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La confortevole idea della morte
Spesso penso di non essere fatta per vivere, che probabilmente morirò presto, ma voglio parlare dell'idea di morire, quando le cose mi sembrano troppo difficili, o io non mi sento in grado di affrontarle data la mia instabilità generale l'idea della morte mi sembra una scorciatoia valida e razionale.
Vorrei capire se una persona che tollera l'idea della morte che pensa "potrei morire anche domani" è una persona depressa. Negli ultimi due-tre anni ho relativamente cambiato la mia vita (non chi in fondo sono), c'è stato un momento di fortissimo slancio iniziale in cui mi sono sentita carica e avevo voglia di vivere, di vivermi le persone, le situazioni, le occasioni, mi sono sentita ottimista e per un po' ho messo da parte il mio incombente pessimismo. Poi man mano come previsto la situazione si è equilibrata e quella parte è ritornata ma è comunque stata sotto controllo, in linea di massima lo è ancora. Ovviamente ci sono momenti in cui mi sento sopraffatta dalle cose e dalle situazioni quindi come ho già detto reagisco in modo molto diverso data la mia instabilità, ma di base (come ho già scritto in un vecchio tipic) la tristezza resta, e io mi sento condannata a morire triste. Detto questo l'idea della morte non mi inquieta, spesso mi da un senso di tranquillità l'idea che tutto finisca, tutto si semplifichi, e che io non debba dannarmi per fare le cose come vanno fatte, cercando di controllare la mia tendenza a farmi travolgere dalle emozioni (generalmente negative), ecco questa è una cosa che mi opprime è uno sforzo costante, sarà ignoranza emotiva ma io faccio difficoltà a gestirmi, a tracciare dei limiti, imporre dei paletti alla mia testa e ai pensieri, mi piace pensare, infilarmi in vicoli oscuri e perdere la via d'uscita, pensare "e quindi?" fare altri pensieri e sentire le mani sudate. Ma alla fine sono solo pensieri e la realtà non mi fa sentire così libera di sentirmi instabile, di lasciarmi al caso e cambiare decisioni in poco tempo. La realtà mi soffoca, mi costringe, e l'idea della morte non mi spaventa, mi conforta. |
Re: La confortevole idea della morte
Quote:
Per quanto mi riguarda, l'idea della morte non mi conforta. Sono fortunato perché so che morire in fondo non è la fine, e il mio corpo tornerà ad essere infinite altre cose all'infinito, quindi tutto sommato è un passaggio "nobilizzante" perché mi diffonderà all'infinito per l'universo. Però mi dispiacerebbe perdere la mia coscienza. Nel senso che mi piace averla, e poter sperimentare sensazioni, sentimenti e pensieri in prima persona e nel modo in cui lo faccio. Detto ciò, se le sensazioni, i sentimenti e i pensieri fossero talmente tremendi da generare una sofferenza continua al di là della capacità di sopportazione, capirei anche la preferenza per la morte. |
Re: La confortevole idea della morte
questo topic segregato in "Forum Altri Temi per Adulti" è una metafora perfetta di ciò che ho scritto :mrgreen:
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