![]() |
Prendere il largo
Ciao a tutti, mi piacerebbe prendere il largo.
Qui nella mia città ho due amiche, pochi parenti che non vedo mai, e vivo coi miei due genitori. Nonostante questo, ho il coraggio di sentirmi nu poco oppressa. Ho bisogno di andare in un posto dove non conosco nessuno, dove non devo rendere conto a nessuno dei miei spostamenti, dove posso vivere in totale libertà da quel punto di vista. Epperché? Perché mi sembra che il pensiero degli altri, e la loro volontà, in qualche maniera soffochino sempre la mia. Forse, piuttosto che partire per un lungo viaggio dovrei andare in terapia, eppure sento di aver bisogno di raggiungere la autonomia, di non dover dipendere da nessuno economicamente, o dal pensiero di qualcuno, ma andare lontano da tutti non sarebbe la dimostrazione più evidente di quanto dipendo dal loro pensiero? I mean, lontano dagli occhi, lontano dal cuore, una cosa del genere. Nel senso che non riesco a to stand proud in front of anyone, cioè ho bisogno di una giustificazione che mi regga su, probabilmente perché non ho molto rispetto per me stessa e la uto stima e tutte quelle cose mega che servono per vivere bene. Il problema è: i sacchi. Non ho sacchi di partenza, quindi dovrei tipo chiederne ai perenz e nel caso in cui impazziskano completam. e sgankino, sperare di trovare un lavoro sul posto [waaaaaargh, shyamalan!] Di andare in luoghi dove ci potrebbero essere appoggi o amicizie non se ne parla, altrimenti tutto il discorso del no devo essere autonoma e fare di testa mia va a farsi benedire Sì ma non fraintendetemi, io non è che punto ad essere un lone wolf o simili, il punto è che sono drammaticamente all'opposto estremo, pur di non subire le pressioni di nonsisacosa mi barrico in casa a non fare nulla. Non vedo come lanciarsi via in un posto sconosciuto o straniero senza nulla fra le mani potrebbe essermi d'aiuto in qualche maniera, eppure non vedo altra soluzione (a parte la terapia, ma terapia fa rima con agonia nella mia mente spazientìt). Mi sembra di aver bisogno di rientrare dentro me stessa, è come se fossi completamente sbalzata fuori e decentrata. Però è anche vero che sarebbe meglio costruirsi qualcosa qui, in Italia, mi viene da dire, quindi non so se devo pensare la cosa in maniera terapix, tipo: un periodo fuori dall'Italia, poi torni e ti trovi un posto dove stare, epperò mi sembra tutto troppo vago e confuso, non c'è una minima certezza, la prima e l'ultima volta che ho lavorato è stato dieci anni fa eccetera. Ho bisogno che per un pop tutti mi dimentichino, io mi dimentico di tutti e faccio le mie cose, ma non nel senso che io devo sparire e tutti devono sparire, ma nel senso che non voglio più essere disponibile per un periodo, voglio andare via e occuparmi solo dei miei pensieri e dei miei desideri perché mi sembra di non essermene mai occupata molto : \ Non sono convinta, non so bene cosa fare, boh. Cioè come si fa a vivere nel mondo se non si riesce a stare su per sé stessi? |
Re: Prendere il largo
sono un pò più avanti di te e forse son partita dal tuo stesso concetto : allontanarsi da tutto e ripartire in un luogo dove non c'è nessuno.
Io però lo faccio perchè ho un pò di soldi da parte e posso permettermi di cercare un lavoro per un pò. Se non hai qualcosina da parte, la vedo dura. Specie se dici che non lavori da dieci anni. Qui in italia una persona che sul curriculm ha dieci anni di vuoto è mal vista. All'estero è diverso. Se sai bene una lingua, paradossalemnte è più facile che rimanere qui. Io rimango qui perchè mi sento terribilmente insicura già di mio, se devo sentirmi insicura pure per il linguaggio ( che è una delle poche cose che compongono i miei pochi pregi ) son fritta. Io son per la praticità: se hai un pò di soldi ok, se no devi necessariamente farti un gruzzletto prima. E se sai lingua, scappa da qui. Di corsa.- |
Re: Prendere il largo
Quote:
Anche a me spaventa molto quel foro degli anni senza lavoro, l'altro giorno ho provato a compilare il mio curriculum ma ad un certo punto mi sono accorta che dovevo mettere prima le esperienze lavorative e dopo quelle scolastiche, solo che non riuscivo più ad invertirle perché la formattazione del documento si ritorceva su sé stessa, alla fine è esploso il .doc, ho chiuso tutto in preda al panico ed eccomi qui Grazie per avermi letta/ per il tuo messaggio c: Ti auguro il meglio quando Party Ray |
Re: Prendere il largo
Quote:
io ti consiglio di ripassa bene l'inglese e inserire nel curriculum che buona parte di questi anni hai lavorato in posti all'estero. E' l'unica per scamparla se vuoi rimanere in italia e dare un senso a quel vuoto decennale:mrgreen: |
Re: Prendere il largo
Quote:
Nella lettera di presentazione potrei inserire che: sì, e poi ho lavorato in un penitenziario esbichi negli stati uniti [lo guardo con i sottotitoli in eng., solo che poi più che parlare lo inglese parlo come le nigga girls] |
Re: Prendere il largo
in germania ci sono i ristoranti italiani che oltre a darti lo stipendio, ti danno pure vitto e alloggio gratuito. il viaggio però te lo devi pagare, te lo potresti pagare lavorando in qualche ristorante della tua città per 3-4mesi. nell'ambito della ristorazione ancora si trova facilmente lavoro. però se non hai precedenti esperienze lavorative come cameriere mi sa che ti fanno iniziare come lavapiatti.
in Inghilterra invece ci sono le ragazze au pair, cioè fai da governante in una casa di ricconi e questi ti danno vitto e alloggio gratuito, ma niente soldi temo, ma è già una gran cosa visti i prezzi degli affitti in Inghilterra. |
Re: Prendere il largo
Quote:
|
Re: Prendere il largo
Anche io, sto facendo terapia apposta per staccarmi.
Poi come la va a va, che c'è da perdere se non le nostre catene? :D |
Re: Prendere il largo
Quote:
Quote:
|
Re: Prendere il largo
Quote:
Ho iniziato da poco la terapia (dopo aver inquadrato i problemi) con l'EMDR, una terapia che aiuta a rielaborare i ricordi traumatici per ulteriori info sull'EMDR, sono appena agli inizi ma mi sembra che stia portando delle cose positive, nonostante la paura di non riuscire e i sospetti (poi smentiti) che fosse suggestione. Quando ho visto gli effetti (così buoni per una partenza) scherzavo con la psicologa dicendole "cos'è questa stregoneria?". |
Re: Prendere il largo
E' bene andare, prendere il largo. Conoscere, esplorare, vivere, fare esperienza, giudicare, esprimere, sbagliare, ridere. Piuttosto che stare fermi. Perchè stare fermi significa non esistere. L'essere in atto si manifesta nel fare. Chi non fa non è in atto, dacchè non pone in atto la sua coscienza.
E' una esigenza naturale, dettata da tante ragioni, meglio seguirla piuttosto che avvizzire nelle stesse condizioni infelici. Questa soluzione non è una panacea di tutti i mali, è una panacea però alla paura del nuovo, alla paura di ciò che varca i confini della propria città o villaggio, è un antidoto alla ieratica solidità dei gruppi umani saldati in questa guisa da tempo immemore. Andare non è solo andare, andare è sperimentare, è vivere, è osservare, ascoltare, toccare il mondo con altri sensi, perchè il modo in cui si esperisce la realtà è filtrato dai valori e norme del posto nel quale si vive. Così, mutatis mutandis, cambia anche la percezione del mondo intorno, spesso i sentimenti, spesso i valori e le norme da adottare, spesso anche la percezione di se stessi. Si fanno scoperte interessanti su di sè, in un mutamento spaziale chiamato viaggio. Non è raro accorgersi di errori precedenti solamente una volta usciti dalla situazione nella quale si vive. Infatti, spesso ci si accorge delle situazioni(sia positive per la mancanza che si determina col loro venire meno, sia negative con il sollievo che si prova al loro venire meno) solamente osservando la propria condizione al di fuori di quel contesto, al riparo dai sentimenti connessi e dalle impressioni del momento, giudicando con oggettività. |
Re: Prendere il largo
intanto per il momento mi sono rinchiusa in casa e sto partendo solo di cervello
http://24.media.tumblr.com/59da106d7...svwao1_400.gif |
Re: Prendere il largo
Quote:
racconta |
Re: Prendere il largo
Quote:
|
Re: Prendere il largo
Quote:
quanto all'argomento molto interessante e che non passa mai di moda ovvero la indipendenza dai genitori lo sposo in pieno ma... 1) prima di andare all'estero o in qualsiasi posto chiediti cosa sai fare e quante lingue conosci , non puoi andare in Germania da sola senza basi d i appoggio e non parlare un parola di tedesco a d es. se non sai fare nulla c'è la formazione di corsi online e non ce sono tanti e impara bene una lingua (meglio due) 2) lascia perdere la psicoterapia, di solito è una perdita di tempo e denaro almeno che tu non abbia problemi seri , di solito la indipendenza si ottiene levando le tende e non facendo psicoterapia |
Re: Prendere il largo
io ho già preso il largo, ma forse fra un po' ritornerò all'ovile
|
Re: Prendere il largo
Lo prendo spesso, ma veramente:nonso:
|
Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 03:02. |
Powered by vBulletin versione 3.8.8
Copyright ©: 2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.