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Supermanes 18-09-2014 12:17

Riflessione
 
Basta guardarsi nello specchio.

Suttree 18-09-2014 12:26

Re: Riflessione
 
Io non confido più niente a nessuno..perché nessuno vuole stare a sentire i problemi degli altri, secondo me..
Io stesso non ho alcuna voglia di aver a che fare con persone tristi e/o depresse..quindi non posso di certo biasimare gli altri..

Drifter 18-09-2014 12:53

Re: Riflessione
 
Quando mi chiedono "Come va?", rispondo quasi sempre "Bene" oppure "Abbastanza bene", più raramente "Discretamente" o "Così così"; ovviamente dipende dalla persona che ho di fronte, oltre che dal mio stato d'animo.

zoe666 18-09-2014 12:56

Re: Riflessione
 
rispondo sempre bene, è semplicemente una formalità il come va, a nessuno importa realmente.

Ovvio se me lo chiede una persona che mi conosce bene posso pure arrischiarmi a dire la verità.

cancellato15249 18-09-2014 12:59

Re: Riflessione
 
Io difficilmente mi apro con le persone, persino con gli amici, quindi per evitare domande e curiositá mento con il classico: "tutto bene".
Sembrava una tattica vincente ma alla lunga sto constatando che mi sta portando all'isolamento.

Biomotivato 18-09-2014 13:23

Re: Riflessione
 
Ormai fan parte di quegli standard di comportamento, un po' come quando si risponde "pronto"al telefono, lo si fa per usanza, per convenzione. E' una formalita'

A chi ci sta attorno interessa il nostro stato d'animo, (sempre rimanendo nei limiti eh) se pero' tutte le volte gli si risponde sempre male e' quasi normale che si venga evitati. A lungo andare frequentare una persona depressa stanca

pokorny 18-09-2014 14:24

Re: Riflessione
 
A chi conosco poco rispondo "tutto bene", per pura formalità. Chi mi conosce me lo chiede a sua volta per formalità perché sa già cosa risponderei.

Inosservato 19-09-2014 08:23

Re: Riflessione
 
ah no, io non ho molti rapporti con altre persone, perlomeno non ne ho del tipo "come stai" "racconta qui racconta lì"
li avessi mi creerebbero ansia in quanto non sempre ho voglia di raccontare come mi va, invece i rapporti umani ti obbligano a rendere conto sempre e comunque
e sinceramente sta cosa è ansiogena

Equilibrium 19-09-2014 09:31

Re: Riflessione
 
Praticamente ho sempre risposto che stavo bene, altrimenti poi scatta la seconda domanda: perchè? Come mai?

Al massimo posso dire che sto cosi cosi o insomma... se ho un mal di testa, mal di pancia, un problema di tipo materiale, ma per un disagio interiore assolutamente no.

Poi in genere le persone vogliono sentire cose positive, infatti molti esordiscono con un...che mi dici di bello? ... una specie di esortazione:mrgreen:

Molte volte anchio ho esordito cosi...:applauso:

cancellato13317 19-09-2014 11:59

Re: Riflessione
 
Credo che avere a che fare con uno che sta molto male psicologicamente mette alla prova e non tutti hanno la capacità di reggere.
Di base comunque c'è una scarsa disponibilità all'ascolto e la pretesa di prendere solo il buono dalle situazioni e dalle persone ed evitare quello che non ci piace. A me capitava anche di farmi fagocitare dai problemi degli altri per cui ora se una persona mi scarica addosso i suoi poblemi sto attenta. In genere quando mi chiedono come sto rispondo in maniera abbastanza sincera, ma senza scendere troppo nei dettagli. Ne parlo seriamente solo con chi reputo in grado di ascoltarmi.

sato 19-09-2014 12:08

Re: Riflessione
 
il "come stai?" alla fine è solo un altro dei tanti rituali sociali che abbiamo costruito... difficilmente chi lo chiede gli interessa veramente qualcosa, è più una formalità, anche perché tutti hanno i loro problemi e non hanno voglia di ascoltare anche i problemi degli altri...

Genesis_R 19-09-2014 14:12

Re: Riflessione
 
Io cerco di valutare chi ho di fronte, ovvero se ho abbastanza confidenza o meno, poi credo che i momenti di "sincerità" vadano mediati con altri più positivi, altrimenti a lungo andare non mi sentirei a mio agio.
Se in un buon rapporto c'è un dare e un avere, allora ci si può anche confidare, ma non disdegno amicizie superficiali in cui ci si sente due o tre volte all'anno e va sempre "tutto bene".

SugarPhobic 19-09-2014 14:29

Re: Riflessione
 
Curioso... giusto ieri una simpatica signorina mi accennava all'inutilità ormai conclamata del "come va?".

Ecco alcune risposte (altrettanto inutili) che ricordo di aver sentito:
"Bene!"
"Ti dirò, non male!"
"Si tira avanti"
"Si tiene botta!" (penso sia una forma dialettale della mia zona. Forse. Ha lo stesso significato del precedente, magari accompagnata da una strizzatina d'occhio)
"Non mi lamento"
"Potrebbe andare peggio"
...
e via discorrendo.

Da anni, vista l'assurdità della domanda posta nei miei riguardi e la scarsità di persone che me la pongono (veramente, forse una decina l'anno), sono solito rispondere. con calore: "Ottimamente!".
Mi diverte sempre... è qualcosa che la gente non si aspetta. Una forma sorpassata di dialettica. Al ché mi fissano, annuiscono, e dicono generalmente " Ah, e allora... bene" quasi stupiti.

Personalmente piuttosto del "come va?" tanto varrebbe, nella stragrande maggioranza dei casi, limitarsi a un asettico "Salve, che tempo, piove, c'è il sole, che stagioni", o, ancora meglio, portarsi dietro un libro e far finta si discorrere le pagine.

Se si ha interesse verso qualcuno, non aspetti di trovartelo per strada dopo mesi per chiedergli come sta.
Se so che qualcuno soffre, o ipotizzo vada male, do un colpo di telefono o chiedo a qualcuno che magari può avere informazioni attendibili, fermo restando il sapere che al soggetto in questione vada che gli si interessi a lui da quel punto di vista.

Un modo istintivo e completamente inutile, questo "come va?", di dimostrare interesse e apertura verso l'altro, quando la cosa è circoscritta a quell'attimo, e magari a stento ti ricordi come diavolo si chiama la persona, giusto per dimostrarsi "aperti", quando dell'arrosto non c'è nemmeno il profumo.
:nonso:

Stefania90 19-09-2014 15:27

Re: Riflessione
 
Infatti le uniche persone con le quali io sono riuscita a stringere amicizia nella mia vita erano quelle che sapevano dei miei problemi. Mi sono resa conto che fingere di essere "normale" mi infastidisce, i rapporti in cui devo fingere non riesco mai ad approfondirli, mi sembrano sempre delle recite. Daltro canto io non riesco a confidare alla gente i miei problemi, ne consegue che non riesco a legare mai con nessuno.


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