percezione di sè
Se l'insicurezza è causata dalla mancata accettazione dei nostri difetti che derivano dalla percezione che abbiamo di noi, prima di accettare questi suddetti difetti non dovremmo accertarci che siano reali?come si fa a capire che l'immagine che abbiamo di noi è reale?
Io ho scoperto di essermi attribuita per anni un difetto che non ho, (probabilmente mi paragonavo alle persone sbagliate) per una cosa per cui sono anche sopra la media O_o... E se dopo essersi assicurati(in termini probabilistici ovviamente) di avere quel difetto non fossimo in grado di accettarlo?E se non fossimo in grado di capire quanto il sistema di valori sia relativo e di guardare le cose nel loro insieme?Voi riuscite a passare sopra ai vostri difetti per le vostre qualità?E se vi accorgeste un giorno che l'immagine che avete di voi sia completamente sbagliata come reagireste?Non vi sembrereste degli estranei per voi stessi?Se nemmeno noi riusciamo a disegnare un immagine esatta di noi stessi, cosa dovrebbero vedere gli altri?Cosa possiamo aspettarci se non che si affidino in buona parte al giudizio che noi diamo a noi stessi? e io che volevo scrivere due righe... la domanda principale sarebbe "come si fa a capire che l'immagine che abbiamo di noi è reale?" ma a questo punto qualsiasi cosa, purché si si manga in tema, va più che bene U_U |
Re: percezione di sè
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Re: percezione di sè
Anche io per anni sono vissuta con un immagine falsa di me , ma nel mio caso stavo peggio di come mi immaginavo:sisi: Boh in effetti non lo so. A volte si capisce dai pareri altrui ( dipende qua anche l'opinione che noi abbiamo della persona che da l'opinione) Non mi ricordo tanto bene. MA ti riferisci ad un immagine fisica o mentale?
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Re: percezione di sè
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Tutto e' estremameeeeeeente relativistico. Io per me sono una persona, per il mio amico sono un'altra, per la persona che mi vede per la prima volta sono un'altra ancora! Non c'e' un modo "giusto" di vederci e di vecere le cose :mrgreen: |
Re: percezione di sè
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Re: percezione di sè
a proposito dei difetti, se non dipendono da noi non è ragionevole prendersela; se invece dipendono da noi, sono solo delle abitudini che è possibile correggere (con gradualità). Quindi la questione non è accettarsi o non accettarsi come un blocco di marmo, ma cercare di migliorare sempre. Si sbaglierà ancora, ma la differenza la fa' l'impegno. Col tempo, si possono ottenere miglioramenti.
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Re: percezione di sè
Mah... non saprei. Anche perché, per quanto mi riguarda, so che i miei difetti sono reali, e non immaginari (o causati da una sottostima di me stesso). In breve: so di essere un idiota perché me l'hanno sempre detto tutti, in faccia o indirettamente... perciò l'immagine che mi sono fatto di me è (purtroppo) più che reale, e gli altri vedono esattamente ciò che vedo anch'io. Vorrei non fosse così, ma dopo più di 20 anni di conferme, ci ho fatto l'abitudine.
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Re: percezione di sè
Io ho tantissimi difetti e tutti reali purtroppo... molti e li hanno fatti notare altre persone, quindi sono sicuro al 100%di essere un cesso e purtroppo devo accettarlo di malavoglia...
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Inoltre puoi fare esperienza: confrontati con tante persone sugli ambiti che ti interessano e scopri a chi somigli, in che ambiti e perché. Cerca di capire di chi è più affidabile l'opinione, se la tua o quella della persona con cui ti stai confrontando sulla base delle esperienze che entrambi avete avuto e sulla profondità della conoscenza che avete in un determinato ambito... Ignora le opinioni superficiali e inesperte, insomma. Di errori di percezione ne facciamo tutti: è solo col tempo e con l'esperienza che perfezioniamo e adattiamo al "reale" la nostra percezione di noi e degli altri, anche sbagliando :) |
Re: percezione di sè
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Re: percezione di sè
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Qualche giorno fa una ragazza ad esempio mi disse che non sembravo affatto interessato alle donne; un altro mi disse che ero un tipo che non si faceva problemi su nulla :ridacchiare: Le persone molto spesso, specie quelle che ti conoscono poco, guardano più ai tuoi atteggiamenti che alla sostanza. Sono abbastanza rare le persone che cercano di vedere oltre, e sono solitamente quelle davvero interessate a te e che ti conoscono da un bel pezzo. Tutti noi facciamo così! Con le persone di cui non ci importa non vogliamo certo avere una conoscenza approfondita, giusto? Per il resto io mi sento estremamente estraniato da me stesso assai spesso, ma in circostanze molto diverse dalle tue... Ad esempio quando avevo 5-8 anni mi sentivo "veramente Iacopo" possiamo dire, ora mi sento una versione falsificata. La cosa non mi piace. |
Re: percezione di sè
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sufficiente. |
Re: percezione di sè
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Non trovo molto interessante appassionarmi ad una persona che si comporta molto male, se non per giustificare questo suo cattivo comportamento - quindi è un interessamento coi paraocchi. Quote:
Quando ritorno al passato con la mente sento di aver perso qualcosa di me nel tempo. Il me fra i 5 e gli 8 anni lo considero autentico perché a quell'età sono nato; ciò che ero prima non lo ricordo adesso come non lo ricordavo allora e quindi tutto quello che era stato in passato e quello che sarebbe stato in futuro sarebbe stata una corruzione della mia "vera" essenza. La differenza è che non c'è una "idea" di me che è cambiata, ma "fatti" su di me che sono cambiati: da piccolo ero spontaneo, giocherellone, innocente, classificavo il mondo con la matematica e con una strana numerologia, sfuggivo all'idea della morte attribuendo l'immortalità ai miei parenti più anziani credendoci anche, ecc. Insomma mi divertivo Ora sono diverso e quando ci ripenso, come ho detto sopra, mi sento un'altra persona... Vorrei tornare ad essere come allora, da un lato. |
Re: percezione di sè
Ottimo spunto...forse bisognerebbe riuscire a distaccarsi dalle proprie emozioni,e dai pensieri...
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