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Weltschmerz 21-08-2014 19:34

Re: La disciplina come cura del disagio
 
Esiste ma facendo terapia, almeno per quanto mi riguarda. Siamo tutti diversi.

La rabbia che senti non è altro che una spia che ti segnala una (percepita ovviamente) ingiustizia.
Da lì potrai riflettere su cosa ritieni ingiusto, quali sono i pro e i contro nel pensarla così e se le persone che te lo hanno insegnato fossero davvero nel giusto.

linea77 21-08-2014 20:58

Re: La disciplina come cura del disagio
 
Come sospettavo.

@Weltschmerz: attento alla firma :D

Noriko 21-08-2014 21:52

Re: La disciplina come cura del disagio
 
Quote:

Originariamente inviata da Era (Messaggio 1336029)
Il disagio e una cosa inconcia e i pensieri o le azioni consapevoli non hanno molta forza. Dopo una certa eta si e troppo consapevoli e coscienti per credere ai nuovi penseri. Servirebbe un po di inconscenza a confusione :pensando:
Probabilmente si cambierebbe molto ma credo che ciascun nuovo o vecchio te preferirebbe conservare un diritto di liberta .

Quoto!

Bellissima riflessione! :riverenza:

linea77 21-08-2014 22:02

Re: La disciplina come cura del disagio
 
Quote:

Originariamente inviata da Noriko (Messaggio 1348225)
Quoto!

Bellissima riflessione! :riverenza:

Quoto il quote!

Weltschmerz 22-08-2014 16:45

Re: La disciplina come cura del disagio
 
Massì alla fine le cose si sanno, il problema è digerirle.

linea77 22-08-2014 18:42

Re: La disciplina come cura del disagio
 
la mia firma!

Weltschmerz 22-08-2014 21:42

Re: La disciplina come cura del disagio
 
Ops completamente pescata :D le ho levate.

linea77 22-08-2014 23:26

Re: La disciplina come cura del disagio
 
Quote:

Originariamente inviata da caratteriale (Messaggio 1348802)
Avevo già letto questo post e ci avevo riflettuto, oggi rileggendo meglio mi sento di dire un paio di cose: 1 , non è vero che finita l'adolescenza il nostro carattere è già formato, te lo dico da ventiquattrenne che sta imparando un sacco di cose nuove giorno per giorno. Dopo l'adolescenza, in genere, ti aspetta un periodo meno tenebroso e cupo, perché ti rendi conto di essere ancora giovane e avere tante possibilità e scelte, nonché una maggiore serenità derivata dalla libertà dal fardello della crescita fisica a cui, da adolescenti, ci sentiamo vincolati.
2: Il carattere è un insieme di elementi che costituiscono la nostra persona e che ci differenzia da altre persone.. sono le nostre azioni che ci permettono di fare quello che è meglio per noi. Tutto sta a trovare la giusta impostazione mentale.. Una cosa sbagliata della nostra e tua generazione, è il dare per scontato che per raggiungere qualsiasi risultato siano necessari fatica, impegno, umiltà. Invece sono cose importantissime.

mmmh, grazie per i tuoi consigli saggi! :D

comunque, come ho toccato il fondo da adolescente io, dubito qualcun'altro l'abbia fatto. Ma se ho capito bene finite le superiori tutto si trasformerà in qualcosa di nuovo e meraviglioso, sta a me tenere il mio giardino pulito nel frattempo, in modo da chiudere i conti con le persone che nella mia vita non c'entrano nulla. :D

linea77 05-09-2014 21:41

Re: La disciplina come cura del disagio
 
Oggi dopo l'ennesima giornata in palestra prima di andarci mi sono sentito soffocare. Come se stessi tralasciando i miei sentimenti, come se una parte di me volesse solamente urlare e piangere mentre un altra parte si allena e crea un armatura per affrontare il mondo. Anche se a me piacerebbe stare sotto le coperte in un angolo a guardare la tv e mangiare, come ho fatto per molto tempo. Ma continuo a credere che impegnando il mio tempo in maniera costante porterà a qualche risultato. Mi è ricapitato che mi tornassero le lacrime senza un motivo apparente, come un ondata di tristezza e una voglia di chiamare qualcuno, sarà la solitudine. non capisco questa cosa.

SugarPhobic 05-09-2014 22:01

Re: La disciplina come cura del disagio
 
Quote:

Originariamente inviata da Era (Messaggio 1336029)
Il disagio e una cosa inconscia e i pensieri o le azioni consapevoli non hanno molta forza.

I pensieri o le azioni hanno poca forza verso ogni genere di sensazione che sfugge al nostro controllo, veramente interna a noi come il dolore/disagio. Si cerca di apporre controllo proprio con la disciplina quando NOTIAMO il disagio.
Stiamo male. Perché? Per questo motivo.
Individuato il motivo (cosa non facile ma, se il motivo è importanti ci sono professionisti che ci possono aiutate a identificarlo) cercheremo di porvi rimedio con l'autodisciplina... semplice utopia se il disagio è qualcosa di radicato negli anni, diventato pressante, che interferisce sul nostro modo di pensare e di agire, ma non impossibile. No.

Quote:

Originariamente inviata da caratteriale (Messaggio 1348802)
non è vero che finita l'adolescenza il nostro carattere è già formato

Concordo. Un individuo dotato della giusta flessibilità mentale, non inamidato, non ingabbiato "da problemi", che quindi non cerca, appena uscito di casa, di indossare una corazza stile cavaliere medievale per affrontare la giornata.
I cavalieri medievali erano eccezionali finché erano a cavallo... un bel giorno si è capito perché si legavano con tironi e corde alle selle: semplicemente perché se venivano sbalzati da esse, al suolo, la corazza era tanto pesante da impedir loro anche solo di alzarsi. Erano finito.
Così come è finito, per l'appunto, chi usa il rigore contro sé stesso per creare una maschera tanto solida da diventare pesante, stretta, opprimente... un sarcofago.
Se non si è giunti a questo punto, se si ha la giovinezza mentale sufficiente, il desiderio di identificare dove e perché si è radicato quel disagio, quel dolore in noi, allora certamente la disciplina può aiutare, può salvare la vita del cavaliere...

Quindi si, la disciplina è oro... ma bisogna capire quando è il tempo giusto per usarla, perché ha una data di scadenza.

linea77 05-09-2014 22:26

Re: La disciplina come cura del disagio
 
Quote:

Originariamente inviata da Marcofobik (Messaggio 1357428)
I pensieri o le azioni hanno poca forza verso ogni genere di sensazione che sfugge al nostro controllo, veramente interna a noi come il dolore/disagio. Si cerca di apporre controllo proprio con la disciplina quando NOTIAMO il disagio.
Stiamo male. Perché? Per questo motivo.
Individuato il motivo (cosa non facile ma, se il motivo è importanti ci sono professionisti che ci possono aiutate a identificarlo) cercheremo di porvi rimedio con l'autodisciplina... semplice utopia se il disagio è qualcosa di radicato negli anni, diventato pressante, che interferisce sul nostro modo di pensare e di agire, ma non impossibile. No.



Concordo. Un individuo dotato della giusta flessibilità mentale, non inamidato, non ingabbiato "da problemi", che quindi non cerca, appena uscito di casa, di indossare una corazza stile cavaliere medievale per affrontare la giornata.
I cavalieri medievali erano eccezionali finché erano a cavallo... un bel giorno si è capito perché si legavano con tironi e corde alle selle: semplicemente perché se venivano sbalzati da esse, al suolo, la corazza era tanto pesante da impedir loro anche solo di alzarsi. Erano finito.
Così come è finito, per l'appunto, chi usa il rigore contro sé stesso per creare una maschera tanto solida da diventare pesante, stretta, opprimente... un sarcofago.
Se non si è giunti a questo punto, se si ha la giovinezza mentale sufficiente, il desiderio di identificare dove e perché si è radicato quel disagio, quel dolore in noi, allora certamente la disciplina può aiutare, può salvare la vita del cavaliere...

Quindi si, la disciplina è oro... ma bisogna capire quando è il tempo giusto per usarla, perché ha una data di scadenza.

Allora la disciplina deve essere una comoda t-shirt o al massimo una felpa da indossare appena svegli ma che va tolta al momento adatto. Anche se la persona sotto è a pezzi o un fregnone?

SugarPhobic 05-09-2014 23:41

Re: La disciplina come cura del disagio
 
Per ciò che è possibile disciplinarsi senza danneggiarsi, certamente sarebbe bene farlo, dimostrerebbe maturità a forza.

Se l'individuo in questione è a pezzi e fregnone non riuscirà a disciplinarsi in maniera produttiva, anzi potrà farsi male, come detto.

In questi casi è bene una mano, del resto un buon terapista può proprio cercare di puntellare alcune mura del tuo essere (e cos'è questo se non un iniziale disciplinamento) per poi, magari, provvedere a un restauro.

Ogni strada per un individuo di un certo tipo.
Io, come scritto altrove, su certe cose non riesco a disciplinarmi... altrimenti non sarei qui, mh?


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