blurabim |
18-01-2008 17:05 |
Non so se vi interessi, ma vi racconto la mia timidezza
Capita raramente che io mi iscriva ad un forum, ma quando ho trovato questo mi sono sentita chiamata in causa e ho deciso di registrarmi subito. :D
Vi racconto la mia "esperienza":
sono una ragazza di 22 anni, timida da sempre. La mia timidezza, però, ha attraversato varie fasi. Da bambina, all'asilo, più che timida ero ipertranquilla. Poi alle elementari la timidezza comincia ad aumentare e con lei aumentano anche tutte le situazioni tipiche di un bambino timido: non venire inclusa nei giochi di gruppo, riuscire a parlare con pochi compagni di classe ed avere solo qualche amico.
Alle medie, con l'esplosione dell'adolescenza, esplode di brutto anche la timidezza e, per colpa anche di compagne di classe non troppo carine, si aggiunge il crollo dell'autostima.
Arrivano gli anni del liceo e, nonostante dal punto di vista scolastico vada tutto piuttosto bene, la vita all'interno della classe per me è un incubo: su sette ragazze sono l'unica timida. Le altre, non solo non sono timide, ma sono (come nei film) le ragazze che tutta la scuola conosce e che di un'amica come me non se ne fanno niente :?
Risultato: autostima ancora più sotto i piedi e complessi su complessi su complessi: perchè loro sono belle e io sono brutta, perchè loro conoscono tutti e io non conosco nessuno, ecc.
Al di fuori della scuola gli amici sono pochi e soprattutto non molto utili a farmi uscire dal guscio, anzi!
Finalmente, dopo il liceo arriva l'università. E qui la mia autostima comincia lentamente a risalire e contemporaneamente la timidezza a diminuire. Per la prima volta vengo trattata da pari a pari dai compagni di corso e non come "una che non parla mai". Per la prima volta la mia timidezza viene accettata e non messa alla gogna. E soprattutto per la prima volta mi accorgo di quante persone timide ci sono intorno a me: gente che arrossisce per niente, gente che quando parla con me inizia a balbettare. La cosa mi fa sentire un po' meno sola e di conseguenza un po' più forte.
Però, non è stata solo l'università a farmi cambiare. Nel corso degli anni mi ero fatta qualche amico che poi avevo perso per strada. Proprio in coincidenza con l'inizio dell'università ho ritrovato questi amici, alcuni per nulla timidi altri che avevano già superato un po' della loro timidezza. Stare con loro mi ha aiutato tantissimo e continua ad aiutarmi: vedere quanto sono disinvolti nelle più svariate situazioni mi ha fatto venire voglia di riuscire a comportarmi come loro.
Oggi, dopo tre anni, da quando cioè ho sentito che la timidezza stava cominciando a diminuire, posso solo dire che sto bene con me stessa. Purtroppo, non posso certo dire di non essere più timida... quello credo che non succederà mai: continuo ad arrossire, a balbettare e ad ammutolire (soprattutto se nelle vicinanze c'è un ragazzo che mi piace :oops: ). Sicuramente, però, rispetto a qualche anno fa, sono più disinvolta, me ne frego degli altri e sono diventata anche un po' presuntuosetta, il che è un enorme passo avanti.
In più ho capito che se mi mostro timida nei confronti degli altri, molto spesso gli altri se ne approfittano. Se invece al primo approccio cerco di mostrarmi sicura di me, mi rispettano, anche se dopo scoprono che sono una timidona. :roll:
Scusate se ho scritto un romanzo, ma questo è quanto. Spero che le mie parole siano di aiuto per qualcun'altro.
Timidi baci a tutti :D
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