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Quello che ci stiamo perdendo
Pensate mai a tutto quello che del mondo ci stiamo perdendo mentre ce ne restiamo rinchiusi nella nostra solitudine? Non mi riferisco semplicemente ad eventuali relazioni sentimentali, amicizie e conoscenze, ma proprio alla cultura del nostro tempo, alle mode e ai simboli degli anni che passano. Spesso ho la sensazione di non essere al passo coi tempi, di arrivare in ritardo sulle cose, di non essere aggiornato sulla realtà quanto i miei coetanei. Le mode le percepisci quando ormai non sono già più novità e quasi non ha senso nemmeno rifiutarle come atto di ribellione, perchè comunque sono già vecchie. E' una cosa che mi fa sentire vecchio anzitempo, perchè non partecipando alla vita sociale della tua generazione ti senti come gli anziani che non la comprendono perchè non ne sono parte.
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dai non esagerare...basta un computer e un collegamento internet per sentirsi giovane...
E' ben altro quello che ci stiamo perdendo...alla fin fin siamo pur sempre ragazzzi, anzi il solo fatto che stiamo spesso collegati in internet fa sì che siamo più aggiornati degli altri 8) |
SIamo piu informati sulle vicende internazionali grazie a internet ma sono completamente tagliato fuori dalla vita sociale giovane della mia zona.
Per esempio non sono mai messo piede nella discoteca che ho ad 1 km da casa, i miei coetanei ormai la definiscono come "un locale storico" perchè non so nemmeno da quanto tempo c'è.Quando ne parlano dicono "come ai vecchi tempi"............questo mi intristisce, sono tagliato fuori in queste cose. In questo mese ci sono 3-4 feste di carnevale che fanno da anni....io non ci sono mai stato..... anche questo mi fa sentire tagliato fuori perchè se parli per piu di 10 minuti con dei ragazzi questo argomento viene toccato icuramente e io mi escludo |
Non so se sia necessariamente un male perderci certe cose e certe esperienze di ragazzi della nostra età; ad esempio, "perdermi" le discoteche e le mode varie è un grande piacere per me e continuerò a farlo....sono più che altro le emozioni che ci stiamo perdendo. Riguardo l'essere aggiornati, ovviamente concordo che stando molto in rete ci si può informare piuttosto bene su ciò che succede nel mondo.
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so cosa vuoi dire bardamu, anch'io a volte cii penso...tuttavia, quanto mi riguarda, sento più la mancanza di tutte le esperienze che gli uomini fanno da giovani, come vacanze con gli amici, sesso, cazzate varie, ecc...senza dimenticare gli amori naturalmente...quando ci penso mi prende una gran tristezza e paura
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di essere al passo coi tempi non me ne frega niente.
ma di sicuro penso a tt il resto che mi perdo... un po' non mi pesa (grazie, apatia :wink: ), e un po' si... e ci resto male. soprattutto penso... ho 22 anni... a quest'età le ragazze sono in fiore e io le sto perdendo... |
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Le cose piu' importanti che si perdono sono le emozioni e le sensazioni.
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D'altra parte però, noi che altro proponiamo? La vita da eremita? Secondo me dobbiamo cercare una via di mezzo. |
Mi spiego meglio: forse descrivere quello che intendo usando espressioni come "moda" o "al passo coi tempi" non rende bene l'idea. Quello che ho in mente io ha poco a che fare con i fenomeni di massa, i media e pagliacciate varie, figuratevi, io rifuggo la banalità con una forza tale che sono il primo ad autocensurarmi e ad evitare di esprimere me stesso proprio per non cadere nel già detto o già sentito. Moccia e cazzate varie faccio semplicemente finta che non esistano. Non intendevo nemmeno una semplice carenza d'informazioni, anzi, sono mille volte più informato io, che passo le giornate a leggere, di uno che ha una vita sociale normale. E' ovvio inoltre che il bisogno che avverto più urgente e basilare è quello di creare amicizie e rapporti con le altre persone, ci mancherebbe. Al di fuori di tutto questo, quello che sento di perdere vivendo fuori dalle reti sociali della mia generazione ha più a che fare con il concetto di Zeitgeist, di Spirito del Tempo, che contraddistingue ogni periodo storico, anche breve. Se invece di moda uso parole come 'movimento', 'influsso', 'tendenza', forse la cosa diventa più chiara. Non tutte le espressioni di aggregazione sono in stile massa-di-pecoroni-che-fa-cose-stupide-solo-perchè-le-fanno-tutti. Esistono culture underground, di nicchia, modi di esprimersi e linguaggi alternativi e tutta una serie di cose che nascono si per imitazione, ma che vanno un po' più in là del semplice fare le cose solo per farsi accettare dagli altri. All'imitazione segue la rielaborazione, lo scatto di originalità, la creazione. In definitiva la fantasia. Sono proprio queste ultime le cose che sento come a me precluse, perchè per nascere hanno bisogno del terreno fertile della socievolezza e del rapporto con gli altri. Del mutuo scambio di idee. A stare soli non si perdono solo le amicizie e gli amori, si perde anche la possibilità di interagire col mondo e di influenzarlo e venirne influenzati.
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Qualunque spirito del tempo può essere vissuto andando controcorrente, ovvero rifiutandoci di seguire l'egemonia culturale dominante, purchè non si corra il rischio, come ha scritto UP, di mutarsi in eremiti... |
Io,per parte mia,pur tenendomi aggiornato,amo vivere nel passato.
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Re: Quello che ci stiamo perdendo
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Che cuXo che c'ho... non c'avevo mai pensato prima. http://www.forumdeitroll.it/images/emo/1.gif Quote:
Hmmm... ok, si, volendo i Puffi, Star Trek, McGyver e molti Anime... ma non me li sono persi però. http://www.forumdeitroll.it/images/emo/9.gif Quote:
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Anzi, ti dirò, se il mondo finisse domani... per me sarebbe del tutto indifferente. Mi dispiacerebbe solo per i più piccoli che non avrebbero più le opportunità che ho avuto io o che avrei voluto avere io. Non mi è chiaro perché dai così tanta importanza a quello che fanno gli altri discendenti di scimmia. Io più li guardo... e più mi sento come se fossi a filmare un documentario sulla Natura. Un alieno mandato ad osservare le bizzarre abitudini di una specie destinata presto o tardi all'estinzione. Formiche operaie che lavorano, costruiscono, distruggono... senza nemmeno sapere perché lo fanno. Inconsapevoli del proprio destino e del proprio scopo che scorre in una direzione a loro ignota. Posso provare rabbia o felicità o interesse o amore/affetto per le singole persone, per i singoli individui, ma provo totale disinteresse, anzi, quasi profondo disprezzo, per la mandria umana che si definisce "società"... assieme a tutte le sue assurde credenze, abitudini e mode. Una persona ha sentimenti, desideri, speranze... la società invece è un concetto astratto, insignificante,... pericoloso,... criminale,... premeditato. Un concetto astratto e assurdo utilizzato da chi è in cima alla catena alimentare per tenere legati i suoi sudditi distraendoli dai suoi reali scopi e deliri d'onnipotenza con giochi a quiz, suonerie, partite di calcio, tette e culi in TV, le baggianate di Studio Aperto e tutte le altre armi di distrazione di massa... mentre il sangue degli individui sacrificati sgorga a fiumi sotto le unghie nere delle sue mani oscene. C'è gente che grida ovunque, ma nessuno è disposto ad ascoltare. Tutti hanno una gran paura di ascoltare. Hanno paura di avvicinarsi troppo agli altri, perché potrebbero vedere nella loro anima il riflesso di sé stessi e riconoscersi in quella voce. Cosa ci stiamo perdendo di questa ipotetica, eterea, società? Tutto il peggio. Tutta la loro sciocca inconsapevolezza. Tutto il loro menefreghismo. No, direi che non sono queste le cose che mancano a me. |
Re: Quello che ci stiamo perdendo
*Rileggiti il mio secondo post, mi spiego meglio
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Rivolgendomi a tutti quelli che fanno esternazioni di questo tipo: ma davvero pensate che al mondo esistano solo persone meschine, egoiste e opportuniste, che nessuno possa insegnarvi e darvi nulla? Che il mondo sia completamente da buttare? E guardate che io non vivo mica sulle nuvole, vorrei emigrare da quanto mi fa schifo questo paese, ma mi rendo conto che fare di tutta l'erba un fascio è una cosa stupida e soprattutto fuori dalla realtà. Esistono tantissimi esempi, famosi e non, di persone, intelligenti, altruiste e senza secondi fini, persone che danno speranza e trasmettono cose belle. Certo, sono una minoranza rispetto ai milioni di stronzi che popolano il pianeta, e spesso sono coloro che non riescono a far sentire la loro voce. Ci sono poi anche persone discutibili ma capaci di gesti alti, nessuno è completamente bianco o nero. Società e massa non sono la stessa cosa, o per lo meno quello che comunemente con accezione negativa viene definito "massa" (pecoroni, omologati ecc ecc.) è solamente una parte della società. Io sono per le sfumature, per i singoli casi, per le minoranze, contro le generalizzazioni, le etichette e i manicheismi. Tutto il resto sono gran cazzate. |
Re: Quello che ci stiamo perdendo
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Entrambe queste persone sono fatte di cellule, acqua e una spruzzata di minerali vari, ma ciò che provano è completamente diverso. Quote:
Io critico la società in quanto tale. Tu dici che società e massa non sono la stessa cosa, secondo me invece lo sono. Società è un concetto astratto che in concreto non significa nulla, è un'astrazione usata da chi vuole importi qualcosa. Chi usa frasi arrogandosi la capacità di interpretare i sentimenti di milioni di persone come se fossero condivisi non sta facendo altro che ingannarti. È stato fatto in passato e lo si fa oggi al fine di creare una realtà percepita inesistente che può provare o contraddire ogni singola cosa. Ti ripeto, la società non esiste. Esistono solo singoli individui. Sui singoli individui vale la pena di averci qualcosa a che fare, ma con la società, qualunque cosa essa sia, non vale la pena di condividere nulla. Quote:
La stessa "Democrazia", intesa come spesso la si intende, ovvero "la maggioranza decide", non è altro che un concetto assurdo e crudele in cui la maggioranza se ne frega altamente delle necessità della minoranza. Tale concetto è oggi largamente spacciato come "civile". La Democrazia dovrebbe essere invece intesa come "ascolto di tutti quanti" anche e soprattutto delle minoranza e dei singoli individui. Chiaramente questo complica infinitamente la sua gestione. Quote:
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Diciamo che con "società" ci si riferisce comunemente ad una "massa" organizzata secondo alcune regole e/o leggi. Quote:
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Stiamo dicendo le stesse cose, solo tu sei più pessimista :)
Società è solo una parola che per me indica la totalità degli individui che ti circondano o coi quali entri in contatto direttamente o indirettamente, detto ciò ogni parola può essere strumentalizzata, ma non è il mio caso. Tu parti dai singoli e vedi i molti, io parto dai molti e vedo i singoli. Alla fine vediamo tutti e due le stesse cose. |
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