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mike21 25-08-2014 00:38

stragi americane...
 
In America è così...tutti possono procurarsi delle armi. Questo fatto, unito alla classica mitomania americana, alla volontà di potenza propria di quel popolo, ha fatto sì che in passato, persino nel passato recente, si verificassero delle stragi provocate da ragazzotti solitari che avevano deciso così, di punto in bianco, che l'unico modo di sperimentarsi fosse fare fuori almeno 5 persone.

L'ultimo caso eclatante è stato quello del ventiduenne Elliot Rodgers, in America, figlio dell'aiuto regista del film Hungry Games, che ha ammazzato 6 persone credo, non mi ricordo in quale stato, per sfogare la sua rabbia, che andava avanti da lungo tempo, soprattutto con le ragazze che a suo dire non lo volevano.

Era ricco, guidava una bella macchina nera scintillante, e di faccia non era neanche brutto.
Si sentiva solo, senza speranze, e credeva che non avrebbe mai avuto una ragazza.
L'agnellino che si trasforma in lupo feroce.

Un altro caso doloroso per l'America fu la strage di Colombine, compiuta da due ragazzi che erano anche migliori amici, e che avevano deciso di acquistare un bel pacco di armi allo scopo di ammazzare dodici persone innocenti che frequentavano la loro stessa scuola, in un atto di bestialità gratuita, come fossero gli spietati protagonisti di un macabro videogioco, nel quale la vita delle persone non contava. Questo succedeva parecchi anni fa, ma le stragi sono continuate, e viene il sospetto che dietro la luce affascinante del sogno americano si celino forti chiazze d'ombra.

Il primo caso, recente, è spiegato dalla solitudine estrema del soggetto, al quale i media nei loro telegiornali hanno appioppato l'etichetta dell'asperger, per giustificare quell'azione - ma in realtà credo che fosse un normale ragazzo solitario giunto all'esasperazione, che non aveva cognizione del cambiamento possibile delle cose: che cioè pensava che la sua solitudine non si sarebbe mai risolta. Per nessun motivo.

Anche qualora fosse stato così, non avrebbe avuto mai il diritto di fare quello che ha fatto. Dalla sofferenza alcuni ricavano acutezza, sensibilità, consapevolezza, altri patologia, esasperazione, violenza interiore.
Quando sei solo tutto ti sembra oscuro, ma ne puoi approfittare per coltivare te stesso, approfondendo un tipo d'interessi che si coltivano in una vita anche un po' appartata, e intanto si possono fare piccole azioni per cambiare, senza pensare che si sia senza speranza...

Black_ 25-08-2014 02:47

Re: stragi americane...
 
Quote:

Originariamente inviata da mike21 (Messaggio 1349819)
In America è così...tutti possono procurarsi delle armi. Questo fatto, unito alla classica mitomania americana, alla volontà di potenza propria di quel popolo, ha fatto sì che in passato, persino nel passato recente, si verificassero delle stragi provocate da ragazzotti solitari che avevano deciso così, di punto in bianco, che l'unico modo di sperimentarsi fosse fare fuori almeno 5 persone.

L'ultimo caso eclatante è stato quello del ventiduenne Elliot Rodgers, in America, figlio dell'aiuto regista del film Hungry Games, che ha ammazzato 6 persone credo, non mi ricordo in quale stato, per sfogare la sua rabbia, che andava avanti da lungo tempo, soprattutto con le ragazze che a suo dire non lo volevano.

Era ricco, guidava una bella macchina nera scintillante, e di faccia non era neanche brutto.
Si sentiva solo, senza speranze, e credeva che non avrebbe mai avuto una ragazza.
L'agnellino che si trasforma in lupo feroce.

Un altro caso doloroso per l'America fu la strage di Colombine, compiuta da due ragazzi che erano anche migliori amici, e che avevano deciso di acquistare un bel pacco di armi allo scopo di ammazzare dodici persone innocenti che frequentavano la loro stessa scuola, in un atto di bestialità gratuita, come fossero gli spietati protagonisti di un macabro videogioco, nel quale la vita delle persone non contava. Questo succedeva parecchi anni fa, ma le stragi sono continuate, e viene il sospetto che dietro la luce affascinante del sogno americano si celino forti chiazze d'ombra.

Il primo caso, recente, è spiegato dalla solitudine estrema del soggetto, al quale i media nei loro telegiornali hanno appioppato l'etichetta dell'asperger, per giustificare quell'azione - ma in realtà credo che fosse un normale ragazzo solitario giunto all'esasperazione, che non aveva cognizione del cambiamento possibile delle cose: che cioè pensava che la sua solitudine non si sarebbe mai risolta. Per nessun motivo.

Anche qualora fosse stato così, non avrebbe avuto mai il diritto di fare quello che ha fatto. Dalla sofferenza alcuni ricavano acutezza, sensibilità, consapevolezza, altri patologia, esasperazione, violenza interiore.
Quando sei solo tutto ti sembra oscuro, ma ne puoi approfittare per coltivare te stesso, approfondendo un tipo d'interessi che si coltivano in una vita anche un po' appartata, e intanto si possono fare piccole azioni per cambiare, senza pensare che si sia senza speranza...

Rifiuti della società odierna, materiale di scarto della società di oggi, errori del sistema, sono questo. E lo sono sia qui che in America, solo che li hanno accesso alle armi, ma il nocciolo non cambia. Si possono togliere le armi per eliminare il problema dall'esterno, senza però risolvere il problema alla radice. Ma tanto cosa cambia? La società se ne accorge solo quando accadono cose del genere, quindi...risolvere il problema dall'esterno è una soluzione socialmente funzionale. E poi...sono solo dei pazzi, o almeno questa è la giustificazione, giustificazione che la massa accetta sempre.
Nessuno ha il diritto di fare qualcosa del genere, ma la domanda è, dove sta il diritto e il dovere in certe persone con certi problemi?
"Quando sei solo tutto ti sembra oscuro, ma ne puoi approfittare per coltivare te stesso, approfondendo un tipo d'interessi che si coltivano in una vita anche un po' appartata, e intanto si possono fare piccole azioni per cambiare, senza pensare che si sia senza speranza..."--->Su questa neanche ti rispondo.
Ciao, Black.

Svers0 25-08-2014 04:53

Re: stragi americane...
 
Per via di questi fatti ora hanno la politica di tolleranza zero e appena parli di sparare a qualcosa ti sospendono e arrestano :sisi:

http://thefreethoughtproject.com/school-kid-suspended-arrested-imagining-shooting-dinosaur/

albertoc 25-08-2014 09:28

Re: stragi americane...
 
Il primo era un coglione fanatico, nessuna scusa per la sua stupidità.

Quote:

avevano deciso di acquistare un bel pacco di armi allo scopo di ammazzare dodici persone innocenti che frequentavano la loro stessa scuola, in un atto di bestialità gratuita, come fossero gli spietati protagonisti di un macabro videogioco, nel quale la vita delle persone non contava.
ma che? 1) non hanno ammazzato 12 persone 2) ancora con la storia dei videogiochi? anche in siria giocano troppo alla playstation?

Atlas 25-08-2014 11:25

Re: stragi americane...
 
non essere così' superficiale, ci sono situazioni complesse e di lunga data dietro a queste vicende.
la storia di Elliot è lunga ed è stata analizzata grazie anche all'autobiografia che si è lasciato dietro, il suo atto viene dalla sua disconnessione con la realtà, per questo viene data la colpa alla sua forma di autismo.

BbFenix 08-11-2018 22:26

Re: stragi americane...
 
Provo sempre empatia per chi commette stragi e nessuna pietà per chi muore


Ps. non lo fate! c’è sempre una soluzione costruttiva per tutto!

Mike Patton 08-11-2018 23:10

Re: stragi americane...
 
Necro, sia il post che le vittime che l'assasino

Roy 08-11-2018 23:11

Re: stragi americane...
 
Tutti gli accostamenti sono errati. Le stragi ci sono ovunque.
Quelle che avvengono in America, avvengono certamente per un possesso d'armi lascivo e becero ma non è quello il punto.
Il punto è il movente.
Ciò che avviene in America, complice una serie di concatenazioni, è certamente la marcatura "ideologica". Il dilagante fanatismo nasce dalla moltitudine.
L'unica soluzione o almeno la più immediata sarebbe quella di comprendere l'individuo, la minoranza.
Servono mezzi e i mezzi sono per tutti ma non da tutti utilizzabili.
Se comprendi il disagio individuale puoi risalire a quello collettivo.

Se tutti smettessimo di vivere i rapporti senza un interesse a noi favorevole, forse ci renderemmo conto che non esiste nient'altro che il dialogo. Le forme di prevaricazione rimarrebbero i pensieri, non le armi.

BbFenix 08-11-2018 23:17

Re: stragi americane...
 
Quote:

Originariamente inviata da Roy (Messaggio 2184367)
Tutti gli accostamenti sono errati. Le stragi ci sono ovunque.

Quelle che avvengono in America, avvengono certamente per un possesso d'armi lascivo e becero ma non è quello il punto.

Il punto è il movente.

Ciò che avviene in America, complice una serie di concatenazioni, è certamente la marcatura "ideologica". Il dilagante fanatismo nasce dalla moltitudine.

L'unica soluzione o almeno la più immediata sarebbe quella di comprendere l'individuo, la minoranza.

Servono mezzi e i mezzi sono per tutti ma non da tutti utilizzabili.

Se comprendi il disagio individuale puoi risalire a quello collettivo.



Se tutti smettessimo di vivere i rapporti senza un interesse a noi favorevole, forse ci renderemmo conto che non esiste nient'altro che il dialogo. Le forme di prevaricazione rimarrebbero i pensieri, non le armi.



Cioè esiste un classismo duro e puro nella società americana?
Se uno non rientra in una categoria ben definita e accettata viene denigrato ed emarginato, così che lo stragista è servito?

Roy 09-11-2018 00:01

Re: stragi americane...
 
Quote:

Originariamente inviata da Badblues (Messaggio 2184368)
Cioè esiste un classismo duro e puro nella società americana?
Se uno non rientra in una categoria ben definita e accettata viene denigrato ed emarginato, così che lo stragista è servito?

Non sono io a dirlo. Lo studio della società spetta ad altri.
I manager fanno profitto, le minoranze... pure. Solo che non rappresentano la stessa idea di profitto.
Credo che tu abbia frainteso.
Quello che avviene in Ametica potrebbe avvenire (e avviene anche con condizioni peggiori) in qualsiasi altro paese "militarmente emancipato".

dottorzivago 09-11-2018 01:31

Re: stragi americane...
 
Non ci faccio molta attenzione a queste notizie.Ascolto solo i fatti di cronaca, le notizie psicologiche montate sui servizi per gli ascolti ormai sono sempre le stesse:

Assassino: era un solitario
Vittime:lei era bellissima e lui pieno di amici.....le brutte e i solitari contano meno

bukowskiii 09-11-2018 01:43

Re: stragi americane...
 
Quote:

Originariamente inviata da Badblues (Messaggio 2184368)
Cioè esiste un classismo duro e puro nella società americana?
Se uno non rientra in una categoria ben definita e accettata viene denigrato ed emarginato, così che lo stragista è servito?

buongiorno, benvenuto, questo è il pianeta terra, le auguriamo buon soggiorno.

lauretum 09-11-2018 01:59

Re: stragi americane...
 
A mio avviso si parla troppo del fattore armi, senza tenere conto le profonde differenze culturali ed ambientali che sono alla base della società americana in contrapposizione a quella europea, da decenni, secoli

Ad es. l'assistenzialismo (ovvero la sua mancanza), concetto che da loro è sinonimo di comunismo e quindi un abominio.
Sarebbe da mettere sul banco degli imputati più delle armi.

Oppure la famiglia.
Gli americani prendono per il culo lo stereotipo dell'italiano e di come è attaccato alla famiglia, ma ignorano quanto siano positivi legami forti di sangue, i clan, danno collocazione ed identità all'individuo, prima ancora che riesca a farlo la società.

bukowskiii 09-11-2018 03:08

Re: stragi americane...
 
Quote:

Originariamente inviata da lauretum (Messaggio 2184417)
A mio avviso si parla troppo del fattore armi, senza tenere conto le profonde differenze culturali ed ambientali che sono alla base della società americana in contrapposizione a quella europea, da decenni, secoli

Ad es. l'assistenzialismo (ovvero la sua mancanza), concetto che da loro è sinonimo di comunismo e quindi un abominio.
Sarebbe da mettere sul banco degli imputati più delle armi.

Oppure la famiglia.
Gli americani prendono per il culo lo stereotipo dell'italiano e di come è attaccato alla famiglia, ma ignorano quanto siano positivi legami forti di sangue, i clan, danno collocazione ed identità all'individuo, prima ancora che riesca a farlo la società.

Sono d'accordo che si dia troppo peso al fattore armi, in europa si uccide ugualmente infatti con altri metodi. Le differenze culturali sono cose del passato, il globalismo ha spazzato via queste differenze salvo rarissime eccezioni.
Ma noi quali forme di assistenzialismo abbiamo? Se ti riferisci alla sanità pubblica, noterai che sta sparendo anche da noi. Ci sono paesi come Germania e Francia che hanno il reddito di cittadinanza, ma dare lavoro alle persone non lo definirei assistenzialismo.
Attaccamento alla famiglia, anche qui mi pare che le differenze culturali siano state spazzate via, appena uno ha lavoro e se lo può permettere va a vivere da solo e la famiglia tanti saluti, salvo anche qui rarissime eccezioni.

XL 09-11-2018 15:13

Re: stragi americane...
 
Hanno comunque tutti ragione... Dal loro punto di vista.
In questo gioco al massacro (che nessuno ha voluto davvero se non la natura) non ci sono affatto buoni e cattivi anche se si vuol far credere sempre che le cose stanno proprio così: ad esempio i terroristi e i maniaci stragisti brutti sporchi e cattivi da una parte contro lo stato e la buona società dall'altra... O viceversa.
O prima o poi si riesce a vivere tutti in modo simile (intenzionalmente) e non gerarchizzato (e non ho proprio idea se sia possibile raggiungere questo stato di cose) o probabilmente questa roba non cesserà... Finché resterà in piedi tutto questo non mi meraviglia affatto che le persone finiscano con lo scannarsi in questo modo.
Per avere una vita migliore ed accedere a certe risorse o per disperazione o per affermare forme di libertà non concesse, alla fine comunque il risultato non cambia.
Io posso anche stare da una parte, ma mi sa che alla fine se le diverse parti non convergono davvero distruggendo letteralmente le varie classi (economiche e sociali) insieme a tutte le gerarchie volontarie ed involontarie che vengono a crearsi (anche senza alcuna intenzione cattiva, non sono le cattive intenzioni che producono danni ma ben altro) penso che questa violenza di fondo permarrà ancora.
A me non frega più nulla, ho compreso l'andazzo da un bel po', e perciò penso che sia anche inutile dire "ma questo è illegittimo", penso che chi compie una strage sappia bene che ammazzare delle persone è contro la legge (e non è una pratica condivisa da molte persone), ma questa informazione di certo non rappresenta una motivazione tanto forte per fermarlo, anzi magari è vero il contrario.


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