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Quella genuina....quella di una volta
Attenzione qui non si va a parare da nessuna parte!!
Oggi vado dal medico di base. Entro nell'anticamera (2x2 mt) e c'è la segretaria mooolto espansiva mooolto chiacchierona con un'altra ragazza su per giù della mia età e un signore che si fa gli affari suoi. Le donne chiacchierano della buona: cose di vita di tutti i giorni anche molto personali. Il lavoro della ragazza che non la fa vivere, lei che è single, che prenderà una casa più piccola, che sta un po' in crisi e la segretaria che le da una sua lettura delle cose dà consigli e accenna anche alla sua psichiatra che le dice che lei vale come il bambino che porta in grembo (si la segretaria è incinta). E io? io stavo letteralmente sulle spine....speravo vivamente di non essere tirato in ballo (come poi non si sa) fatto sta che non ero trasparente, erano pressochè mie coetanee e non vado in giro coi paraorecchi. cosa avrei detto? io che non ho un'opinione su un cazzo che non ho esperienze di vita e che ho il complesso di essere imbecille. Loro avevano quanto meno il minimo comun denominatore di avercelo un lavoro....io manco quello. entra il signore (neutrale) e rimango solo con due....sempre più spine sotto il sedere. mi guardo le mani le unghie guardo per terra evito il più possibile di incrociarle mi faccio piccolo. Mi ripasso quello che devo dire alla dottoressa come un ragazzino. Che incubo se per qual si voglia ragione o contrattempo fossi stato costretto in quella stanza per un tempo maggiore. avrei dovuto interagire, magari anche farmi conoscere un minimo, avrei dovuto mostrare le mie miserie. alla fine è il mio turno, la ragazza mi fa passare avanti e in due minuti sono fuori in strada dopo aver tagliato in fretta l'anticamera uscendo dallo studio. sti troppo tempo da solo, per fatti miei. l'ansia sociale quella vecchia di una volta sta tornando. sono sempre indietro secoli. sono tornato a casa, mi sono preso un terzo di ansiolito e sono andato a fare spesa, come un vecchietto solo. Mi sa che rivado dallo psicologo stavolta ASL, ma è un mischiere le carte in tavole, un film già visto. Vbbè non volevo deprimervi....saluti a soreta. ciao |
Re: Quella genuina....quella di una volta
:consolare:
Ti capisco, anche io quando la gente si mette a parlare di cose personali vado nel panico, perché poi si aspettano lo stesso da te in genere. Di solito fuggo se posso, oppure devio il discorso, taglio corto e do risposte vaghe e superficiali, non dico mai quel che penso veramente, non racconto niente di me. Tutto ciò fa si che io sia vista come una persona fredda e distaccata, una che se la tira e a cui non frega di niente e di nessuno. Invece io dentro mi sento tutto il contrario. :( |
Re: Quella genuina....quella di una volta
eheh grazie del "pat pat". "pat pat" pure a te
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Re: Quella genuina....quella di una volta
Ovviamente è tutto dentro di te, quelle persone non ti hanno fatto nulla e anche se avessero iniziato a farti domande, sarebbe dipeso da te e dal tuo modo di assimilare la realtà il trovarle indelicate, fastidiose e impiccione. Lo stare bene, mentalmente parlando, non può che dipendere da te alla fine di tutto.
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Re: Quella genuina....quella di una volta
non c'eran giornali, riviste nella sala d'attesa?
mettiti a leggere o a far finta di leggere e le probabilità che tu venga immischiato in qualche discorso dovrebbero scendere drasticamente e se la sala è così piccola da non avere giornali/riviste, puoi metterti a controllare qualcosa o a far finta di controllare qualcosa sul cellulare... :pensando: il modo migliore per affrontare un discorso, se vieni immischiato e non vuoi esporti, è dare risposte universali e prive dettagli es. "lavori?", "ci s'arrangia" p.s. il titolo del tread m'ha fatto venire in mente la pubblicità delle patatine di siffredi:male: |
Re: Quella genuina....quella di una volta
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Re: Quella genuina....quella di una volta
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Re: Quella genuina....quella di una volta
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Re: Quella genuina....quella di una volta
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Re: Quella genuina....quella di una volta
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Essi possono essere alterati o modificati con un atto di volontà o una terapia psicologica, senza intervento esterno (es. somministrazione di farmaci)? |
Re: Quella genuina....quella di una volta
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Re: Quella genuina....quella di una volta
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Re: Quella genuina....quella di una volta
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Re: Quella genuina....quella di una volta
Muttley....Winston.....andate a diatribare da un'altra parte :D
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Re: Quella genuina....quella di una volta
Se uno non conosce una persona mica è tenuto a intrattenersi con lei a chiacchierare? Quello lo fanno le persone estremamente estroverse che hanno necessità di farsi gli affaracci altrui. Io se ho interesse e necessità di conversare con una persona ci parlo, se no mi faccio gli affari miei.
Per esempio se mi ritrovo sul pulman con una mia compagna di università ci chiacchiero perchè ho qualcosa in comune con lei (l'università) e ho motivo di parlarci per scambiarci opinioni sugli esami ecc, ma se mi ritrovo con il signor peppe che fa di lavoro l'allevatore di maiali che cosa ho io da spartire con lui? Di cosa potrei parlare? Quali sono gli argomenti comuni su cui potremmo basare la conversazione? Forse solo il tempo, gli orari del pullman, il costo del bigletto e cose così, ma la chiacchierata si ferma li. |
Re: Quella genuina....quella di una volta
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Queste (le tizie del mio topic) sono diventate "amiche" dal medico di base. Io al massimo alla segretaria gli dico ciao quando entro e esco. sono sicuro che l'attesa per il medico è stata più proficua per la tipa che per me. Lei ha chiacchierato amabilmente, s'è anche un po' confidata, magari ha ricevuto qualche consiglio e comunque ha sentito un'altra campana. io sono rimasto nella mia testa non ho interagito sono rimasto fermo come sempre. nelle conversazioni da cose nasce cosa non tutti sono a compartimenti stagni come noi. Sono sicuro che peppe il maialaro e la segretaria se la sarebbero spassata in sala d'attesa |
Re: Quella genuina....quella di una volta
ah io ormai in situazioni del genere rispondo " sono uno sfigato senza lavoro e rido" tanto nn devo piacere a nessuno ,frega piu niente di niente.
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Re: Quella genuina....quella di una volta
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Mia sorella per esempio "appiccica" con tutti, con il salumiere, con il giornalaio, a me non verrebbe mai spontaneo. Poi non so a te ma a me non interesserebbe neanche parlare con peppe il maialaro :D non mi verrebbe nulla da una conversazione con lui (povero peppe manco esiste eppure mi sta sul cavolo lo stesso:D), rimarrei soltanto con la spiacevole sensazione di aver perduto tempo prezioso quando invece potevo far altro, come studiare, leggere anche solo riflettere per i fatti miei. Ma magari io sono un caso estremo e disperato di introversione, capisco che non tutti sono come me. |
Re: Quella genuina....quella di una volta
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Re: Quella genuina....quella di una volta
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Il mio problema con la sociofobia è quel garbuglio inestricabile di timidezza, introversione, bassa autostima e incapacità |
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