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Non vi fa paura l'infinità delle possibilità?
Tratto da Novecento, di A. Baricco
Per chi non lo sapesse, il protagonista è nato e ha vissuto tutta la sua vita a bordo di una nave. Quando viene il momento di scendere fa questa riflessione: Tutta quella città… non se ne vedeva la fine.../ La fine, per cortesia, si potrebbe vedere la fine?/ E il rumore/ Su quella maledettissima scaletta... era molto bello, tutto... e io ero grande con quel cappotto, facevo il mio figurone, e non avevo dubbi, era garantito che sarei sceso, non c’era problema/ Col mio cappello blu/ Primo gradino, secondo gradino, terzo gradino/ Primo gradino, secondo gradino, terzo gradino/ Primo gradino, secondo/ Non è quel che vidi che mi fermò/ E' quello che non vidi/ Puoi capirlo fratello?, è quel che non vidi... lo cercai ma non c'era, in tutta quella sterminata città c’era tutto tranne/ C’era tutto/ Ma non c’era una fine. Quel che non vidi è dove finiva tutto quello. La fine del mondo/ Ora tu pensa: un pianoforte. I tasti iniziano. I tasti finiscono. Tu sai che sono 88, su questo nessuno può fregarti. Non sono infiniti, loro. Tu, sei infinito, e dentro quei tasti, infinita è la musica che puoi fare. Loro sono 88. Tu, sei infinito. Questo a me piace. Questo lo si può vivere. Ma se tu/ Ma se io salgo su quella scaletta, e davanti a me/ Ma se io salgo su quella scaletta, e davanti a me si srotola una tastiera di milioni di tasti, milioni e miliardi/ Milioni e miliardi di tasti, che non finiscono mai e questa è la verità, che non finiscono mai e quella tastiera è infinita/ Se quella tastiera è infinita, allora/ Su quella tastiera non c’è musica che puoi suonare. Ti sei seduto sul seggiolino sbagliato: quello è il pianoforte su cui suona Dio/ Cristo, ma le vedevi le strade?/ Anche solo le strade, ce n’era a migliaia, come fate voi laggiù a sceglierne una/ A scegliere una donna/ Una casa, una terra che sia la vostra, un paesaggio da guardare, un modo di morire/ Tutto quel mondo/ Quel mondo addosso che nemmeno sai dove finisce/ E quanto ce n’è/ Non avete mai paura, voi, di finire in mille pezzi solo a pensarla, quell’enormità, solo a pensarla? A viverla.../ Io sono nato su questa nave. E qui il mondo passava, ma a duemila persone per volta. E di desideri ce n’erano anche qui, ma non più di quelli che ci potevano stare tra una prua e una poppa. Suonavi la tua felicità, su una tastiera che non era infinita. Io ho imparato così. La terra, quella è una nave troppo grande per me. È un viaggio troppo lungo. È una donna troppo bella. È un profumo troppo forte. È una musica che non so suonare. Perdonatemi. Ma io non scenderò. Lasciatemi tornare indietro. Per favore/ |
Re: Non vi fa paura l'infinità delle possibilità?
No.
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Re: Non vi fa paura l'infinità delle possibilità?
Mi fa paura non scergliere nessuna
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Re: Non vi fa paura l'infinità delle possibilità?
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Re: Non vi fa paura l'infinità delle possibilità?
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Re: Non vi fa paura l'infinità delle possibilità?
Non so se mi fa più paura il numero delle possibilità che potrebbero essere esplorate oppure il numero di quelle che per un motivo o per un altro finisco per essermi precluse...
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Re: Non vi fa paura l'infinità delle possibilità?
No.
Mi fanno paura i limiti che si impongono le persone scegliendo. |
Re: Non vi fa paura l'infinità delle possibilità?
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Re: Non vi fa paura l'infinità delle possibilità?
Occhio però a non confondere l'incompiutezza, la disponibilità ad ogni finito, per la grazia di vivere nell'infinito: non è questa la strada.
Infinita è la negazione della posizione del finito, non l'astratta decisione di non volerci avere a che fare. |
Re: Non vi fa paura l'infinità delle possibilità?
mi ricorda molto kierkgaard il titolo del topic
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Re: Non vi fa paura l'infinità delle possibilità?
secondo una teoria vi sono tante dimensioni quante sono le possibilità, e in ognuna di quelle dimensioni si avvera una delle possibili possibilità cosicchè esitono infinite dimensioni
... la domanda che può nascere è, noi siamo vittime passive o fautori attivi di quell'alternarsi e avverarsi più o meno casuale delle possibilità? ... o è dio stesso, o una causa principale, o un grande architetto, o chi si voglia, a decidere quale delle possibili possibilità si possa e debba avverare? ... o il tutto è conseguenza del caso, di quello che noi potremmo chiamare random? ... ma anche volendo, perchè mai dovrebbe farci paura? è un concetto così astratto, cosa può portarci? la morte? il dolore? è come aver paura di una qualche entità che non si riconosce, di uno zombie, di un fantasma ... tutto ciò per dire che no, non penso si debba aver paura dell'infinitò delle possibilità a meno che non si voglia fare il solito e scontato seppur comprensibile errore del "aver paura di ciò che non si conosce" ... non posso comunque esserne sicuro l'esistenza di infinite possibilità dopotutto, in quanto concetto astratto, è solo ipotizzabile c'è anche chi pensa che il tutto va semplicemente come dovrebbe andare e che quel che accade non potrebbe andare diversamente dal come effettivamente lo vediamo andare ... insomma, discutere su un argomento così astratto è come chiedersi se una cosa è d'un dato colore perchè è veramente di quel dato colore o semplicemente perchè noi lo vediamo di quel dato colore... ... come la vedo io a proposito dopo queste pseudo-citazioni? sapete che son credente, quindi non posso che dire...sia come egli vuole, chiunque egli sia |
Re: Non vi fa paura l'infinità delle possibilità?
Sai quello che lasci, non sai quello che trovi.
Quello che lasci, anche se oggettivamete fa cagare, è confortevole. Quello che trovi non sai dove ti puo portare. La paura del cambiamento, di rimettere tutto in gioco insomma:pensando: |
Re: Non vi fa paura l'infinità delle possibilità?
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Re: Non vi fa paura l'infinità delle possibilità?
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sta scritto, "chiedete e vi sarà dato" e pare il libero arbitrio sia tale fino all'ultimo istante della vita terrena tranne casi eccezionali riscontrabili nella bibbia...per quanto la bibbia sia stravolta |
Re: Non vi fa paura l'infinità delle possibilità?
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Re: Non vi fa paura l'infinità delle possibilità?
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.................................................. ...................... riguardo al destino individuale abbiamo il libero arbitrio riguardo al destino collettivo vale la volontà divina riguardo al destino individuale varrà inevitabilmente la volontà divina ... "aiutati che dio t'aiuta" mi sembra che, per quanto sia un proverbio scontatuccio, descriva queste ambiguità al meglio che possa descriverla io in questo momento |
Re: Non vi fa paura l'infinità delle possibilità?
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Re: Non vi fa paura l'infinità delle possibilità?
Io temo la finitezza dell'impossibilità.
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Re: Non vi fa paura l'infinità delle possibilità?
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