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Aria. 24-05-2014 19:12

percezione di sè
 
Se l'insicurezza è causata dalla mancata accettazione dei nostri difetti che derivano dalla percezione che abbiamo di noi, prima di accettare questi suddetti difetti non dovremmo accertarci che siano reali?come si fa a capire che l'immagine che abbiamo di noi è reale?
Io ho scoperto di essermi attribuita per anni un difetto che non ho, (probabilmente mi paragonavo alle persone sbagliate) per una cosa per cui sono anche sopra la media O_o...

E se dopo essersi assicurati(in termini probabilistici ovviamente) di avere quel difetto non fossimo in grado di accettarlo?E se non fossimo in grado di capire quanto il sistema di valori sia relativo e di guardare le cose nel loro insieme?Voi riuscite a passare sopra ai vostri difetti per le vostre qualità?E se vi accorgeste un giorno che l'immagine che avete di voi sia completamente sbagliata come reagireste?Non vi sembrereste degli estranei per voi stessi?Se nemmeno noi riusciamo a disegnare un immagine esatta di noi stessi, cosa dovrebbero vedere gli altri?Cosa possiamo aspettarci se non che si affidino in buona parte al giudizio che noi diamo a noi stessi?

e io che volevo scrivere due righe... la domanda principale sarebbe "come si fa a capire che l'immagine che abbiamo di noi è reale?" ma a questo punto qualsiasi cosa, purché si si manga in tema, va più che bene U_U

Iacopo 24-05-2014 19:25

Re: percezione di sè
 
Quote:

Originariamente inviata da Aria. (Messaggio 1294486)
Se l'insicurezza è causata dalla mancata accettazione dei nostri difetti che derivano dalla percezione che abbiamo di noi, prima di accettare questi suddetti difetti non dovremmo accertarci che siano reali?come si fa a capire che l'immagine che abbiamo di noi è reale?
Io ho scoperto di essermi attribuita per anni un difetto che non ho, (probabilmente mi paragonavo alle persone sbagliate) per una cosa per cui sono anche sopra la media O_o...

E se dopo essersi assicurati(in termini probabilistici ovviamente) di avere quel difetto non fossimo in grado di accettarlo?E se non fossimo in grado di capire quanto il sistema di valori sia relativo e di guardare le cose nel loro insieme?Voi riuscite a passare sopra ai vostri difetti per le vostre qualità?E se vi accorgeste un giorno che l'immagine che avete di voi sia completamente sbagliata come reagireste?Non vi sembrereste degli estranei per voi stessi?Se nemmeno noi riusciamo a disegnare un immagine esatta di noi stessi, cosa dovrebbero vedere gli altri?Cosa possiamo aspettarci se non che si affidino in buona parte al giudizio che noi diamo a noi stessi?

e io che volevo scrivere due righe... la domanda principale sarebbe "come si fa a capire che l'immagine che abbiamo di noi è reale?" ma a questo punto qualsiasi cosa, purché si si manga in tema, va più che bene U_U

Qual è il problema esattamente? Come è emerso? Ti senti un'estranea per te stessa in quali occasioni?

cancellato13248 24-05-2014 19:30

Re: percezione di sè
 
Anche io per anni sono vissuta con un immagine falsa di me , ma nel mio caso stavo peggio di come mi immaginavo:sisi: Boh in effetti non lo so. A volte si capisce dai pareri altrui ( dipende qua anche l'opinione che noi abbiamo della persona che da l'opinione) Non mi ricordo tanto bene. MA ti riferisci ad un immagine fisica o mentale?

Biomotivato 24-05-2014 20:23

Re: percezione di sè
 
Quote:

Originariamente inviata da Aria. (Messaggio 1294486)
Se l'insicurezza è causata dalla mancata accettazione dei nostri difetti che derivano dalla percezione che abbiamo di noi, prima di accettare questi suddetti difetti non dovremmo accertarci che siano reali?come si fa a capire che l'immagine che abbiamo di noi è reale?
Io ho scoperto di essermi attribuita per anni un difetto che non ho, (probabilmente mi paragonavo alle persone sbagliate) per una cosa per cui sono anche sopra la media O_o...

E se dopo essersi assicurati(in termini probabilistici ovviamente) di avere quel difetto non fossimo in grado di accettarlo?E se non fossimo in grado di capire quanto il sistema di valori sia relativo e di guardare le cose nel loro insieme?Voi riuscite a passare sopra ai vostri difetti per le vostre qualità?E se vi accorgeste un giorno che l'immagine che avete di voi sia completamente sbagliata come reagireste?Non vi sembrereste degli estranei per voi stessi?Se nemmeno noi riusciamo a disegnare un immagine esatta di noi stessi, cosa dovrebbero vedere gli altri?Cosa possiamo aspettarci se non che si affidino in buona parte al giudizio che noi diamo a noi stessi?

e io che volevo scrivere due righe... la domanda principale sarebbe "come si fa a capire che l'immagine che abbiamo di noi è reale?" ma a questo punto qualsiasi cosa, purché si si manga in tema, va più che bene U_U


Tutto e' estremameeeeeeente relativistico. Io per me sono una persona, per il mio amico sono un'altra, per la persona che mi vede per la prima volta sono un'altra ancora!
Non c'e' un modo "giusto" di vederci e di vecere le cose :mrgreen:

Aria. 24-05-2014 20:59

Re: percezione di sè
 
Quote:

Originariamente inviata da Iacopo (Messaggio 1294497)
Qual è il problema esattamente? Come è emerso? Ti senti un'estranea per te stessa in quali occasioni?

è che pensavo si essere stupida, invece non lo sono affatto, e ora ogni volta che mi accorgo di essere molto più avanti rispetto ai miei coetanei non lo riconosco, io pensavo di sbagliare tutto nei miei ragionamenti e poi mi sono accorta di essere addirittura brava O_o il punto è che se penso a quanto la cosa mi condizionasse e non era nemmeno reale... non pensavo di poter distorcere la mia immagine fino a questo punto. Ora non capisco quanta importanza possa avere l'immagine reale se tutti hanno un filtro diverso quanto conta quello che c'è dietro quando noi stessi non riusciamo a vederlo?Quanto conta la realtà se nessuno riesce a raggiungerla e agisce sulla base delle sue percezioni?alla fine non sono più reali quelle percezioni?Vorrei solo trovare un modo per eliminare almeno errori percettivi grossolani come il mio. Non mi è successa una cosa negativa alla fine però mi ha fatto pensare...

Quote:

Originariamente inviata da Biomotivato (Messaggio 1294542)
Tutto e' estremameeeeeeente relativistico. Io per me sono una persona, per il mio amico sono un'altra, per la persona che mi vede per la prima volta sono un'altra ancora!
Non c'e' un modo "giusto" di vederci e di vecere le cose :mrgreen:

il modo "giusto" certo è inafferrabile ma l'idea che hai di te ti condiziona troppo per ignorare certi errori.

notime 24-05-2014 21:58

Re: percezione di sè
 
a proposito dei difetti, se non dipendono da noi non è ragionevole prendersela; se invece dipendono da noi, sono solo delle abitudini che è possibile correggere (con gradualità). Quindi la questione non è accettarsi o non accettarsi come un blocco di marmo, ma cercare di migliorare sempre. Si sbaglierà ancora, ma la differenza la fa' l'impegno. Col tempo, si possono ottenere miglioramenti.

Atomino 24-05-2014 22:09

Re: percezione di sè
 
Mah... non saprei. Anche perché, per quanto mi riguarda, so che i miei difetti sono reali, e non immaginari (o causati da una sottostima di me stesso). In breve: so di essere un idiota perché me l'hanno sempre detto tutti, in faccia o indirettamente... perciò l'immagine che mi sono fatto di me è (purtroppo) più che reale, e gli altri vedono esattamente ciò che vedo anch'io. Vorrei non fosse così, ma dopo più di 20 anni di conferme, ci ho fatto l'abitudine.

Sickle 25-05-2014 00:28

Re: percezione di sè
 
Io ho tantissimi difetti e tutti reali purtroppo... molti e li hanno fatti notare altre persone, quindi sono sicuro al 100%di essere un cesso e purtroppo devo accettarlo di malavoglia...

Iacopo 25-05-2014 08:18

Re: percezione di sè
 
Quote:

Originariamente inviata da Aria. (Messaggio 1294571)
è che pensavo si essere stupida, invece non lo sono affatto, e ora ogni volta che mi accorgo di essere molto più avanti rispetto ai miei coetanei non lo riconosco, io pensavo di sbagliare tutto nei miei ragionamenti e poi mi sono accorta di essere addirittura brava O_o il punto è che se penso a quanto la cosa mi condizionasse e non era nemmeno reale... non pensavo di poter distorcere la mia immagine fino a questo punto. Ora non capisco quanta importanza possa avere l'immagine reale se tutti hanno un filtro diverso quanto conta quello che c'è dietro quando noi stessi non riusciamo a vederlo?Quanto conta la realtà se nessuno riesce a raggiungerla e agisce sulla base delle sue percezioni?alla fine non sono più reali quelle percezioni?Vorrei solo trovare un modo per eliminare almeno errori percettivi grossolani come il mio. Non mi è successa una cosa negativa alla fine però mi ha fatto pensare...

E' semplice: se hai un dubbio riguardo alla tua persona ( che si parli di ambito intellettivo, relazionale, morale etc. ) puoi chiedere a tante persone con cui sei sufficientemente in confidenza cosa pensano di te.
Inoltre puoi fare esperienza: confrontati con tante persone sugli ambiti che ti interessano e scopri a chi somigli, in che ambiti e perché.
Cerca di capire di chi è più affidabile l'opinione, se la tua o quella della persona con cui ti stai confrontando sulla base delle esperienze che entrambi avete avuto e sulla profondità della conoscenza che avete in un determinato ambito... Ignora le opinioni superficiali e inesperte, insomma.
Di errori di percezione ne facciamo tutti: è solo col tempo e con l'esperienza che perfezioniamo e adattiamo al "reale" la nostra
percezione di noi e degli altri, anche sbagliando :)

Aria. 25-05-2014 09:14

Re: percezione di sè
 
Quote:

Originariamente inviata da Iacopo (Messaggio 1294757)
E' semplice: se hai un dubbio riguardo alla tua persona ( che si parli di ambito intellettivo, relazionale, morale etc. ) puoi chiedere a tante persone con cui sei sufficientemente in confidenza cosa pensano di te.
Inoltre puoi fare esperienza: confrontati con tante persone sugli ambiti che ti interessano e scopri a chi somigli, in che ambiti e perché.
Cerca di capire di chi è più affidabile l'opinione, se la tua o quella della persona con cui ti stai confrontando sulla base delle esperienze che entrambi avete avuto e sulla profondità della conoscenza che avete in un determinato ambito... Ignora le opinioni superficiali e inesperte, insomma.
Di errori di percezione ne facciamo tutti: è solo col tempo e con l'esperienza che perfezioniamo e adattiamo al "reale" la nostra
percezione di noi e degli altri, anche sbagliando :)

ok grazie, ieri ero in vena di filosofeggiare, comunque l'ho scritto proprio perché nell'idea che gli altri anno di me non mi riconosco tanto, magari non ho nessuna conoscenza abbastanza stretta, credo che mi ci vorrà parecchio tempo...

Iacopo 25-05-2014 09:17

Re: percezione di sè
 
Quote:

Originariamente inviata da Aria. (Messaggio 1294765)
ok grazie, ieri ero in vena di filosofeggiare, comunque l'ho scritto proprio perché nell'idea che gli altri anno di me non mi riconosco tanto, magari non ho nessuna conoscenza abbastanza stretta, credo che mi ci vorrà parecchio tempo...

Si vede che ti conoscono poco.
Qualche giorno fa una ragazza ad esempio mi disse che non sembravo affatto interessato alle donne; un altro mi disse che ero un tipo che non si faceva problemi su nulla :ridacchiare:
Le persone molto spesso, specie quelle che ti conoscono poco, guardano più ai tuoi atteggiamenti che alla sostanza.
Sono abbastanza rare le persone che cercano di vedere oltre, e sono solitamente quelle davvero interessate a te e che ti conoscono da un bel pezzo.
Tutti noi facciamo così! Con le persone di cui non ci importa non vogliamo certo avere una conoscenza approfondita, giusto?

Per il resto io mi sento estremamente estraniato da me stesso assai spesso, ma in circostanze molto diverse dalle tue...
Ad esempio quando avevo 5-8 anni mi sentivo "veramente Iacopo" possiamo dire, ora mi sento una versione falsificata. La cosa non mi piace.

Aria. 25-05-2014 10:15

Re: percezione di sè
 
Quote:

Originariamente inviata da Iacopo (Messaggio 1294768)
Si vede che ti conoscono poco.
Qualche giorno fa una ragazza ad esempio mi disse che non sembravo affatto interessato alle donne; un altro mi disse che ero un tipo che non si faceva problemi su nulla :ridacchiare:
Le persone molto spesso, specie quelle che ti conoscono poco, guardano più ai tuoi atteggiamenti che alla sostanza.
Sono abbastanza rare le persone che cercano di vedere oltre, e sono solitamente quelle davvero interessate a te e che ti conoscono da un bel pezzo.
Tutti noi facciamo così! Con le persone di cui non ci importa non vogliamo certo avere una conoscenza approfondita, giusto?

si è vero, io non faccio così con le persone però, anche se a me interessano praticamente tutti... un mio conoscente per esempio mi fa innervosire perché ha quasi sempre la stessa espressione facciale quando parla con le persone e non capisco bene le sue reazioni.

Quote:

Originariamente inviata da Iacopo (Messaggio 1294768)
Per il resto io mi sento estremamente estraniato da me stesso assai spesso, ma in circostanze molto diverse dalle tue...
Ad esempio quando avevo 5-8 anni mi sentivo "veramente Iacopo" possiamo dire, ora mi sento una versione falsificata. La cosa non mi piace.

alla fine il principio non è lo stesso?non riconoscersi nell'idea che si ha di se, perché versione falsificata comunque? se non ti ci rispecchi più non c'è bisogno di fare paragoni, sei un'altra persona, anche se così non ho molte informazioni non vorrei dire assurdità; a me è successa una cosa del genere, puntavo un po più in alto però diciamo, essere me e basta è più che
sufficiente.

Iacopo 25-05-2014 10:40

Re: percezione di sè
 
Quote:

Originariamente inviata da Aria. (Messaggio 1294785)
si è vero, io non faccio così con le persone però, anche se a me interessano praticamente tutti... un mio conoscente per esempio mi fa innervosire perché ha quasi sempre la stessa espressione facciale quando parla con le persone e non capisco bene le sue reazioni.

Non so... io non ci riesco. E' già un miracolo se riesco a trovare il meglio delle persone che incontro; per avere il desiderio di capirle approfonditamente, senza pregiudizi o paraocchi o illusioni devo avere una stima molto forte di loro o perlomeno una grande simpatia.
Non trovo molto interessante appassionarmi ad una persona che si comporta molto male, se non per giustificare questo suo cattivo comportamento - quindi è un interessamento coi paraocchi.

Quote:

Originariamente inviata da Aria. (Messaggio 1294785)
alla fine il principio non è lo stesso?non riconoscersi nell'idea che si ha di se, perché versione falsificata comunque? se non ti ci rispecchi più non c'è bisogno di fare paragoni, sei un'altra persona, anche se così non ho molte informazioni non vorrei dire assurdità; a me è successa una cosa del genere, puntavo un po più in alto però diciamo, essere me e basta è più che
sufficiente.

Non è esattamente lo stesso principio.

Quando ritorno al passato con la mente sento di aver perso qualcosa di me nel tempo. Il me fra i 5 e gli 8 anni lo considero autentico perché a quell'età sono nato; ciò che ero prima non lo ricordo adesso come non lo ricordavo allora e quindi tutto quello che era stato in passato e quello che sarebbe stato in futuro sarebbe stata una corruzione della mia "vera" essenza.

La differenza è che non c'è una "idea" di me che è cambiata, ma "fatti" su di me che sono cambiati: da piccolo ero spontaneo, giocherellone, innocente, classificavo il mondo con la matematica e con una strana numerologia, sfuggivo all'idea della morte attribuendo l'immortalità ai miei parenti più anziani credendoci anche, ecc. Insomma mi divertivo
Ora sono diverso e quando ci ripenso, come ho detto sopra, mi sento un'altra persona... Vorrei tornare ad essere come allora, da un lato.

hermit_nightman 25-05-2014 10:52

Re: percezione di sè
 
Ottimo spunto...forse bisognerebbe riuscire a distaccarsi dalle proprie emozioni,e dai pensieri...


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