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Quel bisogno di isolarsi
Ultimamente la mia vita è fatta di fasi alterne in cui ho un bisogno disperato di contatto umano e altre in cui tendo ad isolarmi. Non riesco a trovare la mia strada e probabilmente mi infastidisce un po' la felicità altrui. Lo so che è un sentimento di merda e me ne vergogno ed è proprio da questa mia vergogna che viene il desiderio di isolarmi.
La mia domanda è: a volte sentite anche voi il bisogno di isolarvi e poi soffrite come cani per questa condizione? E' meglio sbattersene e uscire comunque, correndo il rischio di dare la peggiore impressione di se, oppure rinchiudersi in casa fino a che la bufera non è passata? |
Re: Quel bisogno di isolarsi
Non ho la più pallida idea di cosa sia meglio. E non sono in grado di dare soluzioni ideali.
Una cosa è certa: se ti isoli, poi quando vuoi compagnia (come me ora) resti solo. Non sai a chi rivolgerti e se anche conoscessi qualcuno, non è detto che sia disposto ad aspettarti e riaccoglierti. Cerca solo di trovare un piccolo equilibrio o comunque di evitare l'isolamento assoluto. |
Re: Quel bisogno di isolarsi
Io vivo questa cosa a "fasi lunghe"... lunghi periodi di selvatichezza a periodi di maggior esposizione. Il benessere medio lo raggiungo nel pieno delle fasi di compiaciuta selvatichezza, ma non nascondo che i picchi di benessere sono spesso in corrispondenza delle primissime fasi di "ri-apertura"... ciò mi illude che, un bel giorno, ci possa essere - con un'epifania, come un evento di portata cosmica - la definitiva schiusa... ATTENZIONE, al pulcino :interrogativo:
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Re: Quel bisogno di isolarsi
io mi isolo anche perché mi infastidisce molto il benessere del prossimo.....ma non me ne vergogno....perche' dovrei?
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Re: Quel bisogno di isolarsi
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Re: Quel bisogno di isolarsi
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Si, trovare un equilibrio sembra impossibile (magari lo è... chissà!). Accontentarsi???? Giammai!!!!!!!!!! Anche se pare sul serio la via più modesta (e forse apprezzabile) per la felicità. |
Re: Quel bisogno di isolarsi
Io amo isolarmi passare del tempo da sola, a volte sento la mancanza delle relazioni sociali, di avere amici, stare in mezzo a tanta gente, ma è più che altro una cosa platonica, perchè poi quando esco e sono in mezzo alla gente la cosa non mi entusiasma più di tanto, forse perchè conosco persone che non mi stimolano. Diciamo che a me manca "l'idea" dell'avere una vita sociale movimentata, come quello a cui manca "l'idea" di avere una fidanzata, ma poi quando si fidanza scopre che non è niente di che e che si annoia a morte e non vede l'ora di tornare single.
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Re: Quel bisogno di isolarsi
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Re: Quel bisogno di isolarsi
Intotheball... sarà la pioggia che oggi ci annacqua la mente! Comunque non hai tutti i torti. In effetti gli avevo dato un significato negativo ma non è detto che lo sia. E la teoria tua, nonostante il tempo autunnale, non fa acqua da tutte le parti. :)
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Re: Quel bisogno di isolarsi
Anchio sento questa necessita, a stare con altri soprattutto in un gruppo mezza giornata al massimo poi devo andare a ricaricare la batteria altrimenti mi esaurisco.
Per contro stare troppo tempo solo mi rincoglionisco e divento uno zombie http://profile.ak.fbcdn.net/hprofile..._7540789_n.jpg |
Re: Quel bisogno di isolarsi
Per le persone introverse è normale avere bisogno di passare un po' di tempo da soli per ricaricare le batterie. :) Credo che la cosa più importante e, forse, più difficile per una persona timida o sociofobica, sia riuscire a trovare un equilibrio tra il bisogno di stare soli e quello di stare con gli altri. Spesso, parlo per me, ho paura di ritagliarmi questi momenti per il timore che le persone che ho accanto pensino che non m'importa poi così tanto di loro, e che di conseguenza i rapporti, pian piano, possano logorarsi. :interrogativo:
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Re: Quel bisogno di isolarsi
Per quanto mi riguarda considero assolutamente normale avvertire ogni tot di tempo il bisogno di isolarmi, di rimanere tappato in casa ad ascoltare musica con le cuffie, guardare un film senza alcuna compagnia, perdermi nel mare dei miei pensieri anziché uscire e "affogare in un gomitolo di strade" e di persone (cit.).
Non soffro quando succede questo; soffro, invece, se mi costringo a non farlo, a non ascoltare quello che è a tutti gli effetti un mio intimo (per quanto inspiegabile) bisogno. Quanto al rischio (concreto) di perdere l'attenzione o la fiducia delle altre persone a causa di questi periodi in cui sentiamo l'esigenza di starcene isolati, la cosa migliore da fare, sebbene non facile, penso sia quella di far presente agli altri che abbiamo bisogno di questi periodi per ricaricare le pile, perché fanno parte della nostra natura, e che se per un po' non ci frequentiamo più con loro non è che lo facciamo perchè non proviamo più simpatia o sentimento d'amicizia nei loro confronti...credo che una comunicazione il più possibile chiara e sincera sia l'unico modo per salvaguardare al contempo la propria natura e i propri rapporti relazionali. |
Re: Quel bisogno di isolarsi
credo sia attitudine comune a molti del forum questa alternanza tra fasi prolungate di isolamento e brevi di compagnia.....io spessissimo cerco di proposito la solitudine che poi però alla lunga comincia a stufarmi....solo che però il risvolto estremamente negativo,come ad esempio nel mio caso, è che poi quando me ne voglio liberare(della solitudine) molte volte non trovo le occasioni e le persone giuste per farlo!!!! i "normali" sono avvezzi a rapporti d'amicizia più o meno costanti e frequenti , per cui questo atteggiamento viene malvisto e/o spesso malinteso!!!
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Re: Quel bisogno di isolarsi
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Re: Quel bisogno di isolarsi
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Re: Quel bisogno di isolarsi
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Re: Quel bisogno di isolarsi
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Una cosa che può aiutare molto, in questo senso, è di rifarsi vivi di propria volontà una volta superati questi momenti solitari, senza aspettare che siano gli altri ogni volta a cercarci e richiedere la nostra partecipazione. E' il modo migliore per far capire che nonostante tutto teniamo alla loro compagnia e di conseguenza anche a farci accettare. |
Re: Quel bisogno di isolarsi
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Re: Quel bisogno di isolarsi
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Re: Quel bisogno di isolarsi
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Di conseguenza ti senti quasi in dovere, altrimenti ti senti un ingrato... Non parliamo poi della paura che prima o poi si possano anche scocciare dei tuoi cambi di umore e che tu possa rimanere definitivamente solo. Il problema è che io conosco la causa di tutto, vorrei solo un po' di normalità, voglio riuscire ad amare e essere amato. So quasi per certo che risolto questo problema anche questo mio bisogno di isolarsi svanirebbe, ma è come un circolo che si autoalimenta, infatti difficilmente qualcuna potrà mai provare interesse per me se mi incontra nella giornata storta in cui le paranoie e la negatività mi assalgono. Non immaginarti che do di matto o roba del genere, ma me lo leggi in faccia che sono di umore cadaverico :D e si sa che non si è particolarmente attraenti, quando si è incupiti e tristi. Il problema è che quell' immagine che do di me non sono io, è il mio "demone" che esce fuori, è lo schifo che mi sono sempre tenuto dentro, che preme, preme fino a trovare un varco scatenando in me una grande rabbia che dato che non può essere sfogata contro nessuno se non me stesso mi porta a incupirmi profondamente. Ovviamente non mi capita tutti i giorni ma basta un avvenimento anche stupido senza apparente significato per scatenare il tutto. L' unica conclusione a cui sono arrivato è che devo prima trovare la mia pace interiore, per poi poter pensare di fare qualcosa, devo lasciare andare il mio passato.. MA NN E' COSA FACILE:) |
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