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Italia vs estero
Qualcuno di voi ha vissuto (o vive) fuori? Quali differenze ha trovato rispetto all'Italia? Si vive meglio o peggio? E' più facile per chi soffre di fobia sociale?
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Re: Italia vs estero
Forse è la sezione sbagliata per questo topic :interrogativo:
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Re: Italia vs estero
ma che vuol dire estero? vai nel Burkina Faso e stai tranquillo che la fobia sociale non ce l'hai perché non sai manco se nei prossimi giorni riuscirai a bere sufficiente acqua, te ne vai nei paesi Nordici pensando al paradiso e al top della vita e poi ti riscopri di essere nei paesi con il più alto tasso di suicidi giovanili e con 6 mesi di buio consecutivi è dura non deprimersi, vivi in Italia e se hai i soldi e vivi in un quartiere bene fai una vita da Dio, se sei senza soldi e vivi in un quartiere degradato fai una vita di merda, idem all'estero, dipende dove vai, ma non lo Stato, il contesto!
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Re: Italia vs estero
io vivo in una cittadina in Austria. Qui la gente la sera se ne sta sempre a casa, non è come in Italia. Solo il sabato c'è un po' di movimento ma è una cittadina più a misura di sociofobico. Vedi spesso persone che camminano da soli per strada e vanno al bar o in un caffè da soli a leggersi un libro ad esempio.
forse è un'impressione mia ma sento meno il giudizio delle altre persone. Per il resto quoto mr. nessuno |
Re: Italia vs estero
Se una persona è provvista delle giuste skills, allora l'estero può rivelarsi una buona scommessa: ciò che non puoi trovare (o che trovi con estrema difficoltà) qui, avrai maggiori probabilità di trovarlo altrove. Il vero problema è costituito dall'avere disturbi del carattere più o meno invalidanti: per una persona con serie difficoltà di relazione e annesse disfunzionalità emotivo-cognitive del caso non credo che trasferirsi possa portare a un mutamento nonché a un superamento delle stesse. Prima risolvi (o cerchi di arginare i tuoi problemi), poi ti trasferisci. Un po' come in ogni altra cosa: bisogna prima stare bene con se stessi (cit.) :occhiali:
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Re: Italia vs estero
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Questo è un altro di quei "princìpi-norme di condotta" che valgono "a targhe alterne", per determinate categorie di persone e in determinati ambiti, mentre in altre occasioni vengono tranquillamente ignorati (non a caso vengono citati quasi esclusivamente nel primo tipo di circostanze). E a me i "princìpi" che valgono per Tizio e non per Caio non piacciono granché. |
Re: Italia vs estero
Certo, sarebbe più utile se rispondesse qualcuno che ha vissuto sia in Italia che all'estero, perché le teorie contano fino a un certo punto...
E ovviamente per "estero" si intendono paesi occidentali: Europa, Nord-America, con un livello di vita confrontabile... Non credo che a qualcuno passi per la mente di andare a vivere nel Burkina Faso o in Kirghistan... |
Re: Italia vs estero
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Re: Italia vs estero
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Uno dovrebbe cercare di stare bene con se stesso per la cosa in sé, indipendentemente dalle condizioni imposte dall'esterno "se no non puoi avere questo o non puoi avere quest'altro". |
Re: Italia vs estero
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Re: Italia vs estero
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In ogni caso io ho sperimentato che avendo il coraggio di andare lontano dal proprio ambiente abituale spesso ci si sente diversi, più liberi e coraggiosi (forse perchè in altri ambienti non ti conoscono, forse perchè sei costretto a cavartela da solo, oppure perchè non hai l'influenza nefasta e quotidiana dei tuoi familiari che ti ricordano continuamente che sei un povero fesso, non so..) In ogni caso la mia domanda non è limitata al discorso fobia sociale: chiedevo anche se qualcuno del forum fosse stato all'estero e come si fosse trovato..vista la situazione tragica dell'Italia (per tutti non solo per i fobici) |
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