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Tempo di bilanci
E' inutile negarlo, quando arrivi ad una certa età( intorno ai 30) è già tempo di fare i primi bilanci nella tua vita. Quando hai 20 anni pensi al futuro, immagini e cerchi di progettare quello che potresti fare, quello che vorresti fare. La spensieratezza regna sovrana e di certi problemi non puoi averne minimamente idea. Se non hai la fidanzata, se non sei propriamente al passo con gli altri te ne freghi perchè di tempo a disposizione ne hai parecchio. Purtroppo a quasi 30 anni e cioè 10 anni dopo le cose iniziano a farsi serie ed il gioco diventa molto duro. Inizi a dare uno sguardo al passato e ad interrogarti su dove hai sbagliato, su cosa è andato storto, pensi a quello che di diverso avresti potuto fare per non ritrovarti affogato nella merda. Purtoppo nella vita i bilanci prima o poi bisogna farli e come dicono nel film wolf of wall street prima o poi i nodi vengono al pettina. Mai frase fù più vera. A quasi 30 anni quelli come noi sono perseguitati dal passato, non vivono il presente e temono il futuro. Io mi chiedo come diavolo si possa andare avanti con una situazione come questa. Il cervello inizia a fossilizzarsi sul passato e vivere il presente diventa impossibile. Figuriamoci se rimangono energie residue per progettare il futuro.
Inizi a vedere gli altri, chi sposato chi affermato nel mondo del lavoro ecc ecc. Credo che il disturbo evitante sia la peggior condanna che una persona possa ricevere. Che schifo cazzo, pensi che statisticamente colpisce l' 1% della popolazione e sta merda ha colpito proprio te. Ditemi se non è sfiga questa porca troia. |
Re: Tempo di bilanci
Ok, hai preso atto di essere indietro, di non aver realizzato quello che avresti voluto. Adesso hai due possibilità, che rispecchiano due diverse mentalità:
1)Guardi il passato, ripensi a quello che non hai fatto, ti chiedi il PERCHE' sia successo a te, ripensi a cosa avresti fatto se tutto fosse stato diverso, se tu fossi stato diverso. La conseguenza di una mentalità del genere è la generazione di senso di sconforto e impotenza verso il mondo che può sfociare in depressione. 2)Prendere atto che quello che ti è successo, è successo ed indietro non si torna. Riorganizzarsi e cercare, nel presente, di fare e agire, di cambiare e di godersi la vita. Progettare, porsi obbiettivi a breve/medio/lungo termine, obbiettivi che si desiderano ed impegnarsi nella loro realizzazione finchè essi non sono realizzati ["Non ci riesco/è impossibile/ecc" sono parole da rimuovere dal proprio vocabolario]. La puoi anche vedere così: A pessimist sees the difficulty in every opportunity; an optimist sees the opportunity in every difficulty. -W. Churchill |
Re: Tempo di bilanci
Leggendo la tua testimonianza sembra la mia, identica.
Te lo spiego in modo sintetico altrimenti ne verrebbe fuori un poema. A 30 anni, ho preso atto che le condizione lavorativa e relazionale erano completamente insoddisfacenti e allora che fai..inizi a vedere se puoi rimediare e non ci riesci, anzi sprofondi ancora più nel baratro. Ti dici" ma come mai, la vita prometteva bene, ostacoli ce ne sono stati e tanti ma li ho tutti superati..e ora perché sto così..perché la nave affonda? " A rendere ancora più dura la realtà c'era la consapevolezza che per me i treni giusti sono passati ma non li ho presi in tempo, e sono di quei treni che non ripassano. 35 anni, secondo bilancio, è la fine, le cose sono peggiorate, la condizione lavorativa è ancora peggio di come era prima e non era rosea, quella relazionale-sentimentale idem, mi aspetta un futuro nerissimo.."mi sa che è meglio che la faccio finita perchè d'ora in poi sarà sempre peggio" A dire il vero l'ho solo pensato molte volte ma (per fortuna?) non è mai scoccata la scintilla a farlo sul serio. neanche ci ho mai provato, perché sicuramente poi ci sarei riuscito..in pratica ero disperato ma non volevo farlo. A un certo punto è scattata la molla e mi son detto "tanto devo campare, meglio farlo nel miglior modo possibile, progetti grandi non ne farò, la prendo con calma tanto peggio di così.." mi sono organizzato per fare piccoli passi, non grandi opere, piccole cose per "arredare il tunnel" Certo è vero che non ho più 20anni, ma neanche sono un nonno.. Ho iniziato a risolvere i problemi di salute rimasti in sospeso, mi sono iscritto a questo sito e altre piccole cose..cerco di relazionarmi in modo migliore con le persone. Questo per dire che nel mio caso non ci sono state soluzioni efficaci, forti, ma la consapevolezza che la vita è dura x quasi tutti, le aspettative che c'erano prima sono passate, morte, bisogna fare altro..ho risolto? Boh, se prima da 1 a 10 stavo a 1, ora sto a 2.. sempre meglio di zero, e soprattutto è meglio di -3..al piano -3 c'è la camera mortuaria..:) ah ecco, dimenticavo, l'ironia aiuta! Per fortuna che volevo essere sintetico.. |
Re: Tempo di bilanci
credo bisogna imparare a gioire di quello che si ha oltre le proprie sfighe. Perchè ognuno ha le sue croci. C'è chi nasce handicappato, chi perde una gamba, chi resta in sedia a rotelle etc. Insomma sono prove che la vita ci mette davanti perchè? Ho le mie idee ma non ne sono sicuro. Ad ogni modo bisogna trovare il modo di superare la prova
"Signore dammi la forza di cambiare le cose che posso modificare e la pazienza di accettare quelle che non posso cambiare e la saggezza per distinguere la differenza tra le une e le altre." "Dammi Signore, un anima che abbia occhi per la bellezza e la purezza, che non si lasci impaurire dal peccato e che sappia raddrizzare le situazioni. Dammi un anima che non conosca noie, fastidi, mormorazioni, sospiri, lamenti. Non permettere che mi preoccupi eccessivamente di quella cosa invadente che chiamo 'io'. Dammi il dono di saper ridere di una facezia, di saper cavare qualche gioia dalla vita e anche di farne partecipi gli altri. Signore dammi il dono dell'umorismo." (Tommaso Moro 1587: Preghiere della Torre) |
Re: Tempo di bilanci
Ciao, ti capisco benissimo, anche perchè anche io mi trovo più o meno intorno ai trenta. Al momento mi trovo in una situazione di totale rassegnazione, ma come ho già scritto, questo mi ha aiutato, almeno in parte, ad uscire dall'ossessione di "guarire" ed essere una persona "normale". In questo senso rassegnazione per me non ha un significato del tutto negativo. In un certo senso essere rassegnati ti permette anche di staccare, di fare una pausa e guardare più lucidamente alla propria situazione. Credo sia anche importante prendere le cose con filosofia, quindi osservare, cercare di capire, riflettere e vedere il tutto nella sua interezza. Ti posso dire che la mia vita, al momento, nonostante queste belle parole, è un completo disastro. Comunque sono vivo, sono ancora lucido (presumo), e nonostante questa vita mi faccia schifo per tutto ciò che non c'è e mi manca, è mia ferma intenzione vivere il più a lungo possibile. Dopotutto, credo che l'istinto di sopravvivenza innato di ogni animale alla fine renda sopportabile e accettabile anche molte delle situazioni pià drammatiche e allucinanti, come appunto quella vissuta da un evitante.
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Re: Tempo di bilanci
io a un certo punto ho fatto alcuni bilanci e mi sono resa conto che la mia vita non mi piaceva, e che molti dei miei problemi erano legati al tipo di lavoro che svolgevo ed alla città in cui risiedevo.
E alla fine ho deciso di mollare il lavoro e trasferirmi. Il rischio è notevole, se fallisco mi ritrovo in mezzo a una strada, ma meglio tentare di aver un pò di felicità che non sopravvivere senza stimoli qui al sicuro. |
Re: Tempo di bilanci
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Re: Tempo di bilanci
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Re: Tempo di bilanci
Lasciate perdere i bilanci. Siamo persone mica aziende, e che diamine!
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Re: Tempo di bilanci
Provare a smuovere la montagna, un passo alla volta...... E' un lavoro duro, con poche ricompense nell'immediato, ma finché siamo qua è l'unica cosa giusta da fare.
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Re: Tempo di bilanci
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C'è molto di peggio che essere evitanti; per esempio, nel mio caso, avere dei vicini di casa che ti tormentano e non ti fanno vivere in pace ... |
Re: Tempo di bilanci
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Re: Tempo di bilanci
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Re: Tempo di bilanci
Anche se uno non fa il bilancio, lo fanno gli altri al posto suo :testata:
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Re: Tempo di bilanci
Ultimamente sono giunta a una conclusione utile credo a tutte le eta. Non importa perche stai male , importa cosa fai per stare meglio o bene.
La sofferenza e lincontentezza e inevitabile , anche se fai tutto come si deve . Questi sentimenti servono per darci una mossa . E evidente che i tuoi modi di stare bene non funzionano |
Re: Tempo di bilanci
Io sono nella tua stessa identica situazione.
Penso spesso alla mia vita trascorsa e l'unica differenza è che non riesco a trovare una sola situazione con il quale avrei potuto veramente cambiarla (sia per la possibilità di scelta che per la mia personalità e situazione psicologica del periodo) i treni persi da me forse non sono neanche passati. Mi sto convincendo che la vita dopotutto è solo un prodotto di circostanze e i meriti contano davvero poco. Comincio ad invidiare sempre meno gli altri esseri umani e questo, in qualche modo, mi fa stare meglio |
Re: Tempo di bilanci
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Re: Tempo di bilanci
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Re: Tempo di bilanci
Io faccio oggi 30 anni, ma non mi metto a 'fare bilanci' perché altrimenti fai il gioco che gli altri ti fanno giocare...credo che alla fine per quelli come noi la cosa migliore sia fare tutto quello che è veramente possibile fare con le capacità che abbiamo, e vivere al meglio che si può...non sono pessimista, sono semplicemente realista...far si che i tuoi problemi e la tua condizione arrivino a corrompere la tua vita non è semplicemente rispettoso per te stesso...certo è una vita mediocre, accidenti se lo è, ma forse è l'unica consolazione che si ha....e non aspettarsi più niente da nessuno, come faccio io...tanto...
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Re: Tempo di bilanci
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