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Approccio all'intimità: siete attendisti o decisionisti?
Apro una nuova discussione, dal titolo magari improprio, con l'intento di non ingenerare ulteriore rumore qui.
Provo ad aprirla in sezione off topic partendo dal presupposto di non andare in quel dettaglio che ne giustificherebbe la collocazione nella sezione sessualità e senza necessariamente intendere con intimità il rapporto sessuale ma qualsiasi sfumatura che comporta un rapporto fisico tra le due persone anche antesignano del sesso. Se non è condivisa la scelta ovviamente verrà spostata nella sezione più adeguata. L'oggetto è il concedersi intimamente. Quali sono le vostre condizioni necessarie, il vostro codice etico, cosa vi deve trasmettere l'altra persona, perché attendere, ecc. E' giusto lasciare perché non ci si concede? Criticare chi lascia per questi motivi? E' una virtù far attendere per un certo periodo? E' un'onta concedersi immediatamente? Insomma, partendo dalla catena di post sopracitati, cosa ritenete di voler aggiungere/criticare/rielaborare? Magari nell'ottica di una persona timida/introversa/fobica che subisce l'attesa o che l'impone: cosa di questo stato spinge ad adottare questi comportamenti e cosa si ritiene che sia frutto del "problema", pensando magari che l'assenza della fs porterebbe ad un approccio diverso della situazione. |
Re: Approccio all'intimità: siete attendisti o decisionisti?
Buonsensisti.
Ogni persona ha i suoi limiti e i suoi metodi. Se abbiamo un interesse verso qualcuno, dovremmo esprimergli i nostri desideri e le nostre necessità aspettandoci di essere ascoltati e compresi, e lui dovrebbe fare lo stesso. Se le due cose sono in contrasto, si trova una soluzione; che può essere l'attesa, o il compromesso, o il compromesso in attesa del superamento del limite (che non può essere un countdown, ma un'apertura libera alla possibilità futura). Ma se uno dei due è tanto ottuso da escludere qualcosa a priori, senza nemmeno provare (ad attendere o a superare il limite), penso sia legittimo e rispettoso verso noi stessi valutare se quel tipo di mentalità sia adatta a noi, ed eventualmente allontanarcisi. Portando un esempio pratico, a grandi linee: Se il mio coinquilino non lava mai i piatti, io gli dico che vorrei che lo facesse all'incirca la metà delle volte. - Se lo fa, mi ha ascoltato e ha modificato il suo comportamento e bom. - Se non lo fa, mi spiega che è perché ha la pelle fragile, gli propongo di spazzare lui solo i pavimenti e io penso ai piatti. - Se non lo fa, e mi dice che ha male a una mano, gli dico che quando gli passerà il dolore allora potrà iniziare a lavarli. - Se non lo fa e non ha nessuna motivazione gli dico che se non lava i piatti almeno tot volte la settimana rischia di perdere la camera. |
Re: Approccio all'intimità: siete attendisti o decisionisti?
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Re: Approccio all'intimità: siete attendisti o decisionisti?
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Più che una virtù far attendere, attendere i tempi dell'altro potrebbe esserlo. Quote:
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Re: Approccio all'intimità: siete attendisti o decisionisti?
Né attendista, né decisionista. Le cose accadono quando devono accadere.
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Premetto che non intraprendo relazioni solo per scopare e che il sesso non mi è indispensabile, e che in una relazione, da parte mia, c'è solo un desiderio di condividere momenti della nostra vita. Quindi io sarei disposto ad aspettare, visto che del sesso non me ne può fregar di meno, l'importante è che ci siano tutte le altre cose... L'unica cosa che un po' mi disturba è che il fatto che l'altra persona non voglia concedersi mi farebbe dubitare del fatto che forse sta con me per altri motivi e non per vero sentimento, pensiero dettato probabilmente dalle mie insicurezze. Quote:
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Re: Approccio all'intimità: siete attendisti o decisionisti?
Per me ognuno dovrebbe sentirsi libero di lasciare per i motivi che preferisce, quindi sì, è legittimo :nonso: Così come è legittimo decidere di far sesso prima o dopo del matrimonio (o prima o dopo in generale :mrgreen:) senza per questo essere giudicati (o giudicare). Ognuno ha i suoi tempi, 'nzomma. L'importante è farli presente all'altro.
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Re: Approccio all'intimità: siete attendisti o decisionisti?
Io son sempre convinto che in un rapporto di coppia la regola fondamentale e assoluta sia quella di "parlarsi". Se c'è chiarezza sulle aspettative e sulle convinzioni da parte di entrambi non c'è spazio per incomprensioni.
Dopodiché aggiungo ogniuno può decidere quello che vuole riguardo a quando concedersi, come è altrettanto legittimo non impegnarsi o lasciare se non si concorda con le idee dell'altra persona. |
Re: Approccio all'intimità: siete attendisti o decisionisti?
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Ciò che è basilare in un rapporto di coppia e l'affinità mentale, non fisica, si può amare anche senza amare fisicamente, esprimendo l'affetto in modo fisico tramite quei gesti che sono comuni a qualsiasi rapporto affettivo come un abbraccio, una carezza, un bacio casto. Il sesso, l'unione carnale, il volersi sentire visceralmente uniti al partner poi è una cosa secondaria se lo si desidera, ma prima deve esserci l'unione spirituale altrimenti e solo un'atto fisico come un'altro. Se il mio partner non la pensa così non so se potrei starci insieme. |
Re: Approccio all'intimità: siete attendisti o decisionisti?
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Orbene, non credo in virtù o difetti in ambito sessuale. Per me esiste una condizione: l'amore. E' un blocco mentale e fisico il mio. Al tempo dei tempi una stagista diciassettenne, di due anni più giovine di me, appena mollatasi col ragazzo (tipo due giorni prima) mi mandò un sms, dopo avermi mandato diversi messaggi corporei e aver fatto apprezzamenti. L'sms: "Voglio essere domata da te...". Bene. Avevo una sola storia alle spalle. Ma avevo un cervello che funzionava. La bella stagista non mi amava. Voleva cancellare il suo ex dal suo cervello. Era chiaro; lei per prima insisteva nel dire che eravamo solo amici. Già questo mi ferisce. Uno mi chiede di domarla, ma mi vuole soltanto come amico? Bene... parliamo di una decade fa. Provai a domarla (mi disgusta oggi il termine) e ovviamente non accadde nulla là sotto. Non riuscii a fare nulla... il corpo non voleva. Accadde ancora sempre con lei, poi un altra volta con un altra ragazza. Quando si dice che servono prove provate. Quella fu la mia. Io ho bisogno di amare qualcuno, di essere amato da quel qualcuno per poter vivere assieme a lei la sessualità. Altrimenti non esiste, non è contemplata a livello fisico e, oggi, maturato, nemmeno a livello mentale. Fatta questa gradevole premessa, dico anche: non mi importa se devo aspettare un mese o un anno, mi adeguo a ciò che desidera chi amo. Se chi amo mi espone le sue idee in maniera cristallina e mi chiede di far attendere il nostro "incontro sessuale", prima preferendone uno sentimentale, amoroso, platonico, certamente sì, sono d'accordo. Perché non dovrei? E' zerbinaggio? Non mi importa un accidente di niente. Non vivo per la sessualità. Se aspettare (perché per lei è importante e mi dà prove provate di quanto sia importante) mi può concedere la possibilità di avere una famiglia e non essere solo... perché non farlo? Fine. |
Re: Approccio all'intimità: siete attendisti o decisionisti?
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Bhe se lo si compie solo come atto fisico, neanche atto alla riproduzione ma più tosto alla ricreazione io non ci vedo nulla di profondo,"spirituale" o affettivo. Sono due persone che vogliono solo darsi piacere reciproco, e goderne. Il sesso è spesso romanzato, non c'è nulla di "trascendentale" nell'unione fisica. Io il sesso lho sempre fatto con persone che amavo davvero, ma anche in quel caso lho sempre visto come un'atto fisico, è eccitante, è intenso, è coinvolgente, ma non si condivide altro che un darsi piacere fisico reciproco. |
Re: Approccio all'intimità: siete attendisti o decisionisti?
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Se una persona mi piace ( di testa, la sola attrazione fisica non basta ) e la desidero, non mi faccio problemi di sorta o pensieri del tipo "oddio non sono seria la conosco solo da due giorni!!!!!!1111!!1!" |
Re: Approccio all'intimità: siete attendisti o decisionisti?
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Faresti lo stesso discorso se si parlasse del sentimento? Quote:
Poi, se è ricreazione e piacere, mi lascia perplesso il fatto che non lo si cerchi con assiduità. Personalmente ho avuto la fortuna di sperimentare per discreti periodi la quotidinianità dell'intimità e non penso di essere molto disposto a tornare indietro. Infine, se lo vedi così poco importante in una coppia, dovresti contemplare anche l'ipotesi di avere un'intimità ricreativa con altre persone. Quote:
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Rimuginare, piangere, fermarsi è deleterio per sé stessi. Quote:
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Re: Approccio all'intimità: siete attendisti o decisionisti?
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A volte devo ammetterlo però cado in quel tipo di pensieri estremamente materialisti, contrapposti alla mia naturale propensione verso la spiritualità, sono molto contraddittoria. Da una parte vedo insignificante una vita fatta di materialismo sfrenato, dall'altra quando si parla di cose materiali (soldi, sesso, piaceri fisici) non riesco come fanno gli altri a dargli un significato più profondo, tipo per quanto riguarda i soldi non sono per niente parsimoniosa, non li prendo seriamente, se ho cento euro me li spendo subito, stessa cosa capita con il sesso non lo prendo seriamente e non gli do grande significato, (se non fossi introversa probabilmente sarei una poco di buono :D). Credo da quel punto di vista di essere molto infantile, nel destreggiarmi con le cose materiali intendo, non so dargli il giusto valore, e in quest'ottica o le disprezzo e ignoro totalmente o mi ci butto a capofitto. Probabilmente la più grande sfida della mia vita è quella di dare un significato più profondo e il giusto valore anche alle cose materiali ( soldi, lavoro, piaceri fisici, anche alla vita sociale stessa), chissà se mai ci riuscirò. |
Re: Approccio all'intimità: siete attendisti o decisionisti?
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Il credo nella mia mente e il mio corpo non sono disgiunti. Quote:
C'è una bellissima cameriera nella pizzeria qui accanto. Un vero sogno, una fatina. Ma se al posto di consegnarmi la pizza un giorno mi mettesse in mano un foglietto di carta con scritto: "Marco, sei bellissimo, diventiamo amici e facciamo sesso?" Ecco, cercherei chiarimenti, ma la ragazza sarebbe partita assai male... in modo catastrofico. Non voglio amiche con cui condividere la sessualità. Questo andrebbe oltre il MIO concetto di amicizia. Deve amarmi mentalmente, devo amarla mentalmente, per poterla amare (ed essere amato) fisicamente. La sessualità fine a sé stessa (o con una sorta di amicizia di mezzo) non riesco a concepirla; serve l'amore. Ora mi si dirà che esco dal 1950, bene, vorrà dire che finalmente potrò indossare questo: http://images.luisaviaroma.com/small...f2479b25e5.JPG mi ha sempre affascinato!! |
Re: Approccio all'intimità: siete attendisti o decisionisti?
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Sono dell'idea che ognuno di noi ha i suoi problemi, i suoi blocchi e i suoi tempi. E' giusto trovare un compromesso che permetta un quieto vivere da entrambi i lati e che soddisfi le necessità di entrambi i componenti della coppia. Non sono sicuro di come reagirei io nel caso in cui il compromesso non è raggiungibile (sebbene attualmente ho una storia, non riesco proprio a toccare certi argomenti con l'altra persona, quindi si va un po' alla cieca, a tentativi), probabilmente cercherei di venire in contro all'altra persona il più possibile, per quanto ciò possa essere cancerogeno per me. |
Re: Approccio all'intimità: siete attendisti o decisionisti?
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Quindi in una relazione sentimentale (fidanzamento/matrimonio) il sesso non serve a niente? E la dimensione fisica? Il senso d'unione materiale? Personalmente mollerei all'istante una donna che mi dovesse dire una frase del genere. Quote:
Per me una vita senza soldi, sesso e piaceri fisici è una vita stercosa eppure non do questo significato profondo a questi aspetti. Quote:
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Il mio concetto d'amicizia femminile include il rapporto sessuale con la finalità di assecondare un'attrazione, di svago e di piacere reciproco. E' equivalente a farsi una partita ad una console come ho sempre sostenuto. Da fidanzato invece non avrei alcun interesse o desiderio di far sesso con nessun'altra donna, pur continuando a subire l'ascendente di altre donne e guardarle fisicamente anche in chiave sessuale. Il mio cervello si fermerebbe a classificarla come attraente, a gustare a livello visivo le fattezze squisitamente sessuali (seno, sedere, silhouette, nudità, ecc.) ma senza la voglia di farci sesso. Infatti una donna per star con me dev'essere pacifica su questo punto ed ho sempre dovuto lavorare a livello di dialogo per far capire che non deve temere né il confronto, né essere gelosa perché, sessualmente parlando, finché sono appagato e finché fisicamente rientra in determinati canoni, anche se posso individuare donne più carine e più attraenti non sono minimamente interessato a loro. Quote:
Poi, nel tuo caso, intuisco che sei un ragazzo affascinante a giudicare dalle persone che si sono proposte, per cui... Ciò nonostante non ci vedo bigottismo, ignoranza sessuale e mi piace il modo ragionato e civile con cui esponi la tua posizione quindi pur non condividendola non mi sento di criticarla ferocemente e la capisco :) |
Re: Approccio all'intimità: siete attendisti o decisionisti?
E' giusto lasciare perché non ci si concede? Criticare chi lascia per questi motivi? é giustissimo.. specialmente se non si è più adolescenti.. personalmente reputo il sesso una componente essenziale di una relazione
E' una virtù far attendere per un certo periodo? E' un'onta concedersi immediatamente? Nessuna delle 2 cose.. per me ognuno è liberissimo di far quel che gli pare, astenersi fino alle nozze o scopare appena conosciuti, basta che siano entrambi concordi XD |
Re: Approccio all'intimità: siete attendisti o decisionisti?
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Re: Approccio all'intimità: siete attendisti o decisionisti?
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Oggi francamente penso reagirei quasi come te... non in maniera tanto violenta, forse cercherei di capire, spiegarle che abbiamo pensieri differenti, etc... Quote:
Il dolore a certi livelli non fortifica più, ma ci rende semplicemente più attenti... Quote:
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Benché opposti, i nostri concetti convergono sulla ricerca della soddisfazione e, ripeto, se in tutto questo nessuno soffre, perché etichettarlo come deleterio? Quote:
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Per me qualunque idea non condivisibile può divenire comprensibile con un po' di dialogo civile, Liuk, se si tenesse conto più spesso di questa cosetta tanta gente non si infervorerebbe, sola, dietro lo schermo. :D |
Re: Approccio all'intimità: siete attendisti o decisionisti?
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Io sono chiaro ed onesto: è solo sesso, nient'altro. Sei sicura? Sì/No. Vuoi che ne parliamo? Ok ma pensaci bene se non ne sei così sicura. Se la persona mente perché spera che ci sia un seguito sentimentale, perché è debole, perché non sa trasmettere col verbale le cose, non è una cosa che mi deve tangere, né devo fare lo sforzo di capire tra le righe, ecc. E' un problema squisitamente suo se si fa "male" o soffre perché ha detto di sì con leggerezza. Mi può spiacere ma è anche giusto che la vita vada così: se ci si vuole rapportare con una persona bisogna avere la maturità e la sanità mentale per farlo altrimenti bisogna tenersi fuori. Il prossimo non è tenuto e non deve fare lo psicologo di turno. |
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