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L'introversione degli estroversoni?
Che titolo brutto; ma che vor dì?
Ma non è che "anche gli estroversoni possono essere introversoni"? Magari in modi anche più violenti di "noi"? Dunque qualche giorno fa, dopo mesi lontano dalle piste da ballo :timidezza: sono andato con un amico in una di quelle discoteche un po' underground in cui passano generi di musica più alternativi, sempre legati all'ambiente dancefloor; comunque, avendo già partecipato a eventi simili sapevo cosa aspettarmi, ovvero atmosfere e suoni di un certo tipo, buio quasi totale, luci stroboscopiche e molta gente strafatta; ed è stato così in effetti; io non so se sono "estroverso" (atteniamoci al significato per come lo usiamo qui visto che il termine è complesso e gli stessi precursori Adler, Freud e Jung lo definiscono ciascuno in modo proprio) ma quelle caratteristiche dell'ambiente sopracitate che costituivano poi il movente della mia presenza e che io definirei "introverse" non erano anche ciò per cui molta di quella gente e altra ogni week end, frequenta le discoteche? Io credo che la minoranza sia lì per socializzare o rimorchiare; ma gli altri che cosa cercano?che cosa? è semplice, il VIAGGIO (interiore), l' ESPLORAZIONE INTROSPETTIVA e la FUGA DALLA REALTA'. Cosa c'è di estroverso in tutto ciò? Per me nulla. Nessun gruppo; solo molti individui isolati, alcuni dei quali con bocche prosciugate da chissà quale pasticca, spasmodici in corpi fradici di sudore, sperduti nelle loro profondità. Tutti sapete cosa succede quando si chiudono gli occhi in stati normali, ovvero si scende nel proprio mondo interiore; gradualmente si discendono i suoi gradini.. Ciò che succede in un contesto come quello, con musica di un certo tipo nelle orecchie e magari in stati alterati di coscienza, è che questa discesa si trasforma in una caduta, una volta chiusi gli occhi, si piomba giù dalla rampa delle scale senza possibilità di "risalire" per un bel po' di tempo; si precipita violentemente nell'universo interiore e in spazi fantastici disegnati dalle atmosfere della musica.. Dunque, non è questa forse l'introversione più esasperata, spinta al suo grado estremo? |
Re: L'introversione degli estroversoni?
Ma infatti questi posti sono frequentati da moltissimi introversi. La disco da estroversoni è più quella con musica commerciale o salsa e merengue... :mrgreen:
L'introverso cade anche più facilmente nelle "fattanze" di un certo tipo... purtroppo! |
Re: L'introversione degli estroversoni?
Non so; io penso che la maggior parte di quelle persone generalmente sia più orientata, o meglio obbligata alla comunicazione con il mondo esteriore quotidianamente e si lasci poi andare nel week end in quei posti; letteralmente per evadere; forse vivono quel momento come l'unico per recuperare una specie di dimensione personale, seppur allucinata; in cui dar sfogo a tutta la loro fantasia repressa dalla vita e dalle necessità materiali di tutti i giorni. E chi li biasima, direi
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Re: L'introversione degli estroversoni?
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Quando convinco una mia amica ad andare in un posto un po' underground, invece, ognuno è immerso in chissà che esperienza interiore e gli scambi di sguardi sono molto meno frequenti. I ragazzi ballano da soli ad occhi chiusi invece di guardarsi intorno famelici, per dirne una:D |
Re: L'introversione degli estroversoni?
ma io l'ho sempre pensate che tutto sommato le discoteche non sono roba da socialoni..
infatti non nego che non mi dispiacerebbe andarci per saltare e canticchiare a squarcia gola a ritmo di musica magari con le canzoni dance del momento penso che potrebbe essere divertente.. certo potrei sentirmi a disagio a ballare con tutte quelle persone anche perche trovo ballare gli altri molto ridicoli però in effetti io pou che ballare vorrei saltare e urlare a squarciagola XDXD |
Re: L'introversione degli estroversoni?
Nelle disco normali si va per toccare tette e fondoschiena e per farsi palpeggiare. D'altronde la danza e' sin dall'antichità' un metodo di seduzione. E vero che pero' ce chi la musica e il ballo li utilizza per entrare in mondi interiori e trascendenti fin dall'antichità' (vedi i rituali tribali dei pelle rossa) dipende dal tipo di musica la musica che si balla nelle disco commerciali e' più simile alle danze tribali dell'accoppiamento mentre un tipo di musica più ridondante ripetitivo come può essere la trance e' più simile alla musica utilizzata nei rituali tribali per andare appunto in trance.
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Re: L'introversione degli estroversoni?
Dai 20 ai 25, quindi un secolo fa :D :D......ho frequentavo parecchio questi posti "underground"....rispetto ad una discoteca più commerciale la musica mi piaceva un sacco di più.....
.... il controno medicinale ....era quello che sarebbe stato qualche anno dopo nelle discoteche commerciali.....ne più ne meno...... ....sul discorso di quale sia il tipo di disco più per estroversi non saprei proprio, mi sembrano entrambi tutt'altro che posti dove socializzare facilmente ..... |
Re: L'introversione degli estroversoni?
Ditemi voi se questa non e' una tipica serata da estroversoni in disco.[emoji16] E' incredibile come l'essere umano si creda evoluto ma faccia le stesse cose da millenni. Chi va in discoteca va inconsciamente o consciamente per farsi guardare scegliere un partner ed accoppiarsi, una volta lo facevamo nella savana ora lo facciamo in discoteca. ( il video e' un po' sconcio, ce gente gnuda [emoji16] ma e' comunque un documentario se no non l'avrei postato)[URL]http://m.youtube.com/watch?v=49wk-cKDPKw [URL]
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Re: L'introversione degli estroversoni?
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Oppure è una esperienza che non ha significato per differenziare uno estroverso da un introverso. In fondo l'estroverso non è detto che non sia introspettivo e non faccia ricerca interiore, nonostante mantenga le caratteristiche tipiche dell'estroversione. Ciao! |
Re: L'introversione degli estroversoni?
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e comunque nelle disco parecchi ci vanno nelle comitive di "amici" più che rimorchiare anche se parecchi maschi hanno il pallino del rimorchio ma non penso le statistiche dibsuccesso sono alte :nonso: |
Re: L'introversione degli estroversoni?
Perché non cerchiamo di far degenerare questo topic in una faccenda di puro sesso? Ok, Ok, mi rispondo da solo: perché se no i mods mi segano l'accout... come non detto :D
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Re: L'introversione degli estroversoni?
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L'introversione è la tendenza opposta a quella descritta; e forse io che pur andando a qualche serata e non avendo nessuna paura di affrontare gli altri, sono quello introverso: intervengo pochissimo, qui e soprattutto nella vita di tutti i giorni, non sento alcuna pressione di dover dire la mia, su quale che sia l'argomento e tendo a dar un valore maggiore al mio mondo interiore che a quello fuori di me, oltre ad essere restio e disinteressato a condividerlo con gli altri. I post e le discussioni che aprite, a mio avviso sono emblematiche e testimoniano questo: "voi" siete prevalentemente estroversi, timidi, insicuri, altri ancora con diverse problematiche ecc., ma estroversi. Che ne pensate? |
Re: L'introversione degli estroversoni?
Non riesco a definirmi estroversa e neanche introversa, ma ho notato e mi hanno fatto notare, che sono estremamente "chiusa".
Quindi non saprei.:interrogativo: |
Re: L'introversione degli estroversoni?
Discutere non mi risulta definibile come attività estroversa o introversa.
Non vedo il motivo per cui un introverso non dovrebbe ricercare il confronto ed il dialogo con altre persone. Io vedo il dialogo con persone a me più affini ( e non ) principalmente come un metodo per riflettere sui miei punti di vista e quindi per arricchire il mio mondo interiore. La principale fonte di problemi nel dialogo con molte persone diviene proprio il cozzare fra il mio mondo interiore e le aspettative sociali "standard". Quindi se mi capitano possibilità di dialogo costruttivo sono ben contento di sfruttarle, senza sentire particolari pressioni di sorta. Forse più che il dialogo stesso ciò che differenzia estroversione ed introversione è la finalità con cui questo è ricercato e la fatica dell'individuo nel sostenerlo. Ma forse sono un introverso estroverso:interrogativo: |
Re: L'introversione degli estroversoni?
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Volevo solo rimettere in discussione i due termini visto che qui alcuni hanno dichiarato guerra agli estroversoni e si definiscono introversi quando magari sono timidi frustrati/incazzati. |
Re: L'introversione degli estroversoni?
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penso che in me convivono sia estroversione che introversione e sicuramente in generale i miei momenti di introversione sono maggiori di quelli di estroversione (con gli stimoli adeguati potrei stare da solo per diverse settimane intere) però anche relativamente spesso ho bispgno di estroversare e solitamente il mio periodo di estroversare non dura più di qualche ora a confronto con i miei periodi di giornate quotidiane intere di introversione |
Re: L'introversione degli estroversoni?
trovo poi che su sto forum si sbagli a parlare di estroversoni , là fuori, nelle uscite serali è pieno di gente un pò timida e un pò introversa.... me ne son reso conto quando avvolte son uscito e notavo che quello che estroversava maggiormanete ero io.. ma son sempre normaloni, un estroverso (a periodi) può benissimo essere un anormalone, problematico o fobicotto
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Re: L'introversione degli estroversoni?
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Queste sono le definizioni di introversione estroversione che ho estrapolato da un libro di psicologia. Introversione: l’individuo è maggiormente rivolto al mondo interiore, al sé. Tale soggetto pensa e agisce in relazione a fattori interiori, soggettivi. Ad esempio è lo scienziato che lavora concentrato su di sé, sulle proprie ipotesi e ama la solitudine. L’introverso è silenzioso, pensa molto e si concentra. Come difesa nevrotica utilizza più spesso il ritiro sociale e l’isolamento. Estrioversione: l’individuo è maggiormente rivolto verso il mondo esterno. Tale soggetto pensa e agisce in relazione all’ambiente circostante. Ad esempio sceglie località di villeggiatura alla moda e molto frequentate. L’estroverso ha continuo bisogno di interagire con l’esterno; è spesso logorroico e straparla. Apparentemente è più simpatico, aperto e immediato, è poco profondo. Come difesa nevrotica utilizza più spesso l’istrionismo e l’esibizionismo. Mio personale pensiero :l'estroverso ha un bisogno vitale di un contatto costante con l'esterno in quanto forma e fonda i propri pensieri, opinioni, tutto il proprio mondo interiore sugli stimoli esterni, pena "l'annichilimento" della propria personalità. L'introverso non ha bisogno di un riscontro con l'esterno in quanto è capace di creare da se il proprio mondo interiore, anzi l'introverso "vero" si sente più vivo quando vive dentro di se più che fuori, quando ha il tempo di riflettere, pensare, elaborare gli stimoli provenienti dal proprio inconscio. Ciò non significa che l'introverso non abbia anch'esso bisogno di socialità, ne ha bisogno però in misura molto minore del estroverso e in modalità differenti. Comunque lho detto già è lo ribadisco molti utenti del forum non sono introversi per fortuna, ma estroversi "timidi" chi è introverso lo capisce, non se lo domanda neanche. |
Re: L'introversione degli estroversoni?
Forse la differenza principale tra un estroverso e un introverso è che quando il primo è a disagio, cerca gli altri (anche solo fisicamente), l'altro li fugge.
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Re: L'introversione degli estroversoni?
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Per il resto leggo fra le righe di alcuni post una sorta di volontà di riconoscersi come diversi ed appartenenti ad una categoria differente a tutti i costi. I soliti discorsi di serie A e B nelle problematiche che diventano estendibili a qualsiasi campo. Ad ogni modo, non voglio fare attacchi nello specifico a te o Quantum sia chiaro, anche perchè molto di ciò che scrivete è condivisibile e se non vi identificassi come disposti al dialogo eviterei anche di argomentare. Tuttavia questo creare barriere a tutti i costi è qualcosa che rifuggo fortemente. Introverso estroverso, salvo essere una sorta di battuta nel contesto, è comunque un termine che viene usato in psicologia se non erro. Ed effettivamente mi domando se io possa esserlo. |
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