mai abbastanza
 

Ciao a tutti, è la prima volta che mi iscrivo a un forum e che mi trovo a dovermi presentare, e il disagio in effetti è notevole.
Sono una ragazza di 30 anni, mi è sempre piaciuta la polivalenza della parola “blue” e nella mia testa ho sempre tradotto “blueberry” con “mirtristillo”.
Esco da 4 giorni di maglietta degli Swans tra un affogato di fragola e uno di pianto incollata al divano, e da una tossica non-storia con un non-uomo della specie più infima e vuota che non ha fatto altro che esasperare la mia già grave depressione, infierendo sui miei problemi di percezione di me e del mio corpo avuti da che ho memoria, grazie a una madre-frigorifero che non era in grado di amarmi, non avendolo a sua volta mai esperito né potuto imparare.
E una spiegazione davanti all’inconcepibilità fisiologica dell’assenza di un abbraccio, di Riconoscimento, devi dartela da così piccola, altrimenti impazzisci e crolli sotto le macerie del tuo fragile mondo in pezzi; e quella che mi diedi io fu che non mi amava perché ero brutta. Così goffa e sgraziata e troppa nella mia acerba e soffice disperazione nel protendermi tutta verso il vano raggiungimento di una figura algida e distante. E perfetta. Come io non sarei mai stata.
La mia struttura psichica ed emotiva è cresciuta cesellata da questo tarlo carnivoro. Anoressia, bulimia, depressione, isolamento e totale incapacità di fidarsi di chicchessia, attirando a me proprio i soggetti più negativi e perversamente funzionali a confermare la mia architettura di autoflagellazioni e percezione dell’altro come minaccia e rifiuto, sono state le “naturali” conseguenze di questa mia Ferita Originaria.
Inutile aggiungere che l’implacabilità verso me stessa, il mio folle e ossessivo bisogno di perfezione, ma anche il coraggio viscerale di andare sempre all’osso delle cose, dei sentimenti e delle dinamiche umane, non hanno fatto altro che rendere l’incommensurabile bagaglio di mediocrità, ipocrisie, compromessi di comodo, bugie, stoltezza, autoconvincimenti indulgenti, doppiezze, viltà, viscidume, sotterfugi, parassitismi, avidi egoismi ecc. che “vanta” il dna di “quelli lì fuori”, solo più intollerabile ed esiziale. Mi sconcerta che le persone siano così, è l’unico piano emotivo di cui mi ritrovo in balìa senza sapere gestirlo, provo nausea attanagliante ogni volta che mi trovo di fronte a una realtà che non fa che gridarmi in faccia che le caratteristiche idonee per vivere su questo mondo sono profondamente incompatibili con la mia natura e la mia congenita fame di autenticità e purezza nel dare e nel ricevere. Sono una creatura inadatta a esistere, perlomeno in mezzo a questi fantomatici altri che guardati in superficie – e cioè a fondo – si rivelano disumani, oppure mostruosamente umani, che per me è la stessa cosa.
Provare ogni giorno a restare, con un sangue in cui scorrono fiumi di Nonostante, si traduce in un continuo infierire su questo insanabile contrasto del quale non posso non essere portatrice.
Più o meno è questo il quadro “blue” della mia condizione.
E' strano doversi presentare alla rovescia, dal di dentro. Del resto evito come la peste le introduzioni scialbe e cretine anche dal vivo, per cui, meglio così.

Re: mai abbastanza
 

Benvenuta!
Una presentazione molto originale e personale che merita l'immediata approvazione :).

--- Moderazione ---

Re: mai abbastanza
 

Che dire, benvenuta Blue.

Altri qui hanno/hanno avuto problemi alimentari, familiari e chi più ne ha più ne metta, un altra persona scrive in un modo quasi similare al tuo; facendo la giusta scrematura (ovviamente scremando anche me, certo) potresti trovare gente con cui confrontarti in maniera adulta e possibilmente il più costruttiva possibile.

Buon soggiorno (o bagno).

Re: mai abbastanza
 

benvenuta :applauso:

Re: mai abbastanza
 

Benvenuta ^^

Re: mai abbastanza
 

Se sei appena uscita da 4 giorni di affogato alla fragola e lacrime, capisco profondamente ciò che vuol dire.
Comunque benvenuta nel club: se tua madre era una mamma-frigorifero la mia è sempre stata una mamma-stronza (senza mezzi termini), ha sempre fatto moralmente il minimo ed oltretutto è perennemente insoddisfatta, anaffettiva ed ogni scusa è buona per darti una coltellata alle spalle.
Questo vale anche per me, ed è proprio quando l'ho capito che ho iniziato a vivere per me stessa, per me soltanto. Forse è sbagliato ma un minimo d'amour-propre (altresì egoismo sano) non fa mai male.
Benvenuta :)

Re: mai abbastanza
 

Benvenuta, anche per me è il primo tentativo su forum.

Re: mai abbastanza
 

quanti danni fa la mancanza d'amore ? meglio non pensarci e' da starci solo male

Comunque Benvenuta

Re: mai abbastanza
 

non sarei riuscito a fare una presentazione così neanche se ci avessi pensato per un anno :riverenza:

Benvenuta!

Re: mai abbastanza
 

grazie davvero a tutti, siete molto gentili :timidezza:
per evitare di intasarvi di quote (anche perché le probabilità che io non faccia pastrocchi telematici è alquanto bassa), scriverò direttamente i rispettivi nomi in un unico post.
Marcofobik: doccia fatta, ma ennesima notte-calvario. domani proverò a riporre il flagello nel cassetto e a riesumare la forza di uscire di casa (e anche su questo le probabilità non è che aumentino di molto). Dopo la tua citazione in firma perfettamente in mood di stagione non ti scremerei a prescindere.

Autodidatta: si cerca un modo. mettere al primo posto se stessi dovrebbe essere la prima pietra miliare per chiunque (a riuscirci davvero), anche per quantomeno sperare di instaurare scambi non vischiosi e distruttivi con gli altri. e, sì, è un dovere verso se stessi proteggere l'amor proprio appena scatta l'allarme (io ovviamente agisco sempre a scoppio ritardato, ma anche grazie a un senso di dignità profondamente ottocentesco, alla fine lo faccio a qualunque costo). penso che solo quando si toglie al prossimo il potere di farci del male si possa davvero uscire fuori di sé e occuparsi e aprirsi ad altri pianeti estranei. ok, fine del pippone barboso.

Wallis: ma infatti, fosse per me non ci penserei più, non sono una che rimugina sempre sulla sua storia, ho cominciato dall'asilo a sviscerarne l'humus, è da quel dì che mi sono rotta, è anche infantilmente inutile. Tutte le volte che ho regalato agi e vacanze ai cosiddetti esperti, sono sempre arrivata a un punto in cui: "sì, d'accordo, questo lo so da sempre, ho capito, non è che non mi voleva è che non poteva vedermi, non dipendeva da me, bla bla. Ma io ora in questo casino di 30 anni senza la benché minima capacità COGNITIVA di credere nelle sensazioni di accettazione-stima-amore ecc. ci sono dentro, che cavolo faccio? Capire non mi destruttura una mente per altro molto forte e avida di congetture sinaptiche. già so, allora? mi dica lei. " SILENZIO. "va bene, addio."
ci si può non pensare, ma ne vieni continuamente agito. non parli della tua storia, è lei che parla te. fin quando non riesci a sbloccarti dal pantano. io per ora sono rannicchiata su un atollo in mezzo a un oceano di sabbie mobili. vabeh.

Alien boy: esagerato, grazie, ma capirai:) sapersi esprimere e non poter fare a meno di toccare le parole è anche una condanna, credimi :(

Caratteriale: "energia fluente" credo che sia quanto di più psichedelicamente sorprendente qualcuno mi abbia mai attribuito, io che appunto mi sento da sempre un ristagno di dolore stanco senza sbocchi; anche se fosse solo una scintilla impressionistica cortocircuìta dal caso, è bello che tu abbia intravisto un movimento di fiume piuttosto che il mio canonico stomaco di lago, ti ringrazio.
Sì, lo conosco, ma non sono mai stata ascritta ad alcun disturbo del genere. Anche questo stare così male e non trovare un posto di riconoscibilità neanche tra le tante bandierine di disturbi mi ha fatto sentire per un sacco di anni ancora più sbagliata e senza alcuna possibilità di cambiamento. in biologia si dice che gli errori della natura sono i suoi tentativi di evoluzione. magre consolazioni, ma non mi ci torturo più, non su questo.
egocentrismo no, autereferenzialismo tanto. troppo. ma come ho scritto ad Autodidatta, riesce a uscire fuori da sé chi ha smesso di punirsi e, perdonandosi, ha imparato a segnare il confine tra sé e il resto del mondo, separati da una fascia ozonica di libertà e quiete. per me è ancora fantascienza.

edit: oddio, ma E' domani. probabilità sempre più striminzite.

Re: mai abbastanza
 

complimenti per il linguaggio, molte parole evocano subito immagini vivide di quanto racconti. Bella presentazione.

Re: mai abbastanza
 

Ciao:brindis: