Re: Sapere di non avere un futuro
Più tempo passa, meno me ne resta. Sono morto già da un po'. Aspetto solo l'ufficializzazione.
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Re: Sapere di non avere un futuro
Beh, a causa delle mie condizioni attuali mi viene molto difficile pensare ad un futuro accettabile, quindi evito di pensarci direttamente.. Non so quello che sarà di me e la cosa che mi spaventa di più e quando avverrà. Anzi, penso che ogni giorno che passa è un pezzettino di "futuro" vissuto che va ad accumularsi sempre di più. Sono un po' in altomare
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Re: Sapere di non avere un futuro
E' la società capitalista che non ha un futuro, preparatevi alle collettivizzazioni.
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Re: Sapere di non avere un futuro
Non comprendo il significato di "vita mediocre". Cosa intendono tutti quelli che usano queste parole?
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Re: Sapere di non avere un futuro
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Si fa riferimento a cosa la maggioranza pensa sia una vita buona/distinta/ottima ( rimanendo in tema di voti delle medie ). Per molti una vita buona ad esempio è sposarsi figliare pagarsi il mutuo e andare a giocare a golf o in vacanza ai caraibi una volta ogni due anni. I media impostano cosa deve essere comprato e cosa deve essere desiderato ( casa, donna e moglie fedele per tutta la vita, fisico scultoreo, serate in discoteca, etc ) e queste cose vengono comprate o si lavora tutta una vita per realizzarle. L'errore più grande è pensare come la massa, che quindi se tutti desiderano una cosa allora devo desiderarla anche io. Ma ad esempio per me non è divertimento uscire ogni sera e andare in disco ogni sabato, quindi perchè dovrei pensare di fare una vita mediocre se non faccio queste cose? Sto generalizzando, perchè in effetti per capir meglio le cose servirebbe che chi pensa di fare una vita mediocre dicesse in quale ambito lo pensa. Io penso di fare ogni tanto una vita mediocre ma perchè penso di essere nel posto sbagliato. So che tutto quello che mi manca è ottenibile. Non c'è niente che mi è escluso nonostante i miei sforzi. |
Re: Sapere di non avere un futuro
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Re: Sapere di non avere un futuro
Ma cosa vuole dire vita mediocre? :nonso:
E' mediocre una vita vissuta in maniera simile ad altri? E' mediocre una vita non vissuta al massimo delle proprie capacità? E' mediocre una vita che non ci soddisfa? Non capisco davvero. Per me la vita, in qualsiasi modo la si scelga di vivere, non può essere definita mediocre, se considero tutta la merda che ci fa mangiare o al contrario le cose tremendamente belle che ci può offrire. E se la maggior parte delle persone se la godono puntando a una famiglia, 8 ore di lavoro al giorno, sabato sera in compagnia e vacanza al mare, ma buon per loro, finchè non mi rompono le palle. |
Re: Sapere di non avere un futuro
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Re: Sapere di non avere un futuro
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Re: Sapere di non avere un futuro
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Re: Sapere di non avere un futuro
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Re: Sapere di non avere un futuro
Siamo tutti sulla stessa barca..non ha molto senso sentirsi inferiori agli altri
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Re: Sapere di non avere un futuro
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Le due cose per quanto mi riguarda non sono sinonimi e l'una non include l'altra. Esempio banale: E' da considerarsi eccezionale la vita di un uomo che ha viaggiato il mondo all'avventura? Si potrà dire la stessa cosa per l'uomo che l'ha vissuta? |
Re: Sapere di non avere un futuro
La mediocrità è l'incubo di quello che pensa sempre alla morte.
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Re: Sapere di non avere un futuro
"Mediocre" è solo un'etichetta per sentirsi migliore degli altri.
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Re: Sapere di non avere un futuro
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io col mio post di sopra non volevo elevarmi al di sopra di chi persegue una particolare felicità, ma solo dire che a mio parere lo sbaglio è ritenere giusto e "migliore" quello che viene perseguito dalla massa. Perchè spesso si ritiene di sentirsi sfigati per cose esasperate dalla maggioranza della gente. |
Re: Sapere di non avere un futuro
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Re: Sapere di non avere un futuro
Era un modo di riflettere su quanto si diceva e sul perché lo si diceva. Cosa vuoi che me ne freghi a me della politica delle parole, manco so cos'è.
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Re: Sapere di non avere un futuro
Definiamo la nostra vita mediocre in relazione alle vite degli altri, con i quali volente o nolente dobbiamo relazionarci, è umano che dal relazionarsi nasca il confronto.
D'altronde il mondo è strutturato in modo da obbligare gli esseri umani a relazionarsi, è proprio da qui che nasce il senso di inadeguatezza, mediocrità. Se ognuno di noi vivesse da eremita non potrebbe definirsi mediocre, in quanto non esisterebbe nessuno con cui confrontarsi. Visto che la maggior parte delle persone ha un auto, un lavoro ed un partner, è possibile che chi non ha queste cose si senta un mediocre, anche se poi non è detto che lo sia. Però ci si sente, non gli si può impedire di non sentircisi, è impossibile. Ed egli ci si sentirà finché non avrà raggiunto questi obiettivi. A qualcuno basterà raggiungerne uno, ad altri serviranno per forza tutti e tre. Ora chi non ha consapevolezza della propria situazione e non fa confronti vivrà bene. Gli illuminati e coloro i quali non sono legati al possesso di beni materiali e tangibili vivranno bene ugualmente. La stragrande maggioranza delle persone invece vivrà male e si sentirà mediocre se non ha perseguito gli obiettivi che si è prefisso e che secondo lui rappresentano la normalità. |
Re: Sapere di non avere un futuro
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