FobiaSociale.com - Eccomi..

Ciao a tutti, sono una ragazza di 22 anni di Torino.
Da circa un anno e mezzo soffro di ipocondria e ansia. Non sono andata da uno specialista, ma per certe cose spesso non bisogna andare da qualcuno per capirle.
Dunque.. Non riesco più a vivere. Dovrei essere una ragazza allegra, giovane e senza pensieri. Ma invece non è così.
Non solo sola, ho persone che mi vogliono bene ma la mia vita ha iniziato a essere così soprattutto da agosto 2013 quando il mio ex mi ha lasciata. Lui era l'unica persona con cui sono stata davvero felice. Mi ha lasciata per un'altra. La sua ex. Ho sofferto di ansia, incubi notturni.. Mi svegliavo seriamente tutte le notti piangendo e poi mi riaddormentavo. Ho cercato di fare la mia vita, sto andando all'università e se mi impegno riesco ad avere dei bei voti e questo mi rende comunque felice.
Ma l'ipocondria è la bestia nera che mi fa male. Da quando ho avuto una brutta tachicardia, non faccio altro che controllarmi i polsi, il cuore e al minimo "rumore" del mio corpo inizio a pensare al peggio. Inizio a pensare di avere un tumore o qualcosa così. Molte volte non esco di casa perché ho paura che possa capitare qualcosa. Sono diventata estremamente pulita. Mi lavo i denti anche 8 volte al giorno, mi faccio quattro o cinque docce al giorno e per il cibo.. Prima di mangiare qualsiasi cosa devo controllare le recensioni, i pro e i contro. Mangio cose SOLO naturali, non riesco a mangiare qualcosa da un fast food o un semplice gelato perché so che può farmi male. La stessa cosa vale per i trucchi, shampoo e vestiti. Mi informo bene per gli inci perché siano tutti verdi e possano essere sicuri. Appena ho un lieve giramento di testa inizio a pensare al peggio.
Non riesco a capire perché io sia così, desidero poter iniziare a stare bene come una volta e a poter sorridere. Ma attualmente dentro il mio mondo riesco a trovare ben poco che mi faccia stare bene, anche se ogni sera prima di addormentarmi penso a tutte le cose positive della mia giornata e ringrazio Dio.

Scusate lo sfogo,
irene