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ferita narcisistica (paura dell'intimità e dell'apertura agli altri)
Ciao a tutti, questo è il mio primo post, spero di non fare pasticci :ridacchiare:
Mi piacerebbe capire se qualcuno di voi è riuscito in qualche modo a porre rimedio alla sua eventuale ferita narcisistica (qui trovate una descrizione http://psicoterapiaeconsulenza.com/2...a-psicologica/). Mi spiego meglio: la ferita narcisistica è praticamente quella mancanza di comprensione empatica e riconoscimento dei bisogni che si subisce nell'infanzia e che genera da adulti un sacco di casini (nel mio caso mancanza di autostima, incapacità di reale intimità, incapacità di sentire e interpretare le proprie emozioni con conseguente sensazione di "non identità", sensazione di non avere diritto di esistere) di fino ad arrivare a disturbi di personalità di vario genere. Nel mio caso ha portato a quello Evitante/fobia sociale. Preso atto quindi dopo anni di terapia che quella è l'origine dei miei mali, mi domandavo se qualcuno era riuscito a superarla e come, questa ferita del cavolaccio ... o come i vostri psicoterapeuti, se li avete, vi hanno suggerito di affrontarla. Grazie in anticipo :) |
Re: ferita narcisistica (paura dell'intimità e dell'apertura agli altri)
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Io di tutto ciò che è l'inconscio mi interesserei poco... perchè non posso credere che solo perchè uno ha un certo passato, automaticamente si precluderà qualsiasi possibilità di intessere relazioni positive. Non penso proprio. La socialità non è così... matematicamente e rigidamente e irrimediabilmente predeterminata. |
Re: ferita narcisistica (paura dell'intimità e dell'apertura agli altri)
Io penso di dover fare ancora tanta strada x riuscire a superarla...
Il suggerimento che mi hanno dato e' di cercare di essere meno estrema, di non vedere tutto o bianco o nero ma anche le vie di mezzo ma mi riesce abbastanza difficile anche se ci provo. |
Re: ferita narcisistica (paura dell'intimità e dell'apertura agli altri)
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Re: ferita narcisistica (paura dell'intimità e dell'apertura agli altri)
Ho letto l'articolo molto bello, devo dire che le reazioni che si hanno, conseguenti a questa ferita, sono le stesse che ho io.
Ho fatto diverse psicoterapie ma tutte fallimentari, quello che voglio dire è che c'è molta differenza fra questi discorsi e la pratica analitica. L'idea è che in psicoanalisi secondo il mio parere, si lavora su problemi non gravi come può essere una psicosi. Alcuni problemi secondo me, che non causano un grosso disagio o magari una disabilità, potrebbero trovare delle soluzioni (più o meno), con le varie esperienze di vita o con una maturità emotiva. Mentre per gli altri casi, più "gravi" o più complessi, forse sarebbe più "utile" un farmaco. |
Re: ferita narcisistica (paura dell'intimità e dell'apertura agli altri)
nell articolo c è scritto il " star bene con se stessi" per me nn ha senso , nessuno sta veramente bene con se stesso , saremmo tutti un branco di tibetani immobili e soddisfatti , tutti hanno questi " problemi" è che in società si bada bene a nasconderli per non appesantire gli altri . Secondo me diventano problemi gravi dal momento che l'individuo stesso gli da più importanza di quel che meritano.
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