stessa estate XD alé alé.
Apparte che se si discrimina uno studente sei tu passabile di denuncia (o mi sbaglio?), e poi in classe eravamo in 3 omosessuali tutti dichiarati, quindi non vedo lo scandalo. Bah, bah.
No il punto è che quel pararsi il culo per proteggersi da: cosa? lo capisco ma non è obbligatorio, io sono questa persona e non vedo perché devo mascherarmi da altro o sparare balle sul mio conto poi sì, io ho il problema che esagero troppo nel mostrarmi, e ok, ma non me ne cala un cazzo di apparecchiare su rapporti di superficie, e per quanto riguarda i rapporti di sopravvivenza a scuola e a lavoro non saprei cosa dire perché finché non ho trovato terreno comune su cui giocare sono rimasta da sola. C'erano persone con cui non ho mai parlato e con cui mai avrei legato, epperciò.
Boh

kaito 25-11-2014 17:11

Re: Per socializzare bisogna mentire?
 

~~~ 25-11-2014 17:18

Re: Per socializzare bisogna mentire?
 
Per quanto mi riguarda io la prima impressione che do è terribile, è solo mostrandomi e mostrando il mio pensiero che ho trovato punti di contatto con gli altri, quindi non capisco di che si parla.
I convenevoli vuoti fanno pisciare al culo e io li trovo la morte della "socializzazione".
Vabbe'...

Boston 25-11-2014 17:21

Re: Per socializzare bisogna mentire?
 
Be, talvolta mi sembra quasi inevitabile, ma di solito cerco di limitarmi a bugie molto piccole e riguardanti per lo più il passato.

Chiaramente, se si interloquisce con una persona che ti pone certe domande in modo superficiale e disinteressato, non c'è bisogno di mentire, in quanto si possono tranquillamente dar risposte brevi, senza il rischio che essi vogliano approfondire con ulteriori domande.
Ma se si tratta di persone con le quali si inizia ad avere un minimo di confidenza (tipicamente nuovi compagni di corso/classe o colleghi), la domanda di approfondimenti arriverà puntuale, e a quel punto di presenta il bivio: mi mostro sfigato come sono o mi salvo in corner con una piccola bugia?

"Che hai fatto di bello nel weekend?"
"Niente"
"Come mai?"
E a questo punto parte la tarantella: una volta non stavi benissimo, l'altra ti è morto il gatto, quella successiva è arrivato lo zio d'America e hai passato il tempo in famiglia con lui... Ma poi? Poi o esci allo scoperto o magari inizi a inventarti qualche uscita, niente di sensazionale, giusto per non ammettere di passare ogni weekend in casa.

oppure

"Hai la ragazza?"
"No?"
"Come mai? Non hai trovato quella giusta?" / "Dai, che alla tua età è ora di iniziare a pensarci..."
E pure qui, giusto per sostenere il discorso o dici che non riesci a trovare una persona adatta a te o che magari hai avuto storie non finite bene in passato (anche qui, senza esagerazioni, quel poco che basta per non apparire proprio forever alone, suscitando compassione mista a derisione).


Personalmente, più che vere menzogne, ho utilizzato delle mezze verità.
Non ho mai nascosto di non essere un socialone, di non amare discoteche e feste affollate, di non avere orde di amici, di non aver avuto molte ragazze, etc.
Certo, l'uscire poco nel weekend nella realtà significa una sera su 10 al mese. Non molte ragazze significa mezza in 27 anni.
Insomma, solo i miei pochissimi (2) amici fidati sanno proprio tutto di me, gli altri mi conoscono dietro un velo, sottile e semitrasparente ma presente, di mezze verità.

super unknown 25-11-2014 17:33

Re: Per socializzare bisogna mentire?
 
le bugie spesso si raccontano per paura che gli altri non capiscano, le si dicono per evitare giudizi o ulteriori domande, purtroppo, come gia detto sono controproducenti...

lauretum 25-11-2014 17:35

Re: Per socializzare bisogna mentire?
 
Quote:

Originariamente inviata da ~~~ (Messaggio 1407148)
Per quanto mi riguarda io la prima impressione che do è terribile, è solo mostrandomi e mostrando il mio pensiero che ho trovato punti di contatto con gli altri, quindi non capisco di che si parla.
I convenevoli vuoti fanno pisciare al culo e io li trovo la morte della "socializzazione".
Vabbe'...

Si parla di contesti formali o informali con persone conosciute da poco

DownwardSpiral2 25-11-2014 17:43

Re: Per socializzare bisogna mentire?
 
Quote:

Originariamente inviata da ~~~ (Messaggio 1407137)
A me comunque quello che dà un po' fastidio è l'idea che chiudersi in casa equivalga ad una vita vuota, mentre invece uscire di casa e fare le cose corrisponde COMUNQUE ad una vita piena, come se "avere una vita piena" avesse lo stesso significato per tutti. Magari quello che riempie me non riempie te e viceversa. Magari quello che fa uno che lavora ed esce etc. non lo riempie. Che la vita di una persona che non esce debba essere considerata vuota per principio mentre quella di una sedicenne che fa a gara con l'amica rivale a chi slingua più maschi a sera o quelle di un gruppo di amici che magari oltre le quattro cazzate che si raccontano nei pub ubriachi non hanno niente da dirsi debbano essere considerate per forza delle vite mega ganze e iper vissute a me non convince.
Sono vite che di per sé non dicono nulla, anche la socializzazione può essere vuota, anche una scopata può essere vuota.
È una questione di qualità [non ricordo più bene!], non c'è da assoggettarsi allo standard giusto della vita colma e piena.
Se quello che fai ti coinvolge e ti emoziona perché barattarlo con cose di cui non te ne frega nulla?
Alla fine che ho da dirmi con chi mi considera una sfigata dalla vita vuota?
Con chi mi pensa una che non ha nulla da dire?
Cioè non capisco perché si debba edulcorare la realtà, per quanto riguarda la sopravvivenza a scuola o in altri luoghi: in un discorso (stavamo leggendo un Cioè :sisi: ) dissi che mi masturbavo e si creò lo scandalo, un mio compagno tempo dopo venne a dirmi: non devi dire queste cose, se no ti parlano dietro...
Altra scuola: venne fuori che sono lesbica, poi nel corso degli anni ne parlai con alcuni professori; alla fine del terzo anno venne un professore a dirmi che quelle cose dovevo tenermele per me perché c'era stato un (o una) docente che aveva tentato di screditarmi durante un consiglio di classe per questo motivo, e non ha voluto farmi il nome. Poi che mossa mafiosa e vigliacca dirmi il fatto e non chi l'ha commesso :sisi: proprio cone a dire: wei stai in guardia, stai in campana, 'ste cose tienitele per te, e mi mandò a fare uno stage in un'agenzia gestita da un frocio che si portò un mio compagno di classe in crociera a fare "lo stage" quella stessa estate XD alé alé.
Apparte che se si discrimina uno studente sei tu passabile di denuncia (o mi sbaglio?), e poi in classe eravamo in 3 omosessuali tutti dichiarati, quindi non vedo lo scandalo. Bah, bah.
No il punto è che quel pararsi il culo per proteggersi da: cosa? lo capisco ma non è obbligatorio, io sono questa persona e non vedo perché devo mascherarmi da altro o sparare balle sul mio conto poi sì, io ho il problema che esagero troppo nel mostrarmi, e ok, ma non me ne cala un cazzo di apparecchiare su rapporti di superficie, e per quanto riguarda i rapporti di sopravvivenza a scuola e a lavoro non saprei cosa dire perché finché non ho trovato terreno comune su cui giocare sono rimasta da sola. C'erano persone con cui non ho mai parlato e con cui mai avrei legato, epperciò.
Boh

Mi sento preso in causa e voglio chiarire la mia posizione:
La penso esattamente come te [una questione di qualità] ma per un motivo o per l'altro nel momento di confronto "reale" mi viene il complesso di inferiorità (o di superiorità?), anche se non lo "sento". Non mi riferisco agli sconosciuti, che non mi calcolo proprio, ma ad esempio ai miei amici. Avendo sempre coltivato interessi piuttosto "elitari",mica posso ammorbarli con i miei studi, magari singolarmente lo posso anche fare ma quando stiamo insieme in dinamiche di gruppo no, io a questi gli voglio bene, non sono poi così diversi da me, ma se mi sento a disagio pure con loro cazzo posso fare di più?

~~~ 25-11-2014 18:00

Re: Per socializzare bisogna mentire?
 
Quote:

Originariamente inviata da lauretum (Messaggio 1407164)
Si parla di contesti formali o informali con persone conosciute da poco

Sì ma alla fine se ci può essere intesa ci sarà, se no no.
Ci sono persone che possono parlare con tutti, altri invece non trovano piacere nel chiacchiericcio a tutti i costi e depersonalizzarsi per sopravvivere nei contesti sociali alla lunga è pesante.
Io solitamente cercavo di buttare tutto in caciara, ma poi le persone ti dicono cose con una serietà disarmante, cioè proprio lo vedi che non si capacitano della vita che conduci o dei vestiti che indossi o del costume da bagno che porti, e a me la loro costernazione costerna.
Perciò non ho soluzioni visto che mi sono momentaneamente ritirata dai giochi

Giovane Werther 25-11-2014 18:02

Re: Per socializzare bisogna mentire?
 
Dipende da come e con chi socializzi, dal tuo temperamento, dalla fiducia in se stessi, e se vuoi per forza apparire un'altra magari davanti alla fighettina della classe

~~~ 25-11-2014 22:34

Re: Per socializzare bisogna mentire?
 
Quote:

Originariamente inviata da DownwardSpiral2 (Messaggio 1407169)
Mi sento preso in causa e voglio chiarire la mia posizione:
La penso esattamente come te [una questione di qualità] ma per un motivo o per l'altro nel momento di confronto "reale" mi viene il complesso di inferiorità (o di superiorità?), anche se non lo "sento". Non mi riferisco agli sconosciuti, che non mi calcolo proprio, ma ad esempio ai miei amici. Avendo sempre coltivato interessi piuttosto "elitari",mica posso ammorbarli con i miei studi, magari singolarmente lo posso anche fare ma quando stiamo insieme in dinamiche di gruppo no, io a questi gli voglio bene, non sono poi così diversi da me, ma se mi sento a disagio pure con loro cazzo posso fare di più?

Anche a me, perché purtroppo mi guardo con gli occhi degli altri. Mi penso come mi pensano loro. Il mio sguardo scompare invaso da quello degli altri.
That's my shit.

Kody 25-11-2014 23:15

Re: Per socializzare bisogna mentire?
 
Quote:

Originariamente inviata da DownwardSpiral2 (Messaggio 1407169)
Avendo sempre coltivato interessi piuttosto "elitari"

Se tu per primo dici di seguire interessi elitari, tu per primo crei nella tua mente i complessi di inferiore/superiore. Inutile poi dare la colpa alla società o agli altri.

Alienata 25-11-2014 23:32

Re: Per socializzare bisogna mentire?
 
Quote:

Originariamente inviata da ~~~ (Messaggio 1407137)
A me comunque quello che dà un po' fastidio è l'idea che chiudersi in casa equivalga ad una vita vuota, mentre invece uscire di casa e fare le cose corrisponde COMUNQUE ad una vita piena, come se "avere una vita piena" avesse lo stesso significato per tutti. Magari quello che riempie me non riempie te e viceversa. Magari quello che fa uno che lavora ed esce etc. non lo riempie. Che la vita di una persona che non esce debba essere considerata vuota per principio mentre quella di una sedicenne che fa a gara con l'amica rivale a chi slingua più maschi a sera o quelle di un gruppo di amici che magari oltre le quattro cazzate che si raccontano nei pub ubriachi non hanno niente da dirsi debbano essere considerate per forza delle vite mega ganze e iper vissute a me non convince.
Sono vite che di per sé non dicono nulla, anche la socializzazione può essere vuota, anche una scopata può essere vuota.
È una questione di qualità [non ricordo più bene!], non c'è da assoggettarsi allo standard giusto della vita colma e piena.
Se quello che fai ti coinvolge e ti emoziona perché barattarlo con cose di cui non te ne frega nulla?
Alla fine che ho da dirmi con chi mi considera una sfigata dalla vita vuota?
Con chi mi pensa una che non ha nulla da dire?
Cioè non capisco perché si debba edulcorare la realtà, per quanto riguarda la sopravvivenza a scuola o in altri luoghi: in un discorso (stavamo leggendo un Cioè :sisi: ) dissi che mi masturbavo e si creò lo scandalo, un mio compagno tempo dopo venne a dirmi: non devi dire queste cose, se no ti parlano dietro...
Altra scuola: venne fuori che sono lesbica, poi nel corso degli anni ne parlai con alcuni professori; alla fine del terzo anno venne un professore a dirmi che quelle cose dovevo tenermele per me perché c'era stato un (o una) docente che aveva tentato di screditarmi durante un consiglio di classe per questo motivo, e non ha voluto farmi il nome. Poi che mossa mafiosa e vigliacca dirmi il fatto e non chi l'ha commesso :sisi: proprio cone a dire: wei stai in guardia, stai in campana, 'ste cose tienitele per te, e mi mandò a fare uno stage in un'agenzia gestita da un frocio che si portò un mio compagno di classe in crociera a fare "lo stage" quella stessa estate XD alé alé.
Apparte che se si discrimina uno studente sei tu passabile di denuncia (o mi sbaglio?), e poi in classe eravamo in 3 omosessuali tutti dichiarati, quindi non vedo lo scandalo. Bah, bah.
No il punto è che quel pararsi il culo per proteggersi da: cosa? lo capisco ma non è obbligatorio, io sono questa persona e non vedo perché devo mascherarmi da altro o sparare balle sul mio conto poi sì, io ho il problema che esagero troppo nel mostrarmi, e ok, ma non me ne cala un cazzo di apparecchiare su rapporti di superficie, e per quanto riguarda i rapporti di sopravvivenza a scuola e a lavoro non saprei cosa dire perché finché non ho trovato terreno comune su cui giocare sono rimasta da sola. C'erano persone con cui non ho mai parlato e con cui mai avrei legato, epperciò.
Boh

Non sto dicendo che chi non esce è uno sfigato e che chi va in disco a bere e troieggiare sia invece un ganzo. Anche perchè ovviamente tra i soliti stereotipi ci sono tante vie di mezzo. Io sto parlando per me soltanto. IO sono una sfigata, IO mi sento vuota. Non perchè non posso slinguarmi tremila tipi alla volta, ma perchè sono stata 6 anni chiusa in camera mia in completa solitudine, e non ho nessun tipo di esperienza, e non ho mai neanche avuto un affetto, una mezza amicizia, una piattola nelle mutande, niente. Non ho autostima, non ho una personalità, non ho un carattere, non ho gusti, non ho maturità, non ho cultura, non ho pareri, non ho idee, non ho conoscenze nè pratiche nè teoriche su nulla. Non ho nulla da offrire a nessuno, non ho un passato da raccontare se non un'imbarazzante auto ibernazione lunga un lustro, e non ho una vita tutt'ora. Sto parlando di questo, e sto parlando di me, se qualcuno può comprendermi e riconoscersi in quello che dico ok, altrimenti non sto offendendo e giudicando nè la vita nè le convinzioni di chicchessia.

Per quanto riguarda il dover mentire, mi fa piacere che tu abbia la personalità di dire il cazzo che vuoi agli altri, e la invidio, ma per me non è così. Ho troppa paura di essere ferita dagli altri, e a me basta un soffio per morire. Ho il bisogno di piacere agli altri, direi qualsiasi cazzata pur di non essere rifiutata da qualcuno, e mi rendo conto che è una schiavitù malata ma non posso farci niente. Cioè, non sono sincera neanche nel topic in cui mi lamento del fatto che non posso essere sincera.

super unknown 25-11-2014 23:54

Re: Per socializzare bisogna mentire?
 
Quote:

Originariamente inviata da Alienata (Messaggio 1407562)
Non sto dicendo che chi non esce è uno sfigato e che chi va in disco a bere e troieggiare sia invece un ganzo. Anche perchè ovviamente tra i soliti stereotipi ci sono tante vie di mezzo. Io sto parlando per me soltanto. IO sono una sfigata, IO mi sento vuota. Non perchè non posso slinguarmi tremila tipi alla volta, ma perchè sono stata 6 anni chiusa in camera mia in completa solitudine, e non ho nessun tipo di esperienza, e non ho mai neanche avuto un affetto, una mezza amicizia, una piattola nelle mutande, niente. Non ho autostima, non ho una personalità, non ho un carattere, non ho gusti, non ho maturità, non ho cultura, non ho pareri, non ho idee, non ho conoscenze nè pratiche nè teoriche su nulla. Non ho nulla da offrire a nessuno, non ho un passato da raccontare se non un'imbarazzante auto ibernazione lunga un lustro, e non ho una vita tutt'ora. Sto parlando di questo, e sto parlando di me, se qualcuno può comprendermi e riconoscersi in quello che dico ok, altrimenti non sto offendendo e giudicando nè la vita nè le convinzioni di chicchessia.

so cosa vuol dire e come ti lascia... anche io ho passato lunghi periodi senza uscire di casa e nella completa solitudine... l'ultimo duro 4 anni... non te ne esci facilmente, è un casino non indifferente... quando non hai un passato ti manca anche il presente... solo chi ci passa può capire, te lo porti dentro per sempre :( e anche l'essere troppo accondiscendenti verso gli altri perché si innescano dei meccanismi e delle dinamiche di reazione spiegabili da un vissuto non vissuto.

barclay 26-11-2014 00:49

Re: Per socializzare bisogna mentire?
 
Quote:

Originariamente inviata da Alienata (Messaggio 1406308)
Ora, in una situazione come questa, cos'altro dovrei fare se non MENTIRE? Vorrei poter credere che la gente mi accetterebbe per come sono davvero, ma dentro di me so che non sarebbe così, o almeno, non la maggioranza delle persone, e non nella maggior parte dei contesti.

Le donne hanno sempre punito la mia sincerità: non c'è peggior colpa che essere se stessi :miodio:
Quote:

Originariamente inviata da Alienata (Messaggio 1407608)
Sono brava a mentire.

Quindi hai trovato la risposta? :interrogativo:

Alienata 26-11-2014 00:56

Re: Per socializzare bisogna mentire?
 
Quote:

Originariamente inviata da barclay (Messaggio 1407610)
Quindi hai trovato la risposta? :interrogativo:

No, perchè il dilemma era se fosse obbligatorio o meno farlo :sisi:

~~~ 26-11-2014 02:19

Re: Per socializzare bisogna mentire?
 
Sine Alienata tranquilla, non mi riferivo a te : )
Era più che altro riferito ad una certa percezione che purtroppo in troppi hanno della vita altrui, che insomma troppo spesso le cose considerate "tristi" siano quelle solitarie, mentre invece le cose fatte con gli altri debbano essere ganze a prescindere.

Per quanto riguarda la tua vita ecco boh, io non sono d'accordo, la tua vita interiore non è morta, e che non si voglia dare importanza alla propria vita interiore lo trovo davvero troppo crudele verso sé stessi, ed è sempre quello che sostengo anch'io quando mi fanno notare che conduco una vita vuota, negando così che io esisto perché ho un cervello e penso a delle cose, non esisto solo se mi sposto di qui e di là e sono inserita e produttiva, e io ribatto sempre che un lavoro e una vita sociale non basterebbero a rendere la mia vita qualitativamente migliore, è questo che mi fa incazzare.
Cioè, in parole spicciole per la maggior parte delle persone se studi/lavori/sei impegnato in qualcosa che produce risultati concreti allora sei una persona sana, sei a posto, sei sistemato, sei senza problemi.
Poi si giunge al punto di vista dei colleghi/compagni: se non fai qualcosa al di fuori dalla scuola e dal lavoro allora sei uno sfigato e non hai una vita.
Poi si raggiunge all'extreem level per cui se fai una facoltà poco popolare o considerata inutile dai più la gente deve criticarti pure su quello, e se fai un lavoro di fatica o in cui vieni sfruttato o alienante ci sarà un gruppo di persone che ti biasimeranno e ti riterranno senza ambizioni.
Quindi chissenefrega di scalare i varii livelli dell'approvazione altrui, in fin dei conati.

Ad ogni modo molte delle persone che ho avuto vicino sparavano un sacco di balle, per semplificarsi la vita dicevano. Per me semplicemente non funziona, non è che dico quello che penso sbattendomene di tutto, non è proprio così X) semplicemente mentire mi fa male e mi dà fastidio trovarmi in una situazione in-castrante, epperciò spesso parlo troppo oppure mi do alla fuga, oppure sparo cazzate ma poi le confesso subito, insomma un pastrocchio straziante.
Eppoi voglio che le persone che ho vicino sappiano chi sono.
Più che dire bugie spesso la forza delle mie "opinioni" perde di intensità a seconda dell'interlocutore, quindi più che mentire mi capita di "sparire" e appunto per non voler più tradire me stessa mi sono levata dalla strada (lol), cioè dal Grande Cerchio Della Vita Wow.

Comunque queste persone che avevo vicino e mentivano molto alla fine si sentivano molto depersonalizzate e non-capite, cioè non potevano essere sé stesse con molti e il mio rapporto con loro era una sorta di isoletta in cui mentivano un po' di meno e si mostravano un po' di più e quindi forse facevo loro più male che bene, nel senso che con me sfogavano tutto e non parlavano con le persone a cui dovevano realmente rivolgersi perchè consideravano il nostro rapporto una "zona franca", comunque al di là di questo [ché poi se no il discorso si allunga] mentire per loro era appunto una questione di comodo, però poi ognuno decide per sé quanto è importante la qualità di un rapporto e se la sincerità e le menzogne guastano questa qualità in qualche modo.
Magari a furia di abituarsi a mentire non se ne sente neanche più il peso.
Non la trovo una maniera di vivere molto onesta, anche perché quando le balle saltano fuori, la "vittima" della menzogna non si sente proprio da Dio. Insomma le bugie hanno delle conseguenze, tutto qui.
E architettare un sistema di balle concatenate per proteggersi dalle rotture di coglioni altrui lo trovo funzionale (mamma mia che parolacce) solo se: 1- non crea dolore/dissociazione mentire, 2- le bugie sono rivolte a persone che vuoi toglierti di torno e che non vedrai mai più, o con cui hai un rapporto obbligato (parenti che sì li saluti ma chi cazzo ti conosce alla fine) o marginale.
Più che altro appunto non è obbligatorio dire tutto, personalmente devo imparare come uscire dai discorsi che non voglio affrontare senza dire tutto/espormi troppo/sparare cazzate, ma non ci credo manco mentre lo scrivo :sisi:
Io però ultimamente sono più per il "si fottano tutti!" X) ma sarà perché appunto non mi creo più molte occasioni di dialogo X) per pararmi il culo.

DownwardSpiral2 26-11-2014 04:17

Re: Per socializzare bisogna mentire?
 
Quote:

Originariamente inviata da Kody (Messaggio 1407550)
Se tu per primo dici di seguire interessi elitari, tu per primo crei nella tua mente i complessi di inferiore/superiore. Inutile poi dare la colpa alla società o agli altri.

Lol che lapsus ridicolo, grazie di avermelo fatto notare. Volevo scrivere solitari/difficilmente condivisibili e mi è uscito fuori elitario.
Cmq Excusatio non petita, accusatio manifesta :)

-Artemisia 26-11-2014 07:08

Re: Per socializzare bisogna mentire?
 
Domanda: sei fidanzata? Risposta sincera: "le volte che ho parlato dal vivo con un ragazzo forse si contano sulle dita di una mano." Cosa penserebbero gli altri se lo dicessi: "madò che sfigata lol"

La mia risposta : "no, al momento no, e tu?"
> non devi mica fornire troppi dettagli pur evitando di mentire! Il dettaglio "le volte che ho parlato dal vivo e bla bla" lo puoi fornire quando sei in confidenza con qualcuno. Quando ci si sta conoscendo le risposte vaghe (e rigirate, sperando che l'altro sia un totale egocentrico e inizi a parlare di se' stesso dimenticandosi di te) sono d'obbligo se non si ha storie interessanti da raccontare!

Domanda: che hai fatto sabato sera? Dove sei andata? Risposta sincera: "sono stata sul letto a non fare nulla in completa solitudine". Reazione: "madò che sfigata lulz"

La mia risposta : "sono stata a casa perche' non avevo voglia di uscire, pero' ho visto un film che mi e' piaciuto davvero!" (Eventualmente puoi sempre mettere in mezzo il fatto che tu l'abbia visto con una tua amica X a caso, anche se in realta' stare a casa non e' da sfigati, lo e' solo se si specifica che non si e' usciti perche' nessuno ci ha invitati :D)
> qui iniziano le mezze bugie, ma tutto ancora molto semplice


Domanda: ehi, sei maggiorenne, quindi sicuramente hai la patente! Che macchina hai? Risposta sincera: "la Peg Perego. La patente non l'ho presa perchè le macchine mi fanno paura". Reazione: "lol che sfigata ripigliati"

La mia risposta : "ancora non l'ho presa, non mi va molto di mettermi a studiare"
> di nuovo la classica risposta vaga che puoi rigirare

Domanda: quali sono le tue passioni? Hai degli hobby? Risposta sincera: "le mie passioni sono delle tali nerdate che mi vergognerei di dirle pure su FS. Il mio hobby è vegetare". Reazione: "lol che sfigata addio"

La mia risposta : *espongo le varie nerdate*
> ricorda che non sei l'unico nerd sulla terra, sicuramente prima o poi ne troverai altri :D
In alternativa di quello che dicono tutti : "stare con gli amici e ascoltare la musica" x'D

A parte le mie risposte mezze serie, mezze tragicomiche, secondo me tu ti poni troppo svogliata, tendi a buttare li tutte le informazioni subito come se volessi per forza che gli altri ti vedessero come una disagiata, mentre il modo per rispondere senza mentire e non farsi guardare storto da subito c'e'!
Il mio consiglio resta comunque quello di essere sinceri dopo un primo approccio, specie se le persone che stai conoscendo iniziani a starti simpatiche ^^

DownwardSpiral2 26-11-2014 11:14

Re: Per socializzare bisogna mentire?
 
Quote:

Originariamente inviata da Alienata (Messaggio 1407562)
Non sto dicendo che chi non esce è uno sfigato e che chi va in disco a bere e troieggiare sia invece un ganzo. Anche perchè ovviamente tra i soliti stereotipi ci sono tante vie di mezzo. Io sto parlando per me soltanto. IO sono una sfigata, IO mi sento vuota. Non perchè non posso slinguarmi tremila tipi alla volta, ma perchè sono stata 6 anni chiusa in camera mia in completa solitudine, e non ho nessun tipo di esperienza, e non ho mai neanche avuto un affetto, una mezza amicizia, una piattola nelle mutande, niente. Non ho autostima, non ho una personalità, non ho un carattere, non ho gusti, non ho maturità, non ho cultura, non ho pareri, non ho idee, non ho conoscenze nè pratiche nè teoriche su nulla. Non ho nulla da offrire a nessuno, non ho un passato da raccontare se non un'imbarazzante auto ibernazione lunga un lustro, e non ho una vita tutt'ora. Sto parlando di questo, e sto parlando di me, se qualcuno può comprendermi e riconoscersi in quello che dico ok, altrimenti non sto offendendo e giudicando nè la vita nè le convinzioni di chicchessia.

Per quanto riguarda il dover mentire, mi fa piacere che tu abbia la personalità di dire il cazzo che vuoi agli altri, e la invidio, ma per me non è così. Ho troppa paura di essere ferita dagli altri, e a me basta un soffio per morire. Ho il bisogno di piacere agli altri, direi qualsiasi cazzata pur di non essere rifiutata da qualcuno, e mi rendo conto che è una schiavitù malata ma non posso farci niente. Cioè, non sono sincera neanche nel topic in cui mi lamento del fatto che non posso essere sincera.

Un passato che non riesco a lasciare
Un presente che non riesco ad vivere
Un futuro che non riesco a vedere.

cancellato15035 29-11-2014 00:40

Re: Per socializzare bisogna mentire?
 
Quote:

Originariamente inviata da Alienata (Messaggio 1406308)
"Per socializzare se si è sfigati", è sottinteso :mrgreen:

Esempio pratico: arrivo in classe, succede il miracolo e qualcuno mi rivolge la parola! Che emozione! È la mia occasione!! :cool:

Domanda: sei fidanzata? Risposta sincera: "le volte che ho parlato dal vivo con un ragazzo forse si contano sulle dita di una mano." Cosa penserebbero gli altri se lo dicessi: "madò che sfigata lol"

Domanda: che hai fatto sabato sera? Dove sei andata? Risposta sincera: "sono stata sul letto a non fare nulla in completa solitudine". Reazione: "madò che sfigata lulz"

Domanda: ehi, sei maggiorenne, quindi sicuramente hai la patente! Che macchina hai? Risposta sincera: "la Peg Perego. La patente non l'ho presa perchè le macchine mi fanno paura". Reazione: "lol che sfigata ripigliati"

Domanda: quali sono le tue passioni? Hai degli hobby? Risposta sincera: "le mie passioni sono delle tali nerdate che mi vergognerei di dirle pure su FS. Il mio hobby è vegetare". Reazione: "lol che sfigata addio"

E potrei andare avanti all'infinito :mrgreen:

Ora, in una situazione come questa, cos'altro dovrei fare se non MENTIRE? Vorrei poter credere che la gente mi accetterebbe per come sono davvero, ma dentro di me so che non sarebbe così, o almeno, non la maggioranza delle persone, e non nella maggior parte dei contesti.

Dovrei inventare cazzate del tipo: "ceeerto, sabato sera sono andata in disco e mi sono sfatta, yeah", oppure "si, ho la macchina, ma non la uso mai perchè mi hanno ritirato la patente perchè ero troppo sfatta fuck yeah!", o ancora "si, ho un fidanzato strafico che però non potete vedere perchè è invisibile", con il rischio che gli altri possano scoprire la verità? O peggio ancora, di ricevere in risposta un'occhiata del tipo: "sicuro nanè, ci crediamo loool".

Qui non si sta parlando di mettersi una maschera davanti agli altri. Si sta parlando di inventarsi una persona che non esiste, di trasformarsi in mitomani seriali e cronici, il tutto per coprire il fatto di avere e di avere avuto una vita vuota, deprimente, patetica, davanti alle persone "normali".

Vi è mai successo di porvi una questione del genere? Come la pensate?

Chiaro, con la maggioranza delle persone bisognerebbe mentire, impossibile con la maggioranza delle persone spiegare il proprio modo di essere per fare in modo che venga accettato. Coloro che hanno molti amici mentono quotidianamente, mentono anche quando ti dicono "io non mento", mentono anche a se stessi, fingono quotidianamente. Però credo esista per ognuno qualche persona che ti accetta anche se sei sincero al 100%. Poi bisogna vedere se quella persona ti piace e se la stimi, magari uno accetta la tua sincerità ma poi lui è il più falso di tutti. Insomma, chi è sincero ha inevitabilmente enormi difficoltà ad avere amici.

Alienata 29-11-2014 04:22

Re: Per socializzare bisogna mentire?
 
Vi ringrazio per le risposte e i suggerimenti :mrgreen: forse dovrei iniziare a smettere di dare sempre per scontato che tutte le volte che qualcuno mi rivolge la parola lo faccia partendo dal presupposto che sono una sfigata :mrgreen: la coda di paglia è lunghissima però, mi sento sempre in difficoltà perchè ho il terrore di avere scritta in faccia la mia condizione di caso umano.

Pensandoci, mi rendo anche conto che un approccio del genere non può portare molto lontano. Che tipo di potenziale relazione posso mettere in piedi se non faccio altro che mentire? Alla fine il mio è più un modo per appagare nell'immediato la mia voglia di sentirmi come gli altri e di sopravvivere nella giungla scolastica, piuttosto che uno che possa consentirmi di fare davvero amicizia. Nel momento esatto in cui dico la cazzata mi sento male, e fingere per periodi prolungati è un incubo. Ma l'alternativa qual è, quando percepisco che la persona che ho davanti non mi apprezzerebbe per come sono davvero? Non ho la forza di sentirmi addosso lo scherno e il disprezzo altrui.
La mia condizione di disagiata sociale poi mi rende incapace di dare alle conversazioni il giusto peso, ogni volta non posso fare a meno di investire di aspettative spropositate ogni mio dialogo con qualcuno, come se ne dipendesse della mia vita.
Vorrei solo che qualcuno mi accettasse mi per come sono davvero, solo che in effetti sono la prima a non accettare in nessun modo me stessa.

rosadiserra 29-11-2014 15:23

Re: Per socializzare bisogna mentire?
 
A 19 anni sei già molto consapevole ho una buona sensazione nei tuoi confronti, non sono un'ottimista anzi, tu però secondo me te la caverai con il tempo.

P.s.: le conversazioni si fanno in due, tacere non è mentire, se proprio sei angosciata a certe domande cerca di rimanere sul vago e chiedi subito di rimando "e tu?" facendo poi domande in base alla risposta, non è solo tua la responsabilità dell'esito di una conversazione....

Onizuka 08-12-2014 16:53

Re: Per socializzare bisogna mentire?
 
Quote:

Originariamente inviata da XL (Messaggio 1410040)
Ciao Alienata, ad alcune domande io risponderei in un modo leggermente diverso, avverto un po' di autodenigrazione in certe tue risposte, solo questa cercherei di smussarla, niente di che. Poi dimmi tu.



"no, non sono fidanzata"
senza far riferimento al numero di relazioni che hai avuto, tanto può essere che, soprattutto se te lo chiede un ragazzo, è per sapere se sei libera e perché magari ci vorrebbe provare. In ultima analisi se te lo chiedono non pensano che tu necessariamente non lo sia o non lo sia mai stata.



"sono stata a casa a guardare la tv, a navigare in rete, studiare, leggere un libro, non avevo niente di meglio da fare"... Immagino che comunque qualcosa la farai, mica stai proprio sul letto a vegetare, mi è difficile crederlo.



qua hai risposto normalmente per me, a tante persone può far paura guidare. Non sei mica l'unica donna o ragazza senza patente, si riprendano loro :mrgreen:.



elenco delle cose che ti interessano
Non hai parlato dei tuoi hobby, hai subito supposto che chi ti poneva questa domanda non fosse interessato a quel che ti piace usando il termine "nerdate" che già suona male. Mica è detto che sia così, cosa ti interessa davvero?
Se non ti va di parlarne, non parlarne, ma non vergognartene, perché dovresti? A me alla mia età piace guardare i cartoni animati e non me ne vergogno, tu che immagino sia giovane giovane perché dovresti vergognarti di certi interessi? :nonso:



Io per la verità comprendo bene quel che ti chiedi, però secondo me non dovresti vergognarti di quel che ti piace o del fatto che non hai la patente, che il sabato stai a casa e così via.
Trovassi io una persona così più grande di te e ben disposta a stare con me, mi farebbe felice :mrgreen:.
Ma ci sono donne più grandi così qua in questo forum? :pensando:

Ti consiglierei solo di rispondere il più sinceramente possibile senza arrivare ad autodenigrarti perché non ce n'è motivo.
Ricordo un'amica che alla domanda di un tipo che forse voleva provarci...

"cosa fa nella vita signorina?"

Questa gli rispose

"faccio schifo!"

Facendo così un po' li si allontana gli altri, poi allora devo dar ragione a quel che dice muttley.

A comunicarle certe cose non è detto che le si debba comunicare per filo e per segno. Certe volte comprendo che si fanno delle domande per parlare di qualcosa e conoscersi, altre per mettere in difficoltà o colpire l'interlocutore, bisognerebbe cercare di capire quando ci si trova nella prima situazione e quando nella seconda.
Nella seconda effettivamente è bene difendersi adeguatamente, non posso darti torto, ma nella prima poi quando non si comunica o ci si chiude (come fece questa mia amica con questo tipo) si possono perdere occasioni piacevoli di condivisione, e credo sia un peccato.

Stavo proprio per rispondere in modo simile a questo utente, quindi lo quoto. Dai sempre risposte generiche e andrai sul sicuro, non dare troppi dettagli a gente che cerca proprio quelli per poter attaccare. Mentre a chi ritieni degno di fiducia, a chi sei sicura che non ti giudicherà male, a chi senti che ti può apprezzare come sei allora puoi essere dettagliata e sincera al massimo perché puoi essere sicura che non ti dirà niente di male.

Blue Sky 08-12-2014 17:52

Re: Per socializzare bisogna mentire?
 
Quoto XL.

Manny 08-12-2014 18:16

Re: Per socializzare bisogna mentire?
 
Quote:

Originariamente inviata da lauretum (Messaggio 1406412)
Per mentire, farlo con coerenza, nel tempo e in modo credibile, occorre avere talento hollywoodiano, lascia perdere

Invece verresti allontanata come una bugiarda, chi si fiderebbe di te?
O peggio, risulteresti patetica quando la bugia viene a galla.

La differenza tra un estro solo, e noi, è che l'estro non si vergogna di esserlo, si mette in cerca di altre persone sole, cerca di fare un suo gruppetto, e le esperienze pregresse contano meno di quanto pensi.



Hai il fidanzato?
Ooh per carità, questi uomini (plurale, è importante) sono una piaga, non mi ci far pensare, adesso sto così tranquilla di sola, faccio quello che mi pare.. Tu invece che mi dici? Ehi hai visto quello, è carino no? Però come veste male, Bla bla bla

Il segreto è confonderli e distogliere l'attenzione come fanno i prestigiatori ;)

Condivido assolutamente, ad inventare balle per tentare di farsi accettare si ottiene sempre l'effetto opposto, il classico bollino da sfigato.
E' interessante studiare la reazione delle persone che sono solite fare questi interrogatori per capire come devono etichettarti quando rispondi loro con la pura verità. La prima reazione è di totale disorientamento, te lo assicuro.

"Cos'hai fatto sabato sera?"
"Quello che faccio tutti i sabati, ho giocato a Skyrim fino a farmi cadere gli occhi dalle orbite."
"Uh..."

Inoltre, cosa da non sottovalutare, le diverse serie tv e mode varie stanno contribuendo a rendere un po' digeribile la figura del nerd con difficoltà sociali. :D

Alienata 08-12-2014 18:27

Re: Per socializzare bisogna mentire?
 
FAR FINTA di essere nerd fa figo da tipo 5 anni ormai credo :D vedi la moda dei megaocchialoni, la massificazione di generi e sottoculture una volta relegate a reietti da fumetteria tipo fantasy e zombie (vedi Game of Thrones e Walking Dead), i videogiochi come tendenza hipster, le news tecnlogiche sui siti generalisti, etc... :D

ESSERLO DAVVERO però continua ad essere sfiguz :(

default 10-12-2014 03:51

Re: Per socializzare bisogna mentire?
 
si Alienata, mi è successo.

Ho 28 anni, quindi qualcuno in più di te che a quanto pare frequenti ancora la scuola.

La socializzazione a scuola è sempre stata un grosso problema (mobbing/bullismo)... ma io l'errore di inventarmi una fidanzata immaginaria l'ho fatto (altrimenti per gli altri ero gay, se a 15 anni non avevo mai avuto una ragazza.... se sapessero che ho dovuto aspettare fino ai 24 quasi... vabbeh)
e le conseguenze di questa menzogna sono state devastanti.

Anni fa frequentai un corso di formazione di 1 anno circa... tante persone in una classe per tanti mesi (come un anno scolastico)
I primi mesi facevo finta di essere quello che non ero, ma evidentemente non ero un buon attore, perché mi hanno isolato in breve (pur non avendo più avuto problemi di mobbing).... evidentemente a livello inconscio devo attuare dei comportamenti che non riesco a controllare ma che allontanano le persone da me...

Personalmente mi trovo bene a socializzare solo coi sociofobici (anche la mia fidanzata lo è e pure diverse mie amicizie)

Quello che NON devi fare è mentire... ma non perché risulteresti ridicola, cioè anche... ma soprattutto perchè pur volendo non riusciresti ad avere controllo su alcuni tratti comportamentali che ogni sociofobico attiva di "default" (scusa il gioco di parole con il mio nick)...


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